ansia, dap (attacchi di panico), disturbo ossessivo compulsivo, depressione, agorafobia, claustrofobia, anoressia, bulimia.....
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[MANIFESTAZIONI CLINICHE]
FOBIE SOCIALI
La fobia sociale, rifacendosi alla definizione del DSM IV, è caratterizzata dalla paura persistente di una o più situazioni nelle quali l' individuo è esposto al possibile giudizio degli altri ed ha paura di poter fare qualcosa o agire in modo tale da rimanere umiliato o imbarazzato. La persona riconosce che la sua paura e' eccessiva o irrazionale.
Il disturbo e' più frequente nei maschi e inizia, di solito, nella tarda adolescenza. Situazioni fobiche sociali caratteristiche sono:
  • l'atto del parlare di fronte ad altri o quello del mangiare
  • lo scrivere di fronte agli altri
  • arrossire (ereutofobia) 
  • rispondere a domande
  • urinare in un gabinetto pubblico
Come in tutte le altre fobie, l' esposizione allo stimolo fobico provoca un' immediata risposta ansiosa, come il sentirsi in preda al panico, il sudare o l' avere tachicardia o difficoltà a respirare; una marcata ansia anticipatoria (che troviamo anche nell' agorafobia ed in altri disturbi d' ansia) interviene quando il soggetto si prepara ad esporsi allo stimolo o teme che possa succedere.
Non sono rari i casi in cui si creano circoli viziosi che spingono il soggetto ad allontanarsi sempre più dalla situazione che è l' oggetto della propria paura: la paura irrazionale infatti genera ansia, questa danneggia la performance (il leggere, parlare, mangiare in pubblico) che rinforza nel paziente la convinzione della sua inettitudine a quella situazione e della necessità di evitarla in futuro.La diagnosi di fobia sociale viene fatta solo se il comportamento di evitamento interferisce con il funzionamento lavorativo o con le attività sociali abituali o le relazioni interpersonali.
EZIOPATOGENESI
Sovrapponibile a quella delle  Fobie Semplici.
DECORSO E PROGNOSI
Il disturbo fobico puo' durare per anni; spesso, se non curate, specie per le fobie semplici e le fobie sociali permane più o meno immodificato per tutta la vita. Spesso i soggetti fobici si sentono cronicamente depressi, in colpa e sfiduciati per l'impossibilita' di condurre una vita normale a causa del loro disturbo invalidante (demoralizzazione secondaria). A volte possono presentare un vero e proprio episodio depressivo maggiore. Una complicanza frequente e' l'abuso di alcoolici; l'alcool e' usato dal fobico come farmaco di pronto impiego che permette di affrontare una situazione altrimenti non tollerabile.
TERAPIA: Terapia farmacologica Inibitori MAO (fenelzina 10-50mg.). Beta bloccanti (atenololo 100 mg.). Triciclici (clomipramina 50-100 mg.). Benzodiazepine (alprazolam, lorazepam). Beta carboline (abecarnil). Ancora non in commercio in Italia.
Psicoterapie
Le Psicoterapie di tipo cognitivo-comportamentale sembrano essere le piu' efficaci per quanto riguarda il trattamento del disturbo fobico, mediante tecniche quali la desensibilizzazione sistematica e l'immersione graduata.

La sezione Medica di questo sito e' curata dal CTCC (Centro Terapie Cognitivo Comportamentali) di Firenze, coordinata dal Dr. Ferdinando Galassi. Ambulatorio del centro: Tel. 055-4277022 / 055-4277482

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