DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO DELLO STADIO
RF DEL LINEARE HF 1,5KW (3 X Gi7B)
Come si può notare, si tratta di una
circuitazione abbastanza semplice, ma funzionale.
Il segnale proveniente dal TRX giunge
tramite apposito connettore e cavo schermato al contatto fisso del relé IN.
Con la chiusura di RL1, provocata dal PTT
del TRX il segnale RF attraverso i 2 condensatori C8, giunge sui catodi
delle valvole, permettendo a queste di
amplificarlo.
Come è già stato evidenziato nella
premessa, non è stato adottato circuito accordato in ingresso, tuttavia anche in queste condizioni il
ROS risulta essere non superiore ad 1,8, in ogni caso l'ostacolo viene ad
essere aggirato in quanto si dispone di
trasmettitori con accordatore automatico entrocontenuto.
Ad ogni modo è stato realizzato il telaio
in modo da poter aggiungere in futuro qualora ve ne fosse necessità anche i
circuiti accordati in ingresso.
Dai contatti F2 - N2 arriva la tensione
di 13V~ ai capi di RFC2 ed attraverso di essa ai filamenti dei tubi.
Come si può facilmente intuire, scopo di
RFC2 è impedire che la RF applicata possa ritornare indietro.
La tensione di 13V può sembrare eccessiva
per le caratteristiche dei tubi in oggetto, ma la presenza di RFC2 provoca
una caduta di tensione di circa 0,3 - 0,4V.
L'affinamento definitivo è stato ottenuto
inserendo a monte di RFC2 un pezzetto di filo resistivo, il quale è stato
man mano accorciato fino ad ottenere la giusta tensione di 12,6V.
La polarizzazione delle valvole è
ottenuta mediante una serie di diodi zener da 1W, opportunamente inseriti
tramite il commutatore S a 12 posizioni, che a loro
volta vanno a pilotare il transistor BD 249C montato su dissipatore.
In questo modo si ottiene una
polarizzazione variabile da -26V circa a -59V circa, tuttavia il
funzionamento ottimale con la giusta corrente di riposo (100mA) si ha
con -38 -41V.
Quando il lineare si trova in St. By
viene ad essere inserita R4 da 27KΩ 10W per effetto di RL2 aperto e quindi
non vi è praticamente passaggio di corrente.
Andando in trasmissione dopo la chiusura
del relé OUT, avviene la chiusura di RL IN ed RL2 (tutti comandati dal
circuito di comando), con la chiusura di
RL2 viene esclusa la resistenza R2 e pertanto può circolare corrente.
Il segnale in uscita viene prelevato
attraverso il condensatore C per essere opportunamente inviato al circuito a
pi greco il quale provvederà alla trasformazione di
impedenza.
I valori del pi greco saranno riportati
in apposita tabella a parte. (Particolari costruttivi)
Il positivo dell'alta tensione giunge
agli anodi delle valvole attraverso RFC1 e le impedenze Z1 - Z2 - Z3 che
provvedono ad evitare eventuali oscillazioni parassite.
Sul negativo è inserita una resistenza R3
da 33Ω 25W verso massa, per poter misurare la corrente di griglia.
Sono presenti diodi e capacità verso
massa ed in parallelo ai vari strumenti al fine di proteggere gli stessi.
La corrente in uscita dai tubi viene
misurata da uno strumento (100mA fondo scala), opportunamente
shuntato.
La corrente di griglia è misurata da
altro strumento (500 microA fondo scala, anch'esso shuntato).
L'alta tensione viene misurata attraverso
il gruppo di resistenze di precisione composto da R6 - (R5 - P1), da
un altro strumento (100 microA fondo scala),(evitare strumenti con
sensibilità inferiori, altrimenti la dissipazione sulle resistenze diviene
poi non trascurabile), (il trimmer di precisione P1 serve per la
regolazione del fondo scala).
Si è provveduto altresì alla misura della
tensione di filamento, a mezzo apposito voltmetro (15V~ fondo scala).
Da tenere presente che si è provveduto
oltre che allo shuntaggio degli strumenti anche alla variazione dei
rispettivi fondo scala (sono stati utilizzati trasferibili applicati ad
etichette adesive incollate ai piani di lettura originali).
Per facilitarne la lettura sono state
inoltre inserite 2 piccole lampadine da 12V, non riportate però sullo
schema.
I dettagli costruttivi di RFC1 - RFC2 -
RFC3 - L1 - L2 - L3 - L4 - S1 - S1A - S1B e C1, saranno riportati a parte.
Per il montaggio delle valvole non avendo
a disposizione zoccoli adeguati, si è provveduto come si può osservare dalle
foto alla loro realizzazione in modo semplice
ed artigianale.(sono state utilizzate delle bandelle di rame larghe 30mm,
sulle quali sono stati fatti una serie di tagli ravvicinati per una
profondità di ca. 15mm, in quel punto è stata fatta una piegatura a 90° e
poi è stata data la forma circolare con il diam. dei tubi 36mm, sagomando
infine il tratto finale tipo morsetto di batteria)
Questi ultimi sono ancorati al fondo
tramite apposite viti di fissaggio.
Gli strumenti di misura sono montati sul
pannello frontale da 3mm il quale si trova ad una distanza di 4cm da un
altro pannello (gli strumenti, i led, l'interruttore, i commutatori e le
demoltipliche di placca e di antenna si trovano interposte di conseguenza
tra un pannello e l'altro tipo sandwitch.)
Questa soluzione garantisce tra l'altro
anche una certa schermatura degli strumenti, anche se ovviamente comporta
maggiori difficoltà costruttive.
Era stato previsto inizialmente anche un
circuito di protezione per eccessiva corrente di griglia, (si dispone
anche dei componenti necessari), ma si è poi ritenuto non strettamente
necessario, (vi erano tra l'altro problemi di spazio sulla basetta ramata
del circuito di comando), se sarà proprio il caso lo si aggiungerà in
seguito.
(Si spera la descrizione sia stata
chiara ed esauriente, ad ogni modo si rimane come sempre a disposizione e si
accettano ovviamente critiche e suggerimenti circa le soluzioni adottate).
Ciao e tanti 73 da IK4EEP
Pietro