La maggior parte delle peculiari proprietà elettriche del
cuore sono rese possibili dalla capacità delle cellule
cardiache di invertire fasicamente la
polarità esistente tra lo spazio endocellulare e lo spazio
extracellulare.
Il Potenziale di Azione di una fibrocellula muscolare miocardica
è la rappresentazione grafica delle variazioni di potenziale
endo/extra cellulare in
funzione del tempo.
Il Potenziale d'Azione è determinato da fasiche e ben codificate
migrazioni di ioni tra interno ed esterno della cellula; tali
spostamenti avvengono se la
membrana risulta essere permeabile a quello ione ed in presenza
di un gradiente (di concentrazione o elettrico) dello ione.
Ogni particolare struttura cellulare del cuore ha un caratteristico
potenziale d'azione le cui caratteristiche sono correlabili con
le funzioni
elettrofisiologiche della struttura medesima. Il sommarsi in opportuna
sequenza temporale di tutti i potenziali di azione cardiaci costituisce
l' attività
elettrica del cuore in toto, registrabile nel tracciato elettrocardiografico
dalla superficie corporea.
Schematicamente si può identificare un Potenziale d' Azione
"tipo" corrispondente a quello di una fibrocellula di
"miocardio di lavoro"; tale potenziale è costituito
da 5 fasi
Diastole elettrica o Fase 4
In condizioni di riposo il potenziale diastolico Þ di -91
milli Volt; la negatività endocellulare è dovuta
alla presenza di grandi anioni proteici costituenti parte strutturale
del mezzo endocellulare. Ogni aumento della negatività
endocellulare viene definito iperpolarizzazione mentre ogni sua
riduzione viene definita depolarizzazione.
Nella fase 4 la cellula è liberamente permeabile al Potassio
(corrente Ik1) ed è per questo che la differenza di potenziale
di -91 mV è molto vicina al
potenziale di equilibrio per il Potassio.
Fase 0
E' la fase di depolarizzazione della cellula miocardica, cioÞ
di brusco cambio di polarità con improvvisa positivizzazione
dello spazio endocellulare.
Quando una fibrocellula muscolare miocardica viene depolarizzata
ad opera di uno stimolo elettrico esterno fino ad un "valore
soglia" si realizza un improvviso aumento della permeabilità
della membrana cellulare agli ioni Sodio con parallela perdita
della permeabilità agli ioni Potassio. Si realizza pertanto
un massivo flusso di ioni sodio diretto verso l'interno della
cellula (INa) dovuto sia ad un gradiente elettrico che di concentrazione,
responsabile della positivizzazione dello spazio endocellulare.
La differenza di potenziale
transmembrana all'apice della fase 0 sarà pertanto vicina
al Potenziale di Equilibrio del Sodio cioè pari a circa
+40 mV.
Fase 1
La brusca depolarizzazione di membrana che si realizza all'apice
della fase 0 determina la inattivazione di quegli stessi canali
rapidi del sodio che avevano
generato la fase 0 medesima. Parallelamente si assiste alla apertura
di particolari canali per il potassio che, trasportando ioni K
al di fuori della cellula in base ad un gradiente di concentrazione
genera la così detta corrente transitoria in uscita (Ito)
che tende a ripolarizzare la cellula portando il potenziale transmembrana
dal valore di + 40 mV a valori vicini allo 0.
Fase 2
E' la fase del plateau del potenziale di azione in cui il potenziale
si mantiene stabilmente intorno a 0. Tale fase si caratterizza
per una serie di movimenti
ionici in equilibrio tra loro. La principale componente ionica
della fase 2 è la
liberazione di ioni calcio correlati all'attività contrattile
delle miofibrille; tale liberazione tende a positivizzare l'interno
della cellula controbilanciando la fuoriuscita di Potassio che
avviene ad opera di un canale così detto "rettificante
". Anche la parziale inattivazione dei canali rapidi del
sodio (5%) contribuisce al caratteristico Plateau del potenziale
d'azione della fase 0.
Fase 3
E' la fase della ripolarizzazione cioè del ripristino della
elettronegatività iniziale dello spazio endocellulare.
Tale fase è dovuta alla "corrente
rettificante tardiva" del Potassio generata dal ripristino
della completa permeabilità della membrana cellulare a
tale ione che, portandosi all'esterno
della cellula in base al proprio gradiente chimico, determina
il ritorno alla negatività dell'ambiente endocellulare.
E' stato accertato come esistano almeno due differenti componenti
della corrente rettificante tardiva, denominate rispettivamente
Ikr ed Iks in base alla
cinetica di adattamento alle variazioni della frequenza cardiaca.
La corrente Ikr presenta una rapida capacità di attivarsi
con le variazioni della frequenza cardiaca, mentre la corrente
Iks presenta una lenta capacità di adattamento. La presenza
di due distinte componenti della corrente rettificante tardiva
è in grado di spiegare il differente effetto sulla ripolarizzazione
ventricolare di farmaci bloccanti il canale del potassio in grado
di agire selettivamente sull'una o sull'altra componente.
Fase 4
E' la fase in cui non si assiste a variazioni di potenziale transmembrana,
ma solo al riequilibrio dei gradienti elettrolitici variati dalle
precedenti fasi
del potenziale d'azione; in particolare la pompa Sodio/Potassio
contribuisce a riportare il Potassio nello spazio endocellulare
ed il Sodio in quello
extracellulare con un movimento globale di cariche elettriche
nullo.
Elettrocardiologia alle "soglie" del 2000 |