Tour delle oasi in fuoristrada settembre 2000
DIARIO DI VIAGGIO
05.09.2000
La sveglia suona alle ore 7.00, perché dobbiamo partire alle ore 8.00 in punto e
dopo vari lamenti per l’ora siamo pronti per iniziare il tour. Saliamo nei
fuoristrada Toyota Land Cruiser dove conosciamo finalmente i nostri compagni di
viaggio distribuiti in cinque fuoristrada ciascuno con sei persone a bordo e
conosciamo la nostra guida (autista) locale di nome Hamar che ci condurrà’ per
tutto il tour, soprannominato dopo le prime curve la volpe del deserto.
Il paesaggio che ci si presenta subito, macinando i primi chilometri, è molto
insolito, caratterizzato da coltivazioni di ulivi e distese di terra di color
ocra con rari ciuffi d’erba.
Con la prima tappa visitiamo Takrouna, dove è arroccato sulla collina un
villaggio berbero della Tunisia del nord. In questo villaggio siamo quasi
assaliti dagli abitanti, che chiedono ininterrottamente dinari tunisini (valuta
1 DT: Lit. 1.600) in cambio di foto e di pietre rare, ma riusciamo a resistere.
Dopo ca. 20 minuti, proseguiamo con il nostro itinerario.
Zaghouian è il secondo luogo di visita dove ca. nel 200 a.C. partiva
l’acquedotto romano che alimentava la città di Cartagine. Dell’opera rimane solo
un tempio degradato dal tempo con qualche capitello e cornicione di epoca
romana. Sempre nello stesso posto pranziamo in un ristorante e poi partiamo per
Kairouan.
In quest’ultima città ci aspetta un albergo a 5 stelle “La Kasbah”, il quale
mostra subito il suo valore con un’entrata maestosa e all’interno con una
piscina fantastica, dove dopo aver dopo i nostri bagagli in camera ci tuffiamo
per toglierci la polvere che avevamo addosso.
Nel tardo pomeriggio abbiamo visitato un deposito di tappeti e i meravigliosi
Souk della Medina di Kairouan, ricchi di vita e di profumi particolari
provenienti dai vari “negozi”.
Andiamo a dormire alle ore 23.00, dopo aver fumato il narghilene il tipico
strumento per fumare il tabacco aromatico e anche qualche altra “strana
essenza”, che ci fa girar la testa.
06.09.2000
La mattinata è dedicata alla visita della Medina di Kairouan, con particolare
attenzione alla Moschea più grande della città. Dopodichè visitiamo la Moschea
del Barbiere, dove proprio in quel momento stavano praticando delle
circoncisioni a dei bambini di tenera età.
Da notare l’orgoglio dei genitori insieme ad altri figli, parenti e bambini;
erano tutti lì ad assistere all’evento.
Nel pomeriggio partiamo per le oasi di montagna: Mides, Tamerza ai confini con
l’Algeria. Il paesaggio che ci circonda è al quanto irreale: da coltivazioni di
oliveti ad alte montagne di roccia e sabbia.
Dopo numerose curve ci fermiamo a Mides: un’oasi bellissima, con molte palme da
dattero e altre piante. Ripartiamo per andare a Tamerza, dove alloggeremo e dove
andremo a visitare le sue cascate.
Il paesaggio è stupendo, ma le cascate lo sono un po’ meno. Ci consoliamo con la
piscina dell’hotel, rallegrandoci con numerosi tuffi e ammirando il tramonto.
Anche questa giornata è trascorsa.
07.09.2000
Oggi abbiamo visitato l’oasi di Chebika. Non eravamo gli unici, anzi saremmo
stati almeno un centinaio di persone ….. in un piccola oasi immersa nel deserto.
Ripartiamo per Nefta, visitiamo la Corbeillè e poi l’oasi con il calesse, dove
partecipiamo alla raccolta dei datteri e beviamo il succo di palma, un liquido
dolce, trasparente e molto squisito e fumiamo con una strana pipa del “tabacco”.
Siamo ripartiti per Douz attraversando il lago salato, una distesa infinita di
sale dove è facile vedere i miraggi.
Giunti al Sun Palm Hotel di Douz, abbiamo fatto l’escursione con il dromedario
nelle fantastiche dune di sabbia finissima (come la farina) nel deserto del
Sahara; è una sensazione unica al mondo al tramonto con un sole rosse che si
nascondeva dietro le dune ad ogni passo del dromedario. Alle 19.00 ca. siamo
rientrati in albergo per cenare e finalmente dormire.
08.09.2000
Finalmente è arrivata l’ora temutissima delle piste nel deserto. Iniziamo la
nostra avventura con le dune di Noail; Hamar il nostro autista si è dimostrato
un vero pilota di rally facendoci sbalzare da una parte all’altra
dell’abitacolo. Proviamo forti emozioni nell’affrontare le dune alte circa 20 MT
che si oppongono con la loro finissima sabbia alla potenza del nostro 4x4: un
momento veramente emozionante.
Ripartiamo per l’oasi di Zaafrane e rimaniamo incantati dal paesaggio
affascinante ricco di palme da dattero che spuntano dalle dune di sabbia
bianchissima.
Nel pomeriggio ci rechiamo all’oasi di Ksar Ghilane, dove ci aspettano ben 60km
di pista (sabbia e sassi). Il paesaggio si trasforma, diventa quasi marziano. Il
colore della sabbia non è più bianca, bensì rosso-ocra. Stupenda!!
Arrivati all’oasi l’emozione è stata indescrivibile. In particolar modo quando
abbiamo visto che eravamo immersi nel Sahara e quando abbiamo deciso di
trascorrere la notte sopra una duna insieme ad altra amici, lasciando le tende
beduine per qualcun altro. C’era molto vento che faceva innalzare la sabbia. I
nostri occhi facevano fatica a rimanere aperti. La luna non finiva mai di
tramontare e aspettavamo proprio con ansia quel momento buio per poter ammirare
in tutto il loro splendore le stelle e la via lattea.
E’ stato stupendo!!!! Sentivamo solo il soffio del vento e il verso di strani
animali.
Dopo aver patito molto freddo, ci siamo accorti delle numerose orme lasciate
dagli insetti e animali del deserto vicine alla nostra postazione sulla duna.
Non abbiamo mai dormito, ma ne è valsa la pena a vedere le costellazioni di
Pegasus, Andromeda, Orsa Maggiore, Minore e Sirio …… ma poi è arrivata l’alba e
a poco a poco sono sparite. Il sole è sorto in tutto il suo splendore e con lui
sono arrivate le mosche a farci compagnia.
09.09.2000
Siamo partiti da Ksar Ghilane alle ore 8.00 per Ksar Hadda dove abbiamo visitato
gli antichi granai dei berberi risalenti all’anno 1000 ca.
Poi abbiamo proseguito per Tatouine dove dopo una sosta al mercato delle spezie
ci siamo trasferiti all’hotel Sangho per riposarci.
Alle ore 17.00 abbiamo raggiunto Chenini, uno dei primi villaggi berberi della
Tunisia, dove è stato impressionante vedere come sono state costruite le antiche
abitazioni disposte sopra una montagna rocciosa.
Il paesaggio era meraviglioso tanto quanto il Gran Canyon.
In serata abbiamo cenato al Sangho.
10.09.2000
Oggi è stato l’ultimo giorno del nostro tour ed è stata anche l’ultima
sfaticata. Sveglia alle 5 del mattino e partenza appena finita la colazione.
Dopo un lungo tragitto visitiamo le case troglodite di Matmata dove stanno
girando il secondo episodio della nuova serie di Guerre Stellari.
Queste case sono scavate nella terra fino ad una profondità di circa 7-8 metri
in modo non essere viste e da essere calde d’inverno e fresche d’estate.
Ripartiamo e dopo una breve sosta a Sfax per il pranzo arriviamo a El Jem, dove
visitiamo l’anfiteatro Romano considerato il secondo come grandezza costruito
dai Romani.
Questo anfiteatro, come il Colosseo, era luogo di lotta tra gladiatori e di
sacrificio dei cristiani impiegando le belve feroci.
Poteva contenere ca. 30.000 persone e i residenti erano ca. 10.000. Questo sta a
dimostrare come i romani volevano dimostrare agli altri popoli la loro grandezza
e la loro potenza costruendo una struttura molto più’ grande del necessario.
Al tramonto arriviamo a Sousse e purtroppo il nostro fantastico tour è finito.
In totale abbiamo percorso ca. 1000 km di cui 400 km di pista nel deserto: una
cosa da provare nella vita!!!!
L'alba nel Sahara
Il paesaggio quasi lunare
Architettura insolita
Oasi di Nefta
Campo tendato
Architettura insolita
Il lago salato
Il deserto del Sahara
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Due veri Berberi!