ansia, dap (attacchi di panico), disturbo ossessivo compulsivo, depressione, agorafobia, claustrofobia, anoressia, bulimia.....
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[LE PSICOTERAPIE]
PSICOTERAPIA COGNITIVA
Secondo l'ottica cognitiva ogni individuo si caratterizza rispetto agli altri sulla base delle caratteristiche del proprio sistema conoscitivo e degli elementi propri della sua personalita' che gli conferiscono le  modalita' personali di considerare se stesso e le modalita' personali di considerare la realta' e di interagire con essa.
Assunto di base del Cognitivismo Clinico e' che la conoscenza non deriva dall'accumularsi dei dati derivanti dall'osservazione, bensi' che l'osservazione avviene sempre alla luce di precedenti teorie ed aspettative che tentano di anticipare gli eventi. Ci si puo' avvicinare alla conoscenza della realta' attraverso costruzioni, ipotesi, predizioni circa le caratteristiche della realta' stessa; i dati dell'osservazione fungono da controlli e non da base delle nostre previsioni . L'uomo e' un essere vivente attivamente impegnato a produrre predizioni sempre piu' verosimili sul suo ambiente; talvolta  le previsioni risulteranno errate e verranno quindi invalidate determinando la necessita' di crearne altre piu' verosimili, piu' difficilmente invalidabili.
Gli schemi cognitivi formatisi durante i primi rapporti con le figure di attaccamento (principalmente la madre), costituiscono i primi schemi informativi relativamente al se' e agli altri e, suscettibili di sviluppo e modificazione durante tutta la vita, rappresentano le basi dei successivi comportamenti di attaccamento. Le azioni e le emozioni nei primi periodi della vita sono il risultato dell'interazione tra due categorie di informazioni, quelle dell'organismo e quelle provenienti dall'ambiente, le quali modificheranno i sistemi comportamentali innati che si riveleranno maladattativi e rinforzeranno i sistemi funzionali ad una adeguata interazione con l'ambiente. Bowlby elabora il concetto di attaccamento definendolo "qualsiasi forma di comportamento che porti una persona al raggiungimento o al mantenimento della vicinanza con un altro individuo differenziato o preferito, onsiderato in genere piu' forte e/o piu' esperto. Da tale relazione derivano i primi schemi cognitivi riguardanti se stesso, gli altri e la relazione se'-non se' che danno significato alle prime esperienze interpersonali del bambino, funzionano come base per l'assimilazione ed elaborazione delle successive esperienze interpersonali e regolano i comportamenti di attaccamento futuri. Una volta attivato, il sistema di attaccamento determinera' l'esperienza di emozioni intense (gioia, rabbia, tristezza,paura, freddezza) a seconda della disponibilita' o meno della madre e della sua presenza o assenza (Strange Situation). A partire dalla costituzione dei primi schemi cognitivi derivati dalle relazioni di attaccamento, quindi, il sistema conoscitivo individuale acquistera' via via caratteristiche di maggior complessita' tali da consentire al sistema stesso la costruzione di previsioni sempre piu' complesse che tenderanno quanto piu' possibile ad approssimarsi alla realta' ontologica accogliendo al suo interno invalidazioni tali da migliorare la capacita' previsionale senza condurre allo scompenso il sistema stesso. Nell'ambito di questo processo di crescita, per tutto  il corso dell'esistenza, l'individuo si trova ad interagire con l'ambiente; lo sviluppo cognitivo puo' essere visto come la continua ricerca di un equilibrio tra la tendenza al cambiamento delle strutture conoscitive, derivante dallo stimolo ambientale, e quella della conservazione delle strutture conoscitive stesse: per usare direttamente i termini coniati da Piaget, lo sviluppo cognitivo e' un processo dinamico che oscilla continuamente tra i poli dell'assimilazione e dell'accomodamento. Ogni informazione ambientale subisce un processo di assimilazione alle informazioni preesistenti nel sistema e comportera' un graduale cambiamento, un accomodamento delle conoscenze preesistenti. Da questi presupposti deriva che non esiste nessuna conoscenza che si possa considerare semplice copia del reale cosi' come l'ambiente non e' in grado di determinare la creazione di nuovi modi di pensare o sentire. Lo squilibrio nella crescita del sistema si verifichera' allorquando l'individuo non assimila gli stimoli ambientali oppure quando i cambiamenti indotti dall'ambiente nel sistema sono tanto rapidi da impedire lo svilupparsi del senso di continuita' e di identita' personale. Un equilibrato sviluppo della personalita' sara' caratterizzato dal passaggio da una posizione di "egocentrismo cognitivo", in cui il soggetto non e' in grado di valutare l'esistenza di punti di vista diversi dal proprio, a una posizione definita di "oggettivismo relativo", caratterizzata dalla capacita' di assumere punti di vista diversi dal proprio confrontandoli tra di loro. Un evento diventa stressante e puo' eventualmente condurre ad uno scompenso in  relazione al  significato personale che quell'evento  assume per il soggetto. Ogni quadro clinico e' la risultante dell'incontro tra una specifica organizzazione conoscitiva ed il proprio ambiente.
Da un punto di vista clinico le varie modalita' di attaccamento conducono all'organizzazione di strutture conoscitive tipiche che prefigurano e favoriscono i vari  quadri psicopatologici. Il disturbo clinico e' lo scompenso di queste organizzazioni. Esistono organizzazioni fobiche, depressive, ossessive, dapiche (disturbi alimentari psicogeni), disorientate-disorganizzate (schizofrenia).
Le caratteristiche di ogni organizzazione sono specifiche e gli eventi scompensanti hanno significati diversi per ogni tipo di organizzazione. Un esempio: Organizzazione fobica: controllo dell'ambiente e delle persone affettivamente significative, controllo e scarsa lettura delle proprie emozioni, poca tolleranza a situazioni vissute come costrittive, immagine di se' debole mentalmente e fisicamente, visione del mondo pericoloso, tentativo di non farsi vedere debole dagli altri, evitamento di sensazioni nuove o improvvise, attenzione selettiva ai pericoli, limitazione dei cambiamenti e modifiche nella propria nicchia ecologica, stile del don giovanni nei rapporti affettivi.
Caratteristiche della psicoterapia
L'oggetto della ricerca e' il sistema di conoscenza del paziente, le sue caratteristiche strutturali e quelle funzionali, la verifica della adeguatezza della teoria del mondo e di se stesso ai fini del proprio adattamento e benessere emotivo e sociale. Non esistono verita' ma solo ipotesi piu' o meno attendibili che devono essere verificate: una ipotesi e' considerata verificata nella misura in cui e quando il paziente riesce a sperimentarla come valida. I problemi che il paziente porta rappresentano gli indicatori fenomenologicamente piu' evidenti degli aspetti disfunzionali del suo sistema di conoscenza che si e' scompensato.
Relazione
La psicoterapia  e' impostata nei termini di un processo di ricerca da parte di due scienziati, il ricercatore (il paziente) e il supervisore (il terapeuta) in cui il primo e' l'esperto rispetto all'oggetto della ricercae il secondo e' l'esperto rispetto al metodo.
Terapeuta
Gli atteggiamenti possono essere pedagogico, direttivo e di supervisione nel processo di ricerca, passivo e di sostegno esterno. Tali atteggiamenti possono essere modulati all'interno della relazione a seconda del momento e delle esigenze. In genere, l'atteggiamento e' maieutico che implica una attivita' e direttivita' del terapista nell'indurre il paziente ad effettuare le sue scoperte, ponendo interrogativi e domande, richiedendogli di formulare ipotesi, spingendolo ad effettuare correlazioni tra dati, a trarre conclusioni, a verificarne la coerenza interna, etc.
Setting
Posizione vis a vis, connotazioni di tipo medico, sedute settimanali.
Struttura
Il primo passo e' dedicato alla raccolta di quei dati (assessment) che rappresentano la costruzione attuale che il paziente fa di se stesso e della sua storia. L'obiettivo e' quello di giungere a definire un primo inquadramento ipotetico della organizzazione del suo sitema di conoscenza e delle modalita' secondo cui questo si e' evoluto e strutturato nel corso del tempo. Successivamente le scoperte devono essere storicizzate, ricollegate a quelle esperienze pregresse sulla base delle quali si e' determinata la progressiva costruzione della propria teoria di se' e del mondo. Un terzo passo e' l'identificazione degli schemi cognitivi che si accompagnano all'esperienza di emozioni penose e alla ripetizione di comportamenti controproducenti e la revisione delle "teorie disfunzionali". Un quarto passo e' la sperimentazione di schemi e modalita' alternative di costruzione di se stesso e del mondo.
Tecniche
Programma Attivita': tabella con gerarchie dei compiti quotidiani. Role-playing: assunzione di ruoli diversi visualizzati in terapia. Rivalutazione cognitiva (schede A-B-C): si cerca di evidenziare le cognizioni e le emozioni in relazione alle situazioni che provocano disagio. Terapia alternativa: ricerca di soluzioni alternative per risolvere il problema. Tecniche di riattribuzione: riattribuzione delle responsabilita' in un evento.

La sezione Medica di questo sito e' curata dal CTCC (Centro Terapie Cognitivo Comportamentali) di Firenze, coordinata dal Dr. Ferdinando Galassi. Ambulatorio del centro: Tel. 055-4277022 / 055-4277482

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