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[MANIFESTAZIONI
CLINICHE] |
DISTURBO D'ANSIA
GENERALIZZATA |
E' caratterizzato
da ansia e preoccupazione (attesa apprensiva) irrealistica o eccessiva,
generalizzata e persistente, riferita a due o più situazioni vitali
(es.: sventure che possano capitare al figlio che in realtà non
corre alcun pericolo; rovina economica imminente per motivi inconsistenti,
etc.), della durata di sei mesi o più. Rappresenta il quadro dell'"ansia
cronica". |
Si ritiene che
la frequenza del Disturbo d'Ansia generalizzata sia pari al 2-3% della
popolazione, con un rapporto di 2:3 tra maschi e femmine. Secondo
il DSM IV, per poter fare diagnosi devono essere presenti almeno
sei dei seguenti sintomi, rappresentati da: |
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Tensione motoria:
tremori, sobbalzi, tensione, dolori muscolari, faticabilita', incapacita'
a rilassarsi, frequente ammiccamento, sopracciglia corrugate, espressione
tesa, irrequietezza, incapacita' a star fermi, facilita' a spaventarsi.
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Iperattivita' neurovegetativa:
sudorazione, palpitazioni, mani fredde, bocca asciutta, sensazioni di sbandamento,
testa leggera, formicolii, stomaco in disordine, sensazioni di caldo o
di freddo, minzione frequente, diarrea, malessere alla bocca dello stomaco,
nodo alla gola.
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Vigilanza e attenzione
sentirsi nervoso o sul filo del rasoio, risposte esagerate di allarme,
difficolta' di concentrazione o sensazione di testa vuota, difficolta'
nell'addormentamento o nel mantenere il sonno, irritabilita' vampate di
calore o sensazioni di freddo.
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Il Disturbo insorge
generalmente nella terza decade. |
EZIOPATOGENESI
Secondo autori
di impostazione psicodinamica, alla base del disturbo vi sarebbero pulsioni
inconscie di natura aggressiva che, seppur rimosse, genererebbero
una condizione di tensione permanente. |
Gli autori di
impostazione cognitivo-comportamentale ripropongono il modello già
esposto per il Disturbo d'Attacchi di Panico. |
Studi biologici
hanno evidenziato una riduzione dell'acido gamma-amino-butirrico nei pazienti
con tale disturbo, spesso associata ad un iperreattività del Sistema
Nervoso Autonomo. |
DECORSO E PROGNOSI
I soggetti con
Disturbo da Ansia Generalizzata riescono molto spesso a mantenere adeguate
capacita' socio-lavorative e relazionali e, quindi non giungono all'osservazione
dello specialista. Il disturbo puo' presentarsi associato ad altri disturbi
psichici, quali la Distimia. Il decorso e' continuo, persistente e con
fasi di riesacerbazione e la sintomatologia tende a protrarsi per anni. |
TERAPIA
Psicofarmacoterapia
La terapia farmacologica
è essenzialmente rappresentata da Benzodiazepine ad emivita
medio-lunga, quali: Alprazolam (Xanax) (1-2 mg.) Clordemetildiazepam (En)
(1-3 mg.)
Clordiazepossido
(Librium) (25-50 mg.) Diazepam (Valium) (1-3 mg.). |
Se pure le benzodiazepine
sono una categoria di farmaci a presentare una specifica efficacia ansiolitica,
tuttavia un disturbo come quello d'ansia generalizzata presuppone, per
sua natura, una somministrazione assai prolungata. Tale circostanza puo'
condurre a una dipendenza soprattutto e prevalentemente psicologica.Talvolta
può essere utile associare farmaci ad attività antidepressiva,
quali: Fluvoxamina (Maveral) (250-300 mg.) Amitriptilina (Laroxyl) (75-100
mg.) |
Per quanto riguarda
gli interventi psicoterapici, gli indirizzi terapeutici maggiormente seguiti
sono quello cognitivo e quello comportamentale. Una buona efficacia sulla
riduzione dell'ansia la hanno le tecniche di rilassamento quali il rilassamento
muscolare alla Jacobson, il training autogeno, il biofeedback. |
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La sezione Medica
di questo sito e' curata dal CTCC (Centro Terapie Cognitivo Comportamentali)
di Firenze, coordinata dal Dr.
Ferdinando Galassi. Ambulatorio del centro: Tel. 055-4277022 / 055-4277482 |
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