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[LE
PSICOTERAPIE] |
PSICOTERAPIA
COGNITIVA |
Secondo l'ottica
cognitiva ogni individuo si caratterizza rispetto agli altri sulla base
delle caratteristiche del proprio sistema conoscitivo e degli elementi
propri della sua personalita' che gli conferiscono le modalita' personali
di considerare se stesso e le modalita' personali di considerare la realta'
e di interagire con essa. |
Assunto di base
del Cognitivismo Clinico e' che la conoscenza non deriva dall'accumularsi
dei dati derivanti dall'osservazione, bensi' che l'osservazione
avviene
sempre alla luce di precedenti teorie ed aspettative che tentano di anticipare
gli eventi. Ci si puo' avvicinare alla conoscenza della realta' attraverso
costruzioni, ipotesi, predizioni circa le caratteristiche della realta'
stessa; i dati dell'osservazione fungono da controlli e non da base delle
nostre previsioni . L'uomo e' un essere vivente attivamente impegnato
a produrre predizioni sempre piu' verosimili sul suo ambiente; talvolta
le previsioni risulteranno errate e verranno quindi invalidate determinando
la necessita' di crearne altre piu' verosimili, piu' difficilmente invalidabili. |
Gli schemi cognitivi
formatisi durante i primi rapporti con le figure di attaccamento (principalmente
la madre), costituiscono i primi schemi informativi relativamente al se'
e agli altri e, suscettibili di sviluppo e modificazione durante tutta
la vita, rappresentano le basi dei successivi comportamenti di attaccamento.
Le azioni e le emozioni nei primi periodi della vita sono il risultato
dell'interazione tra due categorie di informazioni, quelle dell'organismo
e quelle provenienti dall'ambiente, le quali modificheranno i sistemi comportamentali
innati che si riveleranno maladattativi e rinforzeranno i sistemi funzionali
ad una adeguata interazione con l'ambiente. Bowlby elabora il concetto
di attaccamento definendolo "qualsiasi forma di comportamento che
porti una persona al raggiungimento o al mantenimento della vicinanza con
un altro individuo differenziato o preferito, onsiderato in genere piu'
forte e/o piu' esperto. Da tale relazione derivano i primi schemi cognitivi
riguardanti se stesso, gli altri e la relazione se'-non se' che danno significato
alle prime esperienze interpersonali del bambino, funzionano come base
per l'assimilazione ed elaborazione delle successive esperienze interpersonali
e regolano i comportamenti di attaccamento futuri. Una volta attivato,
il sistema di attaccamento determinera' l'esperienza di emozioni intense
(gioia, rabbia, tristezza,paura, freddezza) a seconda della disponibilita'
o meno della madre e della sua presenza o assenza (Strange Situation).
A partire dalla costituzione dei primi schemi cognitivi derivati dalle
relazioni di attaccamento, quindi, il sistema conoscitivo individuale acquistera'
via via caratteristiche di maggior complessita' tali da consentire al sistema
stesso la costruzione di previsioni sempre piu' complesse che tenderanno
quanto piu' possibile ad approssimarsi alla realta' ontologica accogliendo
al suo interno invalidazioni tali da migliorare la capacita' previsionale
senza condurre allo scompenso il sistema stesso. Nell'ambito di questo
processo di crescita, per tutto il corso dell'esistenza, l'individuo
si trova ad interagire con l'ambiente; lo sviluppo cognitivo puo' essere
visto come la continua ricerca di un equilibrio tra la tendenza al cambiamento
delle strutture conoscitive, derivante dallo stimolo ambientale, e quella
della conservazione delle strutture conoscitive stesse: per usare direttamente
i termini coniati da Piaget, lo sviluppo cognitivo e' un processo dinamico
che oscilla continuamente tra i poli dell'assimilazione e dell'accomodamento.
Ogni informazione ambientale subisce un processo di assimilazione
alle informazioni preesistenti nel sistema e comportera' un graduale cambiamento,
un
accomodamento delle conoscenze preesistenti. Da questi presupposti
deriva che non esiste nessuna conoscenza che si possa considerare semplice
copia del reale cosi' come l'ambiente non e' in grado di determinare la
creazione di nuovi modi di pensare o sentire. Lo squilibrio nella crescita
del sistema si verifichera' allorquando l'individuo non assimila gli stimoli
ambientali oppure quando i cambiamenti indotti dall'ambiente nel sistema
sono tanto rapidi da impedire lo svilupparsi del senso di continuita' e
di identita' personale. Un equilibrato sviluppo della personalita' sara'
caratterizzato dal passaggio da una posizione di "egocentrismo cognitivo",
in cui il soggetto non e' in grado di valutare l'esistenza di punti di
vista diversi dal proprio, a una posizione definita di "oggettivismo
relativo", caratterizzata dalla capacita' di assumere punti di vista
diversi dal proprio confrontandoli tra di loro. Un evento diventa stressante
e puo' eventualmente condurre ad uno scompenso in relazione al
significato personale che quell'evento assume per il soggetto. Ogni
quadro clinico e' la risultante dell'incontro tra una specifica organizzazione
conoscitiva ed il proprio ambiente. |
Da un punto di
vista clinico le varie modalita' di attaccamento conducono all'organizzazione
di strutture conoscitive tipiche che prefigurano e favoriscono i vari
quadri psicopatologici. Il disturbo clinico e' lo scompenso di queste organizzazioni.
Esistono organizzazioni fobiche, depressive, ossessive, dapiche (disturbi
alimentari psicogeni), disorientate-disorganizzate (schizofrenia). |
Le caratteristiche
di ogni organizzazione sono specifiche e gli eventi scompensanti hanno
significati diversi per ogni tipo di organizzazione. Un esempio: Organizzazione
fobica: controllo dell'ambiente e delle persone affettivamente significative,
controllo e scarsa lettura delle proprie emozioni, poca tolleranza a situazioni
vissute come costrittive, immagine di se' debole mentalmente e fisicamente,
visione del mondo pericoloso, tentativo di non farsi vedere debole dagli
altri, evitamento di sensazioni nuove o improvvise, attenzione selettiva
ai pericoli, limitazione dei cambiamenti e modifiche nella propria nicchia
ecologica, stile del don giovanni nei rapporti affettivi. |
Caratteristiche
della psicoterapia
L'oggetto della
ricerca e' il sistema di conoscenza del paziente, le sue caratteristiche
strutturali e quelle funzionali, la verifica della adeguatezza della teoria
del mondo e di se stesso ai fini del proprio adattamento e benessere emotivo
e sociale. Non esistono verita' ma solo ipotesi piu' o meno attendibili
che devono essere verificate: una ipotesi e' considerata verificata nella
misura in cui e quando il paziente riesce a sperimentarla come valida.
I problemi che il paziente porta rappresentano gli indicatori fenomenologicamente
piu' evidenti degli aspetti disfunzionali del suo sistema di conoscenza
che si e' scompensato. |
Relazione
La psicoterapia
e' impostata nei termini di un processo di ricerca da parte di due scienziati,
il ricercatore (il paziente) e il supervisore (il terapeuta) in cui il
primo e' l'esperto rispetto all'oggetto della ricercae il secondo e' l'esperto
rispetto al metodo. |
Terapeuta
Gli atteggiamenti
possono essere pedagogico, direttivo e di supervisione nel processo di
ricerca, passivo e di sostegno esterno. Tali atteggiamenti possono essere
modulati all'interno della relazione a seconda del momento e delle esigenze.
In genere, l'atteggiamento e' maieutico che implica una attivita' e direttivita'
del terapista nell'indurre il paziente ad effettuare le sue scoperte, ponendo
interrogativi e domande, richiedendogli di formulare ipotesi, spingendolo
ad effettuare correlazioni tra dati, a trarre conclusioni, a verificarne
la coerenza interna, etc. |
Setting
Posizione vis
a vis, connotazioni di tipo medico, sedute settimanali. |
Struttura
Il primo passo
e' dedicato alla raccolta di quei dati (assessment) che rappresentano la
costruzione attuale che il paziente fa di se stesso e della sua storia.
L'obiettivo e' quello di giungere a definire un primo inquadramento ipotetico
della organizzazione del suo sitema di conoscenza e delle modalita' secondo
cui questo si e' evoluto e strutturato nel corso del tempo. Successivamente
le scoperte devono essere storicizzate, ricollegate a quelle esperienze
pregresse sulla base delle quali si e' determinata la progressiva costruzione
della propria teoria di se' e del mondo. Un terzo passo e' l'identificazione
degli schemi cognitivi che si accompagnano all'esperienza di emozioni penose
e alla ripetizione di comportamenti controproducenti e la revisione delle
"teorie disfunzionali". Un quarto passo e' la sperimentazione di schemi
e modalita' alternative di costruzione di se stesso e del mondo. |
Tecniche
Programma Attivita':
tabella con gerarchie dei compiti quotidiani. Role-playing: assunzione
di ruoli diversi visualizzati in terapia. Rivalutazione cognitiva (schede
A-B-C): si cerca di evidenziare le cognizioni e le emozioni in relazione
alle situazioni che provocano disagio. Terapia alternativa: ricerca di
soluzioni alternative per risolvere il problema. Tecniche di riattribuzione:
riattribuzione delle responsabilita' in un evento. |
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La sezione Medica
di questo sito e' curata dal CTCC (Centro Terapie Cognitivo Comportamentali)
di Firenze, coordinata dal Dr.
Ferdinando Galassi. Ambulatorio del centro: Tel. 055-4277022 / 055-4277482 |
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