Test attitudinale.
Questo racconto lo possono leggere solo i maschetti che
hanno già fatto i 3 giorni di leva. Può essere invece
un toccasana per chi, invece, deve ancora farlo.
Precisazione: il racconto è assolutamente fantastico.
Chi di voi non ricorda i 3 giorni di leva ? Chi di
voi non ricorda soprattutto quel test attitudinale ?
Quelle 100 domande di cui alcune un po' strane ?
Io sì, me lo ricordo. Mi ricordo anche quelle cosidette
"domande strane". Quelle alle quali dovevi stare
molto attento a rispondere, altrimenti saresti dovuto
andare dallo psicologo. Ma io non sono matto,
non ci devo andare. Voglio finire il test per bene.
Voglio uscire da qui e dare l'idea di essere normale.
Perchè io sono normale, dopotutto.
Le domande strane erano parecchie, alcune facili
da interpretare. Certo, come si fa ad affermare che
io vedo cose che altri non vedono ? Se le vedessi
comunque, mi farei furbo: risponderei di no, è ovvio.
Mica sono scemo. Oppure, senti qualcuno che mi
sussurra all'orecchio e invece attorno a te non c'è
nessuno ? Ma è ovvio, no ? Lo potrei anche sentire,
ma chi ci crederebbe ? Mi prenderebbero certamente
per scemo. Mi chiedono se mi piacciono i fiori.
Potrei dire di sì, ma visto che bisogna essere dei
macho nell'esercito, perchè devo farmi fregare ?
Poi mi arriva la contromossa. Il tuo sogno è fare il
fioraio. È colpa mia se mio padre ha 4 chioschi ? ma
io, furbo, scelgo il No, non mi faccio fregare. Il test
prosegue chiedendomi si mi piacciono gli uomini.
Figuriamoci, ma certo che mi piacciono, ma io non
lo confermo. Quindi scelgo no. Sei tollerante con
chi ha il colore della pelle diverso dal tuo ? No,
questa domanda non la voglio! No! Questo no!
Non lo accetto! Mi faccio forza. Cerco il coraggio
per scegliere il sì, ma è dura. Vedo Bossi che mi
addita contro. Urla: "Traditore, tu sei un traditore!
Tutta la Padania non ti vuole! Terrone!". Con mezzo
sorriso scelgo sì. Un'altra domanda: "Senti piacere
quando compi cattive azioni ?". No, mai, questa è
sincera. Perchè dovrei ? Poi guardo il tizio di fianco e
penso: "Ma se gli tirassi una scarpata in faccia ?".
Metto il no con molta tranquillità. Finisco il mio test
ed esco. So che tra un'ora chiameranno qualche
matto.
Passata un'ora, arriva qualcuno con un foglio in
mano e fa dei nomi. Uuhhh... ci sono anch'io. Ma
come è possibile ? Arriva il mio turno ed entro
dentro. Ad attendermi ci sono 3 persone col camice
bianco. Nessuno dei tre alza lo sguardo. "Rossi,
si sieda!" quello al centro con tono severo. Mi
accomodo anche se sento dentro di me un po' di
timore. Mi domando: "Che cazzo vogliono questi
da me ? Ho sbagliato qualche cosa nel test ?
Eppure sono stato attentissimo. Che cosa ho
sbagliato ? Tutte le frasi strane le ho svolte
correttamente. Sono stato prudente. Non ho
commesso errori. Lo so. Mi ricordo il test
perfettamente". "Signor Rossi, tutto bene ?"
chiede quello al centro. Un uomo calvo, con
la barba bianca e gli occhialini rotondi tipo John
Lennon. "S.. Sì" rispondo timidamente. "Allora
signor Rossi, ho visto che le piace tanto dormire.
Ha letto bene la domanda che le era stata posta
nel test ?". Ho un vuoto. Un gelo improvviso
pervade il mio corpo. Mi faccio mille domande.
E cerco una risposta che vada bene. Quello al
centro riprende: "La domanda era: preferisce
stare a letto tutto il giorno anzichè lavorare. Mi
può spiegare il motivo ?". Mi è sfuggita. Perchè ?
Come ho fatto ? Forse mi sono tradito da solo.
pensavo fosse semplice. Invece no, era una
domanda strana. Con un sorriso beffardo rispondo:
"Perchè almeno non vedo quelle strane persone che
camminano sui muri della mia camera mentre cantano
le canzoni di Bennato. E poi, perchè così sogno di stare
in un bel prato di fiori, mentre mia nonna mi prepara
pane e nutella". Vedo che quei tre scrivono qualche
cosa e mi invitano ad uscire. "Avanti un altro" a voce
alta quello in centro. Osservo quello che entra dopo
di me e scorgo nei suoi occhi un'aria di sfida. Il suo
passo è deciso e la posizione della testa è fiera,
pronta a guardare in faccia il nemico.
Conclusione: fai il test senza badare troppo
alle domande. Non farti trascinare dall'emotività e
non cercare di sbagliare solo per farti vedere dagli
altri tuoi coetanei. Alla fine nessuno si ricorderà di te
e tu sarai segnato per il resto della vita.