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[I FARMACI IN PSICHIATRIA]
ANTIDEPRESSIVI
Antidepressivi triciclici
Gli Antidepressivi Triciclici (ADT) sono composti assai efficaci nel trattamento delle Sindromi Depressive.Vengono inoltre largamente  impiegati nella terapia del Disturbo Ossessivo-Compulsivo, del Disturbo da Attacchi di Panico con Agorafobia  dell'Anoressia Mentale e della Bulimia Nervosa. La somministrazione è effettuata per via orale o e.v, meno spesso per via i.m per le spiacevoli reazioni infiammatorie locali che possono essere provocate da questi composti. Il  metabolismo del farmaco avviene a livello epatico; i processi di idrossilazione che rendono i triciclici solubili e quindi eliminabili sono geneticamente determinati e costituiscono il fattore più importante nel causare la notevole variabilità individuale della velocità di eliminazione.
L' effetto antidepressivo di questi farmaci non si manifesta prima di 15 giorni; un miglioramento clinico nei primi giorni di terapia è da ritenersi conseguente ad un effetto placebo o alla sedazione dell'ansia, frequentemente ottenuta con questi composti. Non tutti i farmaci del gruppo hanno la stessa capacità sedativa: questa è notevole per l' amitriptilina (Laroxyl), discreta per la clomipramina (Anafranil), scarsa per l' imipramina (Tofranil) e la nortriptilina (Vividyl).
Alcuni antidepressivi triciclici, quali l'imipramina, la desipramina (Surmontil), la nortriptilina esercitano la loro azione agendo prevalentemente sul sistema noradrenergico; altri, tra i quali clomipramina e amitriptilina, principalmente sul sistema serotoninergico.
Tali farmaci, per poter esplicare la loro azione, devono essere somministrati a dosaggi efficaci. Indicativamente, considerando come farmaco di riferimento la clomipramina, si considerano efficaci  i dosaggi, espressi in milligrammi, pari al doppio del peso corporeo nel caso di una terapia antidepressiva e per pazienti con Disturbi Alimentari Psicogeni; dosi pari al triplo del peso corporeo per pazienti con Disturbo Ossessivo-Compulsivo; dosi pari al peso corporeo per pazienti con Disturbo da  Attacchi di Panico. Il dosaggio terapeutico deve essere mantenuto per un periodo variabile (2-8 mesi) dopo  la remissione della sintomatologia. Dopo che questa è stata ottenuta, le dosi potranno essere gradualmente ridotte. Numerosi autori, soprattutto nei casi di depressione ricorrente, consigliano la somministrazione di 30-75 mg. del farmaco antidepressivo al fine di prevenire nuove ricadute depressive.
Gli effetti indesiderati sono legati per lo più all' attività anticolinergica (atropino-simile) propria di questi farmaci. Ricordiamo:
  • ritenzione urinaria, anche in assenza d' ipertrofia prostatica
  • secchezza delle fauci
  • disturbi visivi lievi specie dell' accomodazione
  • stitichezza 
  • tachicardia , allungamento del QT, ipotensione ortostatica 
  • tremori  a fini scosse agli arti superiori
  • sensazione di calore e iperidrosi
  • difetto dell' attenzione e difficoltà di concentrazione fino alla confusione mentale, quest'ultimo fenomeno quasi esclusivo dei pazienti anziani
  • ritardo dell'eiaculazione a bassi dosaggi, impotenza coeundi e calo della libido ad alte dosi
Quanto più grave è il grado di depressione tanto meno il paziente avvertirà la presenza degli effetti collaterali, essendo dominante su questi la sintomatologia primaria. Le controindicazioni assolute all'uso degli ADT sono le stesse di tutti gli altri farmaci ad azione anticolinergica: 
  • cardiopatie con particolare attenzione per le turbe del ritmo 
  • glaucoma ad angolo chiuso 
  • ipertrofia prostatica.
I farmaci triciclici non danno dipendenza né tolleranza.
Inibitori delle monoaminossidasi
Gli IMAO sono composti che hanno come caratteristica quella di bloccare l' attività enzimatica delle monoaminossidasi, e producono una inattivazione di queste attraverso la formazione di un complesso stabile con l' enzima. Sono stati finora identificate due categorie principali di MonoAminoOssidasi (MAO): le MAO A, attive preferenzialmente su Serotonina e Noradrenalina, e le MAO B, attive principalmente sulla Dopamina. Nell'ambito degli Inibitori delle MAO, si distinguono gli inibitori irreversibili, rappresentati essenzialmente da fenelzina e tranilcipromina, e gli inibitori reversibili, attualmente non ancora in commercio in Italia, quali la Moclobemide e la Brofaromina. Gli IMAO potenziano l' azione delle amine e dei loro precursori come DOPA e 5-idrossitriptofano; il loro impiego pertanto è incompatibile con quello di altri antidepressivi o farmaci ad azione simpaticomimetica (ipertensivanti per es.): il rischio è quello di scatenare una crisi ipertensiva. Lo stesso vale per l' associazione con una dieta ricca di tiramina,  sostanza presente a livelli più o meno elevati in numerosi cibi che non potranno essere assunti durante una terapia con IMAO e, per quelli irreversibili, fino a due, tre settimane dopo la sospensione di tali farmaci. Tali alimenti sono rappresentati dai formaggi , fegato , insaccati, frattaglie, cioccolato, frutta secca, banane, caffè, vino.
Dopo somministrazione orale gli IMAO sono prontamente assorbiti nel tratto gastrointestinale e, sebbene l' emivita sia piuttosto breve, i loro effetti farmacologici durano a lungo a causa dell' inibizione irreversibile esercitata sulle MAO; dopo la cessazione della terapia occorrono 15-20 giorni prima che il paziente ricostruisca il normale patrimonio di MAO ripristinandone l'originaria potenzialità.
Nel trattamento della depressione gli IMAO rappresentano un farmaco spesso impiegato per  quei pazienti che non hanno tratto giovamento da altre terapie con SSRI e che non tollerano gli antidepressivi triciclici (TCA); questi ultimi infatti possiedono effetti anticolinergici e non possono essere somministrati in caso di glaucoma, ipertrofia prostatica, ecc. Oltre che nei disturbi depressivi, gli IMAO possono essere impiegati nel trattamento dei Disturbi da Attacco di Panico con Agorafobia, nelle Fobie Semplici e nella Fobia Sociale.
Gli effetti indesiderati più pericolosi sono quelli a carico del fegato (forma di tossicità con clinica ed istologia simili a quelle dell'epatite virale), del S.N.C (tremori, insonnia, eccitabilità, agitazione psicomotoria), del sistema cardiovascolare con ipotensione ortostatica. Dato l'effetto disinibente di tali composti, spesso è opportuna l'associazione con benzodiazepine a basse dosi, mentre rappresenta una controindicazione assoluta l'associazione degli IMAO con altri composti antidepressivi. Il range terapeutico per questi composti e' tra 10 e 30 mg.
Serotonergici
Il gruppo degli inibitori selettivi del reuptake della serotonina è costituito da 5 molecole principali, Fluoxetina (Prozac), Fluvoxamina (Maveral, Fevarin, Dumirox), Paroxetina (Sereupin, Seroxat), Sertralina (Zoloft) e Citalopram (Elopram, Seropram) caratterizzate da un meccanismo di azione a comune, rappresentato dall'inibizione, a livello dei recettori presinaptici, del riassorbimento della serotonina. Tali composti presentano  un indice terapeutico  (rapporto tra dose letale e dose efficace) assai superiore agli ADT e una notevole riduzione, rispetto agli stessi, degli effetti collaterali anticolinergici. Di conseguenza  offrono una maggiore maneggevolezza e hanno un indicazione all' impiego anche per quelle categorie di pazienti, quali gli anziani e i cardiopatici, per i quali gli ADT sono sconsigliati oppure del tutto controindicati. Riguardo all'efficacia clinica, nonostante numerosi studi indichino una potenza sovrapponibile agli ADT, tali composti sono da considerarsi di seconda scelta rispetto agli ADT nei casi di Depressione Maggiore, con o senza deliri umore congruenti.
Fluoxetina. Molecola dotata di notevole azione disinibente, trova largo impiego nei disturbi depressivi (range terapeutico 20-80 mg.), nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo (40-80 mg.), nella Bulimia (60-80 mg.) e nel Disturbo da Abbuffate (60-80 mg.). E' spesso utile, soprattutto quando vengono usati dosaggi più elevati, associare una benzodiazepina ad emivita intermedia (es. alprazolam) a scopo ansiolitico.
Gli effetti collaterali, rari, di più frequente riscontro sono :
  • nausea 
  • epigastralgie 
  • tremori a fini scosse agli arti superiori 
  • iporessia 
  • riduzione della salivazione.
Fluvoxamina. Molecola che associa all'azione antidepressiva un effetto ansiolitico. Risulta quindi particolarmente utile nelle forme di depressione ansiosa (300 mg.).Inoltre la fluvoxamina può essere considerata farmaco di notevole efficacia nella terapia del Disturbo Ossessivo-Compulsivo (300 mg.) e nelle depressioni in corso di psicosi, così come nel disturbo da deficit dell'attenzione con iperreattività dell'infanzia e nelle manifestazioni di deficit del controllo degli impulsi dell'età adulta. La nausea compare assai spesso come effetto collaterale nelle prime fasi della terapia per poi attenuarsi nel prosieguo della stessa.
Paroxetina. Farmaco antidepressivo recentemente introdotto in commercio in Italia, trova indicazione nei Disturbi da Attacco di Panico e nelle Distimie. Generalmente ben tollerato, può determinare la comparsa di nausea e di tremori a fini  scosse agli arti superiori. Il range terapeutico e' compreso tra 20 e 30 mg.
Sertralina.  La Sertralina risulta essere estremamente utile, all'incirca nel 70% dei soggetti con Disturbo da Abbuffate e nei pazienti obesi, nel potenziare la sensazione di sazietà e, conseguentemente, nel determinare una notevole riduzione dell'assunzione di cibo, con conseguente perdita di peso. Generalmente ben tollerata, presenta come  principale effetto collaterale  la nausea, che tende ad attenuarsi dopo i primi giorni di terapia.
Antidepressivi atipici
Con la denominazione di Antidepressivi Atipici si tende a riunire una serie di molecole eterogenee dal punto di vista della struttura chimica e del meccanismo di azione.In questo ambito si annoverano l'Amineptina, la Mianserina, la Minaprina e il Trazodone.
La Mianserina (Lantanon) è una molecola anch'essa usata prevalentemente nella terapia della depressione dell'anziano, in quanto priva di effetti collaterali anticolinergici  e dotata di una discreta azione ipnotica ed ansiolitica. Dosaggi consigliati: 60-120 mg.
Il Trazodone (Trittico) è una molecola dall' efficacia antidepressiva discussa, utilizzabile come ipnotico nel paziente anziano e come coadiuvante dei disturbi della potenza sessuale del maschio. Dosaggi consigliati :75-300 mg.

La sezione Medica di questo sito e' curata dal CTCC (Centro Terapie Cognitivo Comportamentali) di Firenze, coordinata dal Dr. Ferdinando Galassi. Ambulatorio del centro: Tel. 055-4277022 / 055-4277482

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