La pericardite acuta
si associa ad alterazioni elettrocardiografiche caratteristiche
rilevabili già nelle prime fasi dall'insorgenza del dolore.
L'elettrocardiogramma presenta delle alterazioni molto tipiche
che possono essere di grande importanza sia per effettuare la
diagnosi che per seguire l'evoluzione nel lungo periodo del processo
flogistico. In base alla evoluzione temporale delle alterazioni
elettrocardiografiche si possono individuare 4 stadi:
Stadio I
E' caratterizzato dal caratteristico opraslivellamento del tratto
ST a morfologia concava verso l'alto, riscontrabile in tutte le
derivazioni ad eccezione di aVR e VI;
(Figura 45)
l'onda T Þ positiva ed alta. Tale reperto elettrocardiografico
può essere scambiato con la fugace fase O dell'infarto
acuto del miocardio, anche se l'entità del sopraslivellamento
è generalmente inferiore nella pericardite. La diagnosi
differenziale tra pericardite ed infarto miocardico può
essere effettuata paragonando l'evoluzione temporale dei due fenomeni,
dato che il reperto elettrocardiografico associato alla pericardite
acuta rimane stabile per alcuni giorni mentre evolve rapidamente
nell'infarto. L'estensione del reperto elettrocardiografico a
quasi tutte le derivazioni è un altro elemento utile per
la diagnosi differenziale nei confronti dell' infarto miocardico
acuto in cui il tratto ST si presenta sopraslivellamento nella
sede infartuale ma specularmente sottoslivellato nelle derivazioni
diametralmente opposte.
Sebbene le alterazioni ECG associate alla pericardite acuta siano
state ascritte ad una corrente di lesione epicardica associata
allo stato flogistico dello spazio pericardico, recenti studi
avrebbero dimostrato come il sopraslivellamento del tratto ST
sia dovuto ad una corrente che dallo strato epicardico fluisce
verso il torace per rientrare successivamente nel cuore attraverso
gli atri ed i grandi vasi. Alle alterazioni della ripolarizzazione
ventricolare possono associarsi alterazioni della ripolarizzazione
atriale costituite da diffuso sottoslivellamento del segmento
PR.
Stadio II
Avviene alcuni giorni dall'inizio dei sintomi della pericardite
e si caratterizza per un progressivo ritorno del tratto ST alla
linea isoelettrica.
(Figura 46).
A differenza della fase acuta dell'infarto miocardico acuto in
cui il ritorno del tratto ST alla linea isoelettrica si associa
ad inversione dell'onda T, nella pericardite il ritorno all'isoelettrica
dell'ST si associa solo a minime alterazioni della T (generalmente
un appiattimento).
Stadio III
Una volta che il tratto ST è completamente ritornato alla
isoelettrica si osserva una inversione diffusa dell'onda T
(Figura 47)
tale reperto pu= rimanere costante in caso di cronicizzazione
del processo flogistico
Stadio IV
Nel corso di alcune settimane o mesi l'onda T ritorna alla linea
isoelettrica L'evoluzione delle alterazioni elettrocardiografiche
associate alla pericardite pu= presentare variazioni sia di tipo
morfologico che di evoluzione temporale, in particolare è
possibile aversi solo le alterazioni dell'ST o della T o raramente
del PR.
Generalmente il QRS non subisce alcuna variazione a meno che si
manifesti una effusione pericardica massiva evidenziabile da una
diminuzione dei voltaggi del QRS o dalla loro alternanza elettrica
cioè una variazione di ampiezza da battito a battito.
Elettrocardiologia alle "soglie" del 2000 |