MOVIMENTO IMPEGNO E TESTIMONIANZA
"MADRE DELL'EUCARISTIA"

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Lettere di Dio di Gennaio 2001

 

Roma, 1 gennaio 2001 - ore 10:30
Lettera di Dio

Marisa - Auguri, Madre di Dio, Madre dell'Eucaristia, Madre di Gesù e Madre nostra. Vogliamo farti per primi gli auguri.
Madonna - Auguri a voi, miei cari figli. Vedo che siete un po' assonnati, ma Dio premierà il sacrificio che avete fatto nel venire qui, in questo luogo taumaturgico. Dio manterrà la sua promessa. Vi chiederete: "Quando?". Sì, avete ragione, quando? Io sono sempre con voi, ogni volta che vengo sulla Terra e anche quando sono in Paradiso a pregare e a cantare davanti alla Trinità con gli angeli e i santi. Noi quando guardiamo il mondo, preghiamo sempre per tutti voi, uomini della Terra.
In un primo momento molti uomini si erano avvicinati a mio Figlio Gesù, ma dopo alcuni si sono allontanati per la poca serietà che mostrano gli uomini della Chiesa e dello Stato.
Voi sapete che il signore di Napoli è stato assolto, perché gli uomini della Chiesa hanno un potere più forte persino di quello dei politici. Sono tante le persone che non hanno creduto in lui; coloro che gli hanno creduto lo hanno fatto solo per denaro e per interesse.
Voi sapete che tanti miei figli prediletti non si comportano bene ed io, poiché sono la loro mamma, ne soffro più di voi. Costoro giocano con la Santa Madre Chiesa e con gli uomini semplici, con gli uomini poveri in spirito, con gli uomini che non sanno rispondere ai discorsi teologici. Voi, invece, siete all'altezza di poter parlare e colloquiare anche con i sacerdoti che si fanno forti della teologia, con i mariologi e con tutti coloro che hanno studiato. Ecco perché ho sempre detto che è importante l'incontro biblico: ciò che oggi conoscete, pochi anni fa non lo sapevate. Oh, voi ne sapete di più di tanti sacerdoti, credetemi! Questo mi fa soffrire, perché quando Dio chiama e dà la vocazione aspetta da loro qualcosa di grande. Se hanno ricevuto cento devono dare mille, invece c'è chi ha ricevuto cento e dà dieci o addirittura niente, perché oggi nel mondo l'importante è avere il potere e il denaro. I fedeli quando notano queste cose si ritirano, perché non hanno ricevuto una buona educazione e dicono: "Se loro si comportano male perché io debbo comportarmi bene?". Invece se i sacerdoti si comportano male voi dovete pregare per loro; non allontanatevi dalla Chiesa perché un sacerdote non va bene o l'altro tradisce. A volte anche i laici impegnati non si comportano bene e i fedeli semplici si allontanano dalla Chiesa. Miei cari figli, voi non dovete andare in chiesa per il sacerdote, per il vescovo, per il cardinale, ma andate per voi stessi, per pregare, per stare con mio Figlio Gesù che oggi ho in braccio; è piccolino e vi guarda con occhi splendenti, che emanano una luce grandissima. Voi dovete partecipare all'incontro biblico, accostarvi alla confessione, perché è un sacramento e come ogni sacramento vi dà la forza e il coraggio di andare avanti. Andate per Gesù, non andate per l'uomo, perché chi va a Messa per farsi notare, per farsi vedere, sbaglia tutto.
Miei cari figli, vi ringrazio della vostra presenza; vi ringrazio perché malgrado tutto riuscite a venire in questo luogo taumaturgico. Dio vi ricompenserà.
Grazie per ciò che avete fatto per il bimbo Gesù. Vi ringrazio per tutto. Pregate per i vostri fratelli vicini e lontani, per i sacerdoti e affinché la Chiesa si rinnovi e sia tutto come Dio vuole, come Gesù ha insegnato.
Come primo giorno del 2001, pregate per ognuno di voi. Questa non sia una giornata dedicata solo al mangiare e al divertirsi, ma anche alla preghiera. Quando potete pregate insieme oppure ritiratevi un momento nella vostra stanza e pregate; Gesù vi aiuterà. Rivolgetevi a Gesù affinché quanto prima arrivi ciò che ha promesso per tutti.
Pregate! Non c'è bisogno di fare lunghe preghiere, non leggetele sui libri scritti da altre persone, parlate con Gesù con il vostro cuore e con semplici parole. Gesù non ha bisogno che i grandi studiosi o i grandi mariologi facciano le preghiere; voi parlate con Lui, chiedete tutto ciò di cui avete bisogno. Pregate per tutti.
Insieme al mio e vostro vescovo, al mio amato sposo, a tutti gli angeli, i santi e i piccoli bimbi vi benedico. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Se ho chiesto tanta sofferenza alla vostra sorella è per il bene di tutti voi, per la Chiesa. Pregate per lei e per il vostro vescovo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.



Roma, 6 gennaio 2001 - ore 10:35
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, non ho niente di nuovo da dirvi, se non ripetervi che purtroppo le conversioni dei grandi uomini della Chiesa, dei sacerdoti, delle suore e dei laici impegnati tardano a venire. Avete ragione di dire che a voi chiedo soltanto sofferenze e preghiere, ma pensate che Noi non abbiamo più interesse di voi a far sì che il mondo cambi in tutto e per tutto? Vi accorgete da soli che tutto va a rotoli e che nulla va bene.
Nel vostro cuore scatta spesso la domanda: "Perché Dio non si decide a fare ciò che ha promesso?". Io, come mamma, posso dire: "Avete ragione di pensarlo, di gridarlo ed anche di piangere perché Dio non si decide. Perché Dio attende? Oh, i perché sono tanti, sono infiniti."
Gli uomini, come voi vedete, non si comportano davanti a mio Figlio Gesù Eucaristia come si deve. In tante chiese le persone entrano distratte, ridono, parlano davanti al Santissimo. Sacerdoti, suore e laici entrano in chiesa come se dovessero fare un incontro tra amici. La chiesa è un luogo di incontro tra Gesù Eucaristia e l'uomo. Davanti a Gesù Eucaristia bisogna raccogliersi in profonda adorazione, in preghiera e dovete intervenire se qualcuno non si comporta correttamente; dovete intervenire anche se colui che scherza e ride in chiesa davanti al Santissimo fosse il Papa. Nessuno deve comportarsi in modo scorretto davanti a Gesù Eucaristia.
Cosa debbo dirvi? Ho quasi paura di ripetervi di pregare, di non stancarvi di pregare. Qualcuno, anche chi ha scritto "sì" nel bigliettino, si è ritirato; non ha capito che il grande miracolo eucaristico dell'11 giugno fa parte della storia della Chiesa. Prima è stato dato da Dio l'episcopato a Don Claudio, dopo si è verificato nelle sue mani il grande miracolo che tutti avete visto. Chi ha veduto il miracolo si è ritirato, perché dice che non succede niente e non arriva niente. Miei cari figli, questo messaggio è per tutto il mondo. Giratevi intorno: c'è amore tra moglie e marito? C'è amore tra genitori e figli? C'è amore nella Chiesa? C'è amore tra i politici? C'è amore per i poveri, i bambini abbandonati e gli anziani? No. Dio è amore e l'ha dimostrato in tutti i modi. Non è che Dio non ama perché non è arrivato ciò che ha promesso: Dio ama tutti, ma voi, uomini della Terra, come contraccambiate l'amore di Dio?
I re magi sono andati alla grotta a portare i doni, voi venite davanti a Gesù a pregare, a portare il vostro cuore pieno d'amore, di carità, di comprensione, di umanità. Più gli uomini della Chiesa si comportano male e più i buoni si ritirano perché pensano: "Se gli uomini della Chiesa si comportano male, perché io devo lottare? Mi comporto bene, amo la mia famiglia, lavoro e questo basta".
Intorno a voi è stato stretto un cerchio e sembra che siete soli a portare avanti questa missione: l'amore grande verso Gesù Eucaristia. Certo, ci sono altri gruppi che lavorano per lo stesso scopo, ma sono molto pochi in confronto agli uomini che non amano Dio.
Prima la vostra sorella veniva con gioia all'apparizione, non vedeva l'ora, esultava, mentre adesso ha paura perché lei vorrebbe per il vescovo e per voi qualcosa che non arriva mai. Il piccolo gregge diminuisce e si restringe perché non è stato compreso fino in fondo ciò che Dio vuole. Le persone dicono sì in un momento di entusiasmo, ma poi basta un nonnulla e così crollano, scattano la permalosità, l'invidia e la gelosia.
Questa lettera di Dio è per tutti gli uomini, non soltanto per i presenti. Ho timore di dirvelo, non vi inorgoglite, ma siete migliori di coloro che dovrebbero essere le guide e i pastori del gregge. Però, dal momento che camminate sulla via retta, quella che Gesù vuole, io devo riprendervi anche quando commettete una piccola mancanza. Io voglio agire con voi in questo modo, ho fatto sempre così.
Dirvi coraggio, forza, pregate, non lasciatevi andare, sembra quasi inutile, ma io devo dirlo.
Lo so che sei giù, mio caro vescovo, e so che la sofferenza morale è più dura di quella fisica, ma se tu crolli crollano i tuoi giovani, non dico ex giovani perché per te sono sempre i tuoi bambini, e insieme a loro crolla questo piccolo gregge. Forza, lo sai che io sono con te; quante volte hai sentito la mia presenza? Questi momenti di scoraggiamento arrivano, è naturale. Non commetti una colpa, non offendi né Dio, né mio Figlio Gesù, né me, non offendi nessuno. La sofferenza morale è più dura di quella fisica, quindi dirvi coraggio, dirvi di andare avanti e di pregare è dire tutto.
Guardate come si è ristretto il piccolo gregge! Perché? Perché gli uomini non vanno dove si raccolgono poche persone, ma vanno dove c'è la massa, anche se lì non si prega, ma si parla, si ride e si scherza. Sono stati anche per due ore sotto la pioggia a San Pietro, invece qui ho sentito lamenti per il freddo. Che cosa volete di più da questi miei due figliolini che portano avanti da soli ormai da anni una difficile e dura missione? Avete freddo? Questo non è freddo. Hanno fatto una tenda per avere una chiesa più grande, l'hanno chiusa e ancora sento dire: "Fa freddo, occorre la stufa". Perché qui vi lamentate per ogni piccolo inconveniente, mentre quando andate in qualsiasi posto, in qualsiasi santuario, state all'aperto, al freddo, sotto il sole o sotto la neve e non dite niente? Se voi pensate alla preghiera non potete sentire freddo. Se quelli che vanno sotto la pioggia o la neve a pregare, a parlare, a ridere, a raccontarsi le esperienze che hanno vissuto non hanno freddo, perché voi vi lamentate? Che cosa volete di più? Qui non si può fare di più!
Dio ha promesso una chiesa grande "Madre dell'Eucaristia" e vi accorgete da soli, senza che vi si ripetano sempre le stesse cose, che qui nessuno chiede denaro. A Roma devono costruire le chiese e non fanno altro che chiedere soldi. A chi chiedono soldi? Ai politici, agli attori, a coloro che hanno milioni, milioni e milioni. Qui, invece, in questo luogo taumaturgico dove non girano soldi, ma c'è solo preghiera e solo amore, chiedete di fare continuamente spese perché possiate stare comodi.
Dovete dare amore al vostro vescovo che ha dato tanto a tutti, e ogni volta che avete chiesto non si è tirato mai indietro. Lui sì che ha dato veramente tanto a chiunque ha chiesto il suo aiuto, anche se il suo morale è logoro, è a pezzi più del vostro, perché di lui e di te, mia cara figliolina, non parlano bene. Il peccato più grave è che credono al miracolo dell'11 giugno, perché non possono più dubitare, ma hanno paura di ammetterlo, perché la gente verrebbe qui. Hanno paura di perdere le persone, perché se sono poche diminuiscono le offerte, mentre se sono tante aumentano. Provate ad immaginare quante offerte si raccolgono in chiese frequentate da tante persone. Se in queste chiese le persone diminuiscono, gli uomini della Chiesa perdono le offerte e il potere. Per questo lottano, calunniano, diffamano, parlano male con i fedeli che non sono in grado di rispondere a coloro che hanno studiato teologia, a meno che non siano preparati come i nostri giovani e come voi adulti che avete seguito la catechesi. Trovatemi un sacerdote che spieghi la catechesi come il vostro vescovo; trovatemi un sacerdote che è sempre disposto ad aiutarvi; certo, per problemi seri, non per sciocchezze. A volte vengono delle persone dalla vostra sorella per chiedere se hanno la fattura o il malocchio. No, queste domande non si fanno, né al vescovo, né tantomeno alla veggente che non se ne intende di queste cose; è più facile intendersi delle cose di Dio.
Vorrei augurarvi una buona Epifania, ma anche a me, mio caro vescovo, il cuore si stringe. Allora dal più profondo del mio cuore fioriscono le parole "amore, coraggio, forza"; chi in un modo chi in un altro tutti avete la croce, piccola o grande, a secondo della forza che avete.
Oggi ho qui con me il bimbo Gesù e il mio sposo Giuseppe. Sono qui con me tutti gli angeli e i santi, ma voi che avete ricevuto dove siete? Voi che avete sempre chiesto aiuto dove siete? Allora chiedo a voi presenti: cos'è che non ha dato il vostro vescovo per farvi camminare sulla via della santità? Tutto, vi ha dato tutto!
Auguri a tutti, buona Epifania.
Marisa - Non me l'hai dato neanche oggi Gesù bambino?
Madonna - No, Marisella, offri anche questo sacrificio.



Roma, 7 gennaio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio

Gesù - Miei cari figli, sono il vostro Gesù che oggi viene battezzato. La vostra sorella vede una scena meravigliosa: lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, discende su di Me mentre la voce di Dio dice: "Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto."
Io non avevo bisogno del santo battesimo, ma questo è servito per aiutarvi. Io, Gesù, ho voluto ricevere il battesimo di nuovo davanti a voi, anche se non mi vedete. Voi tutti siete stati battezzati, quindi dovete camminare sempre in avanti, passando attraverso i rovi ardenti, superando i massi che sono sulla Terra, percorrendo i vicoli stretti che vi si stringono addosso, per arrivare fino alla resurrezione. Come la mia morte è stata seguita dalla resurrezione, così anche la vostra morte sarà seguita dalla resurrezione.
Ho iniziato la vita pubblica non a trent'anni, ma a trentatré, trentaquattro anni, quando ho ricevuto il santo battesimo. Vi siete domandati il significato di questa scena? Vi siete chiesti perché sono venuto Io? Per farvi comprendere che Noi del cielo siamo sempre con voi. Noi non guardiamo se siete tanti o pochi; Noi del Paradiso veniamo qui perché Dio lo decide. I bimbi innocenti sono degli angioletti che giocano. Ci sono santi e papi santi che non sono sull'altare. Vi voglio tutti santi, non mi interessa se da altare o meno; voglio che camminiate lungo questa strada così irta, spinosa, piena di ostacoli, di incertezze e di paure. Io sono qui, insieme alla mia e vostra Mamma, al mio amato padre putativo; sono qui per parlare con voi e guidarvi. Voi anche se non mi vedete credete a ciò che vi dico. Ieri la Mamma ha detto una frase molto bella: "Nessuno è perfetto, ma voi siete migliori di coloro che non hanno ricevuto nulla". Per questo motivo, quando qualcosa non va, siete subito ripresi, perché avete ricevuto molto di più. Vi sono milioni di persone che non conoscono Gesù Eucaristia e allora cosa dobbiamo aspettarci da loro, se nessuno li ha guidati? Voi siete stati guidati bene, eppure qualcuno si è allontanato perché questo cammino era troppo difficile oppure perché alcuni miei cari sacerdoti prediletti hanno parlato male di questo luogo.
Dio manda suo Figlio Gesù, manda la Madre dell'Eucaristia, gli angeli e i santi in questo piccolo luogo nascosto, dove non c'è una grande chiesa dalle grandi navate, ma una piccolissima basilica che Dio ama immensamente. Dio vi ha chiamato per essere un piccolo gregge ed andare ovunque a portare testimonianza, a far conoscere la Madre dell'Eucaristia. Siete pochi, ma siete conosciuti dappertutto, in tutto il mondo. Quando le persone raccolte sono numerose, ammassate l'una sull'altra, non seguono la parola di Dio, non partecipano bene alla Santa Messa e non ricevono neanche la comunione perché il sacerdote non riesce a distribuirla a tutti. Godete di questo momento silenzioso, perché arriverà il giorno in cui non riuscirete neanche a vedere il vostro vescovo. Godete e ringraziate Dio che ha posato gli occhi su di voi per farvi conoscere in tutto il mondo. Nelle nazioni più lontane parlano di queste apparizioni, dei miracoli e nascono gruppi di preghiera dedicati alla Madre dell'Eucaristia che sono combattuti e perseguitati. Infatti, in ogni luogo dove Dio si manifesta, dove ci sono le apparizioni e i miracoli eucaristici le persone vengono sempre bersagliate da tutti. Voi però portate la bandiera, siete in prima fila per quanto riguarda le persecuzioni. Guardatevi intorno, c'è solo un vescovo che porta avanti una grande missione.
Forse dirò una frase incomprensibile, c'è Samuele che gioisce di tutto questo; voi siate contenti di essere in silenzio e in preghiera davanti alla Trinità.
Avviene la Teofania Trinitaria
Adesso siamo al completo. Andate, portate la parola di Dio, date esempio e testimonianza, non stancatevi mai di far conoscere Gesù Eucaristia.
Marisa - Vedo quel bambino che guarda Jacopo e Samuele. Tutti gli angeli sono intorno alla Trinità. Adesso la grande conchiglia si chiude e la Trinità non si vede più. Non vedo neanche Gesù.
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma. Grazie della vostra presenza. Vi invito a mettere in pratica ciò che Gesù ha chiesto: date testimonianza, parlate senza paura; spesso parlate in lungo e in largo delle situazioni brutte, perché avete paura di parlare di quelle belle? Non dovete aver paura, perché nessuno può farvi del male e buttarvi fuori della vostra parrocchia. Ricordatevi che la Chiesa è di Dio, non degli uomini; quindi se qualcuno si permette di dirvi: "Vai via", rispondete con coraggio: "No, mi dispiace, ma la Chiesa è di Dio e non degli uomini".
Vorrei invitarvi a sorridere come Samuele, Jacopo e Davide.
Terminate le feste, rimanete con mio Figlio Gesù e con Me.
Insieme al mio e vostro vescovo, benedico voi i vostri cari. Benedico le persone malate, la nonna Iolanda, tutti i bambini, i drogati e i carcerati. Benedico soprattutto coloro che soffrono in questo periodo. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Credetemi, siate felici. Ricominciate tutti. Chiedetevi: "Nell'anno passato cosa ho dato a Gesù?". Dovete dare di più, amando sempre di più. Solo con l'amore si può ottenere tutto.
Sia lodato Gesù Cristo.



Roma, 11 gennaio 2001 - ore 17:05
Lettera di Dio

Madonna - Stai tranquilla perché non cadrai mai tra le braccia del demonio. Ti tenta in tutto e con tutto, ma sei forte, perché nonostante non riesci a pregare molto, nonostante la grande sofferenza, la prova e tutto il resto, tu ami Dio, ami Noi del Cielo.
Miei cari figli, la Mamma vi invita a pregare sempre e per tante persone, tuttavia se dentro di voi non c'è l'amore, ma solo la preoccupazione di se stessi e manca la sensibilità verso il prossimo, non potete amare né Dio, né i vostri figli, né i vostri cari, né il prossimo.
Amore è una parola grandissima e abbraccia ogni uomo della Terra. Ma chi può dire: "Io amo come ama Dio"? Dio vi ama di un amore che non può essere confrontato con nessun altro amore. Se in voi c'è solo timore, non avete sensibilità, semplicità e raccontate bugie con molta facilità, agite in modo sbagliato. Se Dio vi ha elogiato affermando che siete migliori di tante altre persone, non per questo dovete fermarvi, perché più ricevete e più dovete dare. Se avete ricevuto moltissimo da Dio e da colui che lo rappresenta sulla Terra, dovete dare moltissimo e invece volete avere sempre di più e non date molto. Quando vi accostate a Gesù Eucaristia e non avete l'amore vero dentro di voi, non crescete nella santità. Non parlo dell'amore tra coniugi, tra fidanzati, tra genitori e figli, parlo dell'amore universale, dell'amore verso tutti, soprattutto verso coloro che soffrono, verso i bambini; ogni giorno muoiono tanti bambini di fame, sono trattati male e sono uccisi dalla guerra e da tante disgrazie.
Voi pensate che Dio debba realizzare il suo messaggio, compiere la sua missione, ma non pensate che tanti uomini della Terra muoiono perché i capi delle nazioni sono insensibili, non amano, combattono e cercano di vincere le guerre per avere denaro, denaro, denaro. Oh, sarà molto difficile per costoro entrare nel Regno dei Cieli! Il Regno dei Cieli è per i piccoli, gli umili, i semplici, per coloro che sanno amare tutti, non per scelta né per simpatia. Il Regno dei Cieli è per coloro che non calunniano e che hanno tanta tenerezza e tanta sensibilità verso coloro che soffrono.
Questo è il mio augurio: che cerchiate di avere dentro di voi più amore che potete. Prima di accostarvi al sacramento dell'Eucaristia fate un esame di coscienza e dite: "Io ho amato, sono sensibile, ho perdonato, sono semplice, racconto bugie?". Prima rivolgetevi tutte queste domande e poi accostatevi a Gesù, ricevetelo nel vostro cuore e, come già ho detto, cullatelo, parlate con Lui, ne avete bisogno.
Buon incontro biblico. Fate più apostolato, fate conoscere le realtà belle, non soltanto le brutte che si conoscono sempre e ovunque.
Grazie della vostra presenza. Auguri a te, Giuseppe e al tuo papà, Marisella.
Marisa - Il tredici è il suo compleanno. Grazie.
Madonna - Insieme al mio e vostro vescovo, al vostro santo vescovo, benedico voi e i vostri cari. Benedico tutti i bambini, specialmente quelli che in questo momento stanno morendo.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.



Roma, 14 gennaio 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio

Marisa - Come sempre voglio raccomandarti tutte le persone che hanno bisogno di te e del tuo aiuto. Anche coloro che soffrono moralmente hanno bisogno del tuo aiuto. Tu sai quante persone si sono raccomandate alle mie preghiere e quante sono lontane da tuo Figlio Gesù. Anche gli ammalati sono tanti, cercano l'aiuto e la forza di sopportare le sofferenze a volte molto grandi e dure. Tu puoi intercedere presso Dio per tutti noi.
Madonna - E tu, Marisella, soffri?
Marisa - Io dico come il vescovo: "Lascio a voi la risposta". Adesso non sto bene. Se mi alleggerissi la sofferenza starei un po' meglio, potrei anche pregare di più, perché pregare mi stanca.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza; grazie per aver accettato il dono che Dio vi ha fatto: non farvi chiudere la Porta Santa. Potete usufruire di questo grande dono, ma dovete confessarvi e comunicarvi. È un dono grandissimo che non è stato dato a nessuna chiesa, neanche alle più grandi, neanche a quella dove c'è il Santo Padre; pregate per il Santo Padre.
Tutti i doni che Dio vi ha fatto, dal primo, l'apparizione, fino all'ultimo, il grande miracolo eucaristico dell'11 giugno, non sono stati dati a nessun altro; nessuno ha avuto tutti questi doni. Dio ve li ha fatti per farvi crescere, per portarvi alla santità, ma, soprattutto, perché ha posato gli occhi su questo luogo taumaturgico che ha amato fin dal principio. Certo, poiché vivete sul pianeta Terra avete difficoltà e sofferenze, subite dispetti, come il furto del crocifisso e le telefonate anonime offensive. Nulla vi è risparmiato, finché vivete sul pianeta Terra.
Voi pensate: "Dio può fare subito tutto ciò che vuole", ma tanti suoi figli come potrebbero salvarsi? Soprattutto, Gesù come potrebbe accettare che tanti suoi figli vivano nel peccato e un domani non godranno in Paradiso? Quando un vostro figlio si comporta male voi lo riprendete, lo correggete, piangete, pregate, fate di tutto per aiutarlo. Anche Dio che ha tanti figli che si perdono deve fare di tutto per salvarli. Dio vi ha dato tutto. Perché vi fermate su un solo punto? È duro per voi, ma è più duro per Dio vedere che tanti uomini si dannano.
Gli uomini della Chiesa organizzano grandi riunioni di preghiera in grandi luoghi, fanno tutto meno che pregare. Coloro che vanno in questi posti pregano poco o niente, né sono guidati e aiutati, perché sono tanti. Voi, invece, poiché pochi siete aiutati e guidati uno ad uno, siete più vicini a Gesù, perché il vostro vescovo ve lo ha fatto conoscere in tutti i modi. Non vi adagiate, dovete camminare anche da soli, dovete fare apostolato, perché altrimenti che apostoli sareste? Dovete fare apostolato a chiunque, senza paura. Perché avere paura? Io non ho compreso ancora perché il cristiano ha paura di parlare, mentre chi non è cristiano è pronto a fare tutto. Ci vuole più coraggio: il cristiano non deve aver paura. Un cristiano si deve riconoscere dall'impegno, dalle opere, dall'aiuto che dà agli altri, anche se non viene capito, anche se viene rifiutato. Voi dovete pensare che avete gettato il seme che in qualche altra parte verrà raccolto. Non scoraggiatevi, non è bello e non è giusto. Non prendetevela con Dio, perché non si decide a fare ciò che ha promesso. A voi ha dato tutto, agli altri gruppi non ha dato ciò che ha dato a voi.
Vi invito a pregare anche per i veggenti perché anche loro cercano la ricchezza e il lusso, cercano di avere tutto e non danno nulla. Alcune persone non sono più veggenti, però sono seguite da tanta gente perché continuano a dire: "La Madonna ha detto di fare questo o di fare quello", mentre io non ho detto nulla. Se qualcuno vuol fare qualcosa non chieda a nome della Madonna; lo so è più facile chiedere a nome mio, ma voi non fatelo mai. Dio sa cosa vuole e cosa deve fare; manterrà le sue promesse, ma prima vuole che ci sia la conversione dei suoi figli, anche se non di tutti perché sarebbe troppo lungo e difficile, ma almeno di coloro che hanno ricevuto tanto, perché per i non credenti è più facile entrare nel Regno dei Cieli.
Vedi, Marisella, chi c'è qui con me?
Marisa - C'è papà. C'è anche nonno Agostino, nonna Speranza. E tutti quelli chi sono? Sono le sorelle di mamma? Allora anch'io vado in Paradiso!
Madonna - Marisella, Marisella, Marisella!
Marisa - Sì, lo so. Quella la riconosco: è zia Lucia.
Madonna - E questa è nonna Carmela.
Marisa - Non l'avevo riconosciuta. Quello è Fabio?
Madonna - Marisella, è Stefanuccio.
Marisa - Va bene, però si somigliano. Mamma mia, hai portato tutti i nostri parenti e tutti i parenti delle persone presenti! Quello lo riconosco, è il papà di Daniela; non posso ricordare tutti i nomi. C'è Silvano, c'è Bruno. E quello chi è?
Madonna - Sei contenta che hai visto i tuoi cari e anche quelli del vescovo? Queste persone non hanno avuto aiuti, nessuno ha insegnato loro il Vangelo, eppure Dio ha avuto misericordia e li ha salvati. Hanno fatto ciò che potevano. I parroci possono portare l'aiuto economico ai poveri, ma devono anche insegnare e far conoscere Gesù. Invece vanno a portare l'aiuto, brindano e poi tornano in parrocchia, senza dare l'aiuto spirituale.
Marisa - Questa non l'ho capita tanto.
Madonna - Io voglio soltanto che nessuno di voi perda la fiducia in Dio, dal vostro capo fino al più piccolo che per adesso è Samuele, poi sarà Emanuele.
Miei cari figli, coraggio. Continuate a fare la Porta Santa, finché Dio la lascerà aperta, però dovete farla in grazia. Non mi stancherò mai di dirvi: amatevi l'un l'altro. Grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Cara Marisella, anche oggi devi offrire la sofferenza di stare in camera. Tu non mi hai chiesto nulla.
Marisa - Che devo chiederti? Tanto ormai ho capito ciò che mi aspetta. Ciao. Don Claudio, finalmente sorridi quando ti guardo.



Roma, 18 gennaio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Dopo duemila anni ancora oggi l'uomo non crede alla mia verginità. Vogliono togliere dalla preghiera dell'Ave Maria le parole :"Benedetto il frutto del tuo grembo, Gesù".
Dopo duemila anni di storia continuano a combattermi. Non mi sento di dire il motivo di questa lotta contro la mia verginità. Io sono stata vergine prima, durante e dopo il parto, come dite giustamente nelle sante litanie che il vostro vescovo ha composto: "Madre sempre vergine di Dio Figlio". Inveiscono contro di me che sono beata in cielo; però quando scendo sulla Terra soffro.
Dovete approfondire la comprensione dei sacramenti; ogni sacramento dà o aumenta la grazia. Coloro che hanno ricevuto il sacramento del matrimonio o dell'ordine lasciano molto desiderare. Dovete ricevere bene il sacramento della confessione. Coloro che fanno la comunione non in grazia di Dio peccano gravemente.
Vi ricordate quando c'erano le guerre e si verificavano i terremoti? Vi chiedevo di fare il fioretto della sigaretta, il fioretto della televisione, e il fioretto del digiuno. Purtroppo chi può fare il fioretto della sigaretta non lo fa.
Voi avete preteso tanto da Dio e vi siete continuamente chiesti :"Perché Dio, perché Dio, perché Dio?". Però non avete fatto un piccolo fioretto che vi è stato chiesto, come se Dio avesse parlato ad altri. Le lettere di Dio sono per tutti quanti.
Facciano attenzione coloro che Dio ha chiamato apostolini e che dovranno sorreggere la Chiesa. Vedete come è facile mancare, mentre siete pronti a dire: "Dio, perché?". Voi che cosa avete fatto? Siete persone di preghiera, ascoltate ogni giorno la Santa Messa e fate la Santa Comunione, siete persone brave rispetto a tante altre, ma guai a chiedervi qualcosa perché rispondete: "Io non ci riesco, io non posso, io ho bisogno di scaricarmi". Siediti pure, eccellenza, perché sei stanco. Prendete esempio dal vostro vescovo e dalla veggente. Loro avrebbero veramente bisogno di scaricarsi e quindi avrebbero bisogno di fumare. Invece continuano a fare il loro dovere stringendo i denti, magari piangendo e lamentandosi con Colui che è tutto per loro. Continuano ad abbracciare questa croce così pesante, così piena di spine e di dolore.
La sera quando vi coricate fate un esame di coscienza, pregate e poi parlando con Dio dite: "Dio mio, oggi io chi ho amato?". Siete capaci di fare grandi cose, grandi sacrifici, ma non avete fatto un piccolo fioretto chiesto da me in nome di Dio né durante la guerra, né durante i terremoti e neanche per tutto quello che state soffrendo per colpa del grande Vicariato. Nessuno ha detto :"Io faccio il fioretto di non fumare". Inoltre, come diceva una persona, la sigaretta fa male alla tasca e alla salute.
Marisa - Sono io.
Madonna - Sì, Marisella, sei tu che l'hai detto…È un fioretto piccolo, ma grande agli occhi di Dio e può aiutarvi a fare tanto bene.
Non aggiungo altri punti, è sufficiente che riflettiate su questi.
Auguri a colei dalla quale deve nascere il bimbo e a colui che festeggia il compleanno. Fate una preghiera per la defunta che oggi ha lasciato questa Terra.
Grazie, vi amo molto, miei cari figli, e sono molto felice quando fate un piccolo sacrificio quando Dio ve lo chiede. È un bene per voi, per i vostri cari, per la Chiesa, per tutti.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Vi benedico con il mio vescovo e il mio amato sposo Giuseppe.
Marisa - Non ci copri col manto materno?
Madonna - Certo , anche se non lo dico, vi tengo sempre stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Marisa - Ciao. Sembra che oggi hai fretta.
Madonna - Meno parlo io e più può parlare il vescovo. Non avete ancora compreso tutti quanti l'importanza di conoscere la parola di Dio per poter dare esempio e testimonianza e per rispondere a coloro che si sentono grandi. Ciao, Marisella.
Marisa - Ciao. Me lo porti sempre? Ciao.



Roma, 21 gennaio 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio

Marisa - Mi hai aspettato tu questa volta.
Madonna - Sì, però se non scendevi, Marisella, era meglio, tanto mi avresti visto lo stesso.
Marisa - Sì. Vorrei vederti un po' sorridente, perché abbiamo bisogno del tuo sorriso. Posso raccomandarti tutte le persone che soffrono?
Madonna - Sì, sono tante, tante. Più andiamo avanti e più sono numerose le persone che soffrono, perché gli uomini della Chiesa non si comportano bene. Miei cari figli, dovete fare distinzione tra la Chiesa e gli uomini della Chiesa. La Chiesa è di Dio, non degli uomini. Quando qualcuno dice: "Ma la Chiesa non è d'accordo con voi", rispondete con un sorriso: "La Chiesa è di Dio, non degli uomini che possono essere buoni o cattivi."
Mi ripeto ancora: quando entrate nelle vostre parrocchie e qualche sacerdote vi vuole buttare fuori, dite: "No, padre, lei non può; la chiesa non è sua, è di Dio".
Torniamo a giovedì, quando vi ho elencato due punti che sembrano poco importanti, ma non lo sono per voi che avete fatto un certo cammino. Voi vi domandate: "Perché Dio, perché Dio?", ma quando vi sono stati chiesti piccoli fioretti, come astenersi dal fumo e dalla televisione, fare digiuno, e questo vi è stato chiesto durante la guerra e durante il terremoto ma ancora oggi ci sono guerre e terremoti dappertutto, non sono stati chiesti soltanto per voi, ma per tutte le anime. Quante persone continuano ancora a morire a causa dei terremoti, dei nubifragi e della fame! Dio vi aveva chiesto un semplice fioretto, non aveva chiesto grandi sofferenze e voi sapete a chi dà grandi sofferenze.
L'altro punto che ci fa soffrire quando siamo sulla Terra è che gli uomini non rispettano i sacramenti, specialmente il sacramento del matrimonio e dell'ordine sacro. Aumentano le separazioni, i divorzi e le convivenze; addirittura chi è accompagnato o divorziato va ai primi posti nella sala Nervi e fa l'annunciatrice o il presentatore; in Vaticano invece chi è buono continua a soccombere, a soffrire anche per queste persone.
Coloro che hanno l'ordine sacro lasciano molto a desiderare; alcuni sono buoni all'inizio del sacerdozio, poi quando entrano nella mischia diventano uguali agli altri. Noi sentiamo spesso dire: "Quello è massone, quello appartiene alla mafia, quello pensa solo al potere". Voi vi chiedete, come dice il vostro vescovo: "È possibile che siamo solo noi a salvare il mondo?". E se Dio avesse deciso questo per voi?
Miei cari figli, non lasciatevi andare, non abbandonatevi a voi stessi. Il vescovo ha dato una spinta molto forte agli adulti e ai giovani, spinta della quale voi non avete saputo approfittare. Non avete più chiesto di fare né l'adorazione, né la veglia, né il digiuno, né il ritiro. Nessuno ha chiesto più niente. Il vescovo non ha detto nulla e voi tutti, grandi e piccoli, non avete detto nulla e questo non è bello per chi ha ricevuto tanto da mio Figlio Gesù, da me e dal vescovo. Bisogna, come dice sempre il vostro vescovo, rimboccarsi le maniche e andare avanti, perché la vita continua malgrado tutto. Volete fermarvi ora? No, dovete continuare a vivere per voi, per i vostri cari, per i vostri amici, per tutti coloro che vi circondano, ma soprattutto per Gesù e Maria e il vostro vescovo, che ha dato e ha dato tanto.
A volte mancate di sensibilità e di comprensione nei suoi riguardi. Anche se sta assistendo una persona malata pretendete di parlare al vescovo all'ultimo momento! No. Il vescovo fa bene a dire no se c'è una persona malata. C'è stato tanto tempo prima per poter parlare, perché aspettare l'ultimo giorno? Costoro non hanno camminato, sono ripiegati su se stessi, pensano solo al loro lavoro e al loro piccolo potere. Mancare di sensibilità non è una bella cosa. L'amore consiste nell'aiutarvi a vicenda, nell'amarvi a vicenda. Combattete l'egoismo che uccide tutte le altre virtù.
Io adesso vi parlo in un certo modo, ma attenzione: Dio nell'alto dei Cieli può dare un giudizio più forte, più duro e raccogliere ciò che avete seminato.
Miei cari figli, cosa posso dirvi ancora se non di amarvi come Dio vi ama e amarvi come amate voi stessi? Se amate voi stessi sapete amare anche il vostro prossimo, antipatico o simpatico, non ha importanza, l'importante è amare.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi. Dove sono gli oggetti sacri, Marisella?
Marisa - Nella borsa.
Madonna - Benedico i vostri cari e tutti i bambini. Come mamma non posso non stringervi tutti al mio cuore. Vi copro con il mio manto materno.
Marisa - Benedici questa perla per i nostri cari nipotini e fa' che tutto vada bene per loro. Piace anche a te, vero? Sì, mi ha detto che tanto me lo compra. Fa' che tutto vada bene.
Madonna - Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Sì, adesso ho riconosciuto Domenico, perché quando viveva sulla Terra non aveva i capelli, adesso ne ha tanti. Prega per noi, Domenico, per questa comunità. Ciao. Don Claudio, ho visto Domenico.
Don Claudio - Ho sentito.
Marisa - Durante gli ultimi sei anni che ha vissuto qui è arrivato al settimo cielo.
Don Claudio - Beato lui.



Roma, 25 gennaio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi, in mezzo a voi, avete una nuova creatura. Non potrà seguire l'incontro biblico, ma parlerà con gli angeli, perché non può parlare con i grandi. Gli angeli colloquiano con i bimbi appena nati.
Miei cari figli, è così bello vedere nascere una creatura e vedere la gioia di tutti coloro che l'amano.
Gioite per Emanuele e i suoi genitori.
Marisa - Per i nonni e gli zii?
Madonna - Sì, Marisella, non ti preoccupare, non posso ogni volta nominare tutti.
Marisa - Scusa.
Madonna - Siete riuniti per ascoltare la parola di Dio e metterla in pratica. Mettete in pratica ciò che il vostro vescovo dice. Con tanta pazienza, con chiarezza di parole e abbondanza di spiegazioni vi fa sentire l'amore di Dio, l'amore di Gesù, vi fa conoscere il santo vangelo.
Non dovete soltanto ascoltare e poi, arrivati a casa, non leggere, perché avete una settimana di tempo per poter rileggere ciò che ha spiegato il vostro vescovo. Dovete avere anche il tempo di dare testimonianza, di dare esempio, di far conoscere che siete figli di Dio, che siete veri cristiani.
La Mamma non ha altre parole da aggiungere a quanto vi ha sempre detto. Vi ho portato tante lettere di Dio e tante parole che sono state anche ripetute. Aiutatevi a vicenda, amatevi a vicenda; pregate per coloro che non ci sono più, pregate per coloro che si sono allontanati in un modo anche non bello, pronunciando parole cattive.
Andate avanti, accettate la grande prova di Dio con amore e sofferenza, perché la vita del pianeta Terra riserva sofferenze, ma anche gioie, come la nascita di Emanuele, Dio con noi.
Vi invito a mettere in pratica tutto ciò che il vescovo vi dice e di amarvi. Non posso non dirvi di amarvi; dovete amarvi, dovete conoscere anche le pene e le sofferenze del prossimo, di coloro che vi sono più vicini. Non amate se non aiutate il vostro prossimo. Dovete conoscere le lacrime, le sofferenze, le gioie, i dolori del vostro prossimo.
Coraggio a tutti. Auguri a voi, miei giovani figliolini, e tu, mio piccolo Emanuele, sii la forza e la gioia di tutti coloro che ti sono accanto.
Grazie della vostra presenza.
Devo dirti, Marisella, che sai prendere il bambino meglio tu dei genitori.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.



Roma, 28 gennaio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio

Marisa - Ti raccomando tutte le persone malate in spirito e corpo. Tu sai ciò che devi fare. Ci hai detto di non domandarci tanti perché; ma per noi, almeno per me, è difficile comprendere.
Tu conosci le persone che hanno bisogno di aiuto, di conforto; tu sei nostra Madre. Va a piangere da Dio e a chiedere per noi. Noi sulla Terra quando vogliamo qualcosa piangiamo.
Madonna - La tua semplicità mi commuove, Marisella. Ho fatto tante volte ciò che chiedi.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Come già ho detto altre volte, le lettere di Dio ormai si ripetono, e quando si ripetono vuol dire che qualcosa non va. Quando qualcosa non va, non riguarda tutto il gregge o le persone esterne, ma alcuni di voi. Vi ho insegnato a fare un esame di coscienza, fatelo spesso. Ascoltate la lettera di Dio e nel vostro cuore dovete capire se è o non è per voi.
Il punto sul quale Dio insiste sempre è l'amore. Dov'è carità e amore, lì c'è Dio. Attenzione, miei cari figli, amore non significa fare dei regali, amore significa amare anche quando costa sacrificio. Mi accorgo invece che per alcuni di voi amore significa fare regali a qualcuno, perché contraccambi. Coloro che non contraddicono e non fanno la correzione fraterna a coloro che fanno i regali e tutto questo può riguardare anche i figli, i fratelli, le sorelle, i parenti e gli amici, non vivono il Vangelo. Pur di arrivare a ciò che vogliono mettono da parte l'amore. Ma quando viene a mancare il vero amore, quello che Dio vuole, non si ottiene nulla. Amate colui che difende la verità e che, se c'è bisogno, alza anche la voce; questo è amore. Ma colui che piagnucola, che fa il mellifluo, che ti fa i regali perché è la tua festa; che difende solo alcuni figli e allontana la figlia e il fratello, che cerca di comprendere alcuni figli e altri no, perché sono buoni e comprensivi, perché amano, non si comporta bene, dice bugie e prende delle scuse. Questo non è amore, questo significa non crearsi dei nemici, cercare il quieto vivere. Dire sempre di sì anche se è sbagliato ciò che l'altro dice, non è un atto d'amore, è menzogna, è bugia. Non dire la verità è un peccato grave.
Se un figlio ama veramente, viene calpestato e allontanato. Io, la vostra Mamma, non voglio questo da voi, voglio l'amore, l'amore vero. Dio è amore, vuole amore e cerca amore.
Quando Dio chiama un'anima, non la chiama per portarla alle stelle, come si dice, ma per soffrire, per offrire tutta sé stessa perché la Chiesa risusciti, gli uomini della Chiesa risuscitino, i laici impegnati risuscitino, i genitori risuscitino: perché i genitori sono genitori autentici soltanto quando amano profondamente. Dio reputa un peccato allontanare un figlio o un fratello, perché non esiste più la fratellanza, non esiste più nulla. Oggi hanno più valore gli amici, perché gli amici amano e i parenti rendono la vita difficile. Per esperienza, non al livello vostro, posso dirvi che ciò che faceva il mio amato sposo Giuseppe era tutto sbagliato secondo i parenti. Oggi, nel 2000, si ripete la stessa situazione, ma è più grave, perché voi avete ricevuto molto e di questo dovete rendere conto a Dio. Più si riceve più si deve dare. Voi ricevete, ma non date. Cercate di coprire i figli, di scusarli e arrivate alla bugia, a volte anche alla calunnia pur di difendere voi stessi e i propri cari.
Molte mamme non amano tutti i figli allo stesso modo, amano alcuni in un modo, altri in un altro, ma pagano sempre i buoni, coloro che accettano tutto, vero Marisella?
Questo è un richiamo grande, profondo, importante, chi ha orecchi da intendere intenda. Dov'è carità e amore lì c'è Dio. Se non c'è amore non c'è Dio. Mi raccomando: terminate di fare tanti regali ai fratelli, alle sorelle, alle zie e ad altri, ci sono altre cose più importanti da fare. Senza amore siete nulla. Potete fare tutto ciò che volete, ma se non amate, non avete nulla.
Mettete in pratica questo messaggio. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. La Mamma ha parlato in questo modo, perché vi ama.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.


Lettere di Dio di Febbraio 2001

 

Roma, 4 febbraio 2001 - ore 10:55
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, so che avete tanto pregato e cantato durante questa attesa così lunga, ma forse non tutti sapete che la vostra sorella non sta affatto bene e ha avuto bisogno di assistenza.
Voi che avete pregato e cantato, avete dato gloria a Dio.
Miei cari figli, nella lettera di Dio è scritto, come già vi ho detto: preghiera e amore. Credetemi, non c'è nient'altro nella vita; se volete camminare verso la santità pregate ed amate tutti. Non aggiungerò altre parole, farò solo dolci richiami materni. Nei libri dove sono raccolte le lettere di Dio, troverete ogni cosa. È inutile domandarsi perché l'attesa è così lunga. I perché di Dio non si possono comprendere; ma sicuramente da una grande amarezza, da una forte delusione, da una grande sofferenza nascerà la gioia. Credetemi, Dio non ha mai deluso nessun uomo della Terra, specialmente i suoi figli. A volte sceglie delle anime, le prende tutte per Sé e chiede loro la sofferenza fisica, morale e spirituale, e a volte anche la crocifissione. Ma a voi ha chiesto solo preghiera e amore verso tutti.
Non ho altro da dirvi se non invitarvi a dare esempio e testimonianza. Un sacerdote, quando la vostra sorella era in ospedale, ha detto una dolorosa verità: "Noi sacerdoti siamo cattivi; al tempo di Gesù i sacerdoti hanno ucciso Gesù e oggi uccidono i buoni". Questo è triste, non dà gioia. Ci sarà certamente qualcuno buono in mezzo a loro, altrimenti mio Figlio Gesù sarebbe morto invano.
Grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Ce l'hai ancora con Dio, Marisella?
Marisa - Sì, tanto. Ciao.



Roma, 8 febbraio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Grazie soprattutto a coloro che in tutti i modi hanno cercato di far conoscere il miracolo eucaristico dell'11 giugno 2000 e hanno dato esempio e testimonianza. Dovete continuare, ognuno di voi deve portare un'anima a Gesù, deve salvare un'anima. Raccomando il massimo rispetto verso tutti: il rispetto a volte viene a mancare verso le persone anziane, come nonna Iolanda, e il nostro caro vescovo, che non viene rispettato, perché è buono e si logora per le anime. Vi rivolgete al vescovo come se fosse l'amico dei giochi, invece dovete mostrargli rispetto. I miei due figliolini, con tanta lacerazione e sofferenza causata dalla cattiveria da parte degli uomini, stanno portando avanti questa missione che diventa sempre più pesante e difficile; per questo hanno bisogno del vostro aiuto.
Oggi ho detto alla vostra sorella che si sono convertite venticinque milioni di anime. La vostra vittoria si avvicina, secondo i tempi di Dio. Si sono salvate venticinque milioni di anime per le sofferenze dei miei due cari figliolini, della nonna Iolanda e di qualche altra piccola anima che ha sofferto e soffre in silenzio.
Il rispetto viene a mancare anche in casa: vi sono persone che non rispettano il vescovo con la scusa che si bloccano, però lo offendono e questo è grave. Perché vi comportate così?
Nell'ultima lettera di Dio che ho portato in ospedale alla vostra sorella, ho detto: "Amore e preghiera". Queste sono le due cose più grandi, non c'è altro. Se c'è l'amore, c'è la preghiera, preghiera di amore, di aiuto, di conforto, di rispetto; se c'è l'amore c'è tutto. Così tutto è completo, come tutto è compiuto.
Desidero tanto che facciate più sacrifici, più fioretti, ma soprattutto che vi amiate tutti, indistintamente. È facile amare il figlio, il marito, il fratello; voi dovete amare e aiutare tutti coloro che vi sono vicini.
Continuate ad abbellire la mia cappellina e la mia basilica; ognuno di voi può farlo, se vuole. Grazie a tutti.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, tutti i bimbi, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Ci sono persone malate, una di queste è la vostra sorella, ma nessuno viene a farle visita o a vedere se ha bisogno di qualcosa. Ho portato l'esempio della vostra sorella, perché se non vi preoccupate di lei non vi preoccupate neanche degli altri. I malati hanno bisogno di aiuto, hanno bisogno di vedere facce nuove e buone. Voglio educarvi ad amare l'ammalato, colui che soffre, è solo e prega per voi. Grazie.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Non chinare più la testa, Marisella, ti prego di non farlo. Non ci lasciare.
Marisa - Ciao.



Roma, 11 febbraio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio

Marisa - Ti raccomando moltissimo Jacopo, Samuele e Beatrice, il dottor Giuseppe e tutte le persone malate a casa e in ospedale. Ti raccomando tutti, ma in special modo i bambini. Aiuta Jacopo e Samuele.
Lo so, non mi dici nulla, ma sarebbe bello sapere qualcosa quando te la chiedo.
Ti affido specialmente Anna che ti vuole molto bene e sta in ospedale.
Tutte le persone che vengono qua ti amano, pur con le loro imperfezioni, perché noi viviamo nel mondo e siamo imperfetti. Nessuno di noi è perfetto. Forse è perfetto il piccolo Emanuele. Sei contenta che sta qui Emanuele? Ma i genitori vanno via, lo portano con loro ed io rimango sola.
Madonna - I genitori non possono lasciarlo con te…
Marisa - Ti ricordi quel famoso giorno?
Madonna - Basta così, Marisella.
Marisa - Ci sono tanti malati, anche Maria Teresa; se dovessi elencarteli tutti non finirei mai.
Madonna - Il mio desiderio è che i malati guariscano prima nel loro cuore e poi nel corpo.
Marisa - Tu guarisci sia il corpo sia lo spirito, così facciamo prima.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Il mio amore di Mamma verso di voi è così grande e forte, che vengo sempre da ciascuno di voi per aiutarvi, anche se non mi vedete, specialmente quando lungo la strada incontrate spine e sassi che vi fanno inciampare e cadere. Se durante la giornata incontrate delle difficoltà, non vi scoraggiate, ma andate avanti e dite una preghiera. Quando vi scoraggiate satana entra dentro di voi e vi fa cadere. Voi non volete questo, vero? Quando avete preoccupazioni, delusioni o scontri familiari, se non volete cadere, pregate Dio Onnipotente di aiutarvi e vedrete che il demonio, anche se vi tenterà, non potrà farvi nulla.
La lotta contro il demonio a volte è difficile, perché è furbo. Ma è anche stupido, come dice il vostro vescovo, giacché Dio è più forte di lui. Tuttavia, se trova qualche creatura debole, che non cerca l'aiuto di Dio, è pronto a circuirla e a farla cadere.
Questi insegnamenti sono molto facili e comprensibili a tutti. Non c'è bisogno di leggere tanti scritti sul demonio o sulle tentazioni. Il demonio penetra nelle persone che non sono in grazia e vince le creature che si lasciano andare, che si scoraggiano e vedono tutto nero, perché trova porte aperte e strada facile. Quello che sto dicendo vale sia per voi qui presenti, sia per tutti gli uomini del mondo.
Quante volte gli uomini uccidono per un nulla, per invidia o per gelosia. Quando non hanno più la grazia, non hanno l'amore e allora cadono in preda alla lotta e all'odio. Voi invece dovete superare le piccole incomprensioni e i piccoli dispiaceri giornalieri. Le contrarietà ci saranno sempre sul pianeta Terra. La gelosia e l'invidia, come molte volte ho detto, conducono alla calunnia e alla diffamazione, portano ad uccidere moralmente: ciò è molto grave.
Chi in un modo, chi in un altro tira una pietra per uccidere e manca gravemente alla carità; questo è grave. Non posso non dirvi queste cose, perché Dio è amore, la Madre dell'Eucaristia è amore e non posso tacere, debbo parlare. Dovete aiutarvi. Quante volte ho affermato che non dovete formare dei gruppi e non dovete frequentare solo le persone che ritenete buone e con cui parlate volentieri, lasciando da parte quelle che giudicate antipatiche. Avvicinatevi alle persone che soffrono. Vi dico questo, perché state facendo un cammino molto bello e sarebbe un peccato distruggerlo con mancanze di carità, che ai vostri occhi possono sembrare sciocchezze, ma non agli occhi di Dio. Inoltre se Dio ha dato questa lettera, significa che non sono sciocchezze, ma mancanze gravi. Dio è stato ferito, perché alcuni hanno distrutto qualcosa che Lui voleva creare.
Per questo ho detto: non compratevi le persone facendo regali. Chi non può fare un regalo, chi non ha possibilità di spendere viene messo da parte. Si cercano coloro che possono dare e se non amano non fa nulla. Io voglio prima l'amore e poi il regalo. Anch'io voglio un regalo: voglio il vostro cuore. Prima viene l'amore, poi il regalo; prima amatevi e poi datemi il vostro cuore. Prima amatevi e poi potete farvi dei doni. Coloro che sono a posto non si devono preoccupare di nulla, ognuno risponde della propria coscienza.
Non vorrei che ogni volta che vengo sulla Terra debba sempre parlarvi dell'amore e della carità. Cercate di fare un passo in avanti. Ubbidite a Dio e al vescovo; è facile ubbidire. Dovete ragionare così: "Dio attraverso il vescovo mi dice qualcosa? La faccio". Se ciò che chiede il vescovo è duro e pesante parlatene solo con lui, non con altri. Ho sempre detto che quando parlate tra voi sbagliate, perché non avete né il dono della penetrazione, né il dono del discernimento. Non fate le maestrine e date spazio al vescovo, oppure parlate direttamente all'interessato, ma non tra voi, perché non potete comprendere ciò che Dio dice nelle sue lettere, se prima il vostro vescovo non le spiega. Miei cari figli, vi amo tanto e queste cose debbo dirvele, vero Marisella?
Marisa - Sì, tanto a me le hai sempre dette. Voglio domandarti: sono così cattiva?
Madonna - Ma cosa dici?
Marisa - Ieri sera il dottore mi ha detto che non posso più camminare e che non mi devo alzare da sola neanche dal letto, finché non interverrete voi. Ha persino detto: "Perché non lo domandi a Dio?". Allora lo chiedo a te: fammi camminare un pochino, non per me, ma per sollevare le persone che sono in casa, specialmente il vescovo. Se devo vivere così, portami via, perché sono di peso.
Madonna - Il dottore ha ragione, non devi alzarti, non devi fare sforzi perché il cuore ne risente. Ecco, Marisella, tu devi ubbidire al dottore.
Marisa - Grazie, questo lo sapevo già! Il dottore mi ha detto di chiedervi se mi volete aiutare ed io ho detto che il dono non è per me, ma è per gli altri, però te lo chiedo: mi puoi aiutare un pochino? Lo dovete fare almeno per il vescovo e per la mia mamma.
Madonna - Chiederò a Dio Padre.
Marisa - Sì vai a chiedere a Dio Padre. Che fanno tutti quei bimbi intorno a te? Stanno giocando. Guarda un po' chi comanda? Ha il carattere della madre. È bello, è tanto bello. Sei tanto bello. Sono tutti belli i bimbi.
Madonna - Marisella, quando stai giù, quando pensi a questo bimbo, pensa ad Emanuele.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi è festa della Madonna di Lourdes e il vescovo celebra la S. Messa per gli ammalati presenti e anche per coloro che non sono presenti. Ricevete la benedizione eucaristica per voi stessi e per gli ammalati, pregate per loro. Auguri a tutti da parte della Mamma.
Marisa - La Madonna è una, ma io ne vedo tre adesso: la Madonna di Lourdes, la Madonna Fatima e la Madre dell'Eucaristia, però siete tutte uguali!
Madonna - Certo, Marisella, perché sono sempre io.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, tutti i bimbi, specialmente i malati. Mando un bacio a Jacopo, a Samuele e alla sua famigliola che sta passando giorni abbastanza duri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Adesso le tre Madonne prendono i bambini per mano e vanno al Padre. È rimasta solo la Madre dell'Eucaristia.
Madonna - Non ci salutiamo, Marisella?
Marisa - Ciao. Mi fai camminare un pochino? Altrimenti non ce la faccio… Va bene, faccio ciò che Dio vuole. Da quando sono nata ripeto: "Fate voi". Ha ragione la mia mamma, a sedici mesi già stavo male, stavo morendo e oggi ancora vivo, però vegeto perché non faccio niente.
Va bene ciao. Ciao, bella.
Don Claudio le ho detto: "Ciao, bella".



Roma, 15 febbraio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

Madonna - E tu, Marisella, non vuoi guarire?
Marisa - Non è che mi interessi più. Noi siamo molto stanchi. Chi vuole convertirsi sa bene quello che deve fare.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Grazie di tutto ciò che fate per venire in questo luogo taumaturgico. Alcuni sacerdoti hanno cominciato ad accettare in pieno tutto ciò che Dio ha fatto in questo luogo, perché hanno compreso finalmente che Dio può fare ciò che vuole; e l'ha fatto. Dio ha scelto questo luogo, perché le persone vi possano venire a pregare, perché qui venite solo per pregare; non c'è divertimento né evasione.
Durante il lungo silenzio con voi, ho fatto un colloquio con la vostra sorella. A voi dico soltanto che le conversioni sono arrivate a trenta milioni, grazie alle sofferenze molto grandi di alcune persone e per i vostri sacrifici e preghiere.
Piano piano vi avvicinate al traguardo stabilito da Dio. Certo, c'è ancora molto da fare, perché per arrivare alla metà degli uomini convertiti occorre tempo, ma in poco si sono convertite cinque milioni di anime. Dovete conteggiare anche coloro che hanno sempre creduto in Dio Padre Onnipotente, nel suo Figlio Unigenito e nello Spirito Santo. Comunque occorre molta fede, molta fiducia in Dio. Mi ripeto ancora una volta: Dio non delude mai. Lo scoraggiamento può arrivare per tutti, perché è normale, a causa di tutto quello che soffrite. Ma poi, subito, alzate gli occhi al cielo e dite: "Dio mio, io ho fede in Te, Tu non mi deluderai mai!". Ci sono prove, sofferenze e tante avversità che portano allo scoraggiamento, ma dovete subito riprendervi e andare avanti, volgendo lo sguardo a Dio, e considerando il Suo grande amore per tutti voi.
La vostra sorella non vuole che parli di lei, ma purtroppo la sua salute va sempre peggiorando. Dio sceglie le anime, le porta con sé e le stringe a sé. Oltre che accettare il dono di vedermi, che è per tutti voi, deve anche accettare la sofferenza, che è molto forte, dura e molto difficile. Difficilmente un uomo della Terra può comprendere quanto soffre un'anima eletta da Dio.
Dico tutto questo per invitarvi alla preghiera. Vi invito a chiedere a Dio che possa ritornare fra voi almeno la domenica; questo si ottiene soltanto pregando e facendo dei piccoli sacrifici; non vi chiedo tanto.
Ricordatevi del miracolo eucaristico del 18 febbraio. Sono passati cinque anni e l'Eucaristia è ancora intatta, bella, bianca.
Non mi prolungo di più perché la vostra sorella è molto stanca, ma mettete in pratica quelle poche parole che la Mamma ha detto.
Quando chiedo qualcosa o dico qualcosa è possibile che nessuno la metta in pratica? Ho detto di visitare gli ammalati e nessuno ha fatto quanto ho detto. Non trovate delle scuse, non ripetete sempre la stessa frase: "Ho paura di disturbare", perché questo non è amore. Dire di aver paura di disturbare è una scusa, non vi sembra?
Bene. Partecipate alla S. Messa e poi all'incontro biblico. Grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i bambini e soprattutto i malati. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Va bene, ciao.



Roma, 18 febbraio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio

Marisa - Hai portato con te gli angeli, i santi e tutte le anime salve.
Madonna - C'è anche tuo fratello Padre Pio.
Marisa - Sì, l'ho riconosciuto.
Desidero farti una domanda: per venire in Paradiso dobbiamo soffrire tutti? Soltanto con la sofferenza si acquista il Paradiso?
Madonna - A cosa ti riferisci Marisella?
Marisa - Tu leggi nei cuori e sai a cosa mi riferisco.
Madonna - No, in Paradiso va chi fa la volontà di Dio. Tante anime sono chiamate ad offrire la propria sofferenza per la conversione dei peccatori, ma in Paradiso va chi compie la volontà di Dio.
Miei cari figli, domandatevi ogni giorno in qualsiasi posto vi troviate: "Io sto facendo la volontà di Dio?", e sentirete nel vostro cuore la risposta. Quando ricevete Gesù Eucaristia in atteggiamento di raccoglimento e di ascolto, lo sentirete parlare, ma dovete fare silenzio, molto silenzio.
C'é un altro punto che ritengo importante: non parlate male, si uccide più con la lingua che con la spada.
Che cosa è la lingua in fondo? È un piccolo membro del corpo nascosto, eppure riesce a far tanto male con la calunnia e diffamazione; questo riguarda tutti gli uomini della Terra, perché so che le lettere di Dio arrivano in tutto il mondo.
Non parlate mai male, specialmente delle persone che non sono presenti. Voi parlate con l'interessato, oppure con il vostro vescovo; gli altri uomini parlino con i loro sacerdoti, perché soltanto loro, se sono in grazia di Dio, possono darvi tutte le spiegazioni che desiderate.
Ricordate ciò che è avvenuto il 18 febbraio 1996: prima la vostra sorella, ubbidendo a Dio, ha mangiato l'erba, poi è scesa la trinità e infine l'ostia si è adagiata nelle sue mani. Tutti avete goduto di questo, ma alcuni uomini, non in grazia, hanno immediatamente calunniato e diffamato.
Oggi voi festeggiate questo miracolo eucaristico, ma quante sofferenze avete sopportato per l'Eucaristia? Perché amate mio figlio Gesù, vi calunniano e diffamano; anche con mio figlio Gesù si sono comportati ugualmente: se guariva gli ammalati lo calunniavano perché era sabato; se non li guariva perché non era il figlio di Dio.
Anche Gesù per gli uomini sbagliava sempre ma voi potete dare molto, perché avete ricevuto molto. Avete avuto la fortuna di avere accanto a voi un sacerdote che vi insegna molto bene; i suoi incontri biblici, come gia vi ho detto, sono tutto un poema.
Molti vengono da Roma e anche da fuori Roma per ascoltarlo, ma dovete cercare di mettere in pratica ciò che egli spiega negli incontri e nella catechesi.
Miei cari figli, questa lettera di Dio è molto bella, perché ci sono tanti piccoli richiami materni e c'è la carezza della mamma.
Questa notte ho portato la vostra sorella negli ospedali a vedere quanta sofferenza c'è in essi. Ha assistito molti bambini che soffrivano, alcuni erano soli, non avevano nessuno accanto.
Andate a trovare gli ammalati, non lasciateli soli, hanno bisogno del vostro aiuto, perché se non c'è in voi la carità, le vostre azioni sono morte.
Dio è amore. E come vi domandate i perché di Dio, domandatevi anche perché Gesù vi ama così tanto.
Padre Pio - Mia cara sorella, è il tuo Padre Pio che ti parla e ti ama.
Vedo che le sofferenze continuano a crescere e sono molto più grandi delle mie. Soffri molto più del tuo fratello Padre Pio.
Marisa - Ma che dici, Padre Pio! Sì, insomma…
Padre Pio - È inutile che le nascondi, non si possono nascondere certe sofferenze. E' umiltà dire: sì, soffro, ho tanti dolori.
Qui c'è il mio bimbo Giuseppe. A lui Dio ha dato una missione molto bella, come l'ha data alla sua amata sposa. E deve fare, deve dare, deve aiutare, specialmente coloro che sono in difficoltà. Chi abbraccia Gesù abbraccia la croce e quando si vedono malati, sofferenti in fin di vita, si soffre moltissimo.
E allora la Mamma vi invita a proseguire, vi tiene stretti a lei e vi dà forza e coraggio. Pregate per vostro figlio, con la preghiera si ottiene tutto; il santo rosario è un'arma potente che cambia tutto.
Madonna - Miei cari figli, godete questo anniversario del miracolo eucaristico, godetelo e amatelo; pregate e colloquiate con il mio Gesù come facevo io quando era nel mio seno materno.
Marisa - Ciao. Ciao Padre Pio. Ciao.



Roma, 22 febbraio 2001 - ore 17:05
Lettera di Dio

Marisa - Ti raccomando tutte le persone malate, anche nella nostra comunità ce ne sono.
Giorgio, Iolanda; i due bimbi, Iacopo e Samuele. Ci sono tante e tante persone che chiedono sempre aiuto alla Madonnina. Ci siamo anche noi, tuo piccolo gregge, a chiedere aiuto spirituale e materiale.
Madonna - C'è anche nonna Iolanda, lo so bene. E tu come stai Marisella?
Marisa - Cosa debbo dirti?
Madonna - Non chiedi nulla?
Marisa - Per me no. Quante volte mi avete detto che mi farete felice solo in Paradiso? A proposito, devo passare in purgatorio?
Madonna - No.
Marisa - Sono felice di questo, però chiedo un po' di sollievo, solo per lasciare respirare il vescovo, che è molto preoccupato della situazione.
Ecco il figlio della speranza e del miracolo.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Grazie dell'amore che dimostrate a mio Figlio Gesù, al vostro vescovo e alla piccola comunità. È vero, siete pochi, ma crescete nell'amore di Dio, anche se ci sono piccole difficoltà e incomprensioni e qualche volta rumoreggia la tempesta.
Miei cari figli, il momento di Dio è vicino, secondo i suoi tempi. Voi sapete benissimo che nel 1917 Dio aveva già detto che doveva accadere qualcosa di molto grande, ma non si è verificato ancora tutto. Questo anche perché il messaggio di Fatima non è stato rivelato integralmente, sono stati tolti i punti più importanti. Nessuno ha osato dire il segreto, neanche i papi. Diversi papi hanno avuto il segreto in mano e non l'hanno rivelato. Il segreto non consiste in ciò che hanno voluto far sapere. Quanti anni sono passati e continuano ancora a falsificare il tutto, mentre voi attendete appena da un anno qualcosa di grande e di bello. Avete già avuto il trionfo dell'Eucaristia, il trionfo della verità, perché anche coloro che dicono di non credere credono; come già vi dissi: hanno molta paura di perdere il potere ed il denaro.
Il vostro vescovo non si è arricchito con le apparizioni, ha continuato la sua vita semplice e nascosta come sempre. Molti si sono arricchiti con il pretesto: "La Madonna ha detto… la Madonna ha chiesto…", e sono entrati nelle loro case miliardi e miliardi. Tutti si arricchiscono: si arricchiscono i cardinali, i vescovi, i sacerdoti. A loro interessa diventare cardinali o vescovi, per arricchirsi. Per me dirvi queste cose è molto triste, è molto penoso. Questo modo di comportarsi non è bello, non è cristiano, non è questo lo stile di vita cristiana che mio Figlio Gesù ha insegnato a papa Pietro. Gli Apostoli sono rimasti umili, semplici, poveri; hanno continuato a vivere come prima quando erano poveri pescatori e gabellieri. Anche il vostro vescovo non si è arricchito, è rimasto come prima, quando le apparizioni non erano aperte a tutti. Tutto ciò che Dio ha donato al vescovo ed alla veggente, compresa la casa, è rimasto come era. Cosa hanno in più? La basilica Madre dell'Eucaristia? È così bello pregare e non pensare se siete in una grande chiesa o in sotto un tendone, l'importante è pregare, l'importante è amare e amarsi a vicenda come Dio ha amato voi.
A volte, quando succedono delle disgrazie, date la colpa a Dio, ma Egli è amore e non Lo potete incolpare di ciò che succede, è la natura che fa il suo corso. È Dio che fa ammalare la vostra sorella? No. Dio la farà felice in Paradiso, ma la malattia farà il suo corso, come per tutti. Vi prego, quando avete delle croci grandi, delle sofferenze grandi non prendetevela con Dio, Lui non c'entra, Dio è vero amore, vuole pace, vuole tutto ciò che può rendere tranquilli gli uomini, ma purtroppo il mondo non va. Pensate: gli uomini sono miliardi, per cui trenta milioni di convertiti sono pochi a confronto. Per voi sono un bel numero perché siete pochi e avete fatto tanto con la preghiera, con il sacrificio, con la sofferenza.
Non scoraggiatevi, cercate di stare su col morale, non prendetevela con Dio, vi prego. Prendersela con Dio significa prendersela con tutto il Paradiso. Voi amate Dio, anche se nel vostro cuore arrivano a volte delle tentazioni e turbamenti. Dio vi ama e la sua Mamma vi ama.
Io ho chiesto di dare testimonianza, ma qualcuno ha paura di testimoniare, ha paura di parlare e questo non è bello.
Parteciperete alla S. Messa, e pregherete per l'intenzione della vostra Mamma che poi è anche la vostra. Cercate di apprendere tutto ciò che il vostro vescovo vi dice nell'incontro biblico e imparate a leggere il vangelo anche a casa. Leggere il vangelo richiede poco tempo, specialmente leggere la pagina che il vostro vescovo ha già spiegato.
Che cosa posso dirvi ancora? Avete tutto il mio amore e mando la mia benedizione agli ammalati.
Insieme al vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico tutti gli ammalati.
Marisa - È possibile che Emanuele piange sempre quando vieni tu?
Ciao. Va bene, io ce la metto tutta, però il morale è abbastanza giù.



Roma, 25 febbraio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza.
Sono venuta in mezzo a voi per portarvi la lettera di Dio, per darvi coraggio e per incoraggiarvi ad accettare ciò che Dio manda. Voi dovete imparare ad accettare tutto e a offrire e soffrire. Continuate a pregare, ad amare, ad accettare le piccole incomprensioni, ad aiutare questi miei due cari figliolini nella loro missione così grande, così dura e così sofferta, e sulla quale gli uomini della Chiesa sembra che abbiano riportato vittoria, perché tutto intorno a voi è crollato. Ma a voi, se siete con Gesù, se siete con la Madre dell'Eucaristia, nessuno di questi uomini può fare qualcosa, a meno che non tirano nel trabocchetto anche… e allora tutto sarebbe difficile per voi e anche per Dio, perché dovrebbe intervenire con amarezza e molte, molte anime si perderebbero.
La lotta per ora si è arrestata perché hanno ottenuto ciò che volevano. In fondo che fastidio date? Siete un piccolo gruppo e nel luogo taumaturgico non vengono grandi pellegrinaggi. Dio ha posato gli occhi su questo piccolo luogo, su questo piccolo gruppo di anime che pregano e che cercano di amare e se Dio ha posato gli occhi qui, è perché Lui sa cosa deve avvenire. Pregate, affinché Dio non scaraventi tutti giù all'inferno, perché gli uomini continuano ad andare avanti e a lottare per ottenere il potere. Sembra che tutto sia crollato, ma, don Claudio, intorno a voi, non è crollato nulla, l'importante è portare avanti la missione, l'importante è diffondere e far conoscere le lettere di Dio.
E tu, Marisella, non avere paura; di che cosa hai paura? Ormai tu sai che non sarai felice sulla Terra, ma solo in Paradiso; di che cosa hai paura, perché temi?
Marisa - Temo per il sacerdote non per me, perché vorrei vederlo realizzato, come avevi promesso, ma noi stiamo crollando. Mi dicono di chiederti di star meglio. Io so che per me non posso chiedere nulla, però tante persone pregano per me, e allora anche per accontentare loro, ti chiedo di farmi stare meglio. Essi vogliono vedermi stare un pochino meglio, e stare in mezzo a loro. Siamo un piccolo gruppo. Fa che anche io stia in mezzo a loro.
Io non mi vergogno di dirti che sto tanto male, e il vescovo vuole che ti chieda per me, che mi aiuti. Lo so ormai che il dono che ho non è per me, ma per gli altri, però io ubbidisco al mio direttore spirituale e ti chiedo ciò che lui mi ha ordinato di dirti: "Puoi farmi stare un pochino meglio?". Solo questo. Fa' sì che il vescovo trionfi, perché siamo stanchi, il tuo piccolo gregge è stanco, i tuoi giovani sono stanchi di attendere; ti prego, intercedi per noi presso Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Grazie.
Madonna - Miei cari figli, vi invito ad avere fede in Dio e coraggio. Insieme al mio vescovo prediletto benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisella, durante la quaresima Dio ha deciso per l'astinenza. Solo la domenica e il giovedì verrò qui in questo luogo taumaturgico per tutti.
Marisa - Pure? E come faccio?
Madonna - Dio ti darà la forza, la grazia e il coraggio.
Marisa - Che devo dire? Fiat. Che devo dire?
Ciao. Saluti anche lei?


Lettere di Dio di Marzo 2001

 

Roma, 1 marzo 2001 - ore 17:00
Lettera di Dio

Marisa - Perché la Madonna non è venuta?
Volevo raccomandare i malati, anche i bambini, soprattutto i bambini malati. Tutti i bambini hanno bisogno dell'aiuto della Madonnina, ma lei non c'è. Ho fatto qualcosa che le è dispiaciuto?
Padre Pio - No, Marisella, fai anche troppo per la Chiesa. Noi del cielo, sembra, che approfittiamo della tua generosità per tutto quello che soffri per la Chiesa.
Marisa - Sì, ma stai zitto perché io non lo dico, questa è una cosa mia, non lo sa nessuno.
Padre Pio - Proprio tu, sorellina mia, parli in questo modo? Io che sono il tuo fratellone, ho sofferto molto meno di te, e anche molto meno di te, Eccellenza. Ciò che state facendo voi per la Chiesa, ciò che state soffrendo voi per la Chiesa non lo fa nessuno, tantomeno i grandi uomini della Chiesa; nessuno ama veramente la Chiesa di Dio. Voi che l'amate soffrite; perché amare la Chiesa significa soffrire.
È iniziata la santa quaresima. L'altare va addobbato con i fiori. Sull'altare quando si dice messa Cristo scende; Gesù è lì, è con voi. Perché quindi non mettere un bouquet di fiori? Non è perché si tolgono i fiori, né perché il sacerdote si veste di viola, che si vive la quaresima. La quaresima va vissuta con amore, con generosità, con la preghiera, con il sacrificio, con il digiuno, che qualcuno non ha fatto. Il digiuno e l'astinenza, non devono essere fatti soltanto dalle donne, o soltanto dalle persone anziane, perché sono abituate a farlo, ma anche dai giovani. Gli anziani non debbono farlo, ma se hanno il fisico sano, se hanno la tempra buona, possono fare anche loro digiuno e astinenza; l'ho fatto anch'io quando avevo già i miei 70 anni.
Marisa - E io allora cosa devo fare?
Padre Pio - Tu, Marisella, lo sai, te l'ha detto la Mamma, quello che devi fare, non continuare a domandare, domandare, domandare; abbandonati e fa' ciò che la Mamma ti dice.
Marisa - È proprio perché mi sono abbandonata guarda come mi ritrovo!
Padre Pio - È vero, hai ragione; chi può capirti più di me?
Vorrei soltanto invitarvi a vivere questa quaresima con amore; l'amore va sempre messo dappertutto, se ciò che si fa non si fa con amore non serve a nulla.
Marisa - Dove vai adesso? Eccola, eccola!
Madonna - Sì, sono io, Marisella, non ti preoccupare, continuo la lettera di Dio letta dal santo Padre Pio. Sì, l'amore va messo dappertutto, se non c'è amore tutto ciò che fate è nulla. Vivete questa quaresima, per voi più penosa, più sofferta degli altri uomini della terra; vivetela con tutto l'amore, con tutto il cuore. Ciò che fanno i grandi, coloro che si sentono grandi, non deve preoccuparvi, Dio sa ciò che fa; lasciateli godere. Voi preferite godere sulla Terra per poi non godere in Paradiso con noi? Io vi voglio in Paradiso e tu sai che ti farò felice solo in Paradiso.
Marisa - Padre Pio mi ha detto che non devo parlare e che faccio troppe domande, perciò ora non faccio più nessuna domanda.
Mamma, non vedi la sofferenza e il logoramento del Vescovo che nessuno comprende, neanche quelli che ci sono vicini. Te lo dico io quanto il mio e tuo vescovo sta soffrendo! E Io non ce la faccio a vederlo soffrire . A me chiedete la sofferenza, mi chiedete tutto e io l'ho dato, però a lui dategli la gioia di essere vescovo di Dio agli occhi di tutti, davanti a tutti. Se voi dite che è santo, che è buono, che è onesto, che è sincero, che penetra nelle anime, che aiuta, perché deve soffrire così? Ci logoriamo ogni giorno e tu lo vedi. Cerchiamo di stare in silenzio per quanto è possibile, ma la sofferenza è tanta.
Madonna - E io, Marisella, vi dico che non dovete abbandonare assolutamente la fiducia in Dio. Abbiate fiducia in Dio! Dio non ha mai ingannato nessuno e tanto meno può ingannare voi che lo amate fino alla morte. Date tempo al tempo. Sì lo so, non dire nel tuo cuore don Claudio che sono trent'anni che state soffrendo, hai ragione, ma date tempo al tempo, Dio sa quello che fa, e voi non potete impedire a Dio di fare ciò che deve fare. Cercate di capire la vostra Mamma quando vi parla.
Mio piccolo gregge, che venite a pregare, piccolissimo gregge, che pregate ogni giorno per questi miei due figliolini, cercate di aiutarli in tutti i modi, non scoraggiatevi; voi non avete nessun motivo di scoraggiarvi. Quando uscite di qui e entrate nelle vostre case, tutto torna tranquillo, la sofferenza è dei miei due cari figliolini; a voi chiedo soltanto di pregare e di vivere questa quaresima in unione a Dio con fioretti, sacrifici, digiuno. Fate la Via Crucis, è una preghiera a cui tengo moltissimo. Festeggiate il vostro vescovo, cercate di dargli un po' di gioia, almeno voi. Ci sono persone che continuano a scusarsi, a inventare, a parlare, ma queste non amano, amano se stesse, amano primeggiare; aspettano che uno dica brava, hai fatto bene. Queste persone, grazie a Dio, sono poche.
Preparate la festa del vostro vescovo, festeggiatelo con canti, con gioia. Anche se a volte vien voglia di piangere, Anch'io ho pianto e piango a volte quando vedo i miei figli prediletti, i miei sacerdoti prediletti che non amano l'Eucaristia. Essi quando celebrano fanno una commedia, perché non amano, non credono. Voi non potete vedere ciò che succede nel mondo, ma noi che vediamo tutto dal cielo sappiamo che c'è tanta miseria spirituale, volontaria e involontaria.
Coraggio, miei due cari figliolini, Gesù non è morto invano, Gesù ha vinto il mondo, e voi vincerete il mondo, dovete accettare questo lungo silenzio di Dio, avere amore e pazienza perché Lui non delude.
Grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari. Benedico i bimbi.
Benedico i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Coraggio, Marisella, offri la dura sofferenza della passione per la Chiesa. Ciao.
Marisa - Ciao. Però il giorno della festa di don Claudio non farmi vivere la passione, perché è venerdì.
Madonna - Non ti preoccupare.
Marisa - La Madonna è andata via per prima e dietro c'erano tutti i santi, gli angeli e le anime salve.



Roma, 3 marzo 2001 - ore 17:30
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, mio piccolissimo gregge, grazie della vostra presenza. Il primo sabato del mese non è più sentito dalle anime. Se volete io non verrò più il primo sabato del mese, ma soltanto la domenica e il giovedì. Sta a voi accettarmi o no. Naturalmente non mi rivolgo a coloro che sono sempre presenti; riferite questa lettera di Dio a chi ha ricevuto tanto e non ha contraccambiato.
La santa quaresima è iniziata il giorno delle ceneri, quando bisogna fare digiuno o astinenza. Vi ho già parlato brevemente di questo, ma tutti sanno che il mercoledì si fa digiuno o astinenza. Certamente ognuno si deve regolare a secondo del proprio stato di salute. Se si prendono tante medicine non si può fare il digiuno.
Marisa - Sì, io lo faccio spesso.
Madonna - Innanzitutto dovete aumentare la preghiera, fate più fioretti e sacrifici e cercate di non lamentarvi quando qualcosa non va. Ora non sto a elencarvi tutto ciò che potete fare in più durante la santa quaresima per dare gloria a Dio. Gesù è risorto, Gesù è qui con noi, non ha bisogno di ciò che fate, però ve lo chiede soprattutto per la conversione di coloro che vivono solo per il potere e il denaro e voi sapete a chi mi riferisco.
Non dico altro altrimenti direbbero: "Oh, questa Madonna stanca!". Ma io ve lo chiedo perché voi potete dare molto di più. Chi si stanca o si annoia nel pregare, nel fare la Via Crucis, nel fare il cammino con Gesù, non deve stare in piedi, può stare in ginocchio o seduto, stia comodo. Già una volta vi dissi: è inutile che vi inginocchiate se poi vi lamentate per i dolori; alzatevi e pregate in qualsiasi modo.
Durante la quaresima il venerdì, chi può, faccia il digiuno. Comunque siete liberi, questo non è un comando, è un consiglio; però la carne non si deve mangiare. Umanamente parlando vi direi: "Perché la carne non si deve mangiare?".
Marisa - È quello che ho detto anch'io: perché non mangiamo la carne, ma mangiamo il pesce che costa di più? A noi va bene così perché mangiamo la pizza bianca salata.
Madonna - Marisella, hai ragione, però le cose sono andate avanti così. D'altra parte non comanda mio Figlio Gesù, se comandasse mio Figlio ci sarebbe la rivoluzione. Lui attende, aspetta, ha pazienza. Fino a quando?
Marisa - Lo chiedi a me?
Madonna - I tuoi dolori, la passione che hai vissuto in questi giorni è forte. Se tu sapessi quante anime si convertono per le tue sofferenze!
Marisa - Posso dire una cosa?
Madonna - Tanto la dici sempre.
Marisa - Tutte a me le sofferenze? Facciamo un po' per uno? Non parlo di condividerle con il vescovo, per carità, ne ha già tante da solo. Se vuoi io posso offrire di nuovo la vita per lui. Però sollevalo un po', aiutalo, dagli un po' di forza. Non ti chiedo tanto, chiedo solo che lo aiuti. Ma non ti fa pena? Non vedi come sta?
Madonna - Io vedo come tu lo guardi e controlli tutto. Questo è bello, ma non farti notare dal vescovo.
Marisa - Perché, lui adesso non ti sente? Non ti sente nessuno?
Madonna - Io sto parlando a tutti, Marisella.
Marisa - Ma c'è anche il vescovo.
Madonna - Vi invito a fare questa santa quaresima con tutto il cuore, con tutto l'amore che potete dare a mio Figlio Gesù. Se amate la vostra sposa, il vostro sposo o un vostro bimbo, tanto più dovete amare Gesù che è morto per ognuno di voi sulla croce per riaprirvi il Paradiso. Amatelo.
Non guardate il fratello come si veste, come cammina, come parla. No, io non voglio questo da voi. Avete fatto un buon cammino spirituale e dovete pensare alla vostra anima, perché, come dice il vostro vescovo, se la vostra anima è santa, chi vi è vicino, parenti e amici, può seguire il vostro esempio.
Guardate gli occhi dei bambini, rispecchiano la loro anima: sono belli, luminosi e puliti. Anche i vostri occhi devono essere luminosi, splendenti e si deve leggere che nel vostro cuore c'è il grande amore verso Gesù Eucaristia.
La Mamma vi ringrazia. Vi invito a pregare per una coppia di sposi, affinché Dio conceda loro un bimbo.
Marisa - Questa volta non ho capito.
Madonna - Mi raccomando, fate tutto ciò che potete, perché tra il lavoro, lo studio e la casa vi rimane poco tempo, ma fate sì che questa festa per il vostro vescovo sia una festa sentita; venite per pregare con lui e anche quando siete in casa pregate per lui. La sua missione è talmente grande che a volte le forze gli vengono a mancare; ha bisogno del vostro aiuto, ha bisogno dei fratelli vicini. Io conto su di voi perché vi amo e ho fiducia in voi, perché siete stati ben guidati dal vostro vescovo.
Grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri, tutti i bimbi e i malati. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Va bene, però mi devi aiutare perché da sola tutto è più difficile. Ciao. Ecco qua, ricominciamo. Prima stavo tanto bene; ora mi fanno male di nuovo tutte le ossa.



Roma, 4 marzo 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio

Marisa - Ogni volta che vieni mi dici di raccomandarti tutte le persone che si sono raccomandate alle mie preghiere. Aiuta tutti coloro che hanno bisogno; aiuta la piccola Vincenza, così piccolina, che io chiamo palletta.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Anche oggi sono venuta in mezzo a voi, nonostante le condizioni di salute della vostra sorella siano abbastanza gravi. Non potevo non venire, perché il mio amore verso di voi è grande.
Le grandi lettere di Dio sono terminate, ma io vengo ugualmente per darvi consigli, per farvi una carezza materna o qualche richiamo materno perché, come già dissi tempo fa, apparirò alla vostra sorella, finché sarà in vita. Vi invito a pregare per lei, perché ogni giorno riesca ad accettare la croce che è molto pesante. Durante questa santa quaresima continuerò a chiedervi preghiere per la grande missione. A voi sembra che tutto sia ancora fermo, ma la lotta, la grande missione dei miei due figliolini è cominciata. Vi invito a pregare per loro con amore e pazienza.
Voi siete qui in pochi, perché il signor cardinale ha lavorato bene, ma io verrò sempre in mezzo a voi anche se sarà presente una sola persona, perché vi amo moltissimo.
Continuo a ripetermi, ma quello che dico non vi rimane dentro, entra da una parte ed esce dall'altra, perché non meditate le lettere di Dio. Oh, se voi meditaste quanto è detto dal vostro vescovo durante la catechesi e l'incontro biblico! Le sue parole sono sante, partono dal cuore, perché vi ama. Soltanto con l'amore e la preghiera si riesce a dare e ad aiutare il prossimo.
Cercate di fare una santa quaresima, mettetecela tutta; strappiamo insieme le grazie a Dio. Dio ama tutti, anche i peccatori e coloro che lo fanno soffrire, ma nel giorno del giudizio sarete tutti giudicati.
Marisa - Senti, io più tardi muoio, più tardi arrivo al giudizio. Però sono stanca.
Madonna - Marisella, questa notte hai salvato undici milioni di anime.
Marisa - Aspetta: undici, zero zero zero, zero zero zero. Ho detto bene?
Madonna - Chiedilo a colui che dice di non conoscere la matematica (Don Claudio, N.d.R.).
Marisa - Ho detto bene? Ha detto sì. Perché, tu non conosci la matematica?
Madonna - Rimani così, Marisella, con la tua semplicità, ma ricordati che quando bisogna dire qualcosa devi dirla, anche a Luca.
Marisa - Piano, piano.
Madonna - Sarò con voi per aiutarvi a fare questa santa quaresima.
Grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo, benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Per favore, dammi un po' di forza, perché non ce la faccio proprio più. Ciao.
Madonna - Undici milioni di anime, non te lo dimenticare, Marisella.
Marisa - Don Claudio vorrebbe che Dio mandasse qui qualche sacerdote!
Madonna - Leggo nel cuore di Don Claudio. Il vescovo ha la pienezza del sacerdozio. Grazie per tutto ciò che fate, miei cari figliolini.
Marisa - E io cosa faccio? Sto sempre qui! Ciao. Eccellenza, è andata via.



Roma, 9 marzo 2001 - ore 18:45
Lettera di Dio

Madonna - Ringrazio coloro che con fatica e amore hanno portato giù la vostra sorella. Grazie. Il mio grazie va soprattutto a tutti quelli che con amore e sacrificio hanno preparato e addobbato la nostra Basilica, ma gli auguri più sentiti a chi possono andare se non al mio vescovo, al vescovo dell'Eucaristia, al vescovo dell'amore, al vescovo dei giovani? Questi auguri sono fatti da una mamma che come voi soffre e attende pazientemente il trionfo della verità.
Tutti dovreste avere lo stesso amore verso il sacerdote, ma non tutti lo dimostrano, perché alcuni non sanno amare; eppure attraverso le lettere di Dio vi ho insegnato ad amare e a comprendere l'uomo. Ancora oggi c'è qualcuno pronto a rovinare qualcosa di bello. Non pensate che prima o poi anche il sistema nervoso più forte può cedere? Non avete mai pensato che il Vescovo prima di tutto è un uomo con le sue debolezze e le sue forze, con la sua generosità e con le sue imperfezioni? È un uomo che sa amare, ma qualcuno si diverte a farlo soffrire dandogli il buongiorno la mattina e la buonanotte la sera; c'è sempre qualcosa che lo fa soffrire. Anche Gesù ha dimostrato tutto il suo amore verso gli apostoli, i discepoli, i suoi figlioli, eppure anche Lui è stato tradito, è stato preso per bugiardo, è stato calunniato, malmenato e ucciso.
Non tutti hanno compreso che oggi è una grande festa, non tutti hanno risposto a questa grande festa. Oggi è la giornata del sacerdozio: dovete pregare per tutti i sacerdoti, anche per coloro che non sanno amare o non vogliono amare. Che cosa c'è di più bello se non amare il fratello, la persona che vi è vicino? Avete soltanto un sacerdote: tenetevelo da conto, non lasciatelo; se avete capito l'importanza di avere un sacerdote vicino, non lasciatelo, ma amatelo.
Sono numerosi i sacerdoti che credono in questo luogo, ma hanno paura di affermare: "Noi crediamo in quel luogo". Di che cosa hanno paura? Di un semplice uomo, di un vescovo che ha ubbidito a Dio, che ha fatto tutto ciò che Dio gli ha chiesto rimanendo nella semplicità e nell'umiltà? Non ha fatto niente di grande se non darvi il suo amore. Ma che cosa c'è di più grande? Cosa avete come Basilica? Un semplice tendone che Dio ama tanto.
I miei due figliolini sono rimasti piccoli, così come erano, prima che io apparissi per tutti. Non hanno fatto altro se non pregare, immolarsi e amare, eppure voi sapete bene come sono stati bastonati per avere amato mio figlio Gesù e tutti voi.
Cercate di capire l'importanza del sacerdozio: è un sacramento e come tale va rispettato; chi offende il sacerdozio commette peccato.
Coraggio, restate intorno al vostro sacerdote. Oggi celebrate una festa spirituale, poi domenica sarà fatta una festa aperta a tutti. Voi che siete i più vicini amate il sacerdote.
Avete amato la vostra sorella? Chi è andato a trovarla nella sua camera? Io l'ho detto, ma non è venuto quasi nessuno. Il sacerdote ha detto di andare a trovare un'altra persona e siete andati: Deo gratias! Avete ubbidito più al sacerdote che alla Madonna; mi fa piacere, sono felice di questo.
Non mi prolungo di più, la notte si avvicina, i bimbi cominciano ad aver fame, piangono o giocano; Jacopo ha sempre voglia di giocare e Samuele di cantare. Che cosa volete di più? Io continuo a darvi tanti abbracci e carezze materne, vi impartisco tanti insegnamenti, però vedo che non li mettete in pratica. Allora cosa debbo dirvi ancora? Nulla. Malgrado tutto vi dico grazie per tutto ciò che avete fatto, grazie a tutti.
Auguri, Eccellenza, da tutto il paradiso. Ricordati che tu sei in Gesù, Gesù è in te e siete un tutt'uno.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, va bene. Ha sorriso poco.



Roma, 10 marzo 2001 - ore 22:40
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figliolini, non potevo restare indifferente per tutto ciò che avete fatto: la preparazione, la veglia, i canti e le preghiere. Le parole della Sacra Scrittura, le lettere di Dio e la spiegazione che hanno dato i giovani hanno fatto capire quanto sia importante amare il sacerdote, pregare per il sacerdote, servire il sacerdote. Il sacerdote più grande è Gesù Cristo, ma chi vive come lui è sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedek.
Grazie della vostra presenza.
Credetemi, non potevo non venire e augurarvi buona festa del sacerdozio.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.



Roma, 11 marzo 2001 - ore 10:50
Lettera di Dio

Marisa - Cara Madonnina, oggi più che mai approfitto per chiederti le grazie di cui ognuno di noi ha bisogno, sempre se sono conformi alla volontà di Dio. Desideriamo che tu vada da Dio a chiedere le grazie per noi qui presenti e per coloro che soffrono. Tutti, chi più e chi meno, abbiamo bisogno del tuo aiuto; te lo chiediamo dal profondo del nostro cuore. Grazie.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza e dell'amore che dimostrate al vostro vescovo; grazie a coloro che sono venuti da lontano per festeggiarlo. Vi ringrazio se avete fatto ogni cosa con amore. Cercate di mettere in pratica quanto mio figlio Gesù ha detto: imparate ad amare, poi pregate. Dio è amore.
Forse non tutti riescono a comprendere fino a che punto arriva l'amore di Dio, che è arrivato a darvi Gesù che è morto in croce ed è risorto, aprendo a tutti il Paradiso. La porta del Paradiso è aperta per coloro che vogliono entrarvi. Per andare in Paradiso non bisogna fare grandi cose, occorre amare con il cuore, con sacrificio, con sofferenza. Soltanto se amate il fratello che soffre, alla fine troverete aperta la porta del Paradiso.
Tante anime salve sono qui intorno a me. Guarda, Marisella, ci sono il tuo papà e tanti altri che sono vissuti in mezzo a voi ed ora sono qui con me. Ci sono anche tanti santi ed angeli che giocano con i bimbi e con il piccolo Gesù.
Molti hanno chiesto alla vostra sorella: che cosa si fa in Paradiso? Ci si annoia? Mentre sul pianeta Terra correte in continuazione per tante cose, noi in Paradiso non corriamo, ma amiamo, cantiamo, diamo gloria a Dio, gioiamo e recitiamo i salmi. È una preghiera continua che non stanca, ma dà la gioia di stare vicino a persone che hanno amato e continuano ad amare. Quante volte vi ho detto di pregare per i vostri cari. Molti di voi hanno parenti che sono salvi o in Paradiso, che pregano e chiedono aiuto per voi, perché in loro c'è amore.
Auguri a Sua Eccellenza per il suo episcopato, ma soprattutto per il suo sacerdozio. Ieri avete fatto la veglia con tanto amore, non per uno, ma per tutti i sacerdoti. Grazie per il lavoro spirituale e materiale, per tutto ciò che avete fatto per dimostrare al vostro sacerdote, al vostro vescovo ordinato da Dio, che lo amate. Ricordatevi che dopo san Pietro, ordinato da Gesù, nessun altro è stato ordinato vescovo da Dio, se non il vostro sacerdote Claudio Gatti. Egli è stato ordinato da Dio che non gli ha chiesto il permesso, non gli ha detto: "Se vuoi ti ordino vescovo, sei libero di accettare ". Dio gli ha detto: "Tu devi diventare vescovo; devi accettare l'Episcopato". Anche quando Dio ha messo nel cuore di questa semplice creatura la vocazione al sacerdozio, ha detto: "Tu devi diventare sacerdote".
Mi ripeto ancora una volta: tutti i sacerdoti sono miei figli prediletti, ma non tutti rispondono alla chiamata di Dio; amano se stessi e il potere, amano emergere e il denaro. Nel vostro vescovo c'è l'amore verso Gesù Eucaristia, verso le anime e verso voi tutti. Ha pregato tanto per parenti e amici, ma da loro non ha mai ricevuto tanto. Questo non ha importanza, l'importante è dare, anche se non si riceve nulla in cambio.
Miei cari figli, ancora una volta vi ringrazio della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri parenti vicini e lontani. Benedico i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Buona Santa Messa. Partecipate alla Santa Messa con tutto l'amore che potete.
Marisa - Ciao. Eccellenza, è andata via.



Roma, 15 marzo 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

Viene eseguito il canto "Lieta armonia".
Madonna -
Sì, Dio solo è santo, Dio solo è potente. Voi aspettate qualcosa di grande e di bello che Dio ha promesso e sono stanca di ripetervi che Dio manterrà la sua parola.
Ora vi dico qualcosa che nessuno sa. Ieri la vostra sorella stava morendo e Dio mi ha detto: "Maria, vai a far tornare in vita quella creatura, perché la Chiesa ha ancora bisogno di lei". Io sono venuta e l'ho salvata in nome di Dio, perché la Chiesa ha bisogno di lei. Voi vi chiedete: "A cosa serve una creatura così per la Chiesa?" [1], perché sapete che gli uomini seguono, elogiano, cantano e gridano che è santo, buono e martire colui che ha migliaia di persone intorno. No, la santità è qui, in questo luogo [2]. Voi non avete chiesto nulla e non avete preteso nulla; aspettate soltanto che Dio realizzi ciò che ha promesso e che il suo braccio scenda, ma poiché Dio ama tutti gli uomini, ancora non può fare questo. Ha salvato questa creatura, perché c'è bisogno di lei. Dio non ne ha bisogno, ne hanno bisogno gli uomini della Chiesa che continuano ad avanzare, ad andare avanti, ad occupare i posti di potere e ad accumulare denaro. Sembra che tutto proceda bene per loro e che tutto crolli intorno a voi o, come dice qualcuno di mia conoscenza [3], che tutto è già crollato. Sì, umanamente parlando, lo potete dire, ma, spiritualmente parlando, no, perché Dio rimarrebbe male. Se ha posato gli occhi su di voi, se ha chiamato queste due povere creature per salvare la Chiesa avrà i suoi motivi; quando, come e perché questo avverrà, ora non posso dirlo.
Non crediate che dove vanno tante e tante persone tutto sia buono, grande e santo. No. Quando mio Figlio Gesù è nato in una grotta era solo, non c'era nessuno, eppure era il Messia, era Dio. Non ha cercato la massa intorno a sé, ha cercato l'amore, quell'amore che chiedo a voi ogni volta che vengo. Amatevi l'un l'altro; non amate soltanto gli amici, ma amate tutti, anche coloro che non sono vostri parenti, coloro che vi fanno soffrire e vi calunniano.
Voglio ripetervi ancora - parlo come donna, come una di voi - che tutto sarebbe stato molto più facile se invece di questa grande città, Dio avesse scelto un piccolo luogo dove c'erano poche persone e un solo vescovo. Ma chi siamo noi per suggerire a Dio chi deve scegliere? Ha scelto Roma, città scristianizzata, che dovrebbe ingrandirsi non con il potere e con la ricchezza, ma con l'amore. Ha scelto questi due miei cari figli prediletti di Roma e ha affidato loro una grande missione ricca di sofferenza. Miei cari figli, voi non potete capire e non avreste potuto sopportare questa sofferenza. Vi chiedo, insieme al mio amato sposo Giuseppe, al quale state facendo la novena che ovunque vede l'affluenza di poche persone, di pregare per questi miei due cari figli prediletti e soprattutto per il vostro vescovo. Egli non voleva essere vescovo [4], ma Dio l'ha scelto, comunicandogli: "Ti ordino vescovo, ti voglio vescovo perché tu abbia la pienezza del sacerdozio" e dicendogli: "Porta la croce, l'anello e il pastorale, non servono tante insegne episcopali" [5]. La pienezza del suo sacerdozio è santa, è buona, è grande, come Dio ha voluto.
Sì, lo so, ci sono dei momenti in cui crolla tutto, ci sono degli istanti in cui dite: "Dio mi ha abbandonato, Dio mi ha deluso" [6]. Umanamente parlando io parlerei come voi, perché fare questo lamento non è peccato, non offende Dio, miei cari figli. Anch'io al posto vostro avrei detto: "Dio mi ha deluso, Dio mi ha abbandonato". Spiritualmente parlando, però, Dio non delude, Dio non abbandona, Dio sa ciò che fa. Ha rimandato tutto per salvare altri suoi figli e arrivare a tre miliardi e mezzo di persone convertite, la metà della popolazione, anche se è molto difficile, molto duro arrivarci.
Il vostro vescovo si chiede: "Con tanti uomini della terra perché Dio ha scelto noi due povere creature?". Io dico: "Con tanti sacerdoti della terra non ce n'è uno vicino a lui". Infatti il vostro vescovo non ha aiuti, né dentro né fuori casa. Molti si fanno beffa di lui, ma Dio gli ha dato una buona intelligenza e il dono di penetrare nelle anime, di leggere nei cuori, quindi non può essere ingannato. Coloro che si fanno beffa di lui, peccano gravemente e chi riceve la comunione in peccato mortale commette sacrilegio. Miei cari figli, quanti sacrilegi vengono commessi nel mondo, specialmente da parte dei miei cari figli prediletti che calunniano e diffamano in continuazione e poi celebrano la santa messa. Chi non ama il fratello, chi lo ripudia, pecca gravemente.
I miei due cari figliolini pur di vivere in grazia soffrono in continuazione, piangono quando sono soli, per non farsi vedere e non pesare sugli altri. Avete festeggiato il sacerdozio, ma chi si è accorto come stava il vostro vescovo? Avete pensato a riempire lo stomaco e non tutti avete notato come stavano il vostro vescovo e la vostra sorella. La sofferenza, l'amarezza e la delusione continuano. Patiscono la sofferenza morale e la grande sofferenza fisica. Pregate per loro.
Fate con tutto l'amore questa novena al mio amato sposo, che tra pochi giorni terminerà, per i miei due cari figliolini, per voi stessi, per i vostri parenti, per le vostre famiglie, per i vostri figli. A volte i figli quando sono buoni non sono compresi. Essere buoni significa soffrire, ma è meglio essere buoni e soffrire che essere cattivi e vivere in peccato mortale.
Miei cari figli, questa lettera di Dio è molto bella, meditatela se potete. Da tempo non vi dico di leggere le lettere di Dio. Leggete i messaggi, metteteli in pratica e Dio vi ricompenserà.
Insieme al mio e vostro vescovo, grande vescovo della terra e del cielo, vi benedico. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Benedico i giovani che non sono potuti venire, quelli che sono lontani e quelli che lavorano; benedico i piccoli bimbi.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno, che si allunga fino a dove si trovano i miei figli.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Ciao, Marisella, sei stata brava a non piangere, avevi la gola gonfia. Ciao, figlia mia.
Marisa - Ciao. Eccellenza, è andata via.

* * * NOTE * * *

[1] Per le grandi sofferenze di Marisa e per le preghiere della comunità si sono convertite 200.000.000 di persone, così hanno riferito la Madre dell'Eucaristia e S. Giuseppe.
[2] Perché i membri della comunità si impegnano a mettere in pratica gli insegnamenti del Vangelo, le direttive delle lettere di Dio e le catechesi del Vescovo.
[3] Il Vescovo Claudio Gatti.
[4] Questo ha ripetuto più volte il nostro Vescovo.
[5] È scandaloso spendere tanti soldi per i vestiti e le insegne episcopali e cardinalizie.
[6] Il Vescovo e la veggente hanno confessato che diverse volte avevano pensato di chiudere tutto e ritirarsi a vita privata nel silenzio e nel nascondimento, perché schiacciati dalla sofferenza.

* * *


Roma, 18 marzo 2001 - ore 10:30
Lettera di Dio

Marisa - Oggi è la giornata dell'ammalato e ti raccomando tutti gli ammalati soprattutto quelli spirituali e poi anche quelli fisici che sono tanti, ti raccomando tutti.
Madonna - Miei cari figli oggi la lettera di Dio è molto breve. Dovete mangiare e bere il pane spirituale e questo pane spirituale lo trovate soltanto sulla mensa eucaristica. Se mangiate e bevete il pane spirituale in grazia, avrete più forza per amare tutti. Se invece mangiate il pane spirituale non in grazia allora peccate gravemente. Prima di accostarvi al sacramento della comunione fate un piccolo esame di coscienza. Cercate di comprendermi, non parlo di peccati veniali, ma di peccati grandi: questi peccati grandi sono la calunnia e la diffamazione. Ditelo a chiunque sentite parlar male, chi calunnia e diffama soprattutto non conoscendo le persone e se queste non sono presenti, pecca mortalmente. Quindi accostatevi a questa roccia che è mio figlio Gesù Cristo, che è morto per voi, mangiate e bevete il suo corpo in grazia. Domani sarò di nuovo con voi con il mio amato sposo Giuseppe. Grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo, grande vescovo, benedico voi, i vostri cari, tutti gli ammalati, le persone lontane, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Qualcuno dentro di sé sta pensando: "Come è stata breve la Madonna!". Ma vi ho avvertiti, ormai cosa c'è da dire che non è stato ripetuto tante e tante volte? Mettete in pratica quanto vi ho detto, accostatevi alla roccia che è Gesù Cristo, accostatevi alla mensa di Gesù Cristo in grazia.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Sto leggendo nel tuo cuore Marisella, so ciò che stai pensando.
Marisella - Sì, ho fatto tanta fatica a prepararmi…
Madonna - È vero tu aspetti qualcosa, ma già ha parlato il vostro vescovo, non sono più 87 milioni, oggi siamo arrivati a 89 milioni di anime convertite, per le tue sofferenze mia cara. Grazie. Ciao.
Marisa - Aspetta, ripeti quanti?
Madonna - 89 milioni.
Marisa - Pensa se stasera arriviamo a 90! Aspetta, non avere fretta, voglio domandarti una cosa: noi dobbiamo salvarne tre miliardi e mezzo?
Madonna - No, Marisella.
Marisa - Allora cerca di smuovere altre persone perché il nostro gregge prega, il vescovo prega e soffre e tu sai tutto di me. Tutti cerchiamo di dare qualcosa, ma non contate solo su di noi, altrimenti quando arriviamo? Hai visto che ti ho fatto ridere? Va bene, ciao. Che cosa ti dobbiamo chiedere? Facci stare un pochino meglio. Ciao.
Ha preso sotto braccio il suo amato sposo e sono andati via con tutti gli angeli e i santi. Tutti i bambini sono intorno.
Don Claudio siamo arrivati a 89 milioni di convertiti.
Don Claudio - Venerdì erano 87.
Marisa - Quando si sono convertiti questi?
Don Claudio - Due milioni in due giorni.



Roma, 19 marzo 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio

San Giuseppe - Miei cari figli, è il vostro Giuseppe che vi parla. Sono sempre vicino a ognuno di voi. Capisco le vostre sofferenze, chi per un motivo chi per un altro tutti soffrite. Ricordate il mio grande dubbio? Ho fatto silenzio, ma in cuore mi chiedevo: "Perché Dio mi ha dato un compito così duro?". Il dubbio è stato grande. Ci sono dubbi, ci sono scoraggiamenti, delusioni e tante altre sofferenze che o fanno parte della vita terrena, o avvengono per colpa degli uomini o perché Dio ha deciso qualcosa che solo Lui sa. Anch'io mi sono inginocchiato e ho pregato Dio, affinché mi facesse comprendere ciò che stava succedendo, poi ho avuto la risposta da un angelo. So quanto sia difficile, specialmente per chi vuol camminare sulla retta via, mettere in pratica e accettare tutto ciò che Dio dice.
Vi comprendo, è difficile, molto difficile a volte per voi uomini della terra comprendere Dio, capire Dio, così vi domandate tanti perché. Anche tu, Marisella, in questo momento ti stai chiedendo perché Dio permette che tu sia privata di tante messe. Perché vivere senza poter ascoltare la Santa Messa, senza parteciparvi? Lo so che questo ti logora e ti fa soffrire. Perché Dio vuole questo? Oggi possiamo dire per salvare le anime; ognuno di voi presenti ha salvato delle anime. Certo, senza ripetere quanto ha detto la mia amata sposa, il compito più duro è stato dato a quelle persone che Dio ha chiamato a compierlo, ma tutti, chi in un modo chi in un altro, con la preghiera, con il sacrificio o, come dice il vostro vescovo, entrando per forza in un centro commerciale, avete salvato delle anime. Un'altra persona ha detto questa frase e voi ci avete riso sopra, ma avete salvato le anime.
Sì, oggi sono 90 milioni le persone convertite, se continuate così, miei cari figli, credo che arriverete prima del tempo previsto.
Marisa - Un momento, scusa, S. Giuseppe.
San Giuseppe - Chiamami solo Giuseppe.
Marisa - Sì, chiedo anche a te ciò che ho detto alla Madonna: solo noi dobbiamo salvare tre miliardi e mezzo di anime? Perché allora non arriveremo mai.
San Giuseppe - Tu fa' ciò che devi fare e non preoccuparti del resto.
Marisa - Ti chiedo almeno che mi diate la forza di partecipare alla Santa Messa, per me è molto importante. Va' a dire questo a Dio.
San Giuseppe - Ma tu non vedi chi ho vicino a me? Vedete, mie cari figli, io non dico niente di nuovo rispetto a quanto ha detto la mia e vostra Mamma, la mia sposa, la mia sorella. Perché Dio si è fermato in questo piccolo gregge? Anche nelle altre chiese non ci sono tante e tante persone, ma perché Dio ha scelto voi?
Marisa - Io non lo so, io mi domando ancora perché ha scelto me.
San Giuseppe - Perché ha fiducia in voi; anche se a volte sembra che tutto vi crolli addosso, ha fiducia in voi. Trovatemi un altro gruppo che prega come voi, che vive in grazia come voi, che si accosta alla santa comunione ogni giorno, anche se qualcuno lascia un po' a desiderare.
Eccellenza reverendissima, siedi per favore. Sono d'accordo con la Madonnina che devi curarti; devi fare ciò che può fare l'uomo, ora basta andare avanti senza curarsi. E se non ascolti nessuno lascio il compito alla dottoressa Selenia.
Marisa - Credo che Selenia l'ascolti, me proprio no.
San Giuseppe - Aiutate questi due bei giovani.
Faccio gli auguri a tutti coloro che si chiamano Giuseppe, d'accordo Giuseppe? Soprattutto vi auguro ogni bene e di continuare a venire in questo luogo taumaturgico per pregare. So che a volte, specialmente per coloro che abitano lontano, è un sacrificio sia per il traffico che per la spesa, ma se potete, fatelo per amore dei vostri fratelli; salvate i vostri fratelli.
Novanta milioni. Guarda: questo numero è scritto in cifre d'oro, Marisella.
Marisa - Lo vedo, lo sto leggendo.
San Giuseppe - Partecipate alla santa Messa, pregate per tutti, anche per coloro che sono lontani, per le altre religioni; perché debbono tutti riunirsi e pregare insieme perché Dio è uno. Dio non allontana coloro che non sono cattolici, no. Per Dio gli uomini sono tutti uguali. Quando questo succederà, sarà un grande trionfo: il trionfo dell'amore, delle razze, della verità. Il trionfo dell'Eucaristia è avvenuto, perché sono stati diffusi i messaggi. Perché qualcuno di voi ha parlato, oggi nelle chiese fanno l'adorazione eucaristica. Miei cari figli, è merito vostro se nelle altre chiese si fa adorazione, in alcune tutti i giorni e in altre addirittura ventiquattr'ore su ventiquattro. Voi ultimamente avete fatto meno spesso l'adorazione eucaristica.
Marisa - Noi siamo stanchi, adesso facciamo quello che possiamo fare. Ci hai dato un vescovo che non ha neanche un sacerdote come aiuto. È stanco, mandaci qualcuno, mandaci qualcuno, per carità; anche brutto come la fame, ma santo. Mi è scappata.
San Giuseppe - Hai ragione, santo. Perché se non è santo, se non cammina con lo stesso passo, che il vostro vescovo ha chiamato il passo di san Giuseppe, è inutile avvicinare il vostro vescovo, perché voi avete un vescovo santo. Magari gli altri avessero un sacerdote così pronto a dare tutto per le anime! Molti purtroppo contraccambiano in un modo molto brutto che non oso pronunciare.
Buona festa a tutti. Auguri a te, Eccellenza, di tutto cuore dal tuo amato Giuseppe. Mi ami così tanto che vorrei portarti su con me.
Marisa - Aspetta, lui ha da fare ancora. Che? Ti prego fammi capire.
San Giuseppe - Marisella, dico solo che il vescovo deve curarsi, faccia ciò che deve fare per la sua salute. È bello che si dedichi alle anime e che dia tutto se stesso per loro, ma è molto importante la sua salute, altrimenti non ce la fa. Ti ricordi quanto tempo mi ha curato la mia sposa? Sono stato malato per otto anni e lei mi ha curato con tanto amore. Allora non c'erano dottori, non c'era nulla e quindi piano piano si partiva.
Marisa - Senti, san Giuseppe, io non ho capito niente.
San Giuseppe - Ma il vescovo ha capito ciò che ho detto, l'importante è che abbia capito lui e il suo dottore.
Grazie della vostra presenza. Sarò con voi e con la mia amata sposa durante tutta la santa Messa.
Marisa - È andato via.
Madonna - E io, la vostra Mamma, insieme al mio e vostro vescovo, benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Ringraziate Dio che ancora mi manda sulla terra per voi. Siete rimasti molto pochi, ma io sono con voi se voi mi volete. Qualcuno quasi tentenna, cosa posso dire io?
Marisa - Ciao piccolino. Sono andati tutti via; però san Giuseppe non è andato via, è andato dietro alla Madonna. È giusto? Perché non poteva stare vicino alla moglie? Come marito doveva starle vicino.



Roma, 22 marzo 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

San Giuseppe - Dio raccomanda di non ricevere i giornalisti finché non lo dirà Lui. Poiché avete ubbidito sempre a Dio, siate ubbidienti anche in questo momento: dite di no e basta. Dio vi ha detto che stavano tramando qualcosa sotto traccia, questa è una delle tracce.
Miei cari figli, io raccomando tutti voi a Dio con la mia amata sposa, con il piccolo Gesù, con gli angeli e i santi. Preghiamo e cantiamo. Da quando tu hai detto al bimbo di pregare ed aiutare i suoi genitori, lui lo sta facendo, ma bisogna comprendere anche il carattere, la psicologia e la reazione che comporta il dolore. Tu ne sai qualcosa, vero? Anche Sua Eccellenza ora comincia a comprendere la sofferenza fisica, perché la sperimenta.
Ancora una volta, questa mattina, Dio ti ha salvata da quell'atroce dolore e mancanza di forze; è stata una mattinata molto dura e difficile. Quando avete una piccola croce, miei cari figli, non piangetevi addosso, cercate di reagire, di pregare, di aiutare il prossimo. Ogni famiglia ha le croci, ogni uomo ne ha e sono date secondo quanto ognuno ha la forza di sopportare; non a tutti è data la stessa croce, a Gesù è stata data quella più grande. Egli ha scelto delle anime per portare la sua croce. Aiutatevi l'un l'altro.
Dio continua a dire: "Amore, amore, amore"; se dice così significa che l'amore ancora non c'è in pieno con tutti.
Vi ringrazio, miei cari figli, della vostra solidarietà e dell'impegno nel venire a partecipare all'incontro biblico, ad ascoltare la parola di Dio, spiegata in un modo speciale. La mia amata sposa ha detto che il vostro vescovo d'ogni riga fa un poema ed è vero. Non abbiamo mai sentito parlare nessun uomo della terra come lui della buona novella, della parola di Dio, di Dio, di Gesù Eucaristia, della Madre dell'Eucaristia.
Noi vi amiamo tanto, Dio ha scelto questo piccolo luogo, tanto deriso, specialmente dai grandi uomini della Chiesa. Una volta, scherzando, la Mamma ha citato un verso di Dante: "Non ti curar di loro, ma guarda e passa". Non guardate ciò che dicono e ciò che fanno, andate avanti e pregate.
Oggi è l'anniversario del miracolo eucaristico. Amate Gesù Eucaristia perché Lui vi ama.
Stai tranquilla, Marisella, la Mamma non sta male. Eccola qui.
Madonna - Io, la vostra Mamma insieme al mio e vostro vescovo ed al mio amato sposo Giuseppe benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.



Roma, 25 marzo 2001 - ore 10:40
Trascriviamo integralmente il colloquio tra la Madonna e Marisa, avvenuto alla presenza di S. E. Mons. Claudio Gatti e di moltissimi fedeli.

Marisa - Non hai portato la lettera di Dio?
Madonna - Giuseppe, mio amato sposo, prendi l'Eucaristia e consegnala al piccolo Gesù.
Ho portato la lettera di Dio. So ciò che volete sapere. Dio chiede a voi: cosa dobbiamo fare noi?
Marisa - Voi di su? Io che ne so!
Puoi dire a Dio che ho detto tanti sì, tanti, però adesso non mi sento più di continuare a dire si, perché non ho più la forza, non ho più il coraggio. Il mio sì, pronunciato nel 1973 e ripetuto ogni volta, quando accettavo la sofferenza che Dio voleva, riguardava soltanto me. Adesso però mi sono accorta che sono passati quasi trent'anni e la sofferenza riguarda anche il nostro vescovo. Voi avete ordinato al vostro vescovo di celebrare la S. Messa nella nostra cappella, dopo tre anni e mezzo che non la celebrava, ed egli ha ubbidito. Avete detto al nostro vescovo di continuare ad ubbidire a Dio e abbiamo ubbidito sempre.
Mi guardi con un viso sorridente e triste, ma voglio ancora dirti che noi non abbiamo mai chiesto nulla. Dio ha deciso di dare al nostro sacerdote l'episcopato; gli ha detto: "Ti ordino vescovo per avere la pienezza del sacerdozio e ti do tutti i poteri" e il nostro sacerdote con il pianto nel cuore e l'amarezza ha detto sì, io ho detto sì, tutti abbiamo detto sempre si. Ma voi che cosa avete fatto per aiutare noi contro gli uomini della Chiesa? Tutti abbiamo detto sì, grandi e piccoli, soprattutto il nostro vescovo.
Mi dispiace parlare così, cara Mamma mia, mi dispiace, però siamo stanchi. Chi non lo capisce può anche andare via, ma noi siamo stanchi di questa situazione: più ci comportiamo bene, più restiamo nascosti nella nostra piccola chiesa e più veniamo condannati, diffamati, calunniati. E adesso è arrivata una lettera piena di calunnie e diffamazioni, scritta dagli uomini della Chiesa.
Scusami, perdonami, ma questa è l'amarezza e il pianto di tua figlia che parla anche a nome del vescovo. Dov'è finito tutto l'amore che dite di avere per il vescovo? Nel dire: "Ti amiamo, sei grande, sei obbediente, sei onesto"? E intanto arrivano le mazzate dagli uomini della Chiesa. Noi siamo con la Chiesa e veniamo cacciati dagli uomini della Chiesa; che cosa dobbiamo fare? Non lo sappiamo più. Ti dico ancora, Madonnina, che io oggi sono scesa perché i nostri giovani hanno ricoperto con le tavole tre rampe di scale per portarmi giù. Sei, sette ragazzi mi hanno aiutato a scendere, sulla sedia a rotelle, per portarmi giù, perché era la tua festa. Io sono scesa soprattutto per loro, per il lavoro che hanno fatto per tutta la giornata di ieri fino a sera tardi. Solo i ragazzi sanno la fatica che hanno fatto. Per loro sono scesa, mi dispiace, perché non sarei scesa per nessun altro motivo.
Io da quando ero piccola ti ho sempre ubbidito, ho sempre detto sì, non ho mai detto no; neanche il sacerdote. Ti ricordi quando per tuo ordine ha lasciato tutte le coccinelle e i lupetti per andare dove tu ci mandavi? Erano quattrocento, le ha lasciate e siamo andati dove Dio voleva; abbiamo lasciato tante cose per seguire Dio, per ubbidire a Dio. Ci sono tante persone che possono testimoniare che abbiamo sempre ubbidito a Dio. E gli uomini della Chiesa cosa hanno fatto? Hanno diffamato anche l'ultimo miracolo eucaristico, il miracolo avvenuto nelle mani del nostro vescovo l'11 giugno 2000. Hanno diffamato tutto. Lo so che hanno soprattutto offeso Dio e te, però a voi non possono far nulla, ma a noi sì, a noi sì. Non ce la facciamo più ad andare avanti. Checché ne dica il vescovo io sono stanca e non voglio più saperne di niente, di niente, di niente; non ce la faccio più.
Questa è la lettera, che certamente voi del cielo conoscete benissimo, che descrive noi che insegniamo ad amare l'Eucaristia come dei Caini, degli assassini. Ci accusano di rovinare le persone. Non so che cosa dobbiamo fare, io non lo so, non lo so, e, da come mi stai guardando, capisco che non lo sai neanche tu. Che cosa dobbiamo fare? Ci mandano le spie, ci controllano dove andiamo e per strada non ci salutano. Entriamo nei negozi e se qualche persona ci riconosce scappa via. Anche dei dottori ci hanno riconosciuto e non ci hanno rispettato come pazienti. Che cosa dobbiamo fare per non morire su questo pianeta Terra? La nostra è una croce grandissima, io non ce la faccio più, credimi. Con tutto l'amore che ti voglio, non ce la faccio più. Anche il nostro vescovo dice che non ce la fa più. Nessuna delle persone che ci vogliono bene e che ci sono rimaste accanto sopporta di vedere la nostra grande sofferenza. Quante persone sono andate via dopo che i signori del Vicariato hanno parlato male di noi. Quante persone ci hanno abbandonato, eppure abbiamo dato a tutti una parola d'incoraggiamento, gesto d'amore, un segno di affetto.
Che cosa dobbiamo fare? Rispondi, cosa dobbiamo fare? Che cosa dobbiamo fare? Non rispondi? Vai da Dio, chiedi a Dio che ci ha detto di ubbidirgli. Abbiamo fatto tutto quello che ci ha chiesto, gli abbiamo sempre detto si. Oggi, cara Madonnina, dico no, non ce la faccio più; ho le carni martoriate, non ce la faccio più. Io ho sempre accettato tutto: la passione, la sofferenza fisica e quella morale. Mai nessun veggente ha sofferto quanto noi; anzi, hanno goduto, si sono ingranditi, hanno realizzato diverse iniziative. Noi, eccoci qui. Siamo come prima delle apparizioni. Che cosa abbiamo in più? Il tendone, la Basilica che a Dio piace tanto. Non abbiamo potere, non abbiamo chiesa, non abbiamo niente, non chiediamo niente, non vogliamo niente.
Ti chiedo perdono, a me dispiace parlarti in questo modo, perché ci siamo sempre voluti bene, però è tanta la sofferenza. Sono tanti anni che soffro e non ho paura della sofferenza, ma mi avevi promesso che io avrei sempre sofferto e il sacerdote avrebbe trionfato. Invece lo condannano tutti: grandi e piccoli. Mandano lettere ai parroci e li minacciano: "Se voi andate da quello lì vi sospendiamo a divinis". I parroci passano la parola ai vice parroci e anche essi non vengono qui, altrimenti vengono sospesi. Eppure si sono convertite milioni di anime, per le nostre sofferenze, ma dove sono? Mandane almeno una da noi per aiutare.
Perché non mi rispondi? Dicci cosa dobbiamo fare. Che cosa dobbiamo fare?
Quando mi hai detto: "Gesù vuole che vivi la passione", ho detto sì, non mi sono mai tirata indietro. Dovevo soffrire per salvare un'anima? Ho detto sì, ho detto sempre sì, ma oggi non mi chiedere nulla, perché non me la sento di dire sì.
Parla, ti prego, almeno tu parla; non mandare lettere anche tu. A chi gli uomini della Chiesa hanno mandato lettere piene di calunnie e diffamazioni? A un povero vescovo. Che cosa fa di male? Fa amare e conoscere l'Eucaristia. Eccoci qui, siamo pochi, che cosa facciamo di male? Perché preghiamo? Hai visto che adesso molti fanno l'adorazione eucaristica, ma la fanno per metterci in cattiva luce. Infatti dicono: "Non può essere vero che la Madonna ci rimprovera di non amare l'Eucaristia, perché l'adorazione eucaristica la facciamo". Che cosa dobbiamo fare? Perché il Papa non si muove? Vogliono farci capire che il Papa ha approvato tutto questo, anche se non emerge il suo nome. Perché il Papa cerca solo la massa? Perché ama le grandi parate? Quelle persone invitano i cantanti pur di avere tanti giovani.
Madonna - Grazie, Marisa, Marisella nostra cara, grazie di quanto hai detto. È vero, è come tu hai detto, ma Dio non vuole uccidere i suoi figli; non vuole una seconda arca di Noè, con la quale possono salvarsi pochissime persone; aspetta che ci siano le conversioni.
Marisa - E noi? Che dobbiamo fare?
Madonna - Dio vi ha detto di andare avanti e di non curarvi di queste persone. Se il vescovo vuole scrivere ai vescovi d'Italia, rispondendo punto per punto a tutte le menzogne che sono contenute nel comunicato ufficiale della C.E.I., lo faccia pure.
Don Claudio - E a che serve?
Marisa - Ma non risponderanno, anzi ci bastoneranno di più. Che cosa dobbiamo fare? Noi aspettiamo una tua risposta. Non so se ubbidiremo a quanto hai detto, lasciaci liberi di rispondere o non rispondere, lasciaci fare come ci sentiamo noi.
Madonna - Va bene, Marisella, siete liberi di fare come vi sentite.
Marisa - Però mi dispiace, oggi dovevamo festeggiare la Madre dell'Eucaristia, e ci tenevamo tanto a questa festa, invece siamo tutti prostrati da questa dolorosa situazione. Attendiamo una risposta decisa, sicura, incoraggiante; non credo di pretendere troppo. Sono anni che non riesco a dormire per le sofferenze che offro per la Chiesa e gli uomini della Chiesa. Ma io chi sono? Sono una semplice laica; prendi dei sacerdoti, convertili, fai fare loro quello che hai fatto fare a noi.
Madonna - Posso parlare, Marisella?
Marisa - Sì, sì.
Madonna - Miei cari figli, innanzitutto la scarsa presenza di persone mi fa soffrire molto, perché significa che con tanti miracoli che Dio ha fatto in questo luogo taumaturgico anche coloro che sono venuti qui non hanno capito nulla. Ripeto ancora: "È più facile correre a vedere una statuina che piange o che sanguina che correre a vedere mio figlio Gesù Eucaristia che sanguina".
Voi siete qui per festeggiare la Madre dell'Eucaristia, festeggiatela! La lettera che è arrivata è un comunicato ufficiale ed è piena di falsità. Hanno raggirato tutto pur di farvi chiudere, di stancarvi, di portarvi alla morte. Ma io già vi ho detto che non riusciranno a portarvi alla morte, perché noi siamo con voi. È giusto rispondere a questo comunicato, Eccellenza, perché così fino all'ultimo hai detto ciò che pensavi, con verità ed onestà, perché naturalmente tu sei nella verità, ma ricordati che loro non risponderanno.
Voi avete sperato che questo fosse l'ultimo colpo di satana; oh, sarebbe infelice se fosse l'ultimo colpo di satana, perché vorrebbe dire che non c'è più tempo per altre conversioni. Inoltre ciò che hanno aggiunto in fondo al comunicato fa capire che sono pronti a martoriarvi, ancora agendo sotto traccia, perché senza mai scoprirsi, mandano avanti altri. Il cardinal Ruini ha molto gioito, perché ha firmato il comunicato come presidente della C.E.I. e non come vicario del papa; questo significa che loro stanno avanzando, conquistando potere, accumulando denaro e voi, miei due cari figli, sapete chi sono.
Caro vescovo, io non voglio ordinarti né di scrivere né di non scrivere, ti lascio libero di fare quello che il tuo cuore sente. Io posso solo consigliarti: scrivi per far trionfare la verità, e ciò che scriverai rimarrà agli atti. Potete fare ciò che ha pensato Filippo e Marisella su Internet, nel sito. Un domani tutti dovranno sapere che questi miei due angeli sono morti per la Chiesa. Tutti i presenti sono liberi di aiutarli.
Grazie, Samuele, dei tuoi saluti, grazie, perché mi hai salutato. E tu, Marisella, non mi saluti?
Marisa - Io ti voglio bene e tu lo sai, però ciò che avevo dentro dovevo dirlo, me ne dispiace, però dovevo dirlo. Io devo difendere il vescovo, lo devo difendere perché io ho detto sì e lui ha sofferto, se io non avessi detto sì lui non avrebbe sofferto; la colpa è mia perché ho detto sempre sì. Se io non avessi accettato lui non avrebbe sofferto; io ho detto sempre sì senza pensare che lui andava incontro alla grande sofferenza.
Madonna - Basta adesso, Marisella, basta. Volete partecipare alla Santa Messa come se fosse l'ultima della vostra vita? Volete con me festeggiare la Madre dell'Eucaristia per quanto potete? Io vi amo, non dimenticatelo mai.
Marisa - Ma anche noi ti amiamo, soltanto non sono più d'accordo nel dire ancora sì, perché io mi sento colpevole di aver portato don Claudio all'immolazione e alla distruzione, perché ti ho detto sempre sì. Dovevo dire no, ma non mi sentivo, mi sembrava brutto dire di no a Dio, e ho detto sempre sì. Ma adesso non ce la faccio più.
Spero che le persone presenti comprendano il mio stato d'animo.
Madonna - Sì che ti comprendono, Marisella. Chi non ti comprende vuol dire che non ha capito nulla della tua vita. Stai tranquilla, pensa in questo momento a te stessa.
Marisa - Ah sì? E tutto quello che ho dato fino adesso? Da quando sono nata, per un motivo o l'altro ho sempre sofferto.
Madonna - Vogliamo pregare tutti insieme Dio Padre con la preghiera che Gesù ha insegnato a tutti? Coraggio, Marisella, allarga le braccia e guarda verso Dio Padre. Recitate la giaculatoria che piace tanto a Gesù: Cuore Eucaristico di Gesù, tu sai, tu puoi, tu vedi, provvedi ai nostri bisogni, aiutaci con la tua grazia. Madre dell'Eucaristia, prega con noi.
Miei cari figli, perdonatemi se vi ho parlato così, ma sono la Mamma del cielo e della terra, anch'io devo ubbidire a Dio; perdonatemi, la vostra Mamma vi chiede perdono.
Marisa - No, tu non devi chiedere perdono, soltanto vogliamo un aiuto più concreto; sembriamo pecorelle smarrite, non sappiamo più che fare.
Madonna - Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisella, il vescovo ha compreso ciò che ho detto.
Marisa - Hai compreso?
Don Claudio - Cosa devo capire, che continua tutta la sofferenza? Posso fare una domanda io? Dille se la posso fare.
Marisa - Ti può fare una domanda?
Madonna - Sì, certo.
Don Claudio - Siamo arrivati alla situazione che temevo: essere condannati dagli uomini della Chiesa. Io avevo chiesto a Dio di non permettere che si arrivasse a questo punto: avere contro tutta la Chiesa italiana, la Congregazione della Dottrina della Fede e la Congregazione del Clero. Cosa significa questo comunicato per Dio? Per me significa una cosa sola: essere condannati dalla Chiesa che amiamo tanto e per la quale siamo pronti a dare la vita. Non ci hai detto cosa dobbiamo fare. Devo scrivere a Ruini e perdere altro tempo? Scrivere ai vescovi d'Italia che hanno paura del loro presidente? Io condivido in pieno quello che ha detto mia sorella. Sì, è vero ci sentiamo abbandonati, gettati in un mare in burrasca, sommersi, schiacciati dalle onde. E gridiamo come gli apostoli: "Signore, destati altrimenti periamo". Non ho mai parlato così davanti ai miei fratelli e alle mie sorelle, ma sento che questo è il momento di farlo. Sono confuso, Dio mi tira da una parte, la Chiesa dall'altra. Questo vuole Dio? Io non mi sento di continuare a combattere e tu sai il motivo: perché ai posti di comando ci sono tutti uomini che ha messo il Papa: alla Congregazione della Dottrina della Fede, alla Congregazione del Clero, alla presidenza della C.E.I. Voglio una parola chiara da te: devo combattere contro queste persone che sono state elette dal Papa e che dicono che il Papa è con loro e non è con noi? Puoi rispondermi?
Madonna - Il Papa non è con loro, il Papa è stato raggirato come hanno tentato di raggirare te. Essi sono più forti e, umanamente parlando, vanno avanti e allargano sempre di più il loro cerchio. Allora bisogna stare o con loro o contro di loro. Ma chi è contro di loro? Nessuno, perché tutti hanno paura. Io vorrei che almeno tu non cedessi le armi e non diventassi come uno di loro. Il Papa conosce solo quello che vogliono fargli sapere. Sa anche di questo comunicato, ma per ora non può far nulla e non sa tutto. Tu sai come lo tengono in piedi e che prima era un forte Santo Padre e ora è un debole Santo Padre. Ormai è nelle mani di questi uomini della Chiesa che lo raggirano come vogliono. Si sentono forti e potenti, fanno capire che anche il Papa ha approvato quel comunicato, ma non è vero, è tutta una manovra cattiva del signor Ruini.
Caro Don Claudio, se vuoi, chiudi tutto. Stai pensando: "Ho perso trent'anni". No, non hai perso trent'anni, hai salvato tante anime. Queste persone presenti ti lasceranno chiudere o saranno con te? È arrivato il momento di decidere seriamente: o stare con te o con i massoni; questo è ciò che posso dirti. Ti capisco, mi metto al posto tuo, al posto vostro, perché so che la Chiesa è arrivata al momento più critico della sua storia. Non era mai successo che su una veggente e su un semplice sacerdote ordinato vescovo da Dio si accumulasse tanta invidia e gelosia fino ad arrivare alla calunnia e alla diffamazione. Il santo Padre Pio, santa Bernadette e santa Giovanna d'Arco in confronto a voi non hanno sofferto nulla. Nessun santo del cielo, nessun uomo della terra ha sofferto quanto voi due. Questa sofferenza ha salvato tante anime. Voi mi chiedete: "Perché non vengono qui?". Non possono, hanno il divieto, altrimenti per loro, se sono sacerdoti scatta la sospensione a divinis, se sono laici, altre punizioni. Avete salvato tante anime, siete arrivati a 200 milioni, non è poco, mio caro vescovo, mio amato vescovo, mia cara Marisella.
Marisa - Hai detto 200 milioni?
Madonna - Sì, 200 milioni di anime. Voi, piccolo gregge, alla grande sofferenza del vescovo e di Marisella avete aggiunto le vostre preghiere, sacrifici e digiuni per arrivare a questa grande cifra: 200 milioni di anime.
Marisa - Ma noi non vedremo mai neanche una di queste anime?
Madonna - Che cosa ha fatto il salesiano che veniva qui?
Marisa - Anche lui?
Madonna - Si è messo con loro, si è unito a loro e poiché il segretario della Congregazione della Fede Mons. Bertone è un salesiano…
Marisa - Siamo arrivati a questo punto? Dicci tu come stanno le cose.
Madonna - Avete un'intelligenza molto forte. Don Claudio, Eccellenza Reverendissima, hai ancora qualcosa da dire?
Don Claudio - No, non lo so, sono molto confuso, sono lacerato. Sento la gioia per la conversione di milioni di persone, ma... Non posso parlare, non ce la faccio, perché ho un groppo alla gola.
Madonna - Volete partecipare alla S. Messa e festeggiare la Madre dell'Eucaristia? E tu, mio caro sacerdote prediletto, vescovo ordinato da Dio, vuoi celebrare la Santa Messa con tutto l'amore come hai sempre dimostrato?
Don Claudio - Sì, sì.
Marisa - Ma noi aspettiamo il vostro aiuto. Vogliamo sapere che cosa dobbiamo fare. Dobbiamo chiudere? Che cosa dobbiamo fare, dobbiamo smontare tutto e andarcene via lontano? Che cosa dobbiamo fare?
Madonna - Restate dove siete, anche se questo vi dovesse portare alla morte.
Marisa - Se dobbiamo arrivare a questo punto io dico di no, io preferisco chiudere, non so il vescovo. Vuoi chiudere?
Don Claudio - No, questo mai, non è questo che voglio, non voglio chiudere. Ripeto solo che non voglio essere considerato l'uomo che sta distruggendo la Chiesa, questo non lo voglio, questo non riesco ad accettarlo, è più forte di me. Io amo la Chiesa, ed essere indicato dai miei confratelli, dai compagni di seminario e dai sacerdoti di Roma come colui che sta distruggendo la Chiesa, questo non riesco ad accettarlo e tu lo sai.
Madonna - Ma tu sai pure che è in atto una grande vendetta contro di te, per il coraggio e la forza con cui difendi la verità e proteggi l'Eucaristia. Come può un solo uomo distruggere la Chiesa? Loro la distruggono, loro parlano e sparlano. Come puoi tu da solo distruggere la Chiesa? Scrivono contro di te per ferirti, per vendetta. Tu sai che il signor Ruini ha detto: "Mi vendicherò e lo schiaccerò", e sta arrivando a questo. Quindi stai tranquillo, non sei tu che distruggi la Chiesa. Chi è intelligente, chi legge su Internet, chi conosce voi non dirà mai che tu "distruggi la Chiesa". Possono distruggere la Chiesa un semplice vescovo e una handicappata veggente? Scusa, Marisella, se dico questo. Oh, ci vuole ben altro; loro distruggono la Chiesa. Dovete essere tranquilli, lasciate dire, lasciate fare. Certo, questo è un colpo di satana, ma non sono finiti; finiranno solo dopo che avrete chiuso tutto, ma questo Dio non lo vuole anche se vi ha lasciato liberi. Poiché prima che Dio parlasse tu, mio caro vescovo, hai detto: "Non chiudo" e tu, Marisella, "Chiudo" noi, scusami, accettiamo la decisione del superiore.
Marisa - Certo, perché ora vi fa comodo quella del superiore, ma non accettate le decisioni di quei superiori, nei quali parla lo Spirito Santo.
Madonna - No, Marisella, non parla lo Spirito Santo in loro, state tranquilli non è lo Spirito Santo che parla in loro, è ben altro, è colui che si è ribellato a Dio per primo.
Adesso vi prego, se non hai altro da dirmi, Eccellenza, preparatevi per la S. Messa. Anzi, oggi voglio che tu benedica me, il mio amato sposo, gli angeli, i bimbi angeli che ho intorno, i santi, i papi, ti chiedo in ginocchio di benedire noi tutti. Coraggio, sono davanti a te e a Marisella. Benedici, mio caro figlio prediletto.
Don Claudio - La benedizione di Dio onnipotente Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e rimanga per sempre, amen.
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo. Marisella, non mi dai un bacio oggi?
Marisa - Sì, tanto faccio sempre quello che dice il mio direttore spirituale. Lui ha detto sì e io ti do il bacio.
Madonna - È dato col cuore, Marisella?
Marisa - Ma sì, anche se il cuore è tutto sgangherato te lo do.
Madonna - Samuele, canta a Dio.
Marisa - Se lo farai soffrire non so se canterà ancora. Ciao. Ho fatto la cattiva? Le ho detto tutto quello che avevo nel cuore.
Don Claudio - Le hai detto quello che era giusto che tu dicessi.



Roma, 29 marzo 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

Marisa - Ti raccomando tutti i malati in spirito e corpo, tutte le persone che si sono raccomandate alle mie preghiere. Ti raccomando il nostro vescovo, i nostri giovani, il nostro piccolo gregge.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. È un momento difficile più che mai questo. Voi direte: ma è sempre un momento difficile per noi? Già ho letto nei vostri cuori, vero Eccellenza? Questo pianeta Terra che continua a sporcarsi di tutto, anche dalle cose minime viene sporcato, viene infangato dai piccoli ai grandi uomini. Quante volte vi ho detto: quello che interessa i grandi uomini è il potere, è quel vile denaro che fa essere grandi, che permette di schiacciare con molta facilità il piccolo; interessa questo loro. E io ancora una volta vi ripeto: il paradiso è aperto per i piccoli, per i poveri in spirito; per i grandi, se hanno camminato dritti sempre nella loro vita.
Ti ricordi, Marisella, quando hai sognato tutti i papi? Ne vedevi da una parte e dall'altra, e così sarà. I papi umili, semplici, poveri in spirito, senza tesori, senza denaro, erano accanto a noi, ma gli altri insieme a cardinali, vescovi, sacerdoti e laici, che hanno pensato solo a diventare grandi e ad esercitare il potere, ad accumulare denaro, erano dall'altra parte. Ti ricordi, Marisella, che erano divisi da un grande fiume.
Marisa - Sì, ma tutto questo che vuol dire?
Madonna - Voglio dire che tutti dovete vivere nell'umiltà, nella semplicità, nell'aiuto fraterno, nell'amore. Per coloro che non vivono nell'amore, che non amano, che non sanno amare, non c'è posto in Paradiso, non possono godere Dio. Gesù misericordioso è apparso a suor Faustina, ma anche Lui ha detto: "Alla fine Dio sarà giudice". Dobbiamo credere sia al Gesù misericordioso, che vi fa comodo, sia a Dio che sarà giudice e che a tanti non fa comodo. Credono a Gesù perché fa comodo, non credono in Dio che domani sarà giudice di tutti perchénon fa comodo.
Qualcosa sta arrivando, ma non posso aggiungere altro, che riguarda non soltanto voi, ma tutte quelle anime che soffrono e sono combattute perché amano Gesù, perché amano l'Eucaristia, perché vanno in Chiesa; io parlo di tutto il mondo. A volte vi guardo; mi sembrate tanti pulcini che cercano in tutti i modi di amare Gesù Eucaristia e vi domandate: "È possibile che solo noi l'amiamo?". Ebbene, non sono tanti coloro che sono cresciuti come voi, specialmente come i giovani. Oh, basta che guardate da soli cosa fanno, come vivono e muoiono i giovani. Gesù ha detto alle pie donne: "Piangete sui vostri figli e non su me". Raccomandate i vostri figli, pregate per i vostri figli, hanno molto bisogno di preghiere, perché su questo pianeta Terra non c'è chi aiuta veramente i giovani. Non sono seguiti neanche nelle parrocchie dove pensano a farli giocare al pallone e a tante altre attività, ma la vita spirituale è trascurata.
Io ringrazio te, Marisella, per tutto ciò che mi hai detto domenica; era giusto, era vero, per questo ti guardavo con gli occhi pieni di lacrime, anch'io piangevo con te, perché ciò che dicevi era la verità. Sono contentissima che sei riuscita a parlare come quando eri bimba, a dirmi tutto e a parlare di tutto.
Marisa - Posso parlare adesso? A cosa è servito? Questo se lo chiede anche il vescovo.
Madonna - Da' tempo al tempo, Dio non è un uomo, Dio non è un robot, Dio non è un fenomeno da baraccone, Dio è Dio e sa quello che fa. Se rimanda i suoi interventi è soltanto per non vedere tanti suoi figli morire in peccato e perdere il paradiso. E allora pazienta, aspetta le vostre preghiere, i vostri sacrifici e la tua passione, Marisella.
So che hai detto no, ma quando è arrivata di nuovo la passione non hai detto nulla, hai sofferto in silenzio, nessuno si è accorto di nulla. Tu non hai detto no, non hai detto sì, la passione è arrivata perché Dio ha deciso così e tu non hai detto nulla. Per questo, miei cari figli, vi invito a pregare, a fare piccoli sacrifici; venerdì chi può faccia il digiuno; ho detto chi può, Eccellenza, chi non può, chi non ha una salute buona, chi prende tante medicine come Marisella - vero Marisella che siamo arrivati a 25? - non può fare il digiuno. Non ti preoccupare, in paradiso sarai bellissima, come me.
Marisa - Beh, non proprio come te.
Madonna - Sarai bellissima, quindi non ti preoccupare.
Marisa - Posso chiedere una cosa? Io non dico che non devo usare la sedia a rotelle, ma che funzioni quel macchinario che rotola per le scale, così io posso scendere.
Madonna - Adesso partecipate alla santa messa. Anche tu, Marisella, ascoltala per via radio; certo la messa non è valida, però puoi pregare e chissà che Dio alla fine dica: "Sì, per te è valida".
Marisa - Va bene, fate come volete, io sono qui.
Madonna - Miei cari figli, la Mamma vi ringrazia della vostra presenza. Ringrazia la forza e il coraggio del vostro vescovo, aiutatelo con le preghiere e ringrazia voi tutti presenti.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Madonna - Sì, Marisella, benedico di nuovo la lettera che ha scritto il Vescovo; stai tranquilla.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Nonna Iolanda, coraggio, coraggio; sapessi quante anime riesci a salvare con le tue sofferenze!
Marisa - A quante anime convertite siamo arrivati?
Madonna - Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Marisa - Non ci hai coperto con il tuo manto.
Madonna - Marisa, non devo dire sempre i saluti in fila.
Vi tengo stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Sia lodato Gesù Cristo. E non piangere, Marisella.
Marisa - Non piangere neanche tu. Ciao.


Lettere di Dio di Aprile 2001

 

Roma, 1 aprile 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio

Marisa - Gli angeli e i santi vengono avanti in fila due per due, in ultimo arriva la Madre dell'Eucaristia.
Ti raccomando tutte le persone che hanno bisogno dell'aiuto di Dio. Sia fatta sempre la Sua volontà, ma quanto è difficile fare la volontà di Dio! Una volta mi sembrava più facile, adesso è tutto più complicato.
Madonna - Certo, Marisella, più si diventa grandi agli occhi di Dio e più è grande la missione, più è difficile andare avanti.
Marisa - Se non erro giovedì hai detto che Dio sta preparando qualcosa. Si tratta di qualcosa per noi o per quei signori?
Madonna - Ho capito ciò che vuoi dire, ma non ti devi preoccupare, lascia fare a Dio. Fai come hai sempre fatto, abbandonati a Dio.
Marisa - Dio faccia quello che vuole, ma io piccola creatura del mondo, non mi sento più di dire sì. Malgrado il mio no mi avete fatto passare due giorni di passione. Quindi si capisce che anche per voi io non conto neanche come il due di briscola.
Madonna - Riesci, malgrado tutto, Marisella a farmi sorridere.
Marisa - Vorrei sorridere anch'io e tutti noi.
Madonna - Rivangare e riparlare sempre delle stesse cose non vi fa bene. Voi soffrite tanto, ma anche noi, quando siamo sulla terra, soffriamo come voi. Vorremmo tanto aiutarvi, e per l'ennesima volta vi ripeto: Dio mantiene sempre ciò che promette. Voi non conoscete i tempi di Dio, ma Lui mantiene sempre le promesse.
Marisa - Dal 1973 fino al 2001 ha mantenuto quella promessa? I tempi di Dio sono così lunghi? Allora quando andremo in Paradiso, se i tempi sono così lunghi?
Madonna - Miei cari figli, vi ringrazio della vostra presenza, dell'amore che dimostrate verso questo luogo, verso il vostro vescovo e la vostra sorella; dovete dimostrarlo anche fra di voi.
Oggi è un giorno brutto e bello; tre anni fa, proprio il primo aprile, il vostro vescovo fu sospeso a divinis perché non aveva gettato l'Eucaristia macchiata di sangue, portata in questo luogo taumaturgico. Non si può sospendere un sacerdote perché non getta l'Eucaristia. Voi sapete che gli era stato ordinato di gettare l'Eucaristia, definita dagli uomini della Chiesa: "fenomeno da baraccone, pezzo di pane". Chiedo ad ognuno di voi, anche se non siete sacerdoti: cosa avreste fatto al suo posto? Avreste preso l'Eucaristia e l'avreste gettata? Ecco: il vescovo non ha fatto questo, ma è stato sospeso a divinis.
Dio ha aspettato tre anni e mezzo, durante i quali il vostro vescovo non ha celebrato pubblicamente la S. Messa, poi è intervenuto e lo ha obbligato dicendo: "Tu devi dire la S. Messa". Gli uomini della Chiesa l'hanno ricattato: "Se rinneghi ciò che hai visto, se dici alle persone che le hai ingannate, se dici che quelle ostie le ha portate il demonio, ti faremo vescovo e ti daremo tutto", ma il vostro vescovo non ha ceduto al ricatto, non gli interessava diventare vescovo, non gli interessava il potere e tutto il resto e ha risposto: "No, questo mai".
Spero che qualcuno di voi riesca a comprendere quanto questo sia stato duro per il vostro vescovo che si è trovato come Cristo in croce. La Chiesa lo tirava da una parte e Dio dall'altra. Ma a chi doveva ubbidire? A Dio e così ha fatto. Poi è intervenuto Dio di nuovo e con voce trionfante, con voce forte come un tuono ha detto: "Ti ordino vescovo", senza chiedergli il permesso. Soltanto lui sa cosa è passato nel suo cuore perché sapeva come avrebbero reagito gli uomini della Chiesa: non avrebbero mai creduto.
Dopo l'ordinazione episcopale è avvenuto il grande miracolo eucaristico. Se il miracolo è avvenuto l'11 giugno 2000 e Don Claudio è stato ordinato vescovo il 20 giugno 1999, vuol dire che Dio ha confermato l'ordinazione episcopale che è santa e grande.
Gli uomini non hanno rivolto la loro attenzione al miracolo eucaristico, del quale avete scritto nel libro "Tu sei Vescovo ordinato da Dio, Vescovo dell'Eucaristia", ma si sono fermati al suo episcopato, alla pienezza del suo sacerdozio. Cosa c'è di male nell'avere un vescovo in più, nel dare la pienezza del sacerdozio anche al vostro sacerdote prediletto? Dov'è il male? Dov'è la disubbidienza? Dio non può fare ciò che vuole? Don Claudio è stato di nuovo condannato. Finirà questa storia? Dovete ancora pagare il vostro contributo, miei cari figli, poi la storia finirà e comincerà una nuova era, una nuova storia.
Siamo in quaresima, continuate a pregare; fate la Via Crucis più lentamente, con più amore, meditando ciò che dite, senza correre; non è finendo cinque o dieci minuti prima che guadagnate qualcosa. Pregate, offrite a Dio i vostri fioretti e sacrifici, i vostri digiuni, chi può farli; ci sono tanti fioretti e tante cose da fare. Ci sono persone chiamate alla missione della sofferenza spirituale, che è molto più difficile, voi pregate per costoro.
Siamo vicini alla Giornata delle Palme, quando Gesù entrerà trionfante a Gerusalemme. Anche oggi si ripete la stessa scena: prima si grida "osanna" e poi "crocifiggi". C'è chi dice osanna al vostro sacerdote, c'è chi crede in lui, ma la vigliaccheria è talmente grande, la paura è talmente grande che molte non osano neanche fare una semplice telefonata e dire: "Non vengo, ma sono con te". Ricordate cosa avvenne a Gesù: dopo aver avuto tanta gente intorno è rimasto solo con la mamma, con alcune donne e con S. Giovanni. Il vostro vescovo, anche se qui è passata tanta gente, è rimasto con un piccolo gregge; lui però è più fortunato di Gesù perché ha più gente intorno a sé.
Non stancatevi mai, pregate. Anche se qualcuno soffre duramente, vero Marisella? Prega, figlia mia, prega e soffri tanto.
Grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico tutti i bambini presenti, i bambini malati, i giovani malati.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.



Roma, 5 aprile 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

Marisa - Ti raccomando i parenti di colui che è morto. Benedici tutti coloro che sono in vita e i bambini nati da poco.
Madonna - Non mi dici niente del piccolo Jacopo?
Marisa - Certo, questo sempre, lo sai. Guarda, Nicolas saluta con la manina e benedice i cuginetti.
Madonna - Cara Marisella, la tua iniziativa è molto bella e piace a mio figlio Gesù. Sia il giovedì, sia il venerdì, sia il sabato della Settimana Santa dovete preparare tutto nel modo migliore.
Per te, figlia mia, la passione durerà tutta la quaresima fino a tutta la notte del venerdì. Dio ti aiuterà, non ti lascerà sola.
Marisa - Non so più se devo dire sì o no; non lo so. Che devo dire? Fiat voluntas Dei, come ha detto il vescovo.
Madonna - Tu cosa dici?
Marisa - Sia fatta la volontà di Dio.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Sta per terminare la Santa Quaresima e vorrei che faceste un esame di coscienza per vedere cosa avete fatto e come avete trascorso questa santa quaresima. Mancano ancora alcuni giorni prima che la quaresima finisca, perciò cercate di moltiplicare le vostre piccole croci, le sofferenze, i fioretti, i digiuni. Cercate di fare tutto quello che Dio chiede ad ogni anima, anche se non tutti rispondono a questa chiamata così bella, così grande, perché non si comprende che dopo la croce, dopo la morte c'è la vita. Per questo vi dissi: "Gridate: viva la croce". Santa è la croce, perché dopo la croce c'è la vita, e nella vita c'è Dio.
Cercate di mettere in pratica i messaggi dati. Dovete pregare, perché questa lettera, scritta in modo forte, ma con tanto amore, porti alla conversione almeno alcuni di quei figli che continuano a correre soltanto dove c'è la possibilità di emergere. Essi emergono facilmente, perché sono seguiti da tanti e riescono ad avere attori, cantanti, musica pur riunire molte persone. Voi, invece, vi ritrovate in questo piccolo orticello, in questo luogo taumaturgico che amate tanto. Dio è contento di questo piccolo angolo di paradiso; consideratelo anche voi un angolo di paradiso e tenetelo sempre pulito, sia materialmente che spiritualmente. Godete di questo angolo di paradiso.
Coraggio, perché la quaresima sta per terminare e chissà se il regalo arriverà, per questo vi invito a pregare. Qual è la parola che la mamma spesso ripete? Amatevi, amatevi tutti.
Arriva la Santa Pasqua, è bello che andiate dai parenti, è bello che vi riuniate, ma non pensate solo al mangiare, solo al divertimento, pensate prima a Dio e poi a tutto il resto.
Ti fa male la testa, figlia mia?
Marisa - Sì, mi stringe tutto.
Madonna - Coraggio, devi arrivare al venerdì notte e sarà dura, molto dura. Ma si salveranno tante altre anime; tu non puoi neanche immaginare quante.
Marisa - Basta che mi aiutate, perché io non ce la faccio.
Madonna - Anche nonna Iolanda sta facendo grandi cose durante questa quaresima per salvare le anime e aiutare il vescovo. È vero, Eccellenza, anche tu stai salvando tante anime, ma non quelle alle quali stai pensando, non c'è più possibilità di salvezza per loro. Anche i giovani, anche il piccolo Emanuele, collaborano a salvare le anime.
Marisa - Ma quando vieni tu piange sempre, me lo sai dire perché?
Madonna - Perché ha sonno.
Miei cari figli, continuate questa quaresima; durante questi pochi giorni che sono rimasti pregate l'uno per l'altro, pregate per il vescovo, pregate per tutte le persone che hanno bisogno di Dio. Voi che avete conosciuto Gesù, tramite il vostro vescovo, mettete in pratica quanto vi ha detto, perché più si riceve e più si deve dare. Chi riceve tanto deve dare tanto e voi avete ricevuto tanto. Grazie per ciò che fate.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i bimbi, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore, come stringo in questo momento Emanuele, e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.



Roma, 7 aprile 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

Marisa - Cara Madonnina, ti affido tutte le persone che si raccomandano alle mie preghiere: la lista diventa sempre più lunga. In questo momento vorrei raccomandarti Giuseppe, tu sai che è molto debole, dagli la forza di accettare questa prova e fa' che la mamma Anna venga presto fra le anime salve.
Madonna - Quando recitate il Padre Nostro dovete allargare le braccia.
Miei cari figli, voi non potete immaginare che grande gioia avete dato a mio Figlio Gesù nel fare questa giornata di adorazione eucaristica; non potete comprendere la sua gioia nel vedere i suoi figli che pregano. C'è chi ha tentennato, qualche pensiero ha provocato delle distrazioni e a qualcuno si sono chiusi gli occhi, ma Gesù è contento anche di questo, perché siete uomini della Terra. Tante volte vi ho detto che potete anche addormentarvi fra le braccia di Gesù, però non dovete approfittarne e lasciarvi andare con facilità. Se sentite il bisogno di chiudere gli occhi e dormire, riposatevi con Gesù, ma poi riprendete a pregare e a colloquiare con Lui, a chiedere aiuto e a dire: "Gesù, quando finirà tutto questo? Quando si convertiranno i grandi uomini della Chiesa?". Non lasciatevi andare, altrimenti satana, come sapete, è pronto ad infiltrarsi con molta facilità; non potete capire quanto ciò sia facile per lui. Chiudete ogni porta, finestra o spiraglio attraverso cui satana potrebbe entrare e pregate.
Miei cari figli, la gioia di questo giorno è molto grande anche per noi; molte anime si stanno salvando grazie alla vostra sorella che sta vivendo la passione giorno e notte. Voi sapete che per lei sarà così fino alla notte del venerdì santo. Da lunedì a mercoledì farà anche il digiuno, che interromperà giovedì, festa del sacerdozio, per riprenderlo venerdì; soltanto sabato sera potrà mangiare di nuovo. Se Dio chiede questo, le darà la forza per sopportarlo; comunque lei dovrà essere ubbidiente al suo direttore spirituale, che può decidere diversamente e dirle: "Dio ha chiesto questo, però ora ti ordino di interrompere il digiuno"; Dio non si offenderà. Noi del Paradiso desideriamo questo e le daremo tutta la forza necessaria per salvare le anime. Marisella, stiamo correndo i tempi: oggi siamo arrivati a trecento milioni e ventiduemila.
Marisa - Io non riesco neanche a pronunciare il numero! Sono trecento milioni e ventiduemila?
Madonna - Mio piccolo gregge, il merito di tutto ciò è anche vostro, perché avete lavorato e cooperato a questa missione, ma soprattutto è di Sua Eccellenza che soffre, prega e lavora. Spero che i destinatari della lettera capiscano. Voi non aspettatevi nulla, poi se arriverà qualcosa, meglio così.
Miei cari figli, ora partecipate alla Santa Messa e chi può continui l'adorazione fino a tarda ora; vegliate e pregate con mio Figlio Gesù per non cadere in tentazione.
Il vostro vescovo farà l'adorazione in casa con i malati; egli starà un po' con voi e un po' con loro, perché hanno bisogno di pregare e hanno il diritto di stare in compagnia di mio Figlio Gesù per adorarlo, come voi. Grazie per le anime che riuscite a salvare.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico questo crocifisso che verrà messo al posto di quello che è stato rubato. È passato tanto tempo da quando le pie donne l'hanno donato al vescovo, che per la stanchezza si è dimenticato di farlo benedire. Se vorranno prendere anche questo, per venderlo o metterlo nella propria casa, voi siate felici e contenti, non preoccupatevi.
Vi benedico tutti tenendovi stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Non andare via in fretta, aspetta un momento; posso domandarti una cosa?
Madonna - Marisella, so già cosa vuoi domandarmi.
Marisa - Hai detto che si sono convertite trecento milioni e ventiduemila anime e questo è bellissimo; hai parlato del crocifisso e delle anime salve, ma il momento si sta avvicinando? Ciao.
Don Claudio, vedi lei come fa? Abbraccia tutti i bimbi e va via insieme agli angeli.



Roma, 8 aprile 2001 - ore 10:50
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi è un giorno di gloria per mio figlio Gesù, è il giorno in cui cantare "Osanna, osanna, al figlio di Davide". Molte persone hanno cantato osanna mentre Gesù trionfante entrava in Gerusalemme! Lui vedeva tutte quelle persone, alcune delle quali avevano ricevuto grazie e miracoli, ma c'era anche tra loro chi lo beffeggiava, chi cercava il modo per catturarlo e ucciderlo.
La gioia e la felicità di mio figlio Gesù era così grande che quando allungava lo sguardo e fissava una persona, questa sentiva qualcosa dentro di sé e si convertiva. Vi ho detto questo perché anche fra voi può succedere che qualcuno, fissando una persona in modo buono e guardandola fino in fondo al cuore, riesca a farle capire di amarla e la porti alla conversione, e quando questa arriva è difficile tornare indietro.
Come già vi ho detto, coloro che si convertono sono migliori di coloro che si dicono convertiti, per questo la campagna di preghiere e di sofferenze che state facendo per la conversione di tanti, e tanti uomini della terra è molto bella e grande.
Quando ieri ho comunicato il numero dei convertiti alcuni sono rimasti sbalorditi, ma altri invece quasi indifferenti, hanno detto: "Tanto dobbiamo arrivare a tre miliardi e mezzo". Qualcuno ha anche pensato: "Dobbiamo salvarli tutti noi?". Io ho risposto: "Sì, il compito più grande è qui, in questo luogo taumaturgico; tante anime vi aiuteranno, ma non saranno al vostro livello, non a un livello così grande, così elevato". Il contributo più grande, più eclatante parte da qui; per questo ho chiesto alla veggente il digiuno per tutta la settimana, tranne il giovedì, perché giovedì è la festa del sacerdozio ed è festa grande; voi sapete che per lei la passione continuerà fino a venerdì notte.
Perché vi dico queste cose? Perché voi possiate pregare per lei, affinché abbia la forza di sopportare tutto. Anche stamani non sta bene, sta male: ha dei gravi problemi, ma lei è voluta scendere lo stesso in mezzo a voi. Allora tocca a Noi del Cielo aiutarla. Voi intanto pregate per i vostri cari, per le anime dei defunti. Raccomandatevi a coloro che sono saliti in paradiso e possono aiutarvi e pregare per voi, come possono scendere fino a voi, accarezzarvi e baciarvi. Voi pregate, ed essi pregano a loro volta, affinché le loro intenzioni ricadano su di voi. Quante volte ho detto: "Pregate secondo le mie intenzioni", ma le mie intenzioni sono le vostre, quindi le mie preghiere sono sempre per voi.
Coraggio, miei cari figli, non voglio trattenervi ancora, perché anche voi dovete gridare: "Osanna al Figlio di Davide".
Miei cari figli, la vostra sorella nel suo cuore ha raccomandato tutte le persone che si sono affidate alle sue preghiere. Anche se lei non l'ha detto, io ho letto tutto nel suo cuore e non le ho dato il tempo di dirlo, tanto so ciò che vuole e ciò che pensa.
Coraggio, non vi dovete spaventare se c'è la pioggia, se c'è il sole, se c'è la luna, le stelle, il vento; queste cose non devono preoccuparvi. Quando c'è la pioggia godetela, quando c'è il sole godete; tanto tra pochi mesi, quando farà più caldo, vi lamenterete perché fa troppo caldo. Andate avanti senza paura, senza tentennamenti. Fate tutto quello che potete fare, con il canto, con la preghiera; ricordatevi che cantare è pregare due volte, se il canto è fatto bene, se cantate con il cuore, con l'amore, non certo mettendovi in mostra. Poiché il canto è due volte preghiera, voi intensificate sempre di più il canto, ma soprattutto intensificate l'amore verso tutti.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari; benedico i vostri oggetti sacri.
Marisa - Don Claudio, lo sai chi c'è qui?
Madonna - Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. È andata via in fretta, si vede che anche lei ha da fare su.



Roma, 12 aprile 2001 - ore 21:30
Lettera di Dio

Marisa - Come sempre ho tante persone da raccomandarti, ma a volte mi vergogno di chiederti aiuto per la mia mamma, per il vescovo e per tutti coloro che hanno bisogno. Aiuta anche il piccolo Nicolas che oggi compie dieci anni.
Madonna - Miei cari figli, voi non potete immaginare la grande gioia che avete dato al mio cuore nel vedere ciò che avete preparato con tanta fatica e amore. Purtroppo nelle grandi realizzazioni c'è sempre qualche nuvoletta, ma Gesù non guarda questo, Gesù guarda ciò che avete ideato e compiuto. Oggi Egli è qui con voi, poi tornerà al Padre; ha detto che non vi lascerà soli, quindi vivete questo Giovedì Santo con tutto l'amore che potete, perché soltanto dove c'è amore c'è Dio. Miei cari figli, mi ripeto: non potete immaginare la mia gioia in questo momento per tutto il lavoro che avete fatto, ma ciò che è più bello e grande è che oggi il numero delle anime convertite è arrivato a cinquecento milioni…
Marisa - Più venticinque milioni?
Madonna - Cinquecentoventicinque milioni di persone convertite. Lo so, Marisella, che non sei abituata a cifre così alte.
Marisa - No, io mi trovo bene con i numeri piccoli.
Madonna - Questa è una gioia grandissima. Gesù non ha mai avuto una gioia così grande: veder preparare con tanta cura la sua venuta, nonostante siate talmente pochi a dare aiuto e collaborazione, perché c'è chi ormai lavora, chi sta male e chi è lontano; le pie donne e i giovani hanno fatto molto.
Marisa - Non chiamarle pie donne, perché si vergognano.
Madonna - Marisella, fai quello che il vescovo ti dice.
Marisa - Sì, mi dite sempre di fare ciò che Dio, la Madonna ed il vescovo chiedono, ma io resto sempre in croce.
Madonna - Vorrei che questa serata fosse dedicata tutta a mio Figlio Gesù; non vi preoccupate di eventuali errori, avete preparato tutto con cura e per iscritto, ma gli sbagli possono sempre verificarsi per le creature umane; lasciate che tutto avvenga con semplicità e spontaneità. Se si verificano dei piccoli errori non agitatevi, pensate solo che tutto il Paradiso è con voi ed è contento di quanto avete preparato.
Guardatevi intorno: chi c'è qui? Un semplice vescovo, un semplice sacerdote e dei semplici laici, mentre la basilica di S. Pietro è piena di gente. Ciò che accade in questo luogo non avviene in nessun'altra parte della terra. Nelle grandi basiliche ci sono tante persone che lavorano, si impegnano e lì entrano miliardi di denaro, invece da voi entrano milioni di anime convertite. Cosa desiderate di più?
Marisa - Le anime convertite! Rispondo io per tutti.
Madonna - Partecipate a questa mensa eucaristica organizzata in un modo molto particolare, come ai tempi di mio Figlio Gesù e godete di questa giornata, ma ricordatevi che dove manca l'amore non c'è Dio e voi sapete cosa significa amare. Amate, amatevi tutti; specialmente voi, mio piccolo gregge, dovete amarvi e aiutarvi a vicenda. Voi, pie donne, siete state veramente brave. Questo vale anche per chi non ha avuto tempo per cucirsi la tunica, perché la vostra sorella ha avuto l'idea all'ultimo momento.
Ora non soffrite di questo, ma godete e il prossimo anno, se Dio vorrà, tutti avrete la tunica. Amore, amore, amore. Dio, Dio, Dio. Lavorate, soffrite e offrite tutto a Lui.
Marisa - Posso chiederti una cosa? Venerdì notte finirà la passione per me?
Madonna - Non lo so, Dio potrebbe ripensarci.
Marisa - Io non ce la faccio più. Va bene, o dico sì o no, alla fine è sempre un sì.
Madonna - Raccomando a tutti di offrire questa giornata per i sacerdoti. Avete fatto gli auguri al vostro vescovo? Oggi è la festa del sacerdozio, è una festa molto grande e bella.
Auguro ogni bene a tutti, soprattutto a coloro che non sono potuti venire per partecipare a questa mensa eucaristica.
Miei cari figli, insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri e tutto ciò che avete preparato con tanto amore. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Vorrei raccomandarvi di fare domani la Via Crucis con tutto l'amore che potete; non stancatevi mai di pregare. Il venerdì santo è un venerdì prezioso perché dalla morte si passa alla vita, alla gioia e all'amore.
(La Madonna vede il foglio con il programma che Marisa ha fermato sul braccio con una spilla)
Marisa -
Questo? Guardi proprio tutto.
Madonna - Sì. Ieri e oggi sono stata vicino a qualcuno, mentre lavorava; io vi sono sempre vicina, osservo e guardo tutto, ma ci vuole più semplicità e amore. Grazie.
Marisa - Ciao.
Don Claudio, è andata via, ma provava una grande gioia per tutto ciò che abbiamo preparato, perché è molto semplice, eppure molto bello.



Roma, 15 aprile 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio

Marisa - Gesù risorto! Come sei bello, Gesù! Sono presenti anche la tua Mamma, il tuo papà, gli angeli e i santi; tutti i bimbi santi vi fanno corona.
Gesù, ho tanti malati da raccomandarti e tu sai che in quest'ultimo periodo molte persone sono state male; ti raccomando Giacomo, Jacopo e Samuele, fa' sì che anche loro possano godere la Santa Pasqua come tutti. Ti affido tutti i malati che sono negli ospedali e tutti coloro che si sono raccomandati alle mie preghiere. Gesù, fa' risorgere anche noi, non insieme a te, perché sarebbe troppo grande e bello, ma dopo di te. Per amore tuo abbiamo cercato di fare ogni cosa nel modo migliore e so che sei felice, contento di questo, così ha detto la Mamma. Gesù, aiuta i malati, sono tanti e aiuta anche tutti i presenti; ci sono anche dei malati fra di noi. Tu se vuoi puoi farlo, perché sei Dio!
Gesù - Sono venuto per darvi la mia benedizione dopo la resurrezione, poi torno al Padre. Vi benedico tutti, miei cari figli. Lo Spirito Santo scenda su ognuno di voi.
Marisa - Manda il tuo Spirito, Signore!
Sono venuti i tre Gesù! Che bello! Era tanto che non vi vedevo tutti e tre insieme.
(Si recita tre volte il Gloria Patri)
Marisa -
Sono entrati uno dentro l'altro e sono andati via.
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma; vi ringrazio della vostra presenza e per tutto ciò che avete fatto in questi giorni, per il modo con cui avete preparato tutto per dare gloria a Gesù che veniva condannato a morte. Oggi Gesù è risorto ed è venuto qui in mezzo a voi per darvi la sua benedizione. Ricordatevi che la sua sola presenza è sempre una benedizione continua.
Poco tempo fa ho detto che qualche cosa deve accadere; voi provate ad alzare una mano lungo il capo, poi piegatela un pochino in avanti: ecco, la mano di Dio è scesa ancora un po'. Ma ho qualcosa di più bello da dirvi; Marisella, mi raccomando, non sbagliare con i numeri!
Marisa - Scrivi. 725 milioni e 500 mila.
Madonna - Brava.
Marisa - Se andiamo avanti così celermente io preferisco avere la passione tutti i giorni, così arriviamo prima al traguardo.
Madonna - No, Marisella, hai sofferto troppo, figlia mia. Hai sofferto la passione fino a questa notte, quindi hai fatto più di quanto ti avevamo chiesto.
Marisa - Sì, va bene, ma ora non mi interessa; l'importante è che siamo arrivati a 725 milioni e 500 mila anime convertite: spero di aver detto bene.
Madonna - Voi siete un piccolo gregge, ma pensate cosa ha fatto questo piccolo gregge. Per quanto è possibile lasciamo da parte ciò che hanno sofferto la vostra sorella e il vescovo, ma il merito è anche vostro, delle vostre preghiere, del lavoro che avete fatto qui, con amore. Anche voi avete salvato le anime; non bisogna fare grandi cose per salvare un'anima, bastano piccoli sacrifici. Vi siete accorti anche da soli che è più facile che si converta una persona lontana che un vostro familiare, un vostro figlio o un vostro parente; per questo la Mamma vi dice sempre di non stancarvi mai di pregare. Ricordatevi l'amore: anche in paradiso troverete l'amore, perché incontrerete Dio, che è amore.
Non ho da aggiungere altro se non fare gli auguri a tutti voi, alle vostre famiglie, ai vostri cari e anche a coloro che non credono, ma questo non ha importanza, fate gli auguri a tutti da parte della Madonna, da parte della Madre dell'Eucaristia.
Le lettere del vescovo sono arrivate; come al solito alcune sono state accettate e tenute come reliquia, altre stracciate, altre… preferisco non dirlo, perché la Pasqua è già un po' dura per voi. Quella lettera può convertire il più incallito peccatore, il più lontano miscredente o ateo, ma coloro che si dicono uomini di Dio, che sono stati chiamati e scelti da Dio, che hanno avuto il dono dello Spirito Santo, costoro continueranno la lotta contro il vostro vescovo. La mano di Dio sta scendendo lentamente, perché Dio continua ad aspettare le conversioni. Mio piccolo gregge, guardate dove siete arrivati in poco tempo. Ci sono anche altre persone che pregano per gli uomini della Chiesa, ma il compito maggiore è stato affidato a voi; dovreste essere contenti, felici che Dio vi ha affidato questa missione.
Coraggio, tutto il Paradiso è con voi, vero Nicolas?
Nicolas - Sì, Madonnina.
Marisa - Potresti mandarlo dai genitori per accompagnarli e aiutarli?
Madonna - Lui va spesso ad aiutarli e ad accompagnarli. Ieri la vostra sorella ha fatto un atto di eroismo molto grande, ma dovrà farne un altro ancora più grande. Pregate molto per il giorno 28 aprile, pregate molto perché la vostra sorella deve fare un passo più grande e se supera quel traguardo tutto sarà più sereno per tutti.
Spero che abbiate compreso quanto ho detto, voi sapete di chi parlo. Aiutate la vostra sorella con la preghiera.
Grazie di tutto, miei cari figli, grazie della gioia che avete dato a mio figlio Gesù, grazie per tutto ciò che avete fatto giovedì santo, venerdì santo e sabato santo; grazie di tutto. Eravate pochi, ma questo non ha importanza; quelle poche persone hanno dato gloria a Dio e amano Gesù Eucaristia, amano lo Spirito Santo. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico anche le uova di pasqua che tutti avete ricevuto.
Marisa - A me non l'hanno dato perché ho la glicemia alta, così ha detto il vescovo. Però se mi regalano l'uovo io lo guardo e non lo mangio.
Madonna - Marisella, è bello vederti sempre scherzare con i giovani, nonostante il dolore e la sofferenza.
Marisa - Se non faccio così sono tutti mosci. Tu sai cosa vuol dire mosci? Come si dice?
Don Claudio - Deboli.
Marisa - Va bene, non dico più niente, perché se comincio a parlare poi…
Madonna - Va bene. Vogliamo recitare insieme il Padre nostro?
Vi tengo tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo, alleluia, alleluia.
Marisa - Ciao. Ti raccomando ancora gli ammalati che sono qui, quelli in ospedale e in casa.
Sei bellissima, anche Gesù era bellissimo. Ciao.
Don Claudio, prima è venuto Gesù risorto, poi è venuta la Santissima Trinità, infine la Madonna e con lei c'erano tutte le anime salve e i bambini.
Don Claudio - Si sono convertite 725 milioni di anime.
Marisa - E 500 mila. Non dimenticare il numero: 725 milioni e 500 mila. Ma quando arriveremo a tre miliardi e mezzo?


Lettere di Dio di Maggio 2001

 

Roma, 1° maggio 2001 - ore 18:30
Lettera di Dio

Marisa - San Giuseppe, oggi aspettavo te al posto della Mamma, perché di solito il 1° maggio vieni tu. Hai portato la lettera di Dio? Tu, la Madonnina e tutti i santi ogni volta che venite siete sempre più belli e splendenti.
Vorrei raccomandarti tutte le persone che si sono raccomandate alle mie preghiere, soprattutto i malati nello spirito e nel corpo. Proteggi tutti noi, aiuta il nostro vescovo, sai che ti ama tanto. Lui spesso dice che ha il passo di San Giuseppe, dagli un po' della tua forza perché ha bisogno anche di essa.
Ora stanno entrando tutti gli angeli, i santi e le anime salve e tutti i bambini cantano intorno a loro. È una scena meravigliosa! Credo che se dovessi descriverla, nessun pittore o scultore della terra riuscirebbe a rappresentarla così com'è.
San Giuseppe - Dio Padre ha mandato me a portare la sua lettera di amore e di pace in tutto il mondo. Ascoltatela con attenzione, perché è Dio che parla. Questo mese di maggio deve essere pieno di amore, di gioia, di sacrificio e di preghiera; deve essere così grande, forte e potente da far cessare le guerre, non solo quelle combattute con le armi, ma anche le guerre tra i sacerdoti, tra le suore, nelle famiglie. I genitori, anziché gioire perché i loro figli fanno un cammino spirituale molto elevato, li sgridano e quasi li prendono in giro; non sono contenti se i loro figli partecipano alla Santa Messa, ricevono la Santa Comunione, o fanno un'opera di carità. Aveva ragione una persona non credente che disse queste parole: "Preferisco che i miei figli vadano lì piuttosto che diventino drogati, alcolizzati o disonesti". Se ogni genitore parlasse in questo modo tutto sarebbe più facile, non ci sarebbero contrasti, né suicidi ed omicidi: i genitori non ucciderebbero i figli o i figli i genitori, come se tutto fosse un gioco, un divertimento, come se l'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, fosse un oggetto da buttare via, dove e quando si vuole. A volte gli uomini coccolano e amano più un animale che un cristiano; l'animale viene soccorso mentre il cristiano, l'uomo creato da Dio, viene abbandonato.
Quando la mia amata sposa vi ha chiesto di far conoscere la lettera del vostro vescovo ai sacerdoti non ha detto di andarli a cercare, ma solo se avessero parlato del comunicato del cardinal Ruini si doveva presentare loro la lettera di risposta. Quando la Madonnina o qualcun altro del paradiso vi parla, dovete ascoltare e mettere in pratica quanto vi viene detto, così come dovete seguire ciò che il vostro vescovo decide. Se non conoscete bene la teologia o il Codice di Diritto Canonico non siete all'altezza di parlare e rispondere ad un sacerdote che li conosce benissimo e costui può anche farvi cadere in un tranello molto pericoloso, perché capisce di parlare con persone che non sono preparate. Perché non accettate quanto vi si dice? Mi ripeto: se qualcuno parla male del vescovo mostrate la lettera, ma se nessuno dice niente dovete tacere, perché anche tacendo si può fare del bene alle anime. Quanto è difficile obbedire ai superiori! Ognuno di voi cerca di agire come vuole, perché è convinto di fare del bene; l'intenzione può anche essere buona, ma essa non basta quando si disubbidisce gravemente.
Miei cari figli, è molto importante che voi ubbidiate al vostro vescovo, perché se agite di testa vostra potete metterlo in difficoltà o in condizione di ricevere telefonate e lettere cattive. Così non lo aiutate, non l'amate. Non vi chiedo troppo, fate soltanto ciò che potete; non tutti sono in grado di parlare e replicare alle accuse che vengono mosse al vostro vescovo. La vostra sorella, quando non è preparata, tace e in questo modo dà il buon esempio; se voi parlate senza sapere è controproducente per il vostro vescovo. Se voi l'amate, dimostratelo.
Queste lunghe lettere di Dio non parlano soltanto di preghiera, conversione e digiuno; in esse ci sono richiami materni per aiutarvi, per portarvi alla santità e al grande amore verso Dio, perché Dio è amore. Dio ama tutti, anche gli uomini che non lo meritano.
La mia amata sposa chiama i sacerdoti "miei figli prediletti", anche se non tutti rispondono alla chiamata; se lei dice questo, anche voi dite: "Dio ama tutti, quindi anche noi amiamo tutti, anche coloro che non rispondono, fanno soffrire e cercano di distruggere questo luogo taumaturgico".
Non so se tutti hanno compreso che questa lettera di Dio è piena di amore, di pace e di gioia; Dio vi ama immensamente, altrimenti non manderebbe la mia amata sposa, me o gli altri santi a parlarvi per portarvi alla santità. Il santo Padre Pio è qui accanto a me e guarda i miei due figliolini con tanto amore, perché, come tutti noi del paradiso, sa quanto è grande la loro sofferenza; il suo sguardo arriva fino a nonna Iolanda che soffre immensamente, anche se spesso lo nasconde. Dio non ha chiamato solo la vostra sorella a soffrire ma anche sua madre; ha chiamato anche sua nipote ad una sofferenza molto grande, ma molto bella agli occhi di Dio. Pregate per questi miei figli.
Marisa - San Giuseppe, ascolta, poiché tu sei il padre di Gesù, a me non piace dire "padre putativo", ti raccomandiamo questi nostri nipotini che ogni tanto stanno male, oggi ti raccomandiamo Samuele e Jacopo. Quando sono stata con voi non ho mai visto Gesù bambino con la febbre, stava sempre bene e correva qua e là.
San Giuseppe - Perché, Samuele quando balla non corre da una parte all'altra?
Marisa - Perché? Tu l'hai visto?
San Giuseppe - Certo. Vero, piccolo Nicolas, che abbiamo visto giocare Samuele e Jacopo?
Marisa - Per favore, non dire il nome. Ora sta piangendo Emanuele: quante messe ascolta, povero figlio, quanti rosari!
San Giuseppe - E ha ragione.
Marisa - Volevo domandarti una cosa; ne avevo due in mente, una me l'aveva detta Don Claudio ma non la ricordo perché sono molto smemorata. Volevo chiederti: Gesù diceva tutti questi rosari?
San Giuseppe - No.
Marisa - Te lo chiedo perché da un po' di tempo non riesco a pregare bene.
San Giuseppe - Marisella, non ci riesci perché soffri la sudorazione, il bruciore in tutto il corpo e le stimmate; cosa vuoi fare di più?
Marisa - Perché Samuele ed Emanuele, queste povere creature, devono sentire tante preghiere?
San Giuseppe - Perché voi vivete sulla terra, però ricordi quel giorno quando erano su in paradiso con i bimbi? Allora non ascoltavano preghiere, ma cantavano, davano gloria a Dio e giocavano.
Miei cari figli, questi colloqui tra la vostra sorella e noi del paradiso sono molto belli, sinceri, e leali; sono veritieri, perché un'anima che ama Dio deve parlare così. Via le grandi parole, basta dire: "Dio ti amo, Dio ti amo, Dio ti amo".
Marisa - Padre Pio, volevi dirmi qualcosa?
Padre Pio - No, figlia mia, volevo solo dirti che ti aiuto nella sofferenza.
Marisa - Una volta mi chiami "sorellina", un'altra mi chiami "figlia mia", ma chi sono io per te?
Padre Pio - Tu sei tutto per me.
Marisa - Allora scusami, vuoi pregare per Sua Eccellenza Monsignor Claudio Gatti, vescovo ordinato da Dio, vescovo dell'Eucaristia? Lo aiuti?
Abbiamo salvato altre anime? Cinque in più? Ottocentosessanta milioni?
Don Claudio - Cinque milioni, non cinque persone.
Marisa - Cinque milioni. Io che ho detto?
Don Claudio - Hai detto cinque.
Marisa - Io sono imbranata.
San Giuseppe - Loro hanno capito, Marisella, non ti preoccupare se sbagli con i numeri.
Marisa - Noi vorremmo arrivare ad un miliardo; perché non dividi gli altri due miliardi e mezzo per tutto il mondo? Noi non ce la facciamo!
San Giuseppe - Si farà secondo la volontà di Dio, Marisella. Bisogna ubbidire a Dio e non agli uomini, perché gli uomini possono ricattare e ingannare, ma Dio no.
Marisa - Va bene.
San Giuseppe - Miei cari figli, questo mese di maggio sia dedicato pienamente alla mia amata sposa, alla Madre dell'Eucaristia. Forse non tutti potete venire ogni giorno, ma se Dio ha deciso che tutti i giorni ci sarà l'apparizione, significa che ha i suoi fini, quindi chi può, venga, chi non può, preghi. Grazie.
Insieme al vostro vescovo, grande sacerdote della terra, benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Madonna - Ed io, la vostra Mamma, vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Mando il mio bacio alla nonna Iolanda, al suo pronipote, agli altri pronipoti che sono malati e a tutti coloro che non sono potuti venire.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Senti…
San Giuseppe - Di' pure, so già cosa vuoi dirmi.
Marisa - Ho visto che in piazza S. Giovanni ci sono cinquecentomila persone, ma lì vanno Gesù e la Madonna?
San Giuseppe - Noi veniamo in questo luogo taumaturgico e non dovete preoccuparvi se siete pochi. Certo, se qui ci fosse stato qualcuno dei grandi cantanti anche voi avreste avuto molte persone, ma non credo che vogliate questo.
Marisa - No, noi cantiamo da soli e facciamo quello che possiamo. Ciao, San Giuseppe, ti raccomando il nostro vescovo, aiutalo.
Io mando sempre un bacio alla Madonnina, posso mandarlo anche a te?
San Giuseppe - Certo.
Marisa - Hai visto? La Madonnina è venuta a coprirci con il suo manto, poi ha preso i bambini ed è andata via in mezzo a tutti quei fiori e agli uccelli che cantavano. Ciao.
Don Claudio, credo che questa sia la prima e l'ultima sera che scendo per l'apparizione, vero?
Don Claudio - Perché?
Marisa - Se non ci sono i baldi giovani, come faccio a scendere?
Don Claudio - Quando ci saranno scenderai, altrimenti rimarrai nella tua stanza.

 

Roma, 3 maggio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

Madonna - Marisella, finalmente ci vediamo all'incontro biblico.
Marisa - Perché hai in mano gli striscioni di tutti i sacramenti?
Madonna - Perché i sacramenti non sono rispettati. Sono rispettati solo il santo battesimo perché è ricevuto dai bimbi e l'estrema unzione. Sono gravemente offesi i sacramenti. La santa cresima è ricevuta solo per poter celebrare il matrimonio.
Il matrimonio, celebrato in peccato, porta alla rovina. Molti si accostano a questo sacramento per poter dire: "Mi sono sposato"; si preoccupano di essere belli fuori, ma l'anima com'è? Nella confessione si dice quello che si vuol dire e il resto rimane dentro il penitente perché si vergogna; fanno la santa comunione in peccato, arrivano in chiesa a fine messa e ricevono la comunione tanto per dire: "La faccio come gli altri", non sapendo che ricevono mio figlio Gesù. Le persone che ricevono la santa comunione senza sapere che cosa significhi sono milioni. Questi sacramenti sono dimenticati, non si vivono.
Dio Padre mi ha anche detto: "Pochi osservano i comandamenti, la legge di Dio". Tutto ciò che riguarda la Chiesa, tutto ciò che porta alla santità dà fastidio sia ai sacerdoti che ai laici, allora organizzano grandi feste, annunziano anche dai microfoni le feste e tutti, come pecore, vanno a ricevere l'Eucaristia. Cosa è l'Eucaristia? Non è un pezzo di pane da mandare giù o da buttar via; l'Eucaristia è Gesù in corpo, sangue, anima e divinità. Chi rispetta i comandamenti? dicono di amare Dio, ma pochi rispettano la legge di Dio. Tu, Marisella, hai detto una frase molto bella: "Se noi arriviamo a convertire un miliardo di persone, le rimanenti possono essere convertite da altri?". Se voi arrivate a un miliardo, gli altri due miliardi e mezzo di persone da chi saranno aiutati? Dove andrà mio figlio Gesù a bussare? Dai sacerdoti che non sono pronti al sacrificio?
Ora comprendete perché qui non ci sono tante persone: perché questo discorso dà fastidio e non viene accettato. Quando si deve parlare di Dio, dei comandamenti e dei sacramenti gli uomini rispondono: "No, non è per noi", però quando viene eseguito un concerto organizzato dai sacerdoti, sono presenti moltissime persone, perché non dà fastidio, anzi, si divertono. Voi direte: "Ma la Mamma viene sempre da noi a rimproverarci?". Io non vi rimprovero, voglio solo farvi capire che quando si cammina sulla via della santità le leggi di Dio, tutti i sacramenti, devono essere rispettati alla lettera. Dà fastidio andare a messa, fare la confessione, non dover guardare un'altra donna, rispettare il sesto comandamento, amare Dio e il prossimo come se stessi, dà fastidio, stanca. Invece il santo rosario è recitato, se ne recitano anche tre alla volta, perché le persone stanno insieme. Vengono sbiascicati rosari e magari non vanno a messa, non fanno la confessione e la comunione.
Ecco perché, quando vengo sulla terra in mezzo a voi, c'è tanta amarezza nel mio cuore, ma non per colpa vostra, miei cari figliolini, no. Quando una mamma vede che i suoi figli prediletti non rispettano la legge di Dio, soffre. I laici, quelli che frequentano le parrocchie, che si sentono qualcuno, che appoggiano i parroci, non rispettano la legge di Dio, ma cercano di primeggiare, di essere qualcuno. Dicono: "Io conosco il vescovo, io sono amica del vescovo, io aiuto il parroco, io collaboro in parrocchia, io, io, io…", e i comandamenti? Chi rispetta i comandamenti? Le persone non vengono qui, perché qui si parla solo di preghiera, di amore, dei comandamenti di Dio, della legge di Dio, dei sacramenti. Qui non si parla in chiesa, mentre in altri posti parlano, e nessuno ha il coraggio di dire: "Tacete perché c'è Gesù". Nessuno lo fa, va tutto bene purché ci sia gente.
Allora dico a te, mio caro vescovo, sii felice per come sei e per come sono coloro che vengono qui per pregare, per amare, perché amano Gesù Eucaristia.
Oh, la Mamma avrebbe tante cose da dire per farvi comprendere quanto è grande l'amore di Dio e quanto Dio è poco amato da tutti. Ho detto anche ieri sera: se provaste a mettere dei cartelli che annunciano che qui vengono dei grandi cantanti vedreste che il giardino si riempirebbe subito, tutti verrebbero per sentire i cantanti, non per pregare. No, Dio non vuole questo da voi che avete fatto un certo cammino, accontentatevi così. Siete pochi, è vero; fa male al cuore vedere poche persone; anche coloro che hanno ricevuto grazie non vengono più, perché pregare, parlare di Dio e della Madonna stanca. Però se succede un fatto grande tutti corrono, ma non qui, dove c'è stato il miracolo eucaristico più grande. Qui non tornano, perché non sono a posto interiormente. Come possono, le persone, parlare del miracolo eucaristico se non sanno neanche cos'è? Questi miracoli eucaristici danno fastidio ai sacerdoti. Anche coloro che hanno visto con i propri occhi i miracoli eucaristici si sono allontanati perché non sapevano più che cosa dire e che cosa fare, e perché la loro anima non era a posto.
Quante volte ho detto: non tradite mai mio figlio Gesù. Una volta vi invitai a scrivere il vostro sì su una lettera e il cesto era pieno di sì. Tutti avevano scritto sì, e ora dove sono tutte quelle persone? Perché il miracolo eucaristico li ha allontanati? Perché non erano a posto; chi è a posto non ha paura. ma gode degli interventi di Dio.
Gesù - Chi ha ordinato vescovo san Paolo, Eccellenza?
Don Claudio - Tu, Gesù?
Gesù - Io, Gesù, sono venuto qui , e sono vicino alla Mamma che vi parla. Accanto a me ci sono gli apostoli, ma soprattutto c'è San Pietro, il capo della Chiesa e San Paolo. Io ho fermato Paolo che andava a uccidere i cristiani. L'ho accecato e poi gli ho ridato la vista. Io l'ho ordinato vescovo, come ho ordinato te.
Madonna - Però la tua ordinazione episcopale, Don Claudio, è ancora più grande, perché è partita da Dio che ti ha detto: "Ti ordino vescovo!". Dio è venuto in questo luogo: ha ordinato il vescovo, che un domani ordinerà anche altri vescovi e sacerdoti.
Marisa - Ma bisognerà aspettare Jacopo, perché i nostri giovani, avranno tanto da fare.
Madonna - Quando arriverà il momento in cui dovrai lavorare, mio caro vescovo, avrai anche la forza di combattere e di lottare, ma ricordati che il primo impatto, il primo incontro sarà molto duro e difficile per te; avrai vicino solo queste persone, povere, ma sante.
Marisa - Aspetta un momento: fra quanti anni? Perché…
Madonna - Marisella, tu cerchi sempre di farmi dire qualcosa. Io non sono Marisella, ricordati; io non ci cado.
Marisa - Va bene, neanche io ci cado, ci ho provato.
Madonna - Siate felici, siate veramente felici di quello che siete, anche se nessuno è perfetto, solo Dio lo è. Fate sempre un passo avanti, come vi ho detto altre volte: un passo avanti, mai indietro, non dovete mai indietreggiare, mai andare in crisi e se si va in crisi, se vi lasciate andare, riprendetevi subito, subito. Vedete Gesù quanto è buono, è venuto a dare l'annuncio desiderato al vostro vescovo e poi è tornato al Padre con i suoi apostoli. Io sono qui con i miei angeli, con i bimbi, con i santi e i santi papi; quelli che dalla Chiesa non vengono santificati, per noi sono ugualmente santi papi. Vero Nicolas? Da' la manina alla Madonna.
Marisa - Perché ce l'hai sempre con te?
Madonna - Marisella, è una domanda che non dovevi farmi, tu conosci la missione di questo bimbo.
Marisa - È vero, ma ho sempre paura di sbagliare.
Madonna - Adesso, mentre siete in profondo raccoglimento, pregate il mio e vostro Gesù che aiuti tutte le persone che non sanno amare o che si allontanano da Dio se succede qualcosa. Ci possono essere dei momenti tristi, dolorosi, questa è la vita terrena; in Paradiso non sarà così, in Paradiso è tutta un'altra cosa, vero Marisella?
Marisa - Sì, però io ti avevo detto di non portarmi più in Paradiso, perché quando torno giù, vedo ancora più buio. Va bene.
Madonna - Non vuoi aprire la scatolina?
Marisa - Non lo so, devo aprirla?
Madonna - Benedico queste fedi, ma l'amore degli sposi non è grande come io vorrei, come Gesù vorrebbe. Se non c'è santa messa e comunione non c'è amore.
Miei cari figli, coraggio, non vi scoraggiate, andate avanti e pregate. In questo mese tante coppie ricevono il sacramento del matrimonio, ma per molte di loro solo quel giorno è gran festa perché la gioia non dura. Ecco perché dico che i sacramenti non vengono rispettati da nessuno. Pregate per le coppie che iniziano la vita matrimoniale, soprattutto pregate perché la loro unione rimanga sempre forte e siano uniti a Gesù.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Benvenuta, Marisella, all'incontro biblico.
Marisa - Finché ci sono i ragazzi che mi aiutano a scendere, vengo. Ho perso tanti incontri biblici. Sono sicura che sono la più somara della classe. Ciao. Ciao, Nicolas.
È andata via, però Gesù è andato via prima con gli apostoli.
Don Claudio - È venuto a dire quello che io desideravo da tempo.
Marisa - È andato via con gli apostoli, invece lei è rimasta circondata da tutti i bambini.
Don Claudio - In mano cosa aveva la Madonna?
Marisa - Aveva delle strisce con il nome dei sacramenti. Poi, quando parlava, sono stati tenuti dai bimbi. Lei quando parla gesticola.

 

Roma, 5 maggio 2001 - ore 18:30
Lettera di Dio

Marisa - Ti raccomando Amedeo, Anna, Mercedes, Beatrice, Anna, Iolanda, la mia mamma, e tutte le persone malate che sono tante.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Godete di questa mia venuta in mezzo a voi perché quando la vostra sorella sarà chiamata da Dio io non avrò più lettere da portarvi; mettete in pratica tutto quello che Dio vi ha detto, rileggete i messaggi. Ricordatevi ciò che Dio ha detto dei sacramenti e dei comandamenti: questi messaggi devono essere diffusi, non aspettate molto tempo per diffonderli.
Quanto è bello ubbidire a Dio, essere umili e semplici! Amate Dio perché Lui vi ama. Quando arriverà quel giorno, molto presto, voi non sentirete più le lettere di Dio, ma io sarò ugualmente sempre presente durante la Santa Messa celebrata dal vostro vescovo. Dovete mettere in pratica tutto quello che Dio vi ha detto. Non stancatevi mai di rileggere, di meditare tutti i messaggi di Dio. Sono tanti! Quante parole Dio ha detto! Quanto amore ha dimostrato per tutti! Dovete essere felici di questo. Non c'è un altro posto come questo dove io appaio, addirittura tutti i giorni durante il mese di maggio. Perché Dio vuole questo?
Voi dovete comprendere la missione e la sofferenza dei miei due figliolini. Dio chiede l'abbandono totale a Lui, ma non obbliga nessuno. Soltanto al vescovo ha detto: "Ti ordino vescovo" e Don Claudio non poteva dire di no. Per lui è tutta un'altra cosa, è stato chiamato come è stato chiamato Pietro e soprattutto come è stato chiamato Paolo. A voi invece dice: "Abbandonatevi a Dio, fate la Sua volontà ", ma siete liberi di farla o non farla, l'importante è non offendere Dio.
Io vi amo di un amore immenso, vi ho sempre amati tutti. Dovete ubbidire a Dio e a colui che è stato chiamato da Dio.
Alla vostra sorella vengono a mancare progressivamente le forze, ma non è ancora giunto il suo tempo. Purtroppo quando soffre e sente il fuoco dentro, ha una temperatura molto elevata, che arriva anche a 42 di febbre e la stanchezza è tanta. La vostra sorella non vi ha abbandonato, ha raccomandato i malati e ha pregato, per quanto le è possibile, per tutti. Durante il Santo Rosario pronuncia sola la metà dell'"Ave Maria", perché non arriva a dire di più. Raccomanda anche coloro che hanno fatto soffrire; questo è il suo grande amore per tutti i fratelli.
Miei cari figli, partecipate alla Santa Messa, è molto importante. Almeno voi che venite in questo luogo taumaturgico osservate la legge di Dio, i comandamenti, e rispettate i sacramenti. Io sarò sempre con voi, ma ripeto che un giorno, quando la vostra sorella non ci sarà, non avrete più i messaggi di Dio, a meno che Dio non chiami il vostro vescovo.
Marisa - No, no, poveretto. No.
Madonna - Io vi lascio nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Come sempre vi stringo forte al mio cuore e vi copro tutti con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
(Marisa si sente male, sviene e fa fatica a riprendersi)

 

Roma, 6 maggio 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio

Marisa - Arrivi sempre puntuale. Anche oggi voglio raccomandarti i malati: Amedeo e i suoi cari, Mercedes, Beatrice e i suoi familiari, don Enrico, Anna, Maria, Giuseppina e tutti coloro che chiedono il tuo aiuto. Ti raccomando come sempre tutte le persone malate.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi vi ripeto ancora ciò che ho detto giovedì parlando dei sacramenti e dei comandamenti, sono la legge di Dio; metteteli in pratica, studiateli e, se non comprendete qualcosa, domandate al vescovo. Quando i parenti non sono contrari, è facile ricevere il battesimo e l'estrema unzione, ma tutti gli altri sacramenti vengono ricevuti con leggerezza e non in grazia da tutti. Molte persone adulte ricevono il sacramento della cresima solo perché debbono sposarsi e quello del matrimonio solo per dire che si sono sposati, ma non c'è amore tra loro. Tanto tempo fa vi ho detto che è bello quando una coppia cammina insieme nella vita spirituale, ma se uno va avanti e l'altro tentenna o non vuol camminare, la coppia comincia a perdere unità e a vacillare. Questo succede quando si celebra il matrimonio tanto per dire che ci si è sposati o che si è trovata l'anima gemella, ma, se il cammino spirituale non è percorso insieme, cominciano discussioni e liti che rovinano il rapporto.
Ciò che avviene per il matrimonio, si verifica anche per l'ordine sacro: quanti arrivano al sacerdozio senza esserne convinti? Ricevono il sacerdozio solo per paura dei giudizi degli amici, dei parenti o del paese e dopo un po' o si ritirano, oppure fanno una doppia vita. Questo non è giusto. Chi non rispetta i sacramenti pecca gravemente. Come ricevono l'Eucaristia molte persone? Entrano in chiesa al momento della Santa Comunione, la ricevono ed escono subito, parlando di problemi futili con la particola ancora in bocca. Ecco perché dico che i sacramenti e i comandamenti non vengono rispettati ed osservati come Dio vuole. Se Dio è amore, voi cosa date a Dio?
A volte arrivano delle sofferenze, delle disgrazie e subito gli uomini si scagliano contro Dio, ma Lui che colpa ne ha? Le disgrazie possono accadere finché si vive su questo pianeta terra, tutti possono avere dei problemi. Non tutti hanno la grande sofferenza, ma può succedere che un caro parente venga a mancare, o che una persona vi faccia del male, questo fa parte del pianeta terra; cosa c'entra Dio con queste sofferenze? Dio può fare tutto ciò che vuole, ma, non dimenticatevi che Egli ha lasciato l'uomo libero di fare il bene o il male. Perché negli ospedali quando tutto va bene il merito è dei dottori, ma se ci sono complicazioni la colpa viene data a Dio? Quanti in tutto il mondo parlano così! Bisogna saper rispondere a queste persone.
Dio dà il suo aiuto, ma vi lascia liberi di fare quello che volete, perché vi reputa persone che sanno vivere, adulte ed intelligenti. Non si può dare la colpa o il merito di ciò che avviene secondo come si evolvono le situazioni: questo non è corretto!
Oggi il piccolo Samuele festeggia il suo compleanno; come per il battesimo anche per la sua festa ha aspettato un po' di tempo. Oggi i familiari e anche noi del cielo lo festeggiamo, facendogli tanti auguri, vero piccolino? Gli auguri vanno anche al suo fratellino Jacopo, ai genitori, ai due angeli e a colui che spesso scende a baciarli. Jacopo, la Mamma benedice te e tutti bambini. Fate crescere i vostri figlioli e i vostri nipoti facendo conoscere loro prima l'angelo custode, poi la Mamma e poi Gesù, piano piano.
Miei cari giovani e miei cari adulti, la Mamma vi ringrazia, malgrado le vostre imperfezioni; come già ho detto, tutti ne hanno, nessuno è perfetto, solo Dio lo è. Aiutatevi a vicenda, non siate permalosi quando una persona vi riprende, ma accettate la correzione. Se il vostro fratello vi riprende, rispondete: "Grazie per avermelo fatto notare"; questa è la vera carità verso il prossimo. Credetemi, a volte non è piacevole riprendere le persone perché si soffre, però chi lo fa a fin di bene dimostra di amare. La carità vi accompagnerà fino in paradiso e rimarrà con voi per sempre.
Spero che questa semplice lettera di Dio sia compresa da tutti e che riusciate piano piano a metterla in pratica e a smussare quegli angoli che ognuno di voi ha; vero Marisella?
Marisa - Ti pareva, io ne ho tanti di angoli!
Madonna - Tu non dovevi scendere. Lo sai?
Marisa - Quando tu sei venuta mi hai detto: "Se te la senti, scendi", ed io ho risposto di sì. Io pensavo di aver obbedito. Non l'ho fatto?
Madonna - Al vescovo lo hai detto?
Marisa - Sì, l'ho persino importunato. Si dice questa parola? Va bene, adesso puoi aiutarmi? Non ti chiedo la guarigione ma solo un aiuto. La domenica non posso rimanere sempre in camera.
Madonna - Non vuoi salvare le anime?
Marisa - Sì, ma non devo stare sempre dentro la mia stanza.
Madonna - Hai freddo?
Marisa - Un pochino.
Madonna - E se io ti dicessi di andare su adesso?
Marisa - No, ti prego. Ho fatto tanta fatica a scendere, anche i giovani hanno faticato perché mi hanno tirato giù per le scale con le corde.
Madonna - Va bene, questa volta rimani giù con gli altri, però copriti perché fa freddo.
Marisa - Don Claudio, lei come fa a sapere che fa freddo?
Don Claudio - Quando si trova sulla terra è come noi.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi ed i vostri cari; benedico i bimbi, mando un bacio al piccolo Samuele e al fratellino. Benedico questi oggetti sacri. Prendi la croce, Marisella.
Ti ho fatto prendere la croce perché la statua della Madonna è più pesante.
Benedico questi oggetti insieme a Gesù, Egli con la sua presenza dà la sua benedizione.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Adesso vai a dare un bacetto? Ciao. Don Claudio, è andata via. Mi ha fatto prendere la croce perché è più leggera, mentre la statua della Madonna è pesante.
Don Claudio - Non riesco neanche io a sostenerla.
Marisa - Quindi lei aveva ragione.

 

Roma, 10 maggio 2001 - ore 17:15
Lettera di Dio

Marisa - Vorrei raccomandarti il nostro Amedeo, Anna, e tu sai chi voglio dire, tutti gli altri malati e Michelina. Vorrei fare gli auguri a tutti; prega per tutte le persone che festeggiano il compleanno o l'onomastico.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Ho detto alla vostra sorella di fare un triduo: giovedì, venerdì e sabato per ricordare la sua consacrazione. Vi chiedo di pregare affinché quelle anime che si consacrano a mio figlio Gesù, siano piene d'amore. Queste feste religiose non si celebrano tanto per la persona singola quanto per le vocazioni sacerdotali, religiose, matrimoniali, missionarie, per tutte le vocazioni. Fate questo triduo per le persone che si consacrano a mio figlio Gesù.
A voi chiedo, come sempre, di pregare e, chi può, faccia il digiuno, almeno qualche sacrificio e fioretto. Le anime continuano a convertirsi per i vostri fioretti, sacrifici e per le vostre preghiere, ma specialmente per le sofferenze del vostro vescovo, della vostra sorella e della sua mamma.
Perché non accettare la sofferenza per amore di Dio? Quando recitate il Padre nostro e dite: "Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra" significa che la volontà di Dio va fatta sempre e dovunque. Ciò che succede sulla terra è terreno, ciò che succede in cielo è amore, è gioia, è letizia; dovete godere di questo. Le sofferenze arrivano perché siete esseri umani e vivete su questo pianeta Terra che è molto lacerato. Guardate per le elezioni quanto denaro hanno speso, quante parole hanno sprecato: a chi e a cosa servono? Perché possano essere sempre i primi? Perché possano primeggiare? Perché il clero possa primeggiare? Non serve a nulla. Guardate il vostro Papa come viene trascinato da una parte all'altra. Ma a che serve questo? A riunire le religioni? Vi siete mai domandati se le vostre preghiere riuniscono le religioni? Ricordate la croce del venerdì santo? Oh, è stata una iniziativa bellissima, ha reso felice tutto il Paradiso. Vedete come Dio alla fine si accontenta di poco? A voi sembra poco, ma per Lui e tanto.
Convertitevi tutti e credete al vangelo. Venite all'incontro biblico, immagazzinate ogni parola che sentite uscire dalla bocca del vostro vescovo, perché nasce dal suo cuore. Scusatelo se oggi non ha avuto il tempo necessario per prepararsi; perché per la salute della sua sorella e vari impegni non c'è stato il tempo di prepararsi. Accettate le parole che escono dal suo cuore: è Gesù che parla in lui, come vi ho detto altre volte.
Coraggio a tutti. Auguri a tutti. Se potete, fate questo triduo per amore di Gesù, della Chiesa, del vostro vescovo e della vostra veggente.
Marisa - Non mi chiamare così.
Madonna - Come ti devo chiamare? Marisella no, veggente no: come ti devo chiamare?
Marisa - Quando ero piccola mi chiamavi Miriam, adesso che sono diventata grande mi chiami Marisella. Non ci capisco niente, ma tanto non ho mai capito niente, come dici tu, anzi, come dice lui. Va bene.
Madonna - Preparatevi adesso a ricevere la benedizione mia e del vostro vescovo.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, anche defunti, i malati, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Sei scesa giù oggi? Io vedo che stai con i piedi sul comò e c'è anche Nicolas, piccolino. Ciao, ciao Nicolas.

 

Roma, 13 maggio 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio

Madonna - Prima di tutto, Marisella, vieni con noi in Paradiso e mentre tu sei qui in Paradiso a godere, io porto la lettera di Dio sulla Terra.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza e grazie per ciò che avete fatto per la vostra sorella. Avete realizzato una meravigliosa coreografia: l'Eucaristia grande, e avete indovinato ciò che è più importante per vostra sorella. Se tutto ciò scaturisce dall'amore per colei che soffre, è bello ed è grande festa. Non servono parole elevate, cantare bene o fare dei bei simboli se poi viene a mancare l'amore. L'abbiamo portata con noi in Paradiso per farla godere insieme agli angeli, ai santi, e alle anime salve. È da molto tempo che non saliva con noi, e oggi Dio ha permesso questo perché ancora l'attende una vita molto dura e spesso deve partire con me per posti dove c'è guerra e sofferenza. Certo, per lei non è facile godere il Paradiso e poi scendere di nuovo sulla Terra.
Ciò che avete fatto è bello, molto bello, e so che è stato fatto con amore e sacrificio. Questo io voglio da voi: fate delle realizzazioni belle, ma sempre dettate dal grande amore, perché se non c'è l'amore tutto è inutile.
Oggi non voglio toccare nessun argomento triste, voglio che la vostra sorella passi questa festa in modo tranquillo, perché per scendere in mezzo a voi ha dovuto fare tre calmanti forti, e malgrado ciò i dolori naturali rimangono, perché Dio oggi ha tolto quelli soprannaturali. La vostra sorella ora è su a godere, mentre io sono qui con voi. Sono venuta per ringraziare a nome di tutto il Paradiso, coloro che hanno lavorato, che hanno preparato così bene la festa della vostra sorella. Grazie a tutti, ma ricordatevi che senza l'amore tutto è inutile.
Adesso vi do la notizia bella.
(La Madonna volutamente tace per qualche istante)
Vi faccio attendere un po' come fa il vostro vescovo, vi faccio allungare il collo. Sono 920 milioni le anime convertite; ce ne sono dappertutto. Siete contenti di tutto ciò? Ho aspettato questo giorno per dare una gioia alla vostra sorella, anche se lei in questo momento sta godendo. Il suo godimento però dura poco, perché quando tornerà sulla Terra tutto sarà più difficile.
Sono 920 milioni le anime che si sono convertite in pochissimo tempo: non vi dice nulla questo? A volte per convertire un'anima ci vogliono decine di anni. Però, quando un'anima si converte, non cambia più, quando la conversione è autentica non si torna indietro. Certo, la maggior parte di queste anime sono salve per merito della vostra sorella, del vescovo e per le vostre preghiere. Continuate così e arriveremo ai tre miliardi e mezzo, perché anche io prego per voi. Vieni Marisella, scendi di nuovo sulla Terra.
Marisa - Non puoi portarmi su e poi rimandarmi giù! Ho cantato e avevo anche una bella voce, a differenza di questa mattina. Grazie, comunque, anche se non lo merito; mi ha fatto piacere respirare un po' di aria pura e santa.
Madonna - Io ho ringraziato anche a nome tuo i presenti per ciò che hanno fatto.
Marisa - Sì, ringrazia a nome mio perché io mi vergogno; io sono timida, quindi ringrazia tu, poi ringrazia il vescovo ed io sto a posto.
Madonna - Vogliamo recitare tutti insieme un Padre, Gloria e Ave?
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Benedico in particolar modo tutti i bimbi e gli anziani.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Don Claudio, dopo tanto tempo sono andata su in Paradiso e c'era una festa grande.

 

Roma, 15 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Sono venuta per salutarvi; ora lascio la parola al mio amato sposo Giuseppe.
San Giuseppe - Oggi la lettera di Dio è stata data a me, il vostro Giuseppe, lo sposo della Beata Vergine Maria. Io vi amo tutti e dal Paradiso anch'io vedo tante cose brutte e poche cose belle che accadono sulla Terra. Per questo, come Dio ha sempre chiesto nelle sue lettere, vi invito a pregare e a fare atti di mortificazione, come il digiuno e l'astinenza. Mi raccomando, faccia il digiuno soltanto chi può, chi ha una buona salute, non chi prende tanti medicinali, vero Marisella?
Marisa - Sempre io?
San Giuseppe - Tu non puoi fare quello che chiedo ad altri. Io, lo sposo di Maria Vergine, mi congratulo con voi, perché anche se siete pochi, avete fatto tanto durante questi primi quindici giorni del mese dedicato alla mia amata sposa.
Contate quante persone sono venute, quante non sono più venute e quante non fanno il mese mariano a causa del lavoro, della stanchezza o della lontananza. Io cosa posso dire se Dio ha scelto questo luogo e non altri? La Madonna appare ogni giorno qui e non in altri posti perché questo luogo è taumaturgico. Probabilmente ancora non avete compreso cosa significhi questo termine, anche se il vescovo ne ha parlato a lungo: questo è un luogo santo, dove si possono avere delle grazie, sempre secondo la volontà di Dio. Quando riuscirete a fare sempre la volontà di Dio, in ogni momento della giornata e non solo nelle grandi occasioni? Dio non vuole grandi cose da voi, vi chiede soltanto di vivere in modo semplice, facendo la sua volontà ogni volta che è necessario.
L'importante è amare, perché l'amore abbraccia tutto, salva e aiuta tutte le persone.
Questa mattina ho portato la vostra sorella in Romania insieme a due bimbi; lì c'è miseria e tanta cattiveria nelle persone. I bambini crescono come se fossero delle bestioline, eppure sembrano dire: "Cosa possiamo fare?". Ne sono stati battezzati tanti. Credetemi, andare in questi luoghi è duro e difficile. I bimbi sentono la mancanza di affetto, di cibo, di vestiti e di tutto ciò che serve a ogni creatura del mondo.
Quante creature godono e vivono nell'agiatezza, ma quante invece sono nella povertà!
Molti miliardi sono stati spesi per il Giubileo e per i giovani che sono venuti a Roma, ma intanto i bambini continuano a morire di fame. Quanta miseria c'è nella vicina Romania, in Africa, in Yugoslavia, in Palestina, specialmente a Gaza! Tutti voi non sareste sufficienti per aiutare il prossimo in questi luoghi. Quando tutti lavorerete Dio vi chiederà ancora qualcosa.
Tu lo sai, Marisella, a te l'ha già chiesto.
Marisa - L'ha chiesto al vescovo, non a me.
Madonna - Pregate per questi bimbi e per le loro mamme, che soffrono la fame, la sete e non sono vestite perché non hanno nulla da mettersi addosso. I bambini vanno in mezzo alle immondizie a raccogliere qualcosa per sfamarsi. Oh, è un pianto!
Voi potreste chiedervi perché Dio non fa nulla per queste persone, ma Lui non può intervenire sempre, le persone bisognose sono milioni.
Marisa - Ti devo chiamare Giuseppe o san Giuseppe? Perché non mandi in questi luoghi i novecentoventi milioni di persone convertite? Sono tanti, aiutano e fanno la volontà di Dio; essi sono stati salvati grazie alle preghiere e alle sofferenze, adesso dovrebbero dare qualcosa. Sia fatta la volontà di Dio.
San Giuseppe - Marisella, il tuo modo di parlare mi stupisce ogni giorno di più. Quando sento che parli con la mia amata sposa rido dietro di lei, perché è uno spettacolo vederti parlare con tanta semplicità e ingenuità.
Marisa - Anche tu dici questo! Ma io non sono mai cresciuta nella vita?
San Giuseppe - Sii felice così, perché la felicità ti aspetta e avrai una grande gioia. Miei cari figli, se voi non potete fare nulla per queste persone, pregate per loro. Grazie.
Madonna - Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Cosa ti emoziona, Marisella?
Marisa - Mi emoziona soprattutto quello che ho visto stamattina.
San Giuseppe - Adesso ascolta la Santa Messa via radio.
Marisa - Anche questa è volontà di Dio?
San Giuseppe - Sì, Marisella, anche questa. Gli altri partecipino alla Santa Messa.
Marisa - Ciao, san Giuseppe, posso darti un bacio? Forse la Madonna è gelosa?
Che ho detto! Mi hanno sentito?

 

Roma, 17 maggio 2001 - ore 17:45
Lettera di Dio

Madonna - Coraggio, Nicolas, di' quante anime si sono salvate questa notte.
Nicolas - Sì, diecimila anime.
Madonna - No, piccolino, dieci milioni.
Nicolas - Sì, dieci milioni di anime.
Madonna - Si sono salvate grazie a Marisella che questa notte ha sofferto la vera passione, quella che soffre solo ogni tanto. La spada le penetrava nel petto e nella spalla, causando una sofferenza molto forte. La vostra sorella è stata eroica nell'accettare, nel non dire nulla, differentemente da tante anime che per ogni piccola sofferenza se la prendono con Dio. Tu invece hai cercato di incoraggiare tuo fratello.
Marisa - Siamo arrivati a novecentotrenta milioni?
Madonna - Sì, Nicolas ha detto bene, anche se prima aveva detto diecimila. Lui è come te, sbaglia i conti.
Marisa - Posso domandarti quando il dolore finirà?
Madonna - Durerà ancora una notte, poi potrai riposare.
Marisa - Nicolas tira il vestito alla Madonna e le dice: "novecentotrenta milioni". Aspetta, lo chiedo al vescovo, lui di matematica ne sa più di me. Don Claudio, eravamo a novecentoventi milioni.
Don Claudio - Con i dieci milioni di oggi arriviamo a novecentotrenta milioni.
Madonna - Marisella, non ti fidavi di me?
Marisa - Sì, ma c'è stata confusione.
Nicolas - No, Marisella, novecentotrenta milioni.
Marisa - Sì, ma prima tu avevi detto diecimila.
Nicolas - Io sono un bambino.
Marisa - Tesoro, aiuti la tua mamma e il tuo papà, come noi andiamo ad aiutare i bimbi malati e quelli che muoiono?
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi ricorre l'anniversario dell'ostia che ha sanguinato, assumendo la forma di una conchiglia e che successivamente ha sanguinato assumendo la forma di un cuore. Voi avete gioito di questi grandi miracoli eucaristici quando sono avvenuti, ma poi avete dimenticato tutto, perché qualcuno ha dovuto ricordarvi che oggi ricorreva l'anniversario di questo grande miracolo eucaristico.
Miei cari figli, continuate a pregare. Vi siete accorti che piano piano state raggiungendo quel traguardo tanto desiderato? Anche oggi vi ripeto: quando arriveremo a un miliardo di conversioni, dovrete gridare "alleluia", gioire, battere le mani, cantare, perché se tutto questo arriverà è grazie alle vostre preghiere, ma soprattutto alla grande sofferenza della vostra sorella. Lei difficilmente brontola o se la prende con Dio, a volte piange e si lamenta a causa del forte dolore, ma offre tutto a Dio che essendo grande, immenso, buono e santo l'aiuta, come aiuta voi tutti. Miei cari figli, quando dico che Dio vi aiuta, non significa che la salute sia buona o che venga salvato dalla morte chi sta per morire; Dio vi ama e voi dovete fare la sua volontà: se la salute o una persona cara vengono a mancare, si deve comunque accettare la volontà di Dio. Se qualche anima parte da questa terra ed è in grazia, va subito a godere Dio, altrimenti passa per il purgatorio, ma in purgatorio non si soffre; poi c'è l'incontro con Dio. Questo vale per tutte le anime che amano Dio, che vivono per Dio, che fanno la volontà di Dio.
Io vi invito sempre a fare la volontà di Dio e ad abbandonarvi a Lui. Quando dico di abbandonarvi a Dio, al momento date il vostro sì, ma poi lo ritirate. Dite sì con la testa, ma dite no con il cuore. L'abbandono a Dio deve partire dal cuore. Questo io voglio da voi.
Forse dico una cosa troppo grande, ma vi chiedo di prepararvi meglio che potete per la festa del giorno 27; anche se ci saranno solo due persone nuove dovrete dare esempio e testimonianza. Fate l'incontro non tanto per mangiare, ma per pregare insieme, per ascoltare e vivere insieme la Santa Messa; tutto il resto è di secondaria importanza.
Miei cari figli, vi amo moltissimo e vorrei tanto farvi entrare nel cuore tutte le lettere che Dio manda, ma a volte non è facile.
Giubilate, godete per quest'anima e per questo vescovo che Dio ha messo sul vostro cammino. Godetene finché potete, perché non tutti hanno vicino a sé due persone scelte da Dio; i miei due figliolini hanno detto sì e vanno avanti, anche se la sofferenza li sta logorando interiormente.
Ricordatevi del grande miracolo del 17 maggio, ricordatevi della conchiglia, del cuore, del sangue di Gesù. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Nicolas - Ciao, papà!
Marisa - Non c'è il tuo papà.
Nicolas - Sì, c'è il mio papà!
Marisa - Ciao, piccolo.

 

Roma, 18 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Anche oggi devo dirvi che siete molto pochi, ma questo non ha importanza perché Dio si accontenta di tutto ciò che potete dare; c'è chi può dare tanto e chi poco, ma l'importante è dare tutto a Dio. Le anime si convertono, non per merito dei grandi uomini della Chiesa e delle grandi personalità, ma grazie agli umili, ai semplici, a coloro che amano Dio immensamente.
Vi chiedo di continuare a pregare. La passione continua, il sangue esce, la lancia ferisce ancora, ma voi dovreste imparare dalla serenità della vostra sorella. Talvolta emette un lamento abbastanza forte, perché il dolore è immenso, ma malgrado tutto, riesce a fare delle battute, a sorridere e quando Dio lo permette, anche a cantare. Dio infatti le ha tolto anche la voce, ma qualche volta la fa tornare. Le creature non possono sapere cosa Dio vuole da loro, quando decidono di abbandonarsi a Dio dando il proprio sì, Lui chiede tutto e dire di no diventa difficile. Chi dice di no a Dio, chi torna indietro, non è degno del Regno dei Cieli.
Miei cari figli, vi chiedo di pregare per il Santo Padre; pregate, pregate molto, affinché anche lui entri nel Regno dei Cieli. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo. Ciao, Marisella.
Marisa - Ciao. Don Claudio, ha preso per mano il bimbo ed è andata via.

 

Roma, 19 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Abbiamo superato la metà del mese mariano e le persone sono sempre le stesse, ma le preghiere aumentano, l'amore aumenta, e tutto ciò che fate è per le conversioni. Come sempre vi invito a pregare e ad amare. Quando c'è qualcosa che non va, chiedete al vostro vescovo: soltanto lui può rispondere alle vostre domande. Quante volte vi ho detto di non parlare fra di voi, ma di andare dal vostro vescovo; quante volte vi ho detto che siete fortunati ad avere un vescovo così, un mio caro figlio prediletto; fortunati voi ad avere un vescovo che vi spiega l'incontro biblico facendo veramente di ogni parola un poema; beati voi che siete sempre seguiti, che partecipate alla santa messa in silenzio e con devozione. Dovete dare esempio anche a coloro che un domani verranno: dovranno vedere come vi comportate e dovranno rispettare il silenzio e la preghiera; soltanto preghiera e silenzio.
Miei cari figli, la Mamma che cosa può dirvi ancora che non vi ho detto? Quante volte ho ripetuto le stesse cose? Vi invito solo a fare silenzio nel vostro cuore. Come già ho detto, parlate con mio figlio Gesù, chiedete a Lui ogni cosa, chiudete gli occhi e stringete le mani al vostro cuore e parlate con Gesù, come facevo io con il mio amato sposo Giuseppe e come fanno i miei due cari figliolini, provati ogni giorno sempre di più. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, piccolo.
Nicolas - Ciao, zia.
Marisa - Ciao a tutti.
Nicolas - Anch'io dico sempre: "Ciao a tutti".
Marisa - Ciao. Don Claudio, è andata via.

 

Roma, 20 maggio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio

Marisa - Madonnina, cosa posso dirti? Vorrei raccomandarti tutte le persone che sono malate e quelle che si raccomandano alle mie preghiere. Grazie per tutto quello che mi stai facendo passare. È arrivato Gesù. Vedi in quali condizioni si trova la tua sposa?
Gesù - Miei cari figli, vorrei tanto raccomandarvi di pregare in questi giorni Dio Onnipotente, affinché vi faccia la grazia che tanto desiderate. Come ha detto la mia e vostra Mamma, quando arriverete al miliardo di conversioni cantate Alleluia, gioite, battete le mani. Ai miei tempi si usava molto battere le mani, ma so che al vostro vescovo non piace tanto, specialmente in chiesa ed ha ragione: non si battono le mani in chiesa, ma quando arriverà l'annuncio del miliardo d'anime convertite, posso Eccellenza, far battere le mani a tutti?
Don Claudio - Anche oggi!
Gesù - Oggi no, non siamo ancora arrivati al miliardo. Parli a fatica, figlia mia.
Marisa - Sì, perché ho visto la morte da vicino, molto vicino. Adesso sto un pochino meglio, ogni tanto mi fai questi scherzi: un giorno sto bene e tutti gli altri sto male. C'è una cosa che mi dispiace: se io sono veramente tua sposa, perché non mi dai almeno la possibilità di scendere per partecipare alla messa? Non mi sembra di chiederti tanto, io ho bisogno di partecipare alla Messa.
Gesù - Ma fai sempre la comunione, anche due volte al giorno.
Marisa - Sì, però partecipare alla messa con il gregge, come tu lo chiami, è bello. Gesù, penso di non farcela più, fatico a parlare, se tu vuoi puoi aiutarmi.
Gesù - Io voglio aiutarti sempre, figlia mia; adesso bevi un goccio d'acqua. Volevo raccomandare al piccolo gregge di pregare, questi sono i momenti più difficili che vi preparano al grande miracolo. Voi avete ricevuto tanti miracoli, probabilmente non ve ne siete neanche accorti, ma quanti ne avete ricevuti! Ogni cosa che fate diventa un miracolo, se è fatta con sofferenza e sacrificio. Non abbiate paura, se c'è qualche piccola sofferenza nel vostro corpo che poi passa, è sempre volontà di Dio tutto ciò che succede. Mi rendo conto che è difficile fare la Sua volontà, è difficile abbandonarsi a Dio, ma tutti potete farlo, non avete ancora compreso che vi aiuta in ogni momento, se vivete in grazia.
La Mamma ieri ha detto: "Fate silenzio nel vostro cuore", quante volte ha anche ripetuto: "Quando uscite dalla chiesa continuate a parlare del messaggio, a parlare di Gesù". Non uscite dalla chiesa facendo un semplice segno di croce e poi rimanete a parlare davanti all'entrata di cose umane. Ricordate, miei cari figli, la chiesa arriva fino alla tettoia! In estate, se ricordate, c'era gente lì sotto che ascoltava la messa. Volete parlare? Andate più in là nello slargo, parlate piano, perché c'è chi vuol pregare. Quando la Mamma ieri ha detto: "Fate silenzio nel vostro cuore", alcuni sono rimasti in chiesa a pregare, altri invece sono usciti e hanno cominciato a parlare sulla porta. Questo non è bello e mi fa capire che voi non seguite i messaggi, non solo quelli vecchi, ma anche quelli recenti. Perché fate questo? A volte mi domando: credete in tutto ciò che fate o agite meccanicamente? Non sarebbe bello se così fosse, avremmo perso tempo noi che veniamo dal cielo e il vostro vescovo.
Mi meraviglia di più che si comportino così anche coloro, arrivati tra i primi in questo luogo, che dovrebbero dare il buon esempio. La Mamma ieri diceva: "Date il buon esempio, le persone nuove che arriveranno dovranno vedere in voi il buon esempio e la testimonianza", invece cosa fate? Neanche uscite dalla chiesa e parlate, non fatelo, di qualsiasi cosa si tratti, importante o meno, fin dove c'è la tettoia, perché è chiesa. Parlate piano, perché chi prega possa dialogare con Dio nel raccoglimento. Se scappate fuori e poi restate a parlare, allora fermatevi in chiesa. Ecco, questi comportamenti dispiacciono e mi fanno pensare che non ascoltate neanche quando noi del Cielo portiamo la lettera di Dio, ma come potete poi metterla in pratica?
Vi ho amato, mio piccolo gregge, vi amo, ma cercate di fare quanto vi insegniamo, tutti quanti. Mi ripeto: che si tratti di argomenti spirituali o no, parlate lontano dalla cappellina per non disturbare coloro che pregano.
Ritorniamo alla cosa bella, all'Alleluia, al batter le mani, al rallegrarsi, al gioire e al sorridere, perché Dio, malgrado tutto, è sempre con voi.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore.
Madonna - Io, la vostra Mamma, vi stringo ancora al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Gesù - Coraggio, mia sposa diletta, coraggio, ci vuole tanta forza.
Marisa - Ciao. Gesù è andato via e non ho neanche fatto in tempo a baciarlo. Ciao, aiuta il mio vescovo, aiutalo.

 

Roma, 22 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio

Marisa - Madonnina, volevo raccomandarti tutte le persone. Ti raccomando colei che ancora lasci qui con noi sulla Terra. Ti prego, aiutala, dai meno dolore a lei e più a me, perché io sono più forte e più giovane; toglile un po' di sofferenza, ne ha troppa. Ti raccomando anche tutti i malati e coloro che soffrono, ma voglio raccomandarti con tutto il cuore il giovane seminarista del Giappone e tutti i sacerdoti, perché ora cominciano a capire dov'è l'errore degli uomini della Chiesa. Aiuta il nostro vescovo, tu e Gesù sapete cosa fare.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi, 22 maggio, invocate ancora lo Spirito Santo perché vegli su di voi e vi aiuti in tutto ciò che fate.
Ho una sofferenza nel cuore che mi ferisce profondamente: alcuni veggenti che non mi vedono più e alcuni sacerdoti organizzano grandi adunate e chiedono di pagare l'ingresso alle persone che vi partecipano e che vogliono sentirli parlare. Tanta gente è accorsa a queste adunate, ma io non sono apparsa. Ormai queste persone si sono fatte un nome talmente grande, che moltissimi fedeli corrono dove sono loro e sono disposti a pagare l'ingresso; pagano per sentire un sacerdote che parla, per assistere a un'apparizione non autentica. Invece qui non pagate nulla al sacerdote che parla e alla veggente; qui venite solo per pregare, ma nonostante ciò siete pochissimi. Cosa dovrebbe fare un'anima chiamata da Dio? Accettare la situazione così com'è oppure dire: "Basta! Perché parlare, aiutare, soffrire tanto e poi avere intorno poche persone?". Certamente il vostro vescovo non dirà mai questo. Vedete come è strano il pianeta Terra? Dove non ci sono apparizioni, ma solo un sacerdote che parla o una veggente che dice di vedermi, accorrono tante persone che pagano il biglietto; io non vi dico il numero, ma è enorme. Anche in Sardegna hanno pagato per entrare e ascoltare la stessa persona. Voi avete mai pagato per sentir parlare il vostro vescovo? Quanti incontri biblici pieni di amore ha fatto? Anche se erano presenti venti, trenta o sessanta persone, lui ha sempre fatto il suo dovere di sacerdote e di vescovo. Per questo dovreste pregare per lui e ringraziarlo. Se non mi sentisse vi inviterei quasi a baciare dove cammina, ma questo sarebbe troppo e allora vi chiedo solo di pregare per lui. Non andate dietro la massa, non correte da una parte all'altra, perché non capireste e non arrivereste a nulla. Vi chiedo di essere felici del fatto che siete pochi, ma siate santi. Anche i sacerdoti e le vocazioni devono essere tante, ma tutte sante.
Ora devo dettare alla vostra sorella un messaggio personale, intanto voi pregate.
Marisa - Vai piano, perché le mani mi fanno molto male. Va bene, grazie.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Come per domenica 13 vi invito a fare un triduo per il 27 maggio, fate una giornata di adorazione per l'unione delle religioni e delle famiglie, per la conversione dei sacerdoti e dei non credenti. Pregate per gli ammalati in spirito e in corpo che sono tanti. È così bello pregare per i fratelli.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, piccolo. Perdonami se qualche volta non parlo. Saluta il tuo papà.
Madonna - Nonna Iolanda, parla pure; cosa vuoi chiedermi?
Nonna Iolanda - Madonnina, ascoltami: mia figlia chiede di soffrire per far stare meglio me, ma lei ha già tanti dolori. Falla soffrire meno e da' a me le sue sofferenze.
Marisa - La figlia vuole che guarisca la madre e la madre vuole che guarisca la figlia. Perdonaci se abbiamo questo slancio verso di te.
Madonna - Coraggio, nonna Iolanda, tu sai che sono sempre vicina a te e alla tua figliola.
A tutti coraggio e buona preparazione per il 27 maggio, non tanto per l'agape fraterna quanto per la preghiera. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao Nicolas, da' un bacio alla nonna. Ora ho parlato ad alta voce! Ciao, piccolo.

 

Roma, 24 maggio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio

Marisa - Ciao, Gesù, da tempo ti aspettavo. Questo mese è dedicato alla Mamma, ma desideravo tanto vederti.
Gesù - Miei cari figli, oggi sono venuto Io al posto della Mamma, perché desidero fare questo triduo con voi.
Marisa - Voglio raccomandarti alcune persone: Rosanna, il piccolo Saverio, Amedeo, Anna, Selenia, Angelo e tanti altri che si affidano alle mie preghiere. Gesù, tu puoi aiutarli, se questa è la tua volontà.
Gesù - Per te non chiedi nulla?
Marisa - Cosa devo chiedere? Dammi soltanto la forza di sopportare e di accettare tutto. Se tu sei il mio sposo devi fare di tutto per farmi stare un pochino meglio, almeno quando sono presenti le persone, poi quando sono sola fa' di me quello che vuoi.
Gesù - Marisella, io ero severo ed ero dolce, sapevo amare moltissimo, ma quando mi trovavo solo nel Getsemani o in qualsiasi altro luogo, versavo lacrime per le persone che non si convertivano. Così voi, miei due cari figliolini, sorridete e date gioia quando siete con le persone, ma quando vi ritirate e siete soli, piangete sul mio cuore.
Sono venuto per dirvi qualcosa che non piace molto al vostro vescovo. Quando benedirete la statua della Madre dell'Eucaristia, alzate in alto i fazzolettini di carta, celesti o rossi che siano e gridate: "Viva Maria!". Sventolate i fazzoletti con gioia e amore verso la Madre dell'Eucaristia. A qualcuno questi gesti possono dare un po' fastidio, ad altri possono piacere, voi cercate di ubbidire, così le cose verranno sempre meglio. L'obbedienza è una virtù molto importante: più ubbidite e più ricevete da Gesù e da colui che fa direzione spirituale. Mi raccomando l'obbedienza, l'umiltà, la sincerità. Alcuni dicono bugie con molta facilità. Perché? È così bello dire la verità, mostrare amore, altruismo, generosità, è così bello amarsi.
Desidero tanto che offriate questa giornata per le vostre famiglie, soprattutto per le persone che vengono qui a pregare, ma poi non si comportano come dovrebbero e fanno sempre un passo avanti e due indietro. Quante volte vi ho detto: "Camminate, fate anche un passo piccolo, ma sempre avanti". Imitate il passo di un piccolo bimbo come Samuele, che comincia a fare i primi passi: mettete un piede dopo l'altro, ma avanti, avanti, sempre avanti, non tornate indietro.
Non pregate con falsità, ma con generosità, amore, altruismo, pregate per tutte le persone che soffrono che, credetemi, sono tante. Desidero che domenica facciate la festa per la vostra sorella, perché ha sofferto tanto per portarvi dove siete arrivati, ma fatela soprattutto per Sua Eccellenza che vi ha dato tanto. Una volta ho sentito dire: "Ma quante feste ha Don Claudio?". È vero, lui ha tante feste, ma quanto vi ha dato? Mettete sui piatti di una bilancia da una parte quanto vi ha dato e dall'altra le sue feste, vedrete che la bilancia pende dalla parte di quanto avete ricevuto da Sua Eccellenza. Riflettete prima di parlare. Chiedetevi: "Vogliamo fare una bella festa per il nostro vescovo e per Marisella?". Fatela, ma con amore, con il cuore, senza lamentarvi o pettegolare. È vero, loro hanno più feste di voi, ma le meritano, non credete?
Marisa - Gesù, pensa bene a quello che dici, perché dopo io non voglio sentire lamentele.
Gesù - Marisella, non ti preoccupare; chi ha orecchie per intendere, intenda. Voi avete meritato tutte le feste che vi hanno fatto, perché noi le vogliamo, come vogliamo che le persone preghino in continuazione. Non venite qui soltanto per pregare un momento e poi tutto finisce, non venite soltanto per l'agape fraterna. Agape fraterna significa stare con i fratelli, con amore; date testimonianza alle persone che vengono per la prima volta, comportandovi educatamente, senza desiderare di mangiare più di quello che già avete nel piatto. Fate l'agape fraterna con amore, date esempio e testimonianza; questo è il vostro motto: "Movimento Impegno e Testimonianza", date maggiormente esempio voi che venite da tanti anni. Cedete il posto alle persone che vengono soltanto una o due volte l'anno, sia per la lontananza, sia perché non conoscono o non comprendono, inclusi i parenti. Mi raccomando, Io sarò presente con la Mamma e vi guarderò, cercate di comportarvi bene. Non guardate come si comportano le persone che vengono da lontano: ognuno pensi a dare esempio e testimonianza.
Forse non volete che Io venga di nuovo in mezzo a voi? Vi ho tirato un pochino le orecchie, ma è così bello amarsi. Credetemi, Io sono andato avanti con i miei apostoli perché c'era un amore grande, ma colui che non amava ha tradito e si è condannato. Voi amate, così non tradirete.
Grazie, ora torno al Padre.
Madonna - Marisella, Gesù, il tuo sposo è andato via e sono venuta io. Con la sua presenza Gesù ha già dato la sua benedizione, ora tocca a me.
Insieme al mio e vostro vescovo, Sua Eccellenza, benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri, benedico soprattutto i malati che hai raccomandato con tanto amore, anche se non hai fatto tutti i nomi, altrimenti la lista non finiva più.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Ciao, Nicolas.

 

Roma, 25 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio

Gesù - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Sono il vostro Gesù; poiché oggi è il secondo giorno del triduo, sono venuto a portare una lettera breve. Le lettere di Dio, brevi o lunghe, sono sempre belle, perché incoraggiano e contengono dolci richiami. Ogni volta che ve ne consegnamo una, ascoltatela bene e fate entrare nel vostro cuore le parole di Dio; in questo modo tutto diventa più facile e semplice, perché Dio è amore: Dio Padre è amore, Dio Spirito Santo è amore, Io, Dio Figlio, sono amore.
Oh, se tutti voi uomini poteste comprendere il grande amore che noi del Paradiso abbiamo per voi! Nonostante tutto ciò che accade sulla Terra, Dio non abbandona mai nessuno, anche quando vivete nella sofferenza e nelle disgrazie; Lui conosce i motivi, ha i suoi fini e voi dovete ascoltarlo. Quando succede qualcosa, non ve la prendete con Dio. Notate da soli che l'uomo diventa cattivo quando pensa al potere e al primeggiare e tutto sembra facile per lui. Quante volte vi siete chiesti perché le persone malvage hanno tutto, mentre a voi succede sempre qualcosa, nonostante cercate di essere buoni e di seguire la strada indicata da Dio! Vero, Marisella?
Marisa - Sì, oggi sono in una situazione un po' critica, non so se a causa del tempo, perché è venerdì o per il triduo, ma questo rimanga fra noi due.
Gesù - Come sempre voglio invitarvi alla preghiera, a festeggiare la mia e vostra Mamma e a sistemare bene la statua che farete troneggiare. Cantate e date gloria più che potete. Può sembrare non importante, ma è così bello innalzare una statua che in fondo non ha nulla, a meno che poi Dio non la renda taumaturgica. Fate festa per la Regina del Cielo e della Terra: la Madre dell'Eucaristia.
Coraggio e avanti. Non bisogna essere grandi uomini per conquistare il Paradiso, è sufficiente essere umili, semplici, sinceri e leali con tutti.
Marisa - Gesù, desidero ricordarti tutte le persone che ti ho raccomandato ieri: il piccolo Saverio, Rosanna, Amedeo, Anna e tutti coloro che hanno chiesto il mio aiuto. Vorrei che capiscano che se loro guariscono non è per merito mio, ma soltanto tuo. Ci sono tante persone che hanno bisogno di aiuto, ti prego, non le abbandonare e da' loro la forza e il coraggio di accettare tutto, di fare sempre la tua volontà.
È andato via e neanche mi ha salutata.
Madonna - Marisella, hai ragione, ma quando Gesù fa così tu conosci il motivo. Stai tranquilla.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Dopo chi può continui l'adorazione; grazie a coloro che hanno adorato mio Figlio Gesù. Grazie.
Marisa - Ciao, piccolo. Don Claudio, è andata via.

 

Roma, 26 maggio 2001 - ore 22:30
Lettera di Dio

Marisa - Sei venuto ancora Tu, Gesù?
Gesù - Sì, mia sposa diletta, sono venuto Io. Tornerò ancora per farti compagnia in questa notte di dolore e di sofferenza; con te questa notte soffrirò la passione, starò accanto a te e ti aiuterò a sopportare tutto. Mia cara sposa, vieni, vieni con Me.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie dell'amore che avete dimostrato nel venire qui con sacrificio, ed anche con un po' di sonno, ma dormite tranquilli nelle braccia di mia Madre, della Madre dell'Eucaristia. Lo so: la notte porta molto sonno a tutti, ma dal momento che questa notte sarà terribile per la vostra sorella, pregate prima di coricarvi, prima di addormentarvi pregate per lei affinché abbia la forza di sopportare e di accettare tutto. Vi domandate perché Io, Gesù, il suo sposo, la tratto in questo modo? Non è perché non la amo, la amo moltissimo e soffro nel vederla soffrire, ma Dio ha bisogno delle sue sofferenze; Io, Gesù, ho bisogno della mia sposa; lo Spirito Santo ha bisogno di lei, come lei ha bisogno delle vostre preghiere, dei vostri sacrifici, dei vostri fioretti, del vostro digiuno.
In qualcuno ancora si fa sentire l'orgoglio, il primeggiare e il dire delle bugie; quando imparerete ad essere umili, semplici, sinceri e ad amare? Quando si ama non ci possono essere questi difetti, specialmente l'orgoglio. Perché dire le bugie? Pensate: da 266 anime convertite siete arrivati a 940 milioni che comprendono suore, sacerdoti, vescovi, cardinali, laici e anche altre persone; voi sapete a chi mi riferisco. Anche alcuni seguaci di altre religioni si sono convertiti alla vostra religione. Sì, è vero, Noi chiediamo tanto, ma non chiediamo a tutti, chiediamo a qualche anima, a pochissime anime che offrono tutte se stesse per salvare gli uomini della Chiesa. La Chiesa è salva, perché è di Dio e nessun uomo, anche se grande e potente, può distruggere la Chiesa. Voi siete con la Chiesa, miei cari figli, siete tutti con la Chiesa.
Domani ci sarà grande festa per la vostra sorella, ma vi invito a pregare non solo per lei, ma anche per tutte le anime consacrate, affinché rispondano alla chiamata di Dio con obbedienza, castità, povertà; non ci si consacra a Dio tanto per dire: "Sono una suora", "Sono un'anima consacrata laica" o "Sono un sacerdote"; bisogna offrire a Dio l'obbedienza, la castità e la povertà, chiusi da un bel cerchio di umiltà, e di semplicità e da un altro bel cerchio grande d'amore, l'amore offerto a Gesù Eucaristia, alla Madre dell'Eucaristia, a tutti i cristiani, credenti e non credenti, a tutte le razze. Amate soprattutto quelle persone che stanno ancora vivendo la guerra e muoiono di fame, che non hanno medicine, non hanno nulla. Cosa vi chiede Gesù? Di pregare. Non guardate se il vostro fratello fa qualche piccolo errore: tutti avete le imperfezioni, nessuno di voi è perfetto, solo i bimbi, vero Samuele? Solo i bimbi piccolini sono perfetti, i bambini come Jacopo, Emanuele. Che ne dici tu, piccolo Nicolas?
Nicolas - Sì, Gesù, sono d'accordo con Te: tutti i bimbi sono perfetti come Te, Gesù.
Vorrei tanto aiutare papà e mamma e prego tanto per loro. Voglio bene a tutti i bambini come me. Ciao, zia; io vedo quanto soffri da quassù, soffri tanto, e stanotte verrò anch'io con Gesù. Ho dato un bacio ai miei cuginetti, a mamma e papà, ai nonni, agli zii e alla cara nonna Iolanda.
Marisa - Mi fai soffrire, mi fai soffrire. Grazie, comunque, grazie per essere venuto in mezzo a noi. Prega tanto per la tua mamma e il tuo papà.
Nicolas - Non devi piangere, zietta. Non dovete piangere, perché io sono felice e ho tanto, tanto lavoro da fare con la Mamma e con Gesù.
Gesù - Questo è un regalo, miei cari figli, che Dio Padre ha voluto fare a tutti. Vi ringrazio ancora della vostra presenza.
Marisa - Gesù è andato via e Nicolas è rimasto vicino alla Madonnina.
Madonna - Ora non mi resta che dirvi di riporre Gesù Eucaristia che ha sanguinato e di partecipare alla Santa Messa come fosse l'ultima della vostra vita.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo. Non piangere, Marisella, sii felice.
Marisa - Beh, un pochino posso piangere? Ciao. Ciao, Nicolas. È andata via. Non si può parlare, perché c'è Gesù Eucaristia.

 

Roma, 27 maggio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio

Marisa - Anche oggi sei venuto Tu, Gesù? Ma oggi è la festa della Madonna!
Gesù - Sono venuto per festeggiare la Madonna, la mia e vostra Mamma.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. È il vostro Gesù, è il mio amore che vi parla. Vi ringrazio per tutto ciò che avete preparato per la mia e vostra Mamma, per la Madre dell'Eucaristia. Sì, è vero: l'Immacolata apre la storia e la Madre dell'Eucaristia chiude la storia. Che gioia vedervi qui riuniti a pregare, soprattutto in questo mese in cui abbiamo sempre raccomandato la preghiera, il sacrificio, i fioretti e il digiuno per chi poteva. Questo serve a far sì che gli uomini si convertano, non soltanto i cattolici, ma anche i membri di tutte le religioni e di tutte le razze. Tutti dovete arrivare ad amare Dio, come Egli ama ognuno di voi. Dio ha amato tutti gli uomini, non ha fatto differenze tra i buoni e i cattivi e ha dato Me, suo Figlio, per tutti. Io sono morto in croce, ho dato tutto il mio essere ed il mio corpo per ognuno di voi. Voi fate qualche piccolo dono a Me, alla Madre dell'Eucaristia, a tutti gli angeli, i santi e le anime salve che mi circondano.
Vivete questa giornata con tutto l'amore che potete sia in ciò che è sacro sia nel profano. Mi raccomando: ogni azione che fate sia dettata da educazione, rispetto, umiltà e semplicità. Non bisogna essere grandi uomini, ma servono la semplicità, l'umiltà e la serenità per dare voi serenità a coloro che sono festeggiati.
Marisa - Voglio donarti questo mazzo di rose, Gesù. Non so se la sposa debba darlo allo sposo, però voglio donartelo ugualmente.
Gesù - Dallo alla Mamma, oggi è anche la sua festa.
Marisa - Che significa? Devo andare sull'altare a portarglielo?
Gesù - Forse ti chiedo troppo, ma qualcuno potrebbe aiutarti a salire i gradini e a portare i fiori fino alla statua della Madre dell'Eucaristia, potrebbe essere Davide.
Dopo vi darò altre notizie molto importanti che vi renderanno tutti felici. Gioite e godete più che potete.
Adesso vieni, Marisella, a portare il bouquet, come voi lo chiamate, alla Madonna.
Marisa - Tu vuoi si faccia sempre tutto per la Mamma e anche noi lo facciamo, sempre.
Gesù - Oggi Dio, nella sua lettera, non ha nulla da dirvi se non augurarvi una santa festa. Come già vi ho detto ieri sera, la vostra sorella ha passato una nottata di passione molto forte. In questo giorno dedicato alla festa della Madre dell'Eucaristia e alla intronizzazione della sua statua, vi annuncio che, per la sofferenza, per i sacrifici, per i fioretti dei miei due figli e di coloro che hanno pregato con tutto l'amore, avete raggiunto un miliardo di anime convertite.
(I presenti applaudono con gioia e intonano canti di Alleluia alla Santissima Trinità in segno di ringraziamento)
Questo è il grande annuncio che oggi vi ho portato. Miei cari figlioli, mio piccolo gregge, non siete tanti, anzi, siete molto pochi in confronto a coloro che vanno in altri santuari, eppure siete arrivati a convertire in poco tempo un miliardo di anime di ogni religione e razza, non soltanto cattoliche. Questa è una grazia grande, è un miracolo grandissimo che nel vostro piccolo, nella vostra umiltà e semplicità, avete ottenuto: un miliardo di convertiti.
Marisa - Ascolta, Gesù: io non sono neanche capace a scriverlo, perché una volta conoscevo i numeri, ma adesso proprio no.
Gesù - Tu scrivi uno.
Marisa - Uno, poi uno, due, tre zeri, uno, due, tre zeri, uno, due, tre zeri. E qui mi fermo, io non so andare avanti. Don Claudio?
Don Claudio - Hai detto bene, almeno credo.
Marisa - Ha detto che crede abbia pronunciato bene il numero.
Gesù - Non ha importanza se è stato detto bene, l'importante è che voi comprendiate che potete arrivare a ottenere grandi risultati quando volete, anche nel vostro piccolo: quando siete in casa, a passeggio, a far festa, a una cena o a cucinare intorno ai fornelli, come faceva la mia Mamma che ha insegnato a fare il sugo alla vostra sorella.
Marisa - Non dire tutti questi particolari, altrimenti sembra che io non sia capace di fare niente.
Gesù - Ecco: con le piccole azioni avete dato tanto a Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo. So che mi vuoi raccomandare tutte le anime che hanno bisogno del mio aiuto, ma non ti preoccupare, ho già letto nel tuo cuore e con la mia presenza ho già benedetto le medagliette, ho benedetto ognuno di voi e soprattutto i bimbi.
Marisa - Va bene.
Gesù - Coraggio a tutti, miei cari figli, e festeggiate ancora; battete le mani per il miliardo di anime convertite.
Marisa - Gesù è andato via. Ora è venuta la Mamma del cielo e della terra.
Madonna - Io sono qui soltanto per ringraziarvi. Insieme al mio e vostro vescovo vi benedico. Raccomando il rispetto al vostro vescovo e sacerdote, perché non ci sono altri sacerdoti che danno la vita per le anime. Benedico voi, i vostri cari ed i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Come sempre mi ripeto e dico: "Partecipate alla Santa Messa e alla Santa Comunione come fosse l'ultima della vostra vita. E tu, Eccellenza Reverendissima, di' la Santa Messa come fosse l'ultima della tua vita, anche se so che già lo fai, sai che ogni tua messa salva un'anima.
Marisa - Ciao. Sono andati tutti via, Don Claudio. Non sapevo come scrivere un miliardo.
Don Claudio - Comunque l'hai detto bene.

 

Roma, 29 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, oggi più che mai avete capito l'importanza della preghiera e il perché pregare. Tanti sacerdoti, vescovi, arcivescovi e cardinali sono come colui che ha tradito la Chiesa. Sono tanti, anche se non fanno rumore perché sono semplici o non conosciuti. Questo arcivescovo è conosciuto in tutto il mondo e la situazione è preoccupante perché può ribaltarsi tutto e portare dietro di sé molte anime. A voi chiedo di pregare per queste anime, per queste persone che ingenuamente hanno seguito colui che diceva di essere con Dio. Tutto può cambiare se lui vuole, come voi potete tornare alla normalità se colui che si sente presidente della C.E.I. cambiasse.
Il mondo continua ad andar male, le disgrazie continuano a succedere per un motivo o l'altro, l'odio e il rancore continuano ad aumentare. Quando ci sono anime che sono buone e docili, allora vengono calunniate e diffamate.
A voi chiedo la preghiera costante, l'abbandono totale a Dio, l'amore a Colui che ci ha creati.
Cosa posso dirvi ancora se non ripetere in continuazione di pregare, pregare, pregare per le anime? Quelle che mettono più paura e danno più preoccupazione sono proprio le anime che hanno vissuto in contatto con Dio e con gli uomini; queste sono le persone che poi tradiscono con molta facilità. È più facile che si converta un vero peccatore piuttosto che una di queste persone.
Pregate per tutte quelle anime che hanno seguito questo cammino e che ora non continuano a seguirlo.
Restate nella Chiesa, restate con Dio.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti nel mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Ti benedico, piccolo Emanuele, insieme ai tuoi cuginetti.
Marisa - Ciao. È andata via.