MOVIMENTO IMPEGNO E TESTIMONIANZA
"MADRE DELL'EUCARISTIA"

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Lettere di Dio di Agosto 2000

 

Tossicia (TE), 15 agosto 2000 - ore 19:30

 

Marisa - Sei vestita a festa, tutta in oro. Gli angeli e i santi sono intorno a te. Gesù e il tuo amato sposo sono presenti, perché è la tua grande festa.
Madonna - Grazie da parte di tutto il Paradiso delle preghiere, del rosario che avete recitato tutto intero, grazie per le sofferenze che offrite ogni giorno. La lettera di Dio dice che dovete leggere e meditare la parabola della zizzania, lì troverete ciò che è presente ancora oggi, nel 2000, in tutto il mondo: tanta zizzania che deve essere tolta. Ecco perché Dio ancora non decide di intervenire; c’è molta, troppa zizzania che deve essere tolta. Come toglierla? Piccolo gregge, voi tutti, che conoscete le apparizioni della Madre dell’Eucaristia, che conoscete i miracoli eucaristici, che cercate di vivere meglio che potete, potete togliere la zizzania impegnandovi ad arrivare alla santità. Siete pochi in confronto a tanta zizzania che c’è nel mondo. Gli uomini fanno le cose in grande e soprattutto, come già vi ho detto, spendono molto denaro. Parlano di tutto, ma non di Dio, non di mio Figlio crocifisso, che ha dato la vita per tutti gli uomini e non pregano. Qual è la ragione che ha spinto questi poveri giovani a venire da lontano per la giornata mondiale della gioventù? La gioia di passare qualche giorno fuori casa, di avere gratis vitto e alloggio e non spendere una lira.
Quanti, quanti milioni hanno speso i responsabili per abbellire, per fare le bandiere, per dare da mangiare a questi poveri giovani e non parlano di Dio, non parlano di Gesù che è morto in croce per ognuno di loro, per ognuno di voi. Io mi rivolgo a voi, come dice Dio: aiutate a togliere la zizzania. Questa sera leggete la parabola della zizzania; è così bello quando vi riunite per leggere la Bibbia. Dovete conoscere bene la Sacra Scrittura per conoscere Dio. Togliete la zizzania con la preghiera e il sacrificio; togliete la zizzania che è sparsa in tutto il mondo. Già vi ho detto che i convertiti sono moltissimi, superano i quindici milioni, ma sono più numerosi i non credenti e coloro che appartengono ad altre religioni. Sono pochi, pochissimi i cattolici convertiti. Grazie per quello che fate per aiutare questa povera Chiesa, che sembra appoggiarsi soltanto su due povere spalle. Togliete la zizzania, togliete la maldicenza, l’invidia, la gelosia, la permalosità e amate, amate tutti coloro che non sanno amare, che non conoscono Gesù. Oh, se potessero conoscerlo anche loro, se i miei sacerdoti parlassero loro di mio Figlio Gesù, del vostro Gesù. No, pensano a sperperare denaro e, mi ripeto, intanto i bambini, le donne e gli anziani continuano a morire e le guerre vanno avanti. Vi siete preoccupati della guerra in Jugoslavia, che ancora non è in pace, ma dovete preoccuparvi anche delle nazioni lontane che sono in guerra.
Grazie, Marisella, per la passione che hai vissuto in grande silenzio. Hai visto, le tue gambe sono ancora segnate. Grazie, se riuscite con le vostre preghiere, il vostro sacrificio e le vostre sofferenze a togliere la zizzania, tutta quella che potete. Se coloro che credono riuscissero a togliere la zizzania, la situazione del mondo sarebbe migliore. Se Dio dovesse intervenire ora sarebbe un brutto, bruttissimo segno e pochi si salverebbero. Ricordate l’arca di Noè? Volete di nuovo un’arca di Noè? No. Pregate per salvare tante anime, per salvare i vostri figli; molti hanno bisogno di esser convertiti. Voi fate ciò che potete e se non ascoltano non avete colpa, perché avete dato tutto ciò che potevate dare. Quando vi sentiamo pregare, cantare, ridere, gridare dalla gioia, anche se a qualcuno il dolore penetra fino in fondo alle ossa, siamo felici e contenti.
Con l’Eucaristia gustate, sentite e vedete quanto è buono il Signore. È vero, Marisella, che tante volte brontoli perché Gesù non ti ama?
Marisa - Devo dire la verità? Non mi tratta bene come sposa. Del resto tu, anche se non parlo, leggi dentro e sai quello che penso io, quello che pensa Don Claudio, che avrebbe tante cose da chiederti, ma tu non gli dici mai: "Don Claudio, hai qualcosa da dirmi?". Lui ha qualcosa da dirti.
Madonna - Sì, ma oggi è festa, ne riparleremo un altro giorno.
Marisa - Come tu vuoi.
Madonna - Mio caro vescovo, so che a volte brontoli e hai ragione, ma continua ad amare e a soffrire. I tuoi confratelli non si comportano bene e fra di loro c’è tanta zizzania, tu prendi questo peso sulle spalle e vai avanti. Marisella, ho detto tutto, dopo le frustate e la sofferenza della passione di questa notte, per le quali noi ti ringraziamo, si sono convertite un milione di anime, ma non erano cattolici.
Marisa - Senti, se ogni volta che soffro la passione salvo un milione di cattolici o non cattolici, questo non lo so, alla fine la zizzania sarà stata tolta? Tu che ne dici?
Gesù sorride. Non sorridere, mio caro sposo, perché ti lamenti che hai poche spose. Lo credo, se le tratti tutte come me stai tranquillo che non ne avrai neanche una. Te lo dico con semplicità, perché come parlo a Sua Eccellenza parlo a Te.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Diffondete il messaggio su Internet e fatelo conoscere agli uomini che possono togliere la zizzania: è tanta, tanta. Insieme al mio e vostro vescovo, per ora, benedico voi, i vostri cari, i vostri figlioli, i giovani che sono al campeggio, i bimbi Jacopo, Samuele e i bimbi che sono nel grembo materno. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro col mio manto materno.
Marisa - È grande, grande, copre tutto.
Madonna - Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Adesso partecipiamo alla santa Messa come tu vuoi, ma se mi dai un pochino più di voce posso cantare.

 


Lettere di Dio di Settembre 2000

 

Roma, 8 settembre 2000 - ore 18:30

 

Madonna – Oggi è la mia festa, è la festa della nascita della Madonnina. Ero una piccola creatura, piccola come i bimbi che voi avete avuto; oggi il bimbo più piccolo è Samuele. Pensate che il piccolo Gesù era la metà di Samuele, al quale bene si addice il nome. Ricordo che la mamma cercava di abbellirmi, benché Dio mi avesse creata già bella. Avevo dei vestitini molto belli, anche se erano solo due: uno per i giorni feriali e un altro per le grandi feste, con tanti smerli che venivano in fuori; io godevo di tutto questo. Ricordo la mia nascita, perché Dio ha voluto che la vedessi. Dio mi ha fatto nascere perché io dovevo essere la madre di Gesù, il Salvatore del mondo, il Messia, Colui che ha amato tutti e, come ben sapete, Colui che è morto per tutti, per ognuno di voi, per tutti coloro che vivono nel mondo. Voi dovete cercare il Paradiso. Tutti gli uomini, cristiani e non cristiani, se rispettano i loro valori, se credono a Colui che reputano Dio possono salvarsi. Non si salvano solo i cattolici, ma anche coloro che appartengono ad altre religioni. Le religioni sono diverse, ma Dio è unico, è uno; Dio è Colui che ci ha creati. Se gli ebrei, i mussulmani e tutti gli uomini appartenenti ad altre religioni fanno una vita normale, cercano di rispettare i valori della vita, di amare Dio e il prossimo possono salvarsi e godranno anche loro il Paradiso. Perché no? Soltanto colui che fa soffrire volontariamente, soltanto colui che non ama, soltanto colui che calunnia e diffama non godrà Dio. Ci sono tanti uomini cattivi. Tante volte ho detto: attenzione alla gelosia e all’invidia; questo vale per tutti gli uomini della Terra, di qualsiasi religione e di qualsiasi razza. Questi non raggiungeranno la gioia di godere Dio.

 

Roma, 10 settembre 2000 - ore 10:30

 

Marisa – Sì, io ubbidisco a tutto quello che mi dici, soltanto, come figlia, ti chiedo: che cosa dobbiamo fare ancora?
Madonna – Voi, uomini della Terra chiedete cosa dovete fare e io vi faccio un esempio molto semplice. Voi vi meravigliate se gli uomini della Chiesa non rispondono, se i laici non rispondono. Molti hanno creduto, ma hanno paura e solo pochi non hanno creduto alle lettere che il vescovo ha mandato. Quelli che hanno creduto sono tanti, eppure non vengono in questo luogo taumaturgico. Che altro deve fare Dio? È vero, Dio vi aveva promesso tante cose, ma vuole che almeno la metà dei sacerdoti, delle suore e dei laici si converta e invece pensano a divertirsi, pensano a fare grandi funzioni solo perché la televisione e i mass-media possano dire che sono bravi, che sono anime belle. Se cardinali, vescovi e sacerdoti, invece di stare in prima fila nelle celebrazioni della giornata mondiale della gioventù fossero andati in mezzo ai laici e ai giovani, non ci sarebbero stati drogati fra loro, né amoreggiamenti, perché molti giovani sono venuti soltanto per mangiare e dormire gratis o passare alcuni giorni lontano dalle proprie famiglie, dalla propria nazione, dal proprio paese.
L’11 giugno Dio ha fatto il grandissimo miracolo, ha dato fiducia e continua a dare ancora fiducia. Da giugno fino ad agosto alcuni che hanno ricevuto tutto venendo qui hanno tradito; pensavano di tradire il vescovo, ma hanno tradito Dio, hanno tradito mio figlio Gesù che è morto per ogni uomo della Terra. Alcune persone si sono permesse di dire al vescovo: "Bugiardo, questo non l’ha detto la Madonna, ma tu". La vostra sorella ripete il messaggio che io do, ma non dicono mai a me o a mio figlio Gesù: "Bugiardi, voi mentite"; no, se la prendono sempre con i miei due cari figli e questa volta la mancanza è stata ancora più grave, perché è stata rivolta al vescovo che in silenzio, quasi morendo, distruggendosi, senza rispondere, è rimasto fisso a guardare, senza capire perché queste persone lo trattavano in quel modo.
Miei cari figli, vi ricordate quando la Mamma non diceva nulla, ma teneva tutto nascosto e neanche i miei figli dicevano nulla? Ma come posso tenere nascosti questi fatti così gravi? Che differenza c’è fra voi che avete ricevuto le lettere di Dio, le apparizioni della Madre dell’Eucaristia, i miracoli eucaristici e gli uomini della Chiesa, le suore, i religiosi che non vengono? Il vescovo ha detto che la catechesi comincia alle 9, poi è stata spostata alle 9:15, poi alle 9:30, poi alle 9:40, ma le persone non ci sono. A chi deve parlare il vescovo? È stanco, è provato, è deluso. Gesù è morto per ognuno di voi per riaprire il Paradiso e voi aspettate ciò che Dio ha promesso. Quattro persone hanno tradito in tre mesi e sono tante. Qualcuno si riprenderà, qualcuno ha anche chiesto scusa. È arrivato anche il perdono da parte del vescovo, perché bisogna perdonare tutti. Il vescovo che è stato trattato da bugiardo dopo che è stato sospeso a divinis per difendere la verità.
La Mamma vi dice: chi è stanco, si può sedere; anche tu, mio caro vescovo, siedi, non stai bene. Ho ancora qualcosa da dirvi che già ho ripetuto mille volte: il vostro vescovo non è stato mai sospeso a divinis. Il codice di diritto canonico dice: "Chi disprezza l’Eucaristia è scomunicato immediatamente", ma sarebbe ancora più chiaro e più forte dire: "È scomunicato ipso facto". Coloro che hanno detto: "Butta via quel pezzo di pane, è robaccia, è fenomeno da baraccone" sono scomunicati; come può uno scomunicato sospendere a divinis un sacerdote? Tanti sacerdoti vengono scomunicati o trattati male. Se hanno dei giovani intorno, questo provoca gelosia e invidia e il sacerdote viene trattato male o viene allontanato e se non ubbidisce è sospeso a divinis. Miei cari figli, dolci figli, si può togliere l’esercizio del sacerdozio ad un sacerdote che dà tutto se stesso per le anime? Ci sono tanti sacerdoti che piangono, perché oltre l’esercizio del sacerdozio viene tolto anche il lavoro e l’insegnamento nella scuola. Dio aspetta ancora le conversioni. Ha sacrificato delle anime e fa soffrire loro ogni giorno la passione per salvare altre anime. Chi ha accettato i miracoli eucaristici? Gli stranieri: asiatici, australiani, americani, africani. Ma qui a Roma? Queste persone scomunicate parlano dell’Eucaristia, parlano bene dell’Eucaristia davanti a migliaia di persone e così salvano la loro bella faccia.
Avete mai sentito parlare la vostra Mamma in questo modo? Ma io devo difendere il mio vescovo, il mio caro sacerdote prediletto di fronte a tutte queste persone. Quanti poveri sacerdoti soffrono anche la fame, perché non hanno più nulla! Costoro non appartengono a gruppi religiosi e vivono da soli, perché i sacerdoti diocesani possono vivere anche da soli. Perché i parroci di Roma sono così duri nei vostri confronti? Hanno paura di perdere la parrocchia, di perdere le anime. Nei primi tempi dell’apparizione il vostro vescovo è stato accusato di portare via tutti i giovani della parrocchia di zona, mentre sapete benissimo che i giovani che vedete non sono di questo quartiere. Eppure il vescovo è stato accusato in Vicariato di aver portato via tutti i giovani e anche i laici della parrocchia.
Basta, venite puntuali; è un sacrificio, fatelo; ne ha fatti tanti Gesù per voi. Basta con le invidie e le gelosie, figli miei, dovete amarvi come io vi amo, come mio figlio Gesù vi ama. Amate anche voi stessi: se non amate il prossimo non amate neanche voi stessi. Se cercate di primeggiare, di farvi grandi, di correre ai primi posti non potete conquistare il Paradiso. Non potete neanche immaginare come l’Inferno sia stracolmo di anime; ci sono sacerdoti che dicono che l’Inferno non esiste, perché Dio è misericordioso. Fa comodo dire questo, perché ognuno di voi così può fare ciò che vuole, può fare anche peccati mortali, tanto Dio è misericordioso. Quante volte vi ho ripetuto che alla fine Dio sarà giusto, uguale per tutti: poveri e ricchi. Lui giudicherà, aprirà le porte del Paradiso a chi ha amato e getterà all’Inferno coloro che non hanno mai amato.
Io vi chiedo perdono se ho osato farvi tutti questi richiami materni, ma pensate al grande miracolo dell’11 giugno. Dove sono le persone? I cardinali e i vescovi proibiscono di venire nel luogo taumaturgico e i parroci sono capaci di non fare un certificato a chi viene qui. Costoro possono fare tutto, perché hanno il potere in mano. Quante di queste anime hanno tradito e tradiranno mio Figlio Gesù!
Vi chiedo perdono, ma dovevo parlare, dovevo smuovervi; non dovete venire qui solo per ascoltare e poi tutto finisce. Pensate, meditate quanto vi ho detto; la situazione del mondo, di tutto il pianeta Terra è grave. Vi ricordate quando dicevo che il pianeta Terra era sporco e c’era fango? Voi direte: "Siamo buoni solo noi?". No, anche qualcuno di voi ha tradito, anzi molti hanno tradito e in questi ultimi mesi coloro che da sedici anni vengono per sfruttare il sacerdote gli hanno sputato in faccia dicendo: "Non è vero ciò che tu dici, non è la Madonna che parla, sei tu". Gesù parla nel suo cuore, io parlo a Marisella, che è ridotta quasi alla fine, poverina, e deve ancora combattere, soffrire ogni giorno, ogni notte; questa notte era in un bagno di sudore, la sudorazione del Getsemani, per salvare gli uomini della Chiesa. Quali uomini della Chiesa? Coloro che dicono: "La Madonna non può parlare male dei suoi sacerdoti". Ma io non parlo male di loro, parlo così perché li voglio aiutare. È più facile a volte aiutare un animale indifeso che un sacerdote. Guai toccare un sacerdote, guai dirgli qualcosa o fargli qualche richiamo; questo brano del Vangelo non vale per loro, quando Gesù parla della correzione fraterna non è per loro, è per i laici. Invece la correzione fraterna è per tutti, dai grandi ai piccoli. Quanti brani del Vangelo vengono tolti perché non fanno comodo.
Gesù vuole che questo decreto sia fatto e sia firmato, perché il vostro vescovo è nella verità, ubbidisce alla Chiesa, a Dio, agli uomini che amano Dio e si lascia mangiare dalle anime. È giunto il tempo di fare il decreto. Diffondete la notizia e siate presenti il 13 settembre alle ore 21, perché il vescovo spiegherà questo decreto. E il 14 alle ore 21, anniversario del primo miracolo eucaristico, Marisa leggerà il decreto e il vescovo lo firmerà.
Gesù, benedici questo decreto.
Marisa – Tu, Madonnina, sei tanto buona, ti preoccupi di tutto, di noi, ma a volte ci sentiamo soli, non sentiamo che le persone che ci sono vicino, specialmente quelle in casa, ci amano. Tutto poggia sulle spalle del tuo vescovo; sarebbe ora di mandare aiuti validi per le confessioni e aiuti in casa.
Madonna – Sono contenta del decreto, come è contento mio figlio Gesù.
Asciuga quella lacrima, Marisella, basta piangere.
Marisa – Questa lacrima esce da sola.
Madonna – Miei cari figli, ancora una volta la Mamma vi chiede perdono se ha osato dirvi tanto. Fate sì che nei giorni 13 e 14 siate numerosi a festeggiare i cinque anni della prima apparizione eucaristica, il decreto e il primo anniversario dell’inizio del servizio episcopale di Don Claudio. Fra tutte queste feste grandi c’è quella del piccolo Jacopo che fa cinque anni, ma viene sempre messo da parte, poverino, perché è nato quel giorno. Un bacio a Samuele e al biricchino Davide Maria.
Marisa – Senti, non ti prendere tutti i maschi. Cerca di prendere pure qualche femmina. Noi abbiamo qui femmine e maschi liberi. Perché non fai sacerdoti quelli liberi?
Don Claudio – No, tutti devono sposarsi.
Marisa – No, lui dice che si devono sposare.
Madonna – Ma perché, Don Claudio? Qualche suora e qualche sacerdote, guidati da te, andrebbero bene.
Marisa – No, lui vuole che tutti i nostri giovani si sposino, perché vuole che i loro figli diventino preti. Capito? Hai visto che ti ho fatto sorridere? L’ho fatta ridere, perché aveva le lacrime anche lei, poverina. Gesù sta lì buono, non dice nulla. Si è alzato, ha benedetto il decreto e sta lì buono, buono. Perché non parla?
Don Claudio – Chiediglielo.
Marisa – Gesù scusa, sono io, Marisa.
Gesù – Non sei Marisella?
Marisa – Va bene, sono Marisella, mi vergogno a dire Marisella perché sono grande e grossa. Perché non ci dici qualcosa anche Tu?
Gesù – Perché Io sono Dio e se dicessi qualcosa ripeterei ciò che ha detto la mia Mamma, la vostra Mamma. Vi dico soltanto di avere coraggio. E a te, mio caro vescovo, mio caro sacerdote prediletto dico: coraggio, sii forte, ancora un po’ di forza e avanti, avanti. Ti ricordi quando mi hai detto: "Gesù, anche se dovessi restare solo, io non ti abbandonerò mai?".
Marisa – Lui ti dice anche adesso che non ti abbandonerà mai, a volte brontola, ma non ti abbandonerà mai.
Gesù – Lo so che il vescovo è molto dolce. Non tutti hanno capito che è un sacerdote buono, dolce, santo, come dovrebbero essere tutti i miei sacerdoti prediletti.
Vi benedico. Il vostro Gesù vi benedice tutti. Insieme al vescovo do la mia benedizione. Benedico anche il decreto, fatto con sacrificio e amore.
Madonna – La vostra Mamma vi porta stretti al suo cuore e vi copre con il suo manto materno. La benedizione si allarga anche a coloro che sono malati. Voi dovete sempre pregare per l’ammalato fino all’ultimo e poi aggiungere: "Sia fatta la tua volontà, Dio mio".
La mia benedizione va ai miei figli Selenia, Angelo, al piccolo bimbo. A te Silvano, a te Anna, Gianluca, Luigi, Manuele, Francesco. Anna, sii forte, forte, forte. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. La Mamma vi chiede ancora perdono, ma dovevo parlarvi in questo modo. È bene che questa piccola comunità sappia la situazione dei miei due figli. Potevano benissimo lasciare tutto e vivere tranquilli, mettersi a scrivere e lavorare, hanno tanto materiale, ma non si sono sentiti di lasciare tutto, di chiudere tutto, ancora vanno avanti, perché Dio vuole così. Anche voi quando andate vicino al vescovo e alla veggente non andate per dar loro sofferenze, per raccontare ciò che dicono gli altri, no; parlate di voi stessi, se avete bisogno, ma lasciate fuori gli altri, degli assenti non si deve mai parlare. Grazie, ciao.
Marisa – È andata via. Mamma mia, aveva le lacrime fino qui. L’ho fatta ridere.


 

Roma, 12 settembre 2000 - ore 18:40

 

Marisa – A quale Madonnina devo rivolgermi? Perché c’è Maria bambina, Maria quando le hanno imposto il nome e Maria che da i messaggi e porta le lettere di Dio.
Madonna – Io sono Maria, Miriam, come volevo che tu ti chiamassi, Marisella. Ricordati che il tuo nome è Miriam, è Maria; faccio tanti auguri da parte di tutto il Paradiso a te e a coloro che si chiamano Maria.
Questo giorno è stato indicato dalla Chiesa. Prima la Chiesa l’ha stabilito il 12, poi l’ha tolto, poi l’ha rimesso di nuovo. Io da piccina festeggiavo il mio onomastico con la mia mamma.
Hai ragione, Marisella, chi si è ricordato di te? Però a te non interessa, a te interessa che le anime si convertano.
Oggi mi sembra di stare nella mia Chiesa, quella vera, quella che Gesù vuole. Dico a voi: fate rinascere la mia Chiesa, ricominciate ad amare Gesù Eucaristia, ricominciate ad amarvi tutti. Cosa ve ne fate della grande affluenza del popolo, della massa, quando in mezzo a loro non c’è Gesù Eucaristia e non ci sono io? Le apparizioni stanno finendo dappertutto; quando ci sono delle grandi feste, feste di massa, non vi siete accorti che io vengo qui da voi? Oggi è la mia festa, è la festa di Marisella e di coloro che si chiamano Maria, quindi è giusto che io sia qui con voi. Miei cari figli, state facendo il triduo per il quinto anniversario dell’apparizione eucaristica, quando Gesù Eucaristia è apparso la prima volta, ma il motivo più importante per festeggiare il 14 è la firma del decreto che il vostro vescovo ha fatto. Egli vi dirà tutto, non vi preoccupate; ormai non vi tiene nascosto nulla, vi dice tutto, così come faccio io.
Una volta parlavo solo di argomenti spirituali, di correzione fraterna, poi un bel giorno Dio si è stancato e mi ha detto: "Maria, voglio che il mio caro sacerdote prediletto dica tutto alla comunità, alla quale non si deve nascondere nulla"; perché nascondere? Se l’uomo soffre la comunità deve sapere, se l’uomo gioisce la comunità deve sapere. Attenzione, non raccontate ciò che hanno detto, ciò che hanno fatto, no, questo no; quando siete tutti insieme riuniti, domandate al sacerdote e andate avanti.
Non ho altro da dirvi perché per voi è tardi e io devo tornare al Padre; Dio mi darà altre lettere da portarvi, ma tutto ciò che doveva dirvi l’ha detto. Ha detto tante parole, ha mandato tante lettere lunghissime, sta a voi metterle in pratica.
Vedo che ancora dormite, miei cari giovani. Perché non avete pensato alla veglia? Mie care signore, perché non avete pensato alla veglia?
Marisa – Aspetta, io difendo le signore. Noi abbiamo preparato i canti e non abbiamo pensato alla veglia.
Madonna – Allora sei tu la causa?
Marisa – Sì, sono sempre io, non ti sbagli mai. Quando c’è uno sbaglio, stai tranquilla, è colpa di Marisella. Infatti io non mi sono ricordata della veglia. Comunque ero convinta di stare in preghiera; non è veglia questa? Va bene, mancavano i canti, tanto io non posso cantare.
Madonna – Miei cari figli, la Mamma ringrazia della vostra presenza. Benedico tutti, insieme al mio e vostro vescovo. Eccellenza, posso dire che lei… posso parlare? La salute del vostro vescovo non va bene.
Marisa - Era questo che volevo dire, sai?
Madonna - Quindi vi invito a pregare per lui, per Silvano, Anna, Selenia e tanti altri malati.
Vi benedico tutti, vi porto stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Adesso andate e partecipate alla santa Messa con tutto l’amore che potete dare a Gesù Eucaristia. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.
Marisa – Ciao. Una, due, tre; tre Madonne: quella piccina, quella più grande quando l’hanno festeggiata e poi quella che parla.

 

 

Roma, 13 settembre 2000 - ore 22:45

 

Madonna - Io ero già presente in ginocchio davanti a Gesù Eucaristia. Quando è presente Gesù Eucaristia con la sua presenza benedice tutti. Cos’altro devo dirvi dopo la lettura del messaggio di Dio? È tutto vero, ma le grazie sono aumentate, i miracoli sono aumentati; ciò che manca è l’amore a Gesù Eucaristia e l’amore agli uomini, anche a coloro che soffrono.
Il 15 agosto ho portato una lettera di Dio che parlava della zizzania; dovete leggere quella lettera di Dio. Voi trovate la zizzania ovunque andate: negli ambienti di lavoro, nelle scuole, nelle comunità, dappertutto c’è sempre zizzania. Come c’è la persona buona, brava, umile, semplice così c’è la persona orgogliosa, superba. Bisogna aiutare queste persone a correggersi, perché se non vogliono correggersi tutto diventa inutile.
Voi state facendo la veglia davanti a Gesù Eucaristia, ma quanti la stanno facendo alla vigilia della festa dell’esaltazione della croce? Per voi non è soltanto la festa dell’esaltazione della croce, ma anche l’anniversario della prima apparizione eucaristica, ed è festa grande perché avete ascoltato la lettura del decreto. Domani, per ordine di Dio, questo decreto deve essere firmato dal vescovo. Dio chiama le creature semplici e piccole, non grandi, non intelligenti, non dotte; non ha bisogno di grandi uomini per farsi conoscere, ma si serve di piccole e semplici creature. Pensate: quando la vostra sorella aveva due anni, Dio già cominciava a farsi sentire e lei era nella mente di Dio prima che nascesse. Dio già sapeva il cammino che doveva fare, e conosce il cammino che ognuno di voi deve fare; ognuno deve dare ciò che può, non tutti potete dare nella stessa misura, ma se intorno a voi cresce della zizzania estirpatela, gettatela via. Come ho detto tante volte, pochi sacerdoti ma santi, così dico a voi: pochi laici ma santi. Siete pochi? Voi non potete neanche immaginare quante persone sono venute nel luogo taumaturgico ed hanno ricevuto anche grazie da Dio. Non ha importanza: pochi, ma buoni.
Domani, quando il vostro vescovo firmerà per ordine di Dio il decreto, voi dovrete appoggiarlo e aiutarlo ancora di più. Voi pensate che tutto sia facile per Don Claudio e Marisella perchésono vescovo e veggente ? Che non soffrono nulla? Oh, quanta sofferenza hanno sopportato, ma soprattutto quante persone li hanno ingannati. Sono stati perseguitati sempre, non soltanto da quando sono iniziate le apparizioni pubbliche; c’è sempre stata qualche persona che ha cercato di distruggerli. Quindi vi ripeto: pochi laici, ma santi; pochi sacerdoti, ma santi. Questo vuole Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Gesù Eucaristia esposto vi benedice tutti.
Marisa – Ti saluto, ciao. Sì, facciamo piano piano perché c’è Gesù . La Madonna ha detto che è sempre stata vicino a te e continuerà a starti vicino, anche quando porti via Gesù.

 

 

Roma, 14 settembre 2000 - ore 22:50

 

Marisa - Sono presenti i tre Gesù!
Gesù - Tu non puoi inginocchiarti, figlia mia, ma coloro che sono in Cielo e voi che siete sulla Terra, se potete, inginocchiatevi e chinate il capo davanti alla Trinità.
Io, Gesù, parlo in nome della SS.ma Trinità. Dio Padre, Dio Spirito Santo, Io, Dio Figlio, gli angeli, i santi e soprattutto la mia e vostra Mamma, Maria, Madre dell’Eucaristia, abbiamo gioito per l’obbedienza fatta. Hai firmato il decreto, Eccellenza, hai ubbidito a Dio come sempre. Hai ubbidito anche agli uomini della Chiesa, ma loro ti hanno gettato nel fango. Tu lascia stare, come ti abbiamo già detto, e ubbidisci a Dio, a Noi. Dio ha creato l’uomo, Dio è il padrone assoluto del Cielo e della Terra.
In questo grande giorno avete dato gioia alla Santissima Trinità, alla Madre dell’Eucaristia, a tutti gli angeli e ai santi. È tardi, ma qui in Paradiso c’è una luce che non acceca, come tu vedi, Marisella. Vorrei che questa luce entrasse nei vostri cuori; è una luce che riscalda il cuore e coloro che vi si avvicinano. Quando avete ricevuto in comunione l’Eucaristia che Io e la Madonna abbiamo trasportato nel luogo taumaturgico, avete sentito il profumo e un grande calore nel vostro cuore. Questi è Dio!
Nessun uomo della Terra ha mai visto Dio. Tu hai visto, attraverso delle immagini, il Dio del Cielo e della Terra, che ama gli uomini, che ancora tiene fermo il suo braccio, perché aspetta le conversioni e queste tardano ad arrivare.
Voi avete goduto, ma anche noi abbiamo goduto. Tu vedi accanto a Me papi, vescovi e sacerdoti. Sono presenti tante anime che sono state salvate dai vostri sacrifici. Circondano la mia Mamma e vi guardano, come per dirvi: "Coraggio, fratelli, pensate al godimento eterno".
Oggi è la festa dell’Esaltazione della croce, è la mia festa, è la festa di ognuno di voi. Vi ho detto: la croce è gioia, non è sofferenza; la morte è vita, non è sofferenza.
Chi ha fatto un cammino spirituale comprende che morire è vivere e che la croce è gioia. Queste anime pregano per voi. Tu riconosci tuo fratello San Padre Pio, San Giovanni XXIII, San Pio IX, Pio XII, Paolo VI e il grande Don Enrico. Quando voi avete parlato con Don Enrico della sospensione a divinis, lui vi ha risposto: "Vi regalo il calice per la santa Messa e la pisside". Ricordate quel giorno?
Miei cari figli, figli miei adorati, non ho parole per ringraziare il vostro vescovo che ha ubbidito a Dio firmando il decreto. Non tutti avete compreso l’importanza di questo decreto. Il vescovo ordinato da Dio ha ubbidito a Dio nel firmare il decreto. Coraggio, non siete soli, chi è con Dio è con il Paradiso, di che cosa avete paura? Siete con il Paradiso.
Cinque anni fa l’Eucaristia è fuoruscita dal crocifisso; avete goduto e poi avete molto sofferto. Ci sono state altre apparizioni eucaristiche e tante altre sofferenze fino all’11 giugno 2000, giorno in cui Dio ha messo il suo sigillo con l’ultimo miracolo eucaristico.
Dopo la consacrazione dell’ostia, dove Io sono presente in corpo, sangue, anima e divinità, da essa è fuoruscito il sangue. Io sono il Figlio di Dio, Io sono la Seconda Persona della Santissima Trinità, Io sono quel Gesù che hanno calunniato, diffamato, sputacchiato, ferito e che è morto in croce.
Vi ripeto: la morte è vita, la croce è gioia.
Auguri a tutti e grazie. Io sono Gesù, Io entro nel sacerdote, il sacerdote entra in me e siamo un tutt’uno.
Madonna - Sono la vostra Mamma, grazie per l’obbedienza fatta a Dio, Eccellenza Reverendissima, mio caro sacerdote prediletto, e per tutto ciò che fai per le anime, per la Chiesa, per tutti.


Lettere di Dio di Ottobre 2000

 

Roma, 1 ottobre 2000 – ore 10:45
Lettera di Dio portata dallo Spirito Santo

 

Dio Spirito Santo – Oggi sono venuto Io, la terza Persona della Santissima Trinità, lo Spirito Santo, per parlarvi di Me. Lo Spirito Santo viene e soffia dove vuole, chiama le anime, dà dei doni e nessun uomo della Terra può dire: "A me sì e a lui no". Noi scegliamo a chi dare i doni. Siamo Noi, Dio Uno e Trino, che mandiamo dei doni. Come il vento, lo Spirito Santo soffia come, dove e quando vuole, a Lui nessuno dà ordini. Ma a volte, miei cari figli, si ha l’impressione, o è realtà, che qualcuno pretende da Dio qualche cosa che nella sua mente non c’è.
Siamo arrivati al punto che l’uomo comanda Dio. Maria, Madre dell’Eucaristia, nella lettera che vi ha dato, ha detto: "Dio è messo al secondo posto; non da voi, ma dall’autorità. Secondo gli uomini prima viene l’autorità ecclesiastica e poi Dio. I suoi comandamenti, i precetti della Chiesa, non si rispettano, non si osserva il sesto comandamento e chi adempie il terzo lo fa per abitudine".
Voi non potete immaginare quanti e quanti uomini non rispettano il sesto comandamento e quando dico uomini intendo anche donne. Non si rispetta neanche l’ammalato.
Oggi vorrei fermare il mio discorso sugli anziani. Il bambino viene coccolato, viene preso in braccio e spupazzato, invece l’anziano viene messo da parte, ci si ricorda di lui una volta l’anno, forse due. Quante persone anziane sono buttate da una parte e vivono sole? I figli non hanno tempo, hanno da fare, sono molto impegnati e le mamme e i papà li attendono. Bisogna aspettare che l’anziano muoia perché tutti si riuniscano intorno a lui? Questo è grave ed è peccato.
Miei cari figli, voi sapete che le lettere che io do qui sono rivolte a tutto il mondo, a tutti gli uomini della Terra. Provate ad andare a visitare l’anziano: piange, ha tanti figli, ma non vanno a trovarlo, è solo. Provate a stargli accanto un’oretta. L’anziano stanca, non sente, l’anziano non capisce; oh no, lui capisce a volte più dei figli. E quando l’anziano non capisce bisogna amarlo lo stesso e stargli vicino, regalargli un po’ di tempo.
Non vi ho mai parlato così dell’anziano, ma Dio Padre ha voluto che oggi parlassi di lui.
Maria quando è morta era anziana e non era mai sola. Elisabetta, santa Elisabetta, la mamma di Giovanni Battista, è morta anziana; Zaccaria è morto anziano. Oggi gli uomini pensano solo a se stessi, hanno tutto ormai. Che cos’è l’anziano per loro? Niente, nulla, ormai ha vissuto i suoi anni. No, noi non la pensiamo così. L’anziano va rispettato, ha bisogno di compagnia, di qualcuno che lo vada a trovare e questo qualcuno debbono essere i figli, i parenti, che non si vedono. Egli non può avere degli amici perché è anziano, i parenti sono presi dal loro lavoro. Quanti poveri anziani sono buttati negli ospedali, specialmente quando vengono da paesi lontani.
Il discorso è sempre lo stesso: manca la carità. E quando questa viene a mancare, manca tutto: potete fare tante elemosine, potete aiutare tante persone, ma se non amate, se mancate di carità non avete fatto nulla. Leggete la lettera di san Paolo: "Potete fare tutte le cose belle di questo mondo, ma se non avete la carità non avete fatto nulla". Io che sono lo Spirito Santo, che soffio dove voglio, dico a tante mamme, papà e giovani: andate da lui, dategli un’ora del vostro tempo e Dio benedirà questo vostro lavoro, che poi, oltre che essere un atto di carità, è anche un dovere.
Miei cari figli, questa lettera ha abbracciato vari punti: prima c’è stato un messaggio privato e poi la lettera di Dio; Noi chiediamo solo amore, voi chiedete la pace, ma siete i primi, fra di voi, a non darvela.
Permettetemi di fare gli auguri a nonna Iolanda, domani è il suo compleanno. Questa donna è immersa nella preghiera e nel dolore e nessuno sa quanto soffre e quanto prega. Sono novantaquattro anni di sofferenza e di preghiera. Prega per i suoi figli, per i suoi nipoti, per tutti voi qui presenti, prega per chiunque gli chiede preghiere e le sue preghiere salgono a Dio maggiormente per il vescovo. Auguri nonna Iolanda, grazie per ciò che fai per la Chiesa, per il vescovo, grazie per le preghiere che fai per i tuoi figli, per i tuoi nipoti, per tutti.
Madonna – È andato via lo Spirito Santo e ciò che ha detto Dio Spirito Santo è molto importante, anche se in breve ha toccato tanti punti. Sono venuta per fare gli auguri a te, nonna Iolanda, auguri di santità per tutte le preghiere, per tutte le sofferenze che vivi per la Chiesa, per i tuoi figli, per tutti, soprattutto per il tuo vescovo. Quando qualcuno entra nella stanza gli dici: "Questo rosario lo sto dicendo per il vescovo"; veramente dici: "Sua Eccellenza". Noi godiamo di questo. Continua a pregare per Sua Eccellenza, ne ha tanto bisogno. E voi tutti imparate ad amare e poi pregate, imparate a rispettare e poi pregate. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Mando un bacio ai bimbi e ai bimbi che sono ancora nel seno materno.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Grazie, Marisella, per la passione che stai vivendo.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Ciao. È andata via, Don Claudio.

 

Roma, 7 ottobre 2000
Lettera di Dio

 

(Gesù porta una lettera riservata a Don Claudio e Marisa)
Madonna –
Dopo che avete recitato il santo Rosario è venuto Gesù a parlare ai miei due figliolini. La lettera è bella e brutta, perché contiene un segreto che a suo tempo verrà svelato.
Miei cari figli, restate vicino al vostro vescovo, non lo abbandonate. Mi rivolgo specialmente a voi giovani e non più giovani: cercate di aiutarlo, non lasciatelo mai, ha bisogno del vostro aiuto. Come la vostra sorella dà tutte le sue sofferenze a Dio per il vostro vescovo, per voi qui presenti, per i bimbi e per quelli che sono nel seno materno, così voi aiutatevi con la preghiera.
Oggi è la festa della Madonna del Rosario, ma io sono qui come Madre dell’Eucaristia, perché - mi ripeto - è questo il nome più bello e più grande; io sono la Madre di Gesù Eucaristia. Vi siete resi ormai conto, miei cari figli, che ora tutti cominciano a parlarne, tutti la conoscono, ma non citano mai la fonte. Questo titolo, Madre dell’Eucaristia, viene da qui, dal luogo taumaturgico che Dio ha scelto. Qui è apparsa la Madre dell’Eucaristia.
Non dico altro, perché voglio che il sacerdote dia qualche spiegazione su colui che ancora continua, attraverso una radio cattolica, a parlare male di questo luogo.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri, i bimbi, i malati.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio morto per tutti per aprirvi il Paradiso, di Dio Spirito Santo. Invocate lo Spirito Santo come state facendo ogni sera.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Ciao.
Madonna – Sei preoccupata perché il messaggio è breve, Marisella?
Marisa – Sì, ma prima ce l’ha dato lungo Gesù!
Madonna – È bene che parli il vescovo. Auguri, Eccellenza. Grazie.
Marisa – Senti, vieni come facevi una volta, durante la notte a parlare? Ti ricordi quando parlavamo, ridevamo e cantavamo insieme? Tanto non ci sente nessuno; non hanno sentito neanche la sveglia che suonava a tutto spiano stanotte.
Va bene, ciao. Ciao, Madre dell’Eucaristia. Ciao.
È andata via, don Claudio, Eccellenza.

 

Roma, 8 ottobre 2000 – ore 10:30
Lettera di Dio

 

Madonna – Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi mi festeggiano a San Pietro, ma io sono con voi, io sono sempre con voi. La vostra sorella è malata e anche il vostro vescovo non sta bene. Dopo aver sentito in breve la loro storia, potete comprendere di più quanto sia grande la sofferenza di questi miei due cari figliolini. Vi invito a pregare, a non scoraggiarvi, ad andare avanti amando i miei due cari figliolini e pregando per loro.
Vi domanderete: "Perché la nostra sorella soffre sempre?". Per la salvezza delle anime. Dio vuole che la metà del pianeta Terra si converta, ma questo non avviene. A voi il privilegio di pregare per le conversioni; avete tanti parenti, amici, conoscenti che devono convertirsi. Pregate per tutti i sacerdoti, grandi e piccoli. Potete, in qualsiasi momento, pregare e chiedere aiuto a Dio che continua ad aiutare questo pianeta Terra, perché altrimenti farebbe acqua da tutte le parti. Vi siete resi conto ormai che ogni volta, quando c’è qualcosa di grande in S. Pietro, io sono con voi; quando Padre Pio è stato beatificato, lui era con voi ed oggi è qui vicino a me con tutti gli angeli e i santi. Non dimenticate mai che anche il mio amato sposo Giuseppe è sempre con me. Io ubbidisco sempre a Dio; quando mi dà le lettere da portarvi io vengo, anche se a volte i contenuti non sono tanto gioiosi; ma Dio vi ama, vi stima, vi vuole bene. In un gruppo di persone c’è sempre qualcuno che non va, ma voi non domandatevi chi è, pregate soltanto; quando vi accorgete che qualcuno non va, pregate, non lasciatevi andare; non criticate, non giudicate, a meno che la mancanza non sia grave. Padre Livio parla male del vescovo e della veggente, Radio Maria è contro di voi. Un domani cosa avrà questo padre Livio, Camillo Ruini e tutti gli altri che li seguono? Che cosa avranno? Ora essi godono, perché hanno il potere, hanno tutto, ma se voi credete al Paradiso e all’inferno potete capire da soli quale sia la strada da percorrere.
Grazie, grazie della vostra presenza.
A te, figlia mia, coraggio, coraggio; il tuo dolore, morale e fisico, non è capito da tutti, ma noi siamo con te. Quando Gesù ti ha dato la comunione hai detto un no; non eri contenta di ricevere Gesù?
Marisa – Sì, tu lo sai; io non mi ritiro dalla sofferenza, ma umanamente parlando mi piacerebbe stare con il piccolo gregge, pregare insieme a loro e invece Dio vuole che io rimanga rinchiusa tra queste quattro mura. È duro dire di sì, ma non son capace di dire no. Aiutaci tutti, ma aiuta soprattutto il tuo vescovo. Voi avete voluto che fosse vescovo, Dio l’ha ordinato vescovo, ma quante sofferenze, quante incomprensioni, quante cattiverie intorno a noi. Perché? È un peccato amare il prossimo?
Madonna – Hai ragione, figlia mia.
Marisa – Io non so se oggi ti vedrò ancora, ma sono molto stanca. Grazie comunque; di’ a Gesù di non avercela con me perché io gli voglio bene malgrado tutto.
Madonna – Miei cari figli, insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i bambini, i malati e nonna Iolanda.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno, che estendo su tutti gli uomini della Terra. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Mia madre voleva dirti qualcosa. Hai detto che volevi dire qualcosa alla Madonna?
Nonna Iolanda – Sta ancora lì? Madonnina, io soffro tanto per mia figlia, fa’ qualche cosa per lei che soffre tanto. Grazie, Madonna.
Madonna – Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Ciao. Ti vedrò ancora? Perché ho bisogno! Ciao. È andata via.

 

Roma, 15 ottobre 2000 – ore 10:40
Lettera di Dio

 

San Giuseppe – Dio ha chiamato me, sposo della Madre dell’Eucaristia, umile e semplice operaio e mi ha detto: "Giuseppe, vai tu a portare la lettera ai miei figli". Dio vi dice che il privilegio che ha dato a voi non l’ha dato a nessuno; nessuno gode di tante apparizioni, riceve tanti richiami materni, è destinatario della correzione fraterna e di tanto amore come voi. Gesù dalla nascita fino ad oggi non ha mai cercato cose eclatanti, ha fatto soltanto la volontà del Padre. Anche i miei due figliolini fanno sempre la volontà del Padre, come voi. Certo, la natura umana a volte si ribella, brontola, si lamenta, ma è normale, perché vivete sul pianeta Terra. Dovete cercare di aiutarvi a vicenda; attenzione: non coccolarvi a vicenda, ma aiutarvi. Qualcuno pensa esclusivamente alla sua famiglia, anche se non riesce a dare buoni consigli, perché c’è molta differenza tra genitori e figli. Qualcuno allarga un pochino lo sguardo più avanti e arriva agli amici, ai parenti. Qualcuno si dedica completamente a voi. Quando c’è un richiamo, una correzione da fare il vescovo deve farla, non può tacere, mancherebbe alla carità nei vostri confronti e mancare alla carità non è bello.
Fede, speranza, carità. La fede si acquista pregando, la speranza dà la certezza di andare a godere Dio, la carità rimane sempre, anche quando Dio vi porterà in Paradiso: Dio è amore. Non c’è nessun’altra persona che ama come Dio.
La mia amata sposa vi ama, vi corregge, vi fa delle correzioni materne, perché Dio vuole questo. Voi, a volte guardate soltanto le persone che vi sono accanto e siete pronti a dire loro tutto. Invece non parlate a Dio perché non lo vedete.
Parlate con Dio, ma prima di parlare con Lui amate il prossimo; non dico solo il vostro nucleo familiare, non dico amici e parenti, ma tutti. Dovete amare tutti, specialmente coloro che hanno più bisogno, che soffrono, che sono soli e abbandonati e mi riferisco agli anziani e ai poveri. Quanti poveri ci sono nel mondo.
Dio aspettava che la metà degli uomini del pianeta Terra si convertisse, purtroppo non ci sono state queste conversioni. È inutile che i giornali scrivano che migliaia, milioni di persone si sono riunite per un giorno e poi tutto finisce. Voi invece siete più fortunati, perché essendo pochi potete essere guidati meglio dal sacerdote. Quando c’è tanta gente come si fa a seguire chi si comporta bene o male? Già vi ho detto che quando ci sono tante e tante persone succedono discussioni, qualche volta liti e vengono dati spintoni. Coloro che hanno organizzato queste riunioni oceaniche che cosa hanno? La gloria? Ma la gloria è di Dio e anche vostra se siete uniti a Lui. Per essere uniti a Dio completamente dovete amare gli uomini della Terra. A cosa vi servono i tesori e i miliardi se poi perdete l’anima? Le radio cattoliche ricevono molti miliardi all’anno, il Vaticano ha i tesori, gli uomini di chiesa hanno case e ville, mentre ci sono bambini che muoiono di fame e non hanno medicine.
Ci sono guerre ovunque; si uccide un uomo come se fosse una foglia d’erba che deve essere tagliata in due. No! Dio vi ha scelto per questa missione e non può abbandonarvi, ma non può non richiamarvi quando c’è qualcosa che non va. Voi chinate il capo e dite: "Dio mio, è vero, ho sbagliato!".
Voi pensate che la vostra sorella non soffre quando non può scendere? Oggi era pronta a scendere, ma il tempo non l’ha permesso. A causa della sua malattia non può stare in mezzo alle persone o andare fuori se il tempo è brutto.
Siete sempre dei privilegiati in confronto a milioni di persone che girano da un santuario all’altro e spendendo soldi. Hanno grandi chiese, voi cosa avete? Un capannone che quando piove non può neanche essere utilizzato; ma questo non è importante, l’importante è amare.
Dio ha fatto tante promesse e le manterrà, credetemi, ma aspetta la conversione degli uomini. Grida ogni volta: convertitevi e amatevi.
Buona santa Messa a tutti. Un augurio a colei… e alle gestanti. Io, quando la mia amata sposa aspettava il bimbo Gesù, spesso accarezzavo il suo ventre e mentre le nostre mani si incrociavano, alzavamo gli occhi al cielo verso Dio e recitavamo i salmi.
Questa è la bellezza della maternità: unire l’uomo e la donna accarezzando il piccolo bimbo nel grembo materno.
Grazie, miei cari figli, della vostra presenza. Malgrado il tempo non sia buono siete venuti ad ascoltare la lettera di Dio e Dio un giorno vi benedirà.
Madonna - Insieme al mio e al vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico tutti i bimbi, i malati, gli anziani, i drogati, i carcerati, gli alcolizzati; quante e quante persone ci sono da benedire. Vi porto tutti stretti al mio cuore coprendovi con il mio manto materno.
San Giuseppe – La Mamma sta allargando il suo manto su ognuno di voi. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Grazie a Dio che mi ha dato la possibilità di venire a portarvi la sua lettera. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Ciao. Ciao, San Giuseppe. Don Claudio è contento quando vieni. Ti sei fatto vedere solo una volta da lui, fatti vedere sempre!
San Giuseppe – Quando Dio vorrà, mi vedrà sempre.
Marisa – Ciao. Sono andati via, Don Claudio. San Giuseppe era bello e non guardava me, ma te.
Don Claudio – Abbiamo un feeling.

 

Roma, 19 ottobre 2000 – ore 17:15
Lettera di Dio

 

Madonna – Marisella, la situazione della tua salute diventa sempre più critica e ciò che hai ora non è colpa di nessuno, sono situazioni naturali.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Poiché la vostra sorella non può scendere, la Mamma ha deciso di far salire qualcuno su, ma non nella sua stanza, perché verrebbe a mancare l’aria e la situazione si complicherebbe. Chi si sente, quando il sacerdote lo decide, è libero di salire o no. È un piccolo regalo che Dio ha voluto fare a ciascuno di voi.
Vi ricordate quando Gesù ha detto: "Imparate ad amare e poi pregate"? Dovete amare il prossimo, qualunque esso sia. Certo, chi parla male, chi ripete calunnie e diffamazioni non può amare. Quando cantate il Magnificat, meditate la frase: "Depose i potenti dai troni e innalzò gli umili". Chi sono gli umili? Sono coloro che fanno la volontà di Dio, sempre, in qualsiasi momento.
Cosa deve dire ancora Dio che non abbia già detto? Ha detto tante cose, ha dato tante lettere piene di amore, di comprensione, di carità.
L’umile è colui che entra nel regno dei cieli. Colui che si sente qualcuno, solo perché è in alto, è arrivato? O no, davanti a Dio sono gli umili e i semplici che hanno il primo posto.
Dio ha scelto la vostra sorella, dandole tutte le sofferenze che poteva darle, per aiutare il prossimo, per la conversione dei credenti, di coloro che dicono di credere, ma non credono.
Quante volte ho ripetuto: pregate per coloro che dicono di credere, ma non credono. Fanno tante cose eclatanti, ricercano lo sfarzo, spendono miliardi, mentre milioni di persone muoiono di fame; questo mi ferisce il Cuore. Costoro dicono: "Pensiamo a noi che stiamo bene e agli altri ci penserà Dio… Ai poveri, ai bambini che muoiono dove c’è la guerra penserà Dio; noi intanto prendiamo ciò che ci spetta, abbiamo la possibilità di avere ricchezze, perché privarcene?".
Mio Figlio Gesù è morto per riaprirci il Paradiso, ma chi andrà in Paradiso? Colui che fa la volontà del Padre.
Marisa – Voglio raccomandarti, Madonnina, i malati. Tu sai che ne abbiamo tanti, anche nel nostro piccolo gregge; ti raccomando prima i nostri malati e poi tutti coloro che sono in ospedale, tutti coloro che soffrono, i bambini, gli anziani.
Madonna – Marisella, in quale categoria ti metto?
Marisa – Non lo so, tanto mi rigirate sempre come un calzino. Mettetemi dove volete.
Avevo un desiderio: quello di scendere in mezzo alle persone, alle mie sorelle e ai miei fratelli; questo era un mio grande desiderio, ma Dio mi ha privato anche di questo. Sia fatta la sua volontà. Che altro posso dire?
Madonna – Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Siate umili, perché solo gli umili entreranno nel regno dei cieli. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Adesso non mi far tossire, perché non ce la faccio più. Ciao, scusami, ma anch’io sono stanca. Don Claudio, è andata via.

 

Roma, 22 ottobre 2000 – ore 10:40
Lettera di Dio

 

Marisa – Aiuta i nostri malati. Tu devi dare la forza a loro, a coloro che sono accanto alla persona che soffre e ai familiari, perché chi muore, se è in grazia, va in Paradiso, ma coloro che rimangono, i parenti e gli amici soffrono di più; aiutali tutti.
Io non so se ti vedrò ancora, se la mia vita finisce oggi. Non ti vedrò più? Però se vuoi aiuta coloro che rimangono e da’ loro tanta forza.
Madonna – Miei cari figli, grazie della vostra presenza. La vostra sorella desidera lasciarvi questo testamento spirituale di amore e di pace.
Non siate in collera con nessuno, non abbiate invidia e gelosia per nessuno; ormai sapete che l’invidia porta alla malignità e la malignità alla calunnia e diffamazione. Tutto comincia con la gelosia: gelosia del fratello perché sa fare di più, gelosia del parente perché guadagna di più, gelosia di qualsiasi cosa dell’uomo.
Non siate gelosi. Voi sapete che la gelosia porta all’invidia e l’invidia porta alla malignità, alla cattiveria, alla calunnia e diffamazione. Voi ormai conoscete la storia di questi miei due cari figliolini e voi sapete che molti sacerdoti, vescovi, cardinali e tante anime li hanno accusati, calunniati e diffamati solo per gelosia e per invidia nonostante abbiano tutto in mano: potere, soldi e cariche.
La vostra sorella vuole lasciarvi questo testamento spirituale: amatevi sempre, aiutatevi a vicenda, non malignate, non siate invidiosi, non criticate, non confondete la critica con la correzione fraterna; la correzione fraterna va fatta a tutti, grandi e piccoli. Voi spesso confondete la correzione fraterna con la critica; il vescovo quando richiama fa la correzione fraterna. Se chi non si sente a posto critica il fratello costui non è degno di Dio, non è degno del suo amore, perché Dio è amore, ama tutti, ama anche coloro che si comportano male fino al giudizio, ma quando ci sarà il giudizio allora ci sarà veramente pianto e stridore di denti.
Voi state discretamente, ma c’è chi sta male, molto male e non vedrà il domani. Se prima di esalare l’ultimo respiro un’anima chiede perdono a Dio e si unisce di più a Dio, quest’anima si salva; chi muore nelle braccia di Dio è salvo.
Voi dovete pensare molto a questo e dire: "Tra il male e il bene mi conviene accettare il bene"; dovete anche essere un po’ furbi: "Se oggi devo morire, tra il bene e il male cerco il bene, cerco l’amore di Dio".
Marisa – Anch’io, Madonnina, vorrei morire tra le tue braccia, quando ero bimba mi prendevi in braccio, mi coccolavi e giocavamo insieme con gli angeli.
Oggi voglio stare in braccio a te, perché malgrado tutto ti amo, ti amo tanto. Se queste sono sofferenze naturali io devo accettarle, non devo lamentarmi. È vero?
Madonna – Sì, ma lamentarsi è umano, Marisella. Lamentarsi per un dolore così grande è umano, quindi non ti devi preoccupare, lamentati pure, piangi pure.
Marisa – Volevo andare in mezzo al tuo e mio piccolo gregge. Non sarà mai un grande gregge il nostro?
Madonna – Sì, tutto arriverà per chi sa attendere, certo non per te. Miei cari figli, intensificate la vostra preghiera.
Quando siete in chiesa non guardate cosa fa il vostro fratello, se prega o non prega, se sta seduto o in piedi. Quando ascoltate la santa Messa per voi ci deve essere solo Gesù.
Che bello parlare con Gesù e ascoltare la santa Messa con profonda partecipazione. L’anima, quando è in grazia, ascolta Gesù nel suo cuore e Gli parla come se Lo vedesse.
Quando voi siete in grazia, parlate con Gesù e Lo sentirete nel vostro cuore. Cercate di vederlo, di parlargli, di bussare e chiedere aiuto, quell’aiuto che molti uomini della Terra non domandano, quell’aiuto del quale dicono di non avere bisogno perché si sentono a posto.
Avete visto quanti milioni di persone sono venuti a Roma per quei giorni per festeggiare, ma poi cosa è rimasto? Nulla, nulla. Non si fanno cose eclatanti, Gesù non ha insegnato questo, ma si deve ascoltare, meditare e mettere in pratica il Vangelo. L’incontro biblico lascia a desiderare; quando c’è qualche curiosità da sapere siete presenti, quando non c’è non siete presenti e giovedì non eravate presenti.
Devo dire che non avete compreso l’importanza dell’incontro biblico, l’importanza di conoscere il vostro Gesù. Conoscerlo significa parlargli e attendere che Gesù parli. A volte, è una mia impressione, sembra che la lettera di Dio entri da un orecchio ed esca dall’altro e che non si metta in pratica quanto Dio dice. Quante volte vi ho detto: quando uscite dalla santa Messa meditate quanto avete ascoltato nell’apparizione, nelle letture, nel santo Vangelo, nell’omelia; parlate di questo. Non vi fermate a parlare sui cancelli, quasi a gridare, a discutere di argomenti che non riguardano la spiritualità. Non sprecate il fiato, lasciatelo per Gesù, lasciatelo al momento della dipartita; allora comprenderete quanto sia importante l’amore, quanto sia importante il volersi bene e pregare. Vero, Don Claudio? Don Claudio, non stare giù per tua sorella, ella ormai è di Dio, non è della Terra. Se fosse della Terra non starebbe così. Mi raccomando, miei cari figli, cercate di meditare questa lettera di Dio e soprattutto di accettare il testamento spirituale. Volete abbracciare Gesù e la Madonna? Volete andare in Paradiso? Fate e accettate il testamento spirituale, è molto bello ed anche saggio. Grazie. Insieme al mio e vostro vescovo, che sta soffrendo moltissimo, vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Ciao. Eccomi pronta, fa’ di me ciò che vuoi, non ho nulla da chiederti, sia fatta la volontà di Dio. Ciao.

 

Roma, 24 ottobre 2000 – ore 19:10
Lettera di Dio

 

Marisa – Tu hai detto che volevi festeggiare oggi il settimo anniversario dell’inizio delle apparizioni pubbliche, ma io non sapevo se dovevo dovevo avvertire le persone, perché a volte hanno molto da fare e se poi non vengono con il cuore, ma per forza, tu non sei contenta.
Madonna - Ma io, Marisella, non potevo non festeggiare oggi; perché in Paradiso c’è una grande festa, e anche voi sulla Terra dovete festeggiare. Avete rimandato tutto all’ultima domenica del mese ed è giusto così, perché c’è chi lavora, però non dovevi trascurare il 24, perché il 24 ottobre 1993 c’è stata la mia prima apparizione aperta a tutti, ma non voglio rimproverarti. Tu hai fatto bene ad avvertire le persone e chi poteva venire è venuto. Qualcuno, pur potendo fare il sacrificio di venire, non l’ha fatto, ma chi sta male o è lontano o ha il lavoro non poteva venire. Se Dio dovesse dirmi: "Maria, fatti vedere dai miei figli", tu ne soffriresti?
Marisa – Da una parte ne soffrirei perché mancano tutti coloro che sono sempre venuti, dall’altra sarei molto contenta. Te l’ha detto Dio?
Madonna - No, Dio non ha detto nulla. Voglio anche dire a voi qui presenti che Dio non ha mai detto a nessun veggente della Terra quando avverrà la fine di tutto. Non ha mai parlato dei tre giorni di buio e di tutto ciò che ne consegue. Dio ha soltanto chiesto preghiere affinché si converta almeno la metà degli uomini della Terra. Questo punto, la conversione di tutti, è lasciato da parte. Se uno va a messa e fa la comunione non significa che si è convertito. Essere convertito significa amare e fare la volontà di Dio. Voi, ora qui presenti, siete pochi, mentre quando sono apparsa per la prima volta c’erano sacerdoti, suore e tante persone. Oggi i sacerdoti continuano a ritirarsi e ad aver paura; ancora non hanno il coraggio di riunire le loro forze e dire a tutti: "Svegliatevi! State cadendo in basso, nel profondo". Il mio amore per voi e per tutti è immenso. Sono sette anni che andate avanti a fatica. All’inizio sembrava tutto facile, poi i grandi uomini della chiesa sono arrivati a togliere la santa Messa, a togliere l’Eucaristia e a definire i miracoli eucaristici "fenomeni da baraccone", causati da interventi diabolici; hanno detto di tutto. Nonostante questo, voi siete ancora qui e le apparizioni vanno avanti; non ha importanza se siete dieci, venti o cento, l’importante è che la Madre dell’Eucaristia sia conosciuta in ogni luogo. Voi non potete neanche immaginare quante anime ora conoscono la Madre dell’Eucaristia, quanti gruppi di preghiera si sono formati con il nome Madre dell’Eucaristia.
Marisa - Perché non ti fai vedere da lui?
Madonna - Don Claudio, tu mi hai vista stilizzata e non ti sei accontentato; vuoi vedermi come hai visto il mio amato sposo Giuseppe?
Don Claudio – Sì.
Madonna - Non pretendi troppo? Mi vedrai, mi vedrai quando Dio vorrà, adesso accontentati di avermi vista stilizzata. Miei cari giovani, il vostro e mio caro vescovo dice "ex giovani", siete venuti nonostante le difficoltà, la stanchezza, il lavoro e lo studio; purtroppo c’è qualcuno fra di voi che ha messo Dio al secondo posto, anzi all’ultimo posto e questo è grave. Per alcuni che hanno ricevuto molto da Dio, dal sacerdote e dalla veggente, prima viene tutto il resto e poi, se c’è tempo, viene Dio. Vi faccio un piccolo esempio, ma abbastanza importante: domenica ho dato un messaggio forte, penoso e qualcuno ha anche pianto, ma poi chi ha pensato almeno di telefonare al vescovo per chiedere notizie? Solo due o tre hanno chiamato. Gli altri hanno detto di non aver chiamato per non disturbare. Anche nella stanza di Marisa possono entrare solo due o tre persone alla volta; non potete entrare in massa, perché l’aria viene a mancare e il respiro diventa affannoso. La sua sofferenza è enorme; ha la sofferenza fisica, quella morale e quella spirituale e le stimmate sono particolarmente dolorose. Eppure la vostra sorella ha sentito quasi il rimorso per non avervi informato, poi con il mio incoraggiamento, ha parlato e non ha invitato gli adulti a venire, perché rintracciarli è più difficile, ma soltanto i giovani. 24 ottobre 1993: quante persone erano presenti allora, ma erano venute solo per vedere la veggente, per chiedere le grazie e per recitare, non per pregare. Alcuni, dopo l’apparizione sono andati via, nonostante ci fosse la santa Messa, che poi è stata tolta. Per tre anni e mezzo queste persone non sono più venute. Dio si è stancato e ha detto: "Tu devi dire la Messa, tu devi celebrare l’Eucaristia". Don Claudio ha ripreso a dire la Messa e il Vicariato ha inferto altri duri colpi. In seguito è arrivato il momento più difficile e duro, quando Don Claudio ha portato l’Eucaristia che aveva sanguinato in Vicariato, la stessa Eucaristia che ora è davanti a voi: si è inginocchiato e l’ha offerta al Vescovo che, con uno scatto nervoso e con volto duro ha detto: "Butta via quel pezzo di pane, è indemoniato, come è indemoniato il luogo dove vi riunite". Poi ha proseguito: "O butti via quel pezzo di pane o ti sospendiamo a divinis" e il sacerdote è stato sospeso a divinis. Ancora una volta Dio si è stancato e ha detto: "Ti ordino vescovo! Ti do la pienezza del sacerdozio, perché tu sei il vescovo dell’Eucaristia". Quante sofferenze, quante calunnie e diffamazioni hanno colpito i miei due figli, ma eccoli qui: il vescovo claudicante nella salute e la veggente… ben sapete la sua situazione, ma non voglio rattristarvi, anzi voglio ringraziarvi per lo sforzo che avete fatto nel venire qui. Vi chiedo di pregare. Chiedete a Dio di far scendere domenica la vostra sorella, perché è tanto che non scende.
Marisa - Scusa, non glielo puoi chiedere tu?
Madonna - Io faccio la mia parte, loro fanno la loro parte.
Marisa - Sì, ma se tu vai da Dio e gli dici: "Dio mio, mio Tutto, fai scendere Marisa?", Lui ti dirà sì o no. La voce di Dio è piena e forte, anche il vescovo ha la voce forte, se vuole può far tremare anche lui, non nel senso di far paura, ma perché si fa sentire. Posso chiederti di stare un pochino meglio e posso raccomandarti Domenico, Silvano e tutte le persone che mi telefonano, che mi danno le fotografie e che stanno male? Io, anche se sto peggio di loro, devo ascoltarli, devo aiutarli.
Madonna – Sì, Marisella, quando uno sta male deve mettersi da parte e ascoltare gli altri. Adesso vi lascio alla vostra santa Messa; cantate e date gloria a Dio.
Marisa – A me almeno una volta direte un sì? Guarda che io ho il vestito pronto. Non mi vuoi dire quando più o meno mi porterai via? Perché Don Claudio me lo ha chiesto. Madre dell’Eucaristia, mi fai vedere i quattro pronipoti che devono nascere?
Madonna - Lo chiederò a Dio.
Marisa - Sì, ma non parlare a Lui con la vocetta, chiedigli forte: "Dio, guarisci Marisa". No, non voglio essere guarita, anche se guarire sarebbe meglio; ho sbagliato, digli: "Dio, falle vedere i pronipoti".
Madonna - Ora diciamo insieme davanti all’Eucaristia che ha sanguinato: Padre nostro…
Sì, oggi dite l’Ave Maria anche se c’è Gesù Eucaristia. Miei cari figli, auguri anche a voi e grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico coloro che sono lontani, benedico gli ammalati. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Auguri. Grazie.
Marisa - Sai che le ho chiesto quella cosa…
Don Claudio - L’ho sentito.

 

Roma, 26 ottobre 2000 – ore 17:00
Lettera di Dio

 

Marisa – È venuto san Giuseppe! Come mai non c’è la Mamma con te?
San Giuseppe – Sono venuto io, miei cari figli, per dirvi di fare almeno il triduo per il settimo anniversario delle apparizioni della Madre dell’Eucaristia. La lettera di Dio è una lettera molto importante e penosa.
Il Giubileo è stato fatto solo per attirare le persone a Roma e per denaro. Quanti e quanti miliardi sono stati spesi. Continuano a fare il Giubileo per ogni categoria di persone. Perché non lo fanno per tutti i poveri del mondo? Perché non fanno venire i poveri a Roma per fare il Giubileo? Perché non danno loro da mangiare e un aiuto economico e spirituale? Coloro che hanno fatto il Giubileo hanno elevato preghiere, se vogliamo chiamarle preghiere, solo durante i giorni di permanenza a Roma, perché tornati a casa hanno ripreso la vita normale: la corsa al denaro, al lavoro e al divertimento mettendo Dio all’ultimo posto; questa non è una bella cosa. Gli uomini continuano a gareggiare a chi guadagna di più, a chi ha più potere e a chi sta più in alto. Parlano, fanno conferenze e riunioni, ma poi cosa danno a coloro che hanno bisogno di tutto? Nulla!
La vostra Mamma non si è sentita di venire. Io vi chiedo di fare tre giorni di triduo per la conversione dei grandi uomini, di coloro che dicono di credere, ma non credono. Le anime scelte da Dio continuano a soffrire e ad essere bersagliate dentro e fuori casa, ovunque, ma alla fine la gloria sarà loro. Dio non ha bisogno di nessuno, però sceglie delle anime predilette perché gli uomini si convertano. Voi pensate spesso ai vostri figli, ai vostri genitori che non si convertono, ma sono più scusati loro che i grandi uomini della Chiesa che hanno ricevuto da Dio ogni cosa, che hanno studiato e che conoscono l’amore che Dio ha dato loro.
Riconoscetevi nella croce che dà la vita, la resurrezione, la gioia. Il demonio ancora continua a vincere, continua ad essere furbo e a penetrare nei cuori nei momenti più impensabili.
Miei cari figli, dovete avere molto coraggio. Perché le persone non vengono in questo luogo? Perché dicono che non c’è nulla. Ma qui si sono verificati i miracoli eucaristici e le ostie hanno sanguinato! Ma non conoscono tutto questo o, peggio, a loro non interessa. Invece continuano ad andare in altri posti dove la Mamma non appare più, perché c’è da vedere qualcosa che non ha nulla di soprannaturale. Qui, invece, si viene per pregare.
Quante volte Dio ha detto: "Venite per pregare, qui c’è solo preghiera e amore; se non avete l’amore è tempo perso".
Miei cari figli, accettate questa lettera di Dio e riferitela a coloro che sono assenti per motivi validi. Dite che i grandi uomini pensano solo al potere e al denaro.
Dio continua ad essere misericordioso, ma quando arriverà la sua giustizia allora la situazione sarà triste per coloro che non hanno amato e che potevano amare, perché Dio ha dato loro l’intelligenza ed è stato paziente; li ha anche guariti da malattie che non davano sofferenza. Ad altri, invece, ha dato sofferenze spirituali, morali e fisiche e non si lamentano; in silenzio portano avanti una croce molto pesante per voi, per i vostri figli, per i vostri cari e per tutti i bambini. Mi ripeto: fate almeno il triduo alla Madre dell’Eucaristia e domenica festeggiate il suo nome.
A Dio è dispiaciuto che il 24 ottobre, poiché il sacerdote non ha parlato, pochi si sono ricordati che ricorreva l’anniversario delle apparizioni e questo è triste. In altri posti, quando ricorre l’anniversario, fanno festa anche se nessuno ne dà avviso in anticipo. Invece voi siete stati coccolati un po’ troppo, aspettate sempre che il Vescovo dica: "Oggi facciamo questo o facciamo quest’altro"; nessuno ha pensato che il 24 ottobre erano sette anni che la Madre dell’Eucaristia appariva in questo luogo così combattuto e così calunniato. Nonostante tutto i miei due cari figli continuano a portare avanti la dura missione. Chi di voi ha capito fino in fondo qual è la grande missione di questi due miei figliolini e quant’è grande la loro sofferenza? Non pensate a questo, ma siete pronti a dare giudizi e questo non è bello.
Chi vuole faccia il triduo alla Madre dell’Eucaristia, alla Madre di Gesù, alla mia amata sposa.
Io, a nome di Dio, vi ringrazio. Siete pochi perché le persone sono tirate da una parte e dall’altra e non capiscono più nulla; ma chi ha visto il giorno 11 giugno fuoruscire il sangue dall’ostia, mentre il sacerdote celebrava la Santa Messa, non può tirarsi indietro. Eppure qualcuno l’ha fatto, solo perché è stato ripreso con un richiamo paterno. Miei cari figli, chi si comporta così vuol dire che non ha capito nulla.
Voi forse non avete neanche capito quanto è grande l’amore di Dio nei vostri confronti e quante grazie ha fatto qui in questo piccolo luogo taumaturgico, in questo luogo santo. Ma attenzione: satana si può infiltrare in qualsiasi modo. Voi pregate e amatevi tutti.
Grazie, miei cari figli. Insieme al vostro Vescovo io, Giuseppe, vi benedico. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Non viene per niente la Madonnina?
San Giuseppe – No, Marisella. Fai questo fioretto, oggi lei non verrà. Non sei contenta che sono venuto io?
Marisa – Sì, però la Madonnina è la Madonnina.
San Giuseppe – Sì, però io, Giuseppe, sono Giuseppe. Hai ragione, Marisella, la Madonnina è molto importante per tutti, specialmente per te. Ciao, mia dolce figlia, ciao.
Marisa – Ciao anche a te, ciao.

 

Roma, 29 ottobre 2000 – ore 10:30
Lettera di Dio

 

Marisa – Ti vedo vestita a festa anche oggi.
Approfitto per raccomandarti tutti, specialmente coloro che sono malati nello spirito e nel corpo e attendono le grazie da Dio. Ti prego affinché Dio faccia le grazie a queste anime che hanno bisogno e stanno soffrendo negli ospedali. Ti raccomando tutte le persone che sono venute qui, tutte le persone presenti e anche quelle che si sono allontanate; noi non possiamo giudicare il perché, ma voglio raccomandarti anche loro.
Madonna – Sì, mia cara Marisella, e tanti auguri a te perché è anche la tua festa.
Marisa – Qual è la mia festa? Quella di star male? Comunque grazie.
Madonna – Sono venuta con tutto il Paradiso per te e anche per gli altri, anche se non mi vedono; tutto il Paradiso è sceso in questo luogo taumaturgico. Voi non comprendete fino a che punto sia così importante che il Paradiso scenda su questo luogo taumaturgico. Chi non ha capito tutti i miracoli che sono avvenuti qui non ha capito neanche Dio. Chi si è allontanato per un semplice rimprovero paterno non ha capito Dio, non veniva qui per pregare, per chiedere aiuto, ma soltanto per primeggiare. Questo non è un luogo dove si può primeggiare. Avete forse visto la vostra sorella primeggiare qualche volta? Anzi, è avvenuto il contrario.
Miei cari figli, vi ringrazio della vostra presenza. Sono sette anni, tre giorni e qualche ora che io vengo in questo luogo taumaturgico a portarvi le lettere di Dio. In sette anni sono passate migliaia di persone e voi neanche ve ne siete resi conto. Voglio dirvi di non continuare a ripetere: "Preghiamo affinché l’Eucaristia trionfi". Per voi e per l’estero, Europa, Asia, Africa, America e Australia, l’Eucaristia ha trionfato. Anche a Roma ha trionfato, ma sono i grandi uomini che non vogliono riconoscerlo. Però oggi fanno adorare l’Eucaristia. Non dicono la fonte, ma invocano la Madre dell’Eucaristia; questo si è realizzato grazie alle sofferenze dei miei due cari figliolini e grazie alle vostre preghiere, che non vanno mai perdute. Ci sono tante e tante persone che attendono preghiere. Se le vostre preghiere non sono arrivate alla vostra sorella arrivano ad altre persone, non sono mai perse. Fissatelo bene nella vostra mente: le vostre preghiere non sono mai perse, Dio sa cosa farne.
La gente cambia, vengono persone nuove e a volte si dovrebbe ricominciare tutto da capo, come fanno in alcuni luoghi dove le apparizioni sono finite e ripetono sempre le stesse cose. Qui il vostro vescovo va avanti e spiega le nuove lettere di Dio che a volte non sono semplici.
Ricordate quando vi ho detto: non domandatevi tanti perché, non arriverete mai ad avere la soluzione; oggi vi ripeto: noi non lo sappiamo, ma Dio sa quello che fa e ciò che vuol fare. Certamente voi sarete i privilegiati di Dio, come Giovanni Evangelista.
Gesù quando è morto vi ha lasciato Giovanni e la Madre. Ha lasciato me, chiamandomi donna, donna di tutte le donne, di tutte le genti; poi ha chiamato Giovanni che ha preso in mano tutto.
Giovanni è stato l’unico apostolo, l’unico vescovo sotto la croce. Chi è Giovanni? È il fratello di tutti, l’amico di tutti, questo è stato detto sulla croce. Mentre Gesù stava morendo pensava ancora a voi uomini. Ma chi ha ubbidito in quel momento a Dio morente? Neanche coloro che erano stati miracolati. E voi vi lamentate se i sacerdoti non rispondono? Voi fate il vostro dovere fino in fondo, pregate per loro e Dio saprà poi rendere giustizia.
Siate fedeli, fedeli nell’amore, nell’aiutarvi, nel lavorare in questo piccolo luogo taumaturgico. Forse è per questo che Dio non fa la chiesa grande, perché poi non verreste a fare il vostro dovere. C’è chi fa più e chi meno, chi a parole e chi con i fatti. Chi fa i fatti, pregando e offrendo a Dio ciò che sta facendo, è più vicino a Dio.
Voi non dovete preoccuparvi della vostra sorella, pregate sì, ma dovete anche ricordare che più volte le è stato detto: "Tu sarai felice in Paradiso"; ecco perché ho portato con me tutto il Paradiso.
Colei che Dio ha chiamato sarà felice solo lì. Voi pensate che non ha un grande desiderio di stare con voi, di scendere e di festeggiare? Ma Dio ha voluto così, non domandiamoci perché. Sappiamo che la farà felice in Paradiso e questa è una cosa bella che non a tutti è detta.
Vi invito a pregare soprattutto per i sacerdoti, voi non potete immaginare quanti si sono convertiti. È più facile che si converta un non credente che un credente che dice di esserlo, che dice di amare Dio e che celebra la Santa Messa. Per questi dovete pregare, miei cari figli.
Basta. Alleluia, alleluia, alleluia. Buona festa a tutti. Grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico nonna Iolanda, che insieme alla vostra sorella Marisella e al vescovo hanno più bisogno di essere aiutati. Benedico tutti i bambini, anche quelli che parlano sempre.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Guarda, Marisella, come si allarga il mio manto.
Marisa – Certo, per coprire tutto il mondo.
Madonna – Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Marisa – Aspetta, non andare via perché quando ci sei tu io non ho dolori. Vedi che non ho dolori?
Madonna – Tu, Marisella, sei come un bocciolo che si apre ogni giorno di più agli occhi di Dio.
Marisa – Sì, ma tu non andare via perché io sto bene ora, se tu vai via ricominciano tutti i dolori. Va bene; non ho tanta forza.
Madonna – Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Non mi potevi dare la forza di scendere? Adesso vai via e mi ricominciano tutti i dolori: soprannaturali e materiali.
Madonna – Marisa, Marisella mia, fai la volontà di Dio.
Marisa – Sì. Ciao. Se devo baciare tutti non finisco più. Auguri anche a voi, auguri a tutti. Va bene, va bene. Ciao a tutti. Don Claudio, sono andati via, c’era tutto il Paradiso.


Lettere di Dio di Novembre 2000

 

Roma, 1 novembre 2000 - ore 10:45
Lettera di Dio

 

Marisa - Mamma mia, quanta gente! Oggi è la festa di tutti i santi, anche dei santi che sono sulla Terra. E adesso chi parla di voi?
Dio Padre - Io, Dio, un anno fa vi ho parlato e ciò che ho detto è andato in giro quasi dappertutto. Voi sapete il motivo per cui vi ho parlato. Ho detto: "Guai a coloro che offendono questo luogo taumaturgico; guai a coloro che distruggono il vescovo; guai a coloro che non credono alle apparizioni eucaristiche". Molti miracoli eucaristici sono avvenuti davanti ai vostri occhi. Io sono Dio e posso fare ciò che voglio. Potrei distruggere il mondo e farlo di nuovo con poche anime e con pochi sacerdoti; pochi, ma santi. Io non voglio che la sofferenza provocata dagli uomini continui ancora a perseguitarvi. Solo Io posso convertire le persone che dicono di credere. Sono venuto per ringraziarvi del bene che cercate di fare, anche se ci sono ancora delle piccole cose che non vanno, ma queste non mi offendono. Sono i grandi uomini che mi offendono continuamente. Io ho detto che, prima di iniziare i miei grandi interventi nel mondo, doveva convertirsi almeno la metà degli uomini della Terra, ma le conversioni ancora sono poche. Oggi i grandi uomini della Chiesa si sentono più buoni e perfetti, perché stanno celebrando l’Anno Santo e sono riusciti a raccogliere a Roma tutte le categorie delle persone; invece sono lontani da Me, perché hanno continuato a tenere saldamente in mano il potere e ad accumulare denaro, il vile denaro che distrugge l’uomo. Io, Dio, sono felice di vedervi raccolti sotto un capannone; qui vengono Gesù, Maria, Madre dell’Eucaristia, san Giuseppe, padre Pio e tutti gli angeli e i santi; non ho detto san padre Pio, Marisella, ma padre Pio perché per te suona più familiare. Quanti santi sono venuti e hanno parlato con voi, soprattutto con te, Marisella! Attenzione: voi continuate a scendere, a crollare, ma non è giusto, non è bello, perché significa che la fiducia e la fede in Me vacillano. Cerchi di guardarmi, figlia mia, ma non mi vedi, non puoi vedermi.
Marisa - Sì, lo so, il vescovo mi ha spiegato che nessun uomo, finché è sulla Terra, può vedere Dio. Però, sentendo la tua voce, mi sembra di vederti, ma non ti vedo. Ti vedrò un giorno?
Dio Padre - Certo, mi vedrai molto presto, come mi vedranno tutti gli uomini di buona volontà, tutti gli uomini che hanno accettato i miei richiami. Voi pensate che Io mi sia dimenticato di voi? No; se mi fossi dimenticato di voi, la Mamma non sarebbe spesso con voi. Anche san Giuseppe, san padre Pio, tutti gli angeli e i santi sono sempre con voi. Quando è stato beatificato, san padre Pio dov’era? Non era con voi? Quando i grandi uomini hanno fatto feste spettacolari, gli angeli e i santi non erano con voi? La Madre dell’Eucaristia non era con voi? Non credete a chi vi dice che la Madre dell’Eucaristia appare in un altro luogo, la Madre dell’Eucaristia appare solo in questo luogo taumaturgico. Gli uomini della Chiesa hanno letto i messaggi e si sono appropriati sia del titolo "Madre dell’Eucaristia", sia di tutte le idee che il vostro vescovo ha avuto e ha messo per iscritto. Pazienza, questo non offende nessuno. Fanno finta di non credere, ma la maggior parte dei sacerdoti crede a questo luogo taumaturgico. I sacerdoti stranieri telefonano, scrivono, vengono e non hanno paura di nulla, mentre gli italiani ne hanno un po’ e i romani molta. Ma guai, guai, guai, perché per chi ha paura il Paradiso è chiuso. Io sono Dio e non c’è altro Dio, ma non per questo gli ebrei, i mussulmani e i membri di tutte le altre religioni non verranno a godere in Paradiso. Godranno anche loro se hanno amato il loro Dio, che poi sono sempre Io. Coraggio, miei cari figli. I santi intorno a Me fanno gli auguri a tutti, soprattutto ai malati, a coloro che sono in un lettino di ospedale, ai carcerati, agli alcolizzati, ai drogati, a tutti, perché Dio ama tutti. Mi ripeto: guai a coloro che uccidono, guai a coloro che scandalizzano uno dei miei figli. Come dice il Vangelo, è meglio per loro che si mettano al collo una grande pietra e si buttino nel mare, perché non c’è nulla da fare. Auguri a tutti. Vogliatevi bene e vogliateci bene. Eccellenza, coraggio. Come Gesù, anche tu sembri un fallito, ma non lo sei. Come Gesù ha vinto il mondo, anche tu vincerai e arriverai dove ti ho promesso. Insieme al mio e vostro vescovo e a tutta la corte celeste, Io, Dio, grande e misericordioso e un domani giusto, vi benedico.
Madonna - Io sono la vostra Mamma, dopo che Dio ha parlato non ho nulla da dire. Vi tengo stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Questo bacio è per Dio che non vedo e questo per tutti voi. Ciao Eccellenza, è andata via. Tutto il Paradiso è andato via. C’erano tanti sacerdoti.
Don Claudio - Questo è consolante.
Marisa - C’erano naturalmente i papi e tante anime salve. Quanto è grande il Paradiso! È immenso!


 

Roma, 2 novembre 2000 – ore 17:10
Lettera di Dio

Madonna – Marisella, io ho pietà e amore per tutti, ma quando offendono volontariamente il sacramento della Confessione e dell’Eucaristia non posso avere pietà, perché ancora una volta uccidono mio Figlio Gesù. Queste persone non debbono accostarsi al sacramento dell’Eucaristia; lasciate l’Eucaristia a chi l’ama veramente. Portare avanti un brutto gioco non è bello.
Dio ieri ha parlato chiaro e tutti dovreste aver capito, perché il suo linguaggio è stato molto semplice. Se riuscirete a mettere in pratica quello che Dio ha detto ieri e il primo novembre del 1999, sarete già santi sulla Terra. È così difficile amare? Io perdono tanti peccati, anche gravi, ma quello di offendere i sacramenti, specialmente Confessione e Eucaristia, no, questo non posso perdonarlo. Perché uccidete ancora mio Figlio che è morto per ognuno di voi? Perché?
Miei cari figli, dopo ciò che ha detto Dio Padre mi sembra di dire parole inutili, per questo vi dico: mettete in pratica il messaggio, amate, continuate ad amare. Coloro che soffrono, come Marisella, accettino la sofferenza; a volte è dura, molto dura, ma sul pianeta Terra ci sono malattie naturali. Abbandonatevi a Dio. I vostri parenti defunti, che sono qui accanto a me, mi guardano con certi occhioni per dire: "Mamma, aiuta anche loro" e io spesso vado da Dio Padre a chiedere le grazie per voi.
Coraggio a tutti. Pregate per i vostri defunti; partecipate alla S. Messa che oggi il vostro vescovo dirà per loro e per voi, piccolo gregge, così maltrattato dai grandi uomini, da grandi teologi, che poi non sanno dire nulla. Coraggio. Coraggio anche a te, nonna Iolanda, la sofferenza è tanta.
Mio caro vescovo, che Dio ha chiamato Eccellenza, so che per te è un momento molto duro, per questo sii forte, non far vincere satana; satana non deve vincere con nessuno. Preparatevi ad abbandonarvi completamente a Dio. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i malati soprattutto, i vostri cari, i bambini malati e tutte le persone che hanno bisogno. Vi porto tutti stretti al mio cuore, specialmente i malati, e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Ciao. Grazie, però ci devi aiutare perché la carne è debole.
Don Claudio, è andata via accompagnata dagli angeli. Tutte le anime salve le andavano dietro, avevano degli occhi bellissimi.
Don Claudio – Sono in grazia di Dio.

 

Roma, 4 novembre 2000 - ore 18:30
Lettera di Dio

 

Madonna – Tutti gli uomini devono fare la volontà di Dio; ieri ne hai parlato molto bene con Fabrizio. Gli uomini devono fare la volontà di Dio, sposati o non sposati, sacerdoti, laici e suore, le quali spesso si limitano a recitare le preghiere della loro regola e non fanno nient’altro che possa consolare mio Figlio Gesù, non si dedicano alla preghiera personale, al sacrificio, all’immolazione. Mio piccolo gregge, oggi è il primo sabato del mese e io ho davanti ai miei occhi tutte quelle persone che venivano. Erano tante il primo sabato del mese e poi piano piano sono diminuite; si sono allontanate anche delle persone che hanno ricevuto delle grazie grandi. Chiedete con tutto il cuore, con fede, con fiducia e poi abbandonatevi a Dio. Imparate a fare la volontà di Dio anche se non è facile. Ci sono diversi veggenti, ma uno solo sa già quando accadrà quel che deve accadere. Io non dico nulla, Dio sa quando arriverà il vostro trionfo. Io sorrido e gioisco di questo, perché sono felice per voi e per noi.
Comunque non ci sarà certamente la fine del mondo, state tranquilli; pregate, vivete in grazia, ricevete Gesù Eucaristia in grazia e abbandonatevi a Lui. Pregate a vicenda l’un l’altro, per i figli, per i genitori; pregate per il vostro vescovo.
Marisa – E io? Va bene.
Madonna – Avrei tanto piacere se rileggeste e meditaste i messaggi che Dio stesso ha dato. Le lettere di Dio che sono arrivate dopo sono lettere di conforto, di consolazione e di coraggio, ma le lettere più importanti sono le lettere del 1° novembre 1999 e quella del 1° novembre 2000.
Marisa – Come tu vuoi.
Madonna – Miei cari figli, grazie della vostra presenza e del sacrificio che qualcuno ha fatto per arrivare fin qui. Pensate che in altri posti vanno tante persone, ma non c’è nulla; qui vengono poche persone e c’è la Trinità, ci sono stati i miracoli eucaristici, c’è Dio.
Madonna – Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Ciao. Guarda Gesù bambino, con la manina benedice i bambini. Ciao.

 

Roma, 5 novembre 2000 – ore 10:45
Lettera di Dio

 

Madonna – La tua sofferenza è enorme, figlia mia. Noi ti aiutiamo, ma non per questo non senti la sofferenza.
Fra poco un’anima rientrerà nel gregge; datele il perdono ma non fatele coccole né festeggiamenti. Quando qualcuno ha commesso qualcosa di grave e poi si pente, è perdonato e si può anche inserirlo nel gregge, ma senza fare feste o coccole come si usa fare sul pianeta Terra; le mancanze verso il vostro vescovo sono state gravi ed è stato dato scandalo. Voi sapete che il vescovo è il Cristo in Terra e se viene offeso e se si manca di rispetto è offeso mio figlio Gesù. Dovete comprendere che quando mancate di rispetto ai sacerdoti, ai vescovi che non hanno commesso nessuna colpa, offendete mio Figlio Gesù. Quando colpiscono il vostro sacerdote colpiscono Gesù. Il sacerdote può soffrire, può pregare, può perdonare, ma l’offesa grave a mio Figlio va riparata. Continuano ad ucciderlo, a farlo soffrire.
Miei cari figli, ciò che dico a voi non l’ho detto ad altre persone. Non ho corretto nessuno, non ho fatto richiami materni a nessuno come a voi. Questo è il grande amore di Dio nei vostri confronti! C’è da dire anche questo: ringraziate Dio che non siete migliaia e migliaia di persone, perché sarebbe stato difficile seguirvi e poi avreste avuto contro il Vicariato in un modo molto crudele. Pochi ma buoni, così come ho detto, poche vocazioni ma sante. Non servono migliaia e migliaia di chiamate che poi offendono Dio e fanno peccati.
Voi siete il piccolo gregge che cammina verso la santità, che non parla male, non critica e non calunnia e diffama. Spero che non arriverete mai a questo. Quando una pecorella torna all’ovile dal quale è uscita per mancanze gravi e perché ha dato scandalo, date pure il perdono, il saluto, ma niente coccole, niente feste e niente baci. Non so se sono riuscita a farvi capire che il perdono va dato sempre a chiunque, ma senza coccole e senza festeggiamenti.
Io sono qui con voi ed ho pregato con voi durante il santo Rosario, vi ho visto uno ad uno: qualcuno era distratto, qualcuno si girava, ma molti erano in piena preghiera. Quando pregate pensate solo che state davanti a mio Figlio Gesù e chiedete quelle grazie di cui avete bisogno, perché Gesù vi ama tutti. Lui non guarda se l’uomo è povero, ricco, dotto o ignorante; lui ama tutti.
Tu che dici Marisella?
Marisa – Che vuoi che dica? Se mi puoi far stare un pochino meglio io ti ringrazio; se Dio Padre ha deciso diversamente, sia fatta la sua volontà, però l’aiuto lo voglio, altrimenti non posso sopportare tutte le sofferenze. Ecco, adesso stanno entrando le anime salve: Fatina, nonna Speranza e…
Madonna – Sì, Marisella, ci sono le anime salve che sono parenti di tutte le persone presenti.
Marisa - Daniela, vedo il tuo papà. Sono tanti.
Madonna –Marisella, arrivare alla salvezza non è difficile, non bisogna fare grandi cose, bastano piccole cose, basta amare, aiutare la persona bisognosa e pregare.
Partecipate alla santa Messa insieme ai vostri cari che sono qui vicino a me. Pregate, non guardate, non distraetevi, ma guardate Cristo che sta sull’altare, Lui vi guarda e vi aiuta.
Marisa – Senti voglio raccomandarti le persone che ti ho raccomandato. Ti ricordi?
Madonna – Anna, Domenico, Silvano, Maria… però, Marisella, non possiamo fare tutti i nomi.
Marisa – Sì, ti raccomando tutti i malati che sono in ospedale; i bambini, gli anziani; ti raccomando tutti, anche i bambini di Biella. Grazie. Vedi, noi facciamo la volontà di Dio, vedi se Dio vuole fare qualche cosa per noi.
Madonna – Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo, eletto da Dio, benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico i bambini, fuori grembo e nel grembo, il piccolo Matteo, benedico tutti.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
A voi dico grazie se amate veramente il vostro vescovo e se lo aiutate come potete. Grazie, ciao a tutti.
Marisa – Ciao. Don Claudio, è andata via, era dolcissima.


 

Roma, 9 novembre 2000 – ore 17:10
Lettera di Dio

Madonna – Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Amate Gesù Eucaristia, amate il vostro prossimo; perdonate coloro che vi fanno soffrire volontariamente. Dio che vede ogni cosa e che sa tutto, aiuterà quelli che vogliono essere aiutati.
Incrociate spesso le mani e pregate, pregate Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Vedo che alla sera i miei figliolini invocano lo Spirito Santo. Grazie.
Invocate lo Spirito Santo, affinché vi aiuti a comportarvi bene, e ad accettare le mancanze degli altri. Ma non per questo bisogna tacere. Se qualcuno sbaglia va ripreso. Per quale motivo non bisogna riprenderlo? Non fate come gli altri che mettono in pratica il Vangelo solo quando fa comodo e ciò che non piace non si sente, non gli si dà importanza. Il Vangelo dice: la misericordia sì, poi ci sarà anche la giustizia. L’obbedienza sì, ma non con il ricatto.
A volte è difficile amare, specialmente coloro che fanno soffrire ogni giorno, ma voi dovete comprendere la persona, dovete accorgervi se è in condizioni di capire ciò che dice. Non tutti hanno ricevuto la stessa intelligenza, la stessa cultura; ma Dio ama tutti. E anche voi dovete cercare di amare tutti.
Non ho altro da dirvi, perché sono state dette migliaia e migliaia di parole e sono state portate molte lettere di Dio; mettetele in pratica, leggete i messaggi, lo sapete che lì c’è tutto: incominciando da come fare il segno della croce, fino a come ricevere Gesù Eucaristia, come amare l’Eucaristia.
Che altro può dirvi una mamma? Soltanto che vi voglio bene.
Anche se non siete tanti per l’incontro biblico non importa, vuol dire che non tutti hanno compreso la sua importanza. Coloro che continuano a venire hanno fatto un bel passo avanti verso la santità.
Desidero tanto che Don Claudio sia chiamato vescovo o monsignore, questo non per vanagloria, ma per dare esempio agli altri, alle persone che vengono. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari vicini e lontani. Benedico gli oggetti sacri, ma soprattutto benedico gli ammalati in spirito e corpo. Benedico i bambini malati, i piccoli che vengono spesso qui all’incontro o alla Santa Messa e coloro che sono nel grembo materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Cosa aspetti, Marisella?
Marisa – Aspetto che dici qualcosa anche a me. Lo sai che io dovrei fare un po’ di cose con la mia voce, se non me la fai tornare mi sembro una ranocchia spennacchiata.
Hai visto che ti ho fatto ridere?
Ciao, grazie di tutto. Noi brontoliamo e brontoliamo ma siamo sempre con te. Eccoci qua. Sua Eccellenza dice: "Eccoci qua". Ciao. È andata via.


 

Roma, 12 novembre 2000 – ore 10:40
Lettera di Dio

 

Madonna – Non ti preoccupare, Marisella, già l’ho benedetto; sì, assomiglia molto a te quando eri piccola e pregavi con le mani incrociate, quasi per forza, perché non riuscivi. C’è una differenza, tu eri molto scura e riccia e lì la figura è chiara e bionda, ma come spiritualità è identica.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Vi chiedo una piccola preghiera per la vostra sorella perché giovedì deve ripetere la puntura alla colonna; che abbia la forza di sopportare il dolore, di offrire tutto per la conversione dei peccatori, per la conversione dei vostri figli.
Oh, voi non potete immaginare quanto bene potete fare con un piccolo sorriso, con un grazie. Quante anime potete salvare accettando la sofferenza. Non dite più: "Le mie preghiere non sono valide, perché i miei non si convertono". No, le preghiere sono valide e sono portate dove Dio vuole. Ciò che manca ancora e che lascia molto a desiderare è la carità: questa carità che è tanto bella. A volte cantate il canto della carità, ma non meditate le parole. Voi non meditate quando pregate, quando cantate, eppure i canti sono belli e dicono delle parole sante, delle parole che danno gloria a Dio. Ma chi le medita? A volte pensate a tirare fuori la voce e fate a gara a chi ce l’ha più forte. Una volta vi dissi: gareggiate a chi ama di più Dio; gareggiate a chi dà più gloria a Dio, a chi ama di più, a chi ha più carità verso il prossimo; invece gareggiate a chi strilla di più nel cantare. Cantate anche se qualcuno stona, cantate lo stesso, ma piano e meditate le parole; l’importante è capire ciò che cantate, questo lascia molto a desiderare.
Possibile che sia così difficile avere carità verso il prossimo, verso noi stessi, verso le persone che soffrono?
Voi chiedete a Dio le grazie e a volte sento dire: "Dio non mi ascolta". Ma voi mettete in pratica ciò che Dio vi dice? No. E allora la Mamma si ripete, si ripete, si ripete. La Mamma sembra che parla sempre ai piccoli bimbi, a Jacopo a Davide Maria a Samuele… e si ripete, si ripete. Voi cambiate per un momento e poi tutto ritorna come prima. Perché questo? Siete pochi, un piccolo gregge che Dio ama immensamente anche se ama pure gli altri uomini; ma a voi ha dato qualcosa in più. E allora perché non approfittate di questo amore di Dio e contraccambiate? A volte si dicono tante parole, però non si riesce a mettere in pratica ciò che Dio vuole.
Attenzione! Ancora continuate a mettere Dio al secondo posto, per non dire all’ultimo; attenzione. Non dimenticate mai che Dio è amore, e se Dio è amore ama di un amore immenso voi, piccolo gregge che ha scelto, e tutti gli uomini di buona volontà.
Imparate ad amare, poi pregate. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo, che voglio che sia rispettato perché è Cristo in Terra, benedico voi, i vostri cari che sono lontani, i bimbi, i vostri oggetti sacri. Benedico tutti gli ammalati piccoli e grandi, presenti e assenti.
Marisa – Anche me?
Madonna – Vi porto tutti stretti al mio cuore; non ve l’ho mai detto, ma quando una mamma stringe un bambino al suo cuore, lo fa perché lo ama, lo protegge e anch’io faccio ugualmente con ognuno di voi. Vi copro tutti con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Invocate ogni giorno lo Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Hai visto? Io sono nera. Scusa.
Madonna – Sì, ma io guardo dentro l’anima, la spiritualità è la medesima.
Marisa – Solo che lì ha più valore, lì è un quadro, lì sei tu. Va bene, grazie. Ciao.
Aiuta e benedici tutti noi, dacci la forza di sopportare tutti i dolori, perché io non ce la faccio più. Va bene, ciao.

 

Roma, 16 novembre 2000 – ore 17:10
Lettera di Dio

 

Madonna – Voglio parlarvi dell’obbedienza. Possibile che nessuno, neanche i superiori abbiano capito che cos’è l’ubbidienza? Quante volte vi ho detto: ubbidire sì, ma non con il ricatto? Se uno di voi comprende che il superiore ricatta non deve ubbidire, perché non ubbidisce a Dio e Dio va messo sempre al primo posto.
Si ripete spesso in questi tempi: "Quella persona era ubbidiente, l’altra no". Nessuno di voi ha compreso che quando il santo Padre Pio diceva "obbedisco", il suo obbedisco era rivolto a Dio Onnipotente. Quando si accorgeva che i superiori andavano da lui per ricattarlo oppure senza averne il permesso, si ribellava, perché doveva ubbidire a Dio. Ho fatto l’esempio di Padre Pio, perché è uno degli ultimi beatificati, ma potrei fare tanti esempi. L’obbedienza si deve sì ai superiori, ma non con il ricatto, con amore. Ricordatevi però che prima va fatta obbedienza a Dio, a Gesù, allo Spirito Santo, alla Madre dell’Eucaristia e subito dopo al vostro direttore spirituale, al vostro vescovo, sempre se ciò che vi dicono è dettato dall’ amore non dal ricatto. Quando un superiore dice: "Non voglio che vada in quel luogo perché ti punisco", questo non è obbedienza, ma ricatto.
Padre Pio diceva "ubbidisco", ma poi faceva ciò che doveva fare e portava avanti il lavoro che Dio gli faceva capire nel suo cuore; così faceva don Bosco, così anche altri santi. Siete arrivati al terzo millennio e dovete essere tutti più maturi e responsabili. I grandi uomini hanno intascato miliardi e miliardi, il vostro vescovo no, continua la sua vita come sempre, eppure anche lui è arrivato al terzo millennio! L’obbedienza va fatta a Dio.
Tra il vescovo ordinato da Dio e il Papa ordinato dagli uomini chi è più grande? Quando san Pietro venne ordinato Papa da Gesù era un grande uomo; il vostro vescovo è stato ordinato da Dio, ma non è considerato un grande uomo. Gli uomini grandi, i vescovi e i cardinali, non vogliono comprendere che chi è ordinato da Dio è molto più grande di chi è ordinato dagli uomini. Come è arrivato il vostro vescovo a questa grandezza? Con l’obbedienza a Dio; non poteva dire di no a Dio.
Mio piccolo gregge, chi fa un cammino spirituale deve dire sia fatta la volontà di Dio. Pur brontolando, pur avendo un certo rigetto, bisogna ubbidire prima a Dio, poi agli uomini, ma senza il ricatto, senza violenza, senza profanare il cuore, l’anima dell’uomo; questo Dio non lo vuole.
La calunnia e la diffamazione continuano. Io non volevo più parlare di questo, volevo parlarvi soltanto dell’amore che Gesù, che Dio ha per voi. Amore, amore, amore; obbedienza a Dio, obbedienza a Dio, obbedienza a Dio. Chi sono queste superiore, questi superiori che comandano e dicono: "O fai come ti dico o ti tolgo il lavoro e ti mando via"? La Chiesa è di Dio, non è degli uomini! Nessuno può dire: "Tu non entri nella mia parrocchia perché vai in quel luogo". Perché, forse la parrocchia è loro? È di Dio! La Chiesa è di Dio e l’uomo non può far nulla. Si lamentano perché il vescovo dice la verità. Io Maria, Madre dell’Eucaristia, parlo, Gesù parla e danno la colpa al vostro vescovo. No.
Se avete capito questo messaggio, se avete compreso l’importanza dell’obbedienza a Dio, l’importanza di obbedire sì, ma non con il ricatto, allora siete sulla buona strada. Se uno obbedisce per paura ai superiori, uomini e donne scelti da Dio, non ha merito. I vescovi e i cardinali non sono superiori solo per comandare, per additare, per puntare il dito e dire: "O fai quello che dico o sei sospeso a divinis; non vai in quel luogo, altrimenti ti mando via, altrimenti non appartieni più alla nostra congregazione". Non dicono che Dio ha detto di amare. Dio parla di amore.
Mi ripeto: continua ancora la misericordia di Dio, ma ci sarà la sua giustizia e allora ci sarà veramente pianto, pianto e pianto. Ricordatevi che se il vostro vescovo dovesse alzare la voce per farvi comprendere che state sbagliando, voi dovete accettare perché questo non è ricatto, ma è amore.
Spero tanto, miei cari figli, che abbiate compreso bene ciò che voglio dire; non fraintendete le parole di Dio, non fraintendete la lettera di Dio, perché la lettera di Dio è soltanto amore. Non hai nulla da dirmi Marisella?
Marisa – Sì, volevo raccomandarti Selenia. Volevo raccomandarti le future mamme, tutti i malati, tutte le persone che si raccomandano alle mie preghiere. Ma oggi, dopo la lettera di Dio, voglio raccomandarti tutti i grandi uomini della Chiesa, i grandi uomini dello Stato, le superiore, tutte quelle persone che non amano Gesù. È un mio pensiero, scusa, Madonnina, se mi sono permessa di dirti questo.
Madonna – Non ti preoccupare, Marisella, non ti preoccupare, sappiamo bene noi del cielo come vanno le cose. Si spaccherà la Chiesa, ci sarà veramente tanto, tanto, tanto pianto e andranno strisciando le ginocchia fino davanti a mio figlio Gesù chiedendo misericordia, ma sarà troppo tardi, troppo tardi.
Beati voi a cui Dio ha dato un vescovo così pieno d’amore per le anime. Vescovo ordinato da Dio, vescovo dell’Eucaristia, vescovo pieno d’amore per le anime. Beati voi.
Quante persone dicono alla mia Marisella: "Beati voi che avete un sacerdote così buono, che vi aiuta". Io pure dico: beati voi.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri, i malati. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Auguri a tutti e mettete in pratica la lettera di Dio, non ascoltatela soltanto, ma meditatela.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – Ciao. Eccellenza, è andata via.

 

Roma, 19 novembre 2000 - ore 10:30
Lettera di Dio

 

Madonna – Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi il tempo non è buono, anch’io col mio amato sposo e il piccolo Gesù, quando il tempo era brutto e dovevamo andare al tempio, ci avviavamo lo stesso. Faceva freddo e volava la sabbia che ci copriva e non ci faceva vedere nulla, eppure andavamo a pregare. Ringrazio coloro che hanno affrontato il brutto tempo, che al nord è molto più brutto; per questo vi invito a pregare per tutte quelle povere persone.
La lettera di Dio dice che ciò che ha detto il vostro vescovo è la sacrosanta verità. Anche se ha parlato con amarezza e sofferenza, ha detto la verità.
A volte non tutti comprendono le parole del vescovo e allora per l’ennesima volta vi ripeto: se non avete compreso, chiedete spiegazioni al vescovo, perché solo lui può darvele.
Il rispetto per la sacrosanta verità, il suo grande amore alla Chiesa e soprattutto a Dio e l’obbedienza a Dio lo mettono sempre nella condizione di soffrire. Voi dovete pregare per lui, perché abbia la forza di fare sempre la volontà di Dio, di ubbidire a Dio e di amare voi che siete qui presenti.
Ricordatevi: l’incontro biblico è molto importante, perché seguendolo sempre comprenderete meglio le parole del vescovo. Voi dovete gioire, perché questo luogo è di Dio, è il suo campo.
Chi viene qui dovrebbe baciare ogni angolo di questo luogo taumaturgico. Ma attenzione, non dico di chinarvi fino a baciare la terra, perché poi chi vi tira su?ì
Marisa – Che Mamma buona sei, ci tiri sempre su.
Madonna – Sì, voglio tirarvi su, perché siete nella verità.
Ogni volta si trova una scusa per non credere a questo luogo taumaturgico, ma voi che credete, date sempre la vostra testimonianza e portate avanti la vostra piccola missione. Non dovete avere paura di parlare; quando vi chiedono qualcosa, se essi non vogliono comprendere, salutateli e aggiungete soltanto: "Pregherò per te"; non fate polemiche, né discussioni, così dimostrerete di amare Dio, la Chiesa e le anime che vi sono accanto. Seguite le orme del vostro vescovo, perché il suo amore, anche se nascosto da amarezza e sofferenza, è grande, quasi come il mio, perché io vi amo immensamente. Se io vi amo immensamente, quanto può amarvi Dio? Coloro che soffrono, non soffrono per colpa di Dio, ma perché questa è la natura umana. È giusta la risposta che ha dato la vostra sorella: "Perché io devo chiedere alla Madonna cosa devo fare con i dottori, quando ci sono tanti e tanti malati?".
Marisa - Io sono come gli altri.
Madonna – Sì, Marisella, la tua risposta è stata bella: tu sei come gli altri. Quando hai l’apparizione, sei pienamente con noi e non appartieni più al pianeta Terra, ma finita l’apparizione, tu sei come gli altri e hai bisogno di aiuto, di conforto, di comprensione, di amore e di affetto.
Questa mattina ho visto con quanta fatica hai cercato di farti bella per Dio.
Coraggio, coraggio a voi tutti. Qualcuno ha freddo. Vedete, miei cari figli, se uno ha freddo si può coprire più che può, ma se ha caldo, che cosa può fare? Cosa è meglio, Marisella?
La lettera di Dio termina benedicendo tutti e ripetendo ancora che ciò che ha detto il vostro vescovo è la sacrosanta verità. Quando lui parla, nulla può turbare il suo cuore, perché dice sempre la verità e voi, con l’aiuto nostro e del vostro vescovo lentamente la scoprirete.
Ciao, miei cari figli. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi e i vostri cari; benedico tutti gli ammalati, il piccolo Samuele che non vuole prendere l’antibiotico e tutti i bambini, specialmente quelli che vengono in questo luogo taumaturgico.
Marisa - Poi c’è anche Jacopo, il grande, non il piccolo, che ha bisogno di aiuto. Oh, ci sono tante anime che hanno bisogno di aiuto; scrivono anche dall’estero per chiedere le grazie.
Madonnina, tu puoi andare da Dio e dirgli: "Mio Dio, mio Tutto, solo Tu puoi aiutare le persone che chiedono il tuo aiuto"; noi aggiungeremo: "Sia fatta sempre la volontà di Dio".
Madonna – Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Ricordatevi: questo è il campo di Dio, è il luogo taumaturgico.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo. Auguri a tutti per questo cammino spirituale a volte così difficile.
Marisa – Eccellenza, è andata via; si ricordava tutto, tutte le tue parole, una ad una.
Don Claudio – Se non se le ricorda lei…
Marisa – Si ricordava di tutte le persone, dei parenti, degli ammalati. Ho visto anche Bruno.

 

Roma, 21 novembre 2000 – ore 18:30
Lettera di Dio

 

Marisa – Quanto sei bella. I tuoi genitori ti portano al tempio e ti raccomandano alla profetessa Anna. Sei molto bella, piccolina.
Madonna – Miei cari figli, io sono la piccola Maria. I miei genitori mi stanno portando al tempio e tu, Marisella, vedi una scena bellissima: il mio papà e la mia mamma mi portano al tempio a pregare.
Anche voi entrate nella casa di Dio a pregare per tutte le intenzioni che conoscete. Sono intenzioni molto importanti ed hanno bisogno delle vostre preghiere.
Dio nella sua lettera dice che questo è il campo di Dio. Avete capito? Questo piccolo angolo della Terra deriso, abbandonato e che accoglie poche persone che hanno tanto amore, è il campo di Dio, del mio e vostro Dio, del mio Tutto. L’amore che Dio dà a voi è molto importante.
La vostra sorella sta soffrendo la passione. Le sue stimmate sono invisibili, perché lei ha voluto che non fossero viste; qualche volta Dio ha permesso che si vedessero per far comprendere all’uomo quanto sia grande la sua sofferenza. Ma lei ha chiesto che nessuno le veda, per sentirsi più libera. Anch’io ho sofferto la passione, ho sofferto per le stimmate con mio figlio Gesù, ma nessuno ha mai visto nulla perché tutto era dentro di me ed invisibile agli uomini. Nel tempio, con mia mamma Anna e papà Gioacchino, ho pregato moltissimo il nostro Dio affinché gli uomini si convertissero. È così difficile ed impossibile per gli uomini riunire le nazioni, le religioni e le razze? Quante volte nei messaggi ho detto che tutti siamo figli di Dio anche se non apparteniamo alla stessa religione e alla stessa razza, perché Dio è amore e ama tutti gli uomini.
Nel giorno della mia presentazione al tempio mi unisco a voi nel pregare Dio onnipotente per la conversione dei grandi uomini della Chiesa e dello Stato, per gli ammalati, i drogati, gli alcolizzati, i carcerati e i piccoli bimbi che sono in ospedale. Pregate per ognuno di voi, ognuno di voi ha bisogno di tanto aiuto.
Gli uomini ancora non hanno compreso il grande miracolo eucaristico. È più facile andare a trovare una persona che ha le stimmate o recarsi nei posti dove la Madonna piange, dove le statue piangono e dove c’è tanta gente. Qui viene poca gente, perché gli uomini non comprendono l’Eucaristia. Che cos’è per loro l’Eucaristia? Vanno in luoghi dove si prega, si canta e c’è festa e non dove si prega, si ama l’Eucaristia e sono avvenuti tanti miracoli eucaristici; l’ultimo, dell’11 giugno 2000, è il più importante.
Non credono all’episcopato di don Claudio? Ma allora perché Dio ha compiuto questo grande miracolo? Ha detto: "Tutto è compiuto" perché ormai, dopo il grande miracolo dell’Eucaristia che ha sanguinato durante la messa celebrata dal vescovo, non c’è nulla di più grande e gli uomini devono amare Gesù Eucaristia, avere l’amore verso gli uomini e pregare per coloro che fanno soffrire.
Miei cari figli, purtroppo se non si comprende l’Eucaristia fino in fondo non si può capire nulla. Io vi auguro di amare sempre l’Eucaristia e di dare testimonianza. Alle persone che non credono all’episcopato dite: "Perché nella Messa celebrata dal vescovo Dio ha fatto questo grande miracolo?".
Ricordatevi, miei cari figli, che se anche un sacerdote non è in grazia o è scomunicato, la Messa e la consacrazione sono sempre valide.
Quindi non ci sono scuse per rifiutare l’episcopato di don Claudio e qualsiasi scusa l’uomo trovi è falsa; Dio non avrebbe fatto il miracolo se Don Claudio non fosse stato vescovo. Dio l’ha ordinato vescovo e questo dà molto fastidio perché se fosse riconosciuto dal Papa, tutti dovrebbero correre qui; correranno, ma quando sarà troppo tardi.
Miei cari figli, adesso con la mia mamma e il mio papà torno al Padre, andiamo a pregare, a cantare e recitare salmi ed inni.
Preghiamo anche per voi; tutti gli angeli e le anime salve pregano per voi. Dio ha scelto questo angolo di Terra: questo è il campo di Dio, questo luogo taumaturgico è suo e non ha importanza se siete pochi o tanti, ma che siete seguiti bene dal vostro vescovo.
Grazie della vostra presenza. Siete pochi? Pazienza, non vi preoccupate, non scoraggiatevi per questo, ma pensate solo ad amare e pregare.
Marisella, non ti devi lasciar andare. Già soffri tanto; lascia tutto nelle mani di Dio. Lui sa quello che fa. Dio Padre, mio Figlio Gesù e lo Spirito Santo non sono andati in pensione; in pensione vanno coloro che vivono sul pianeta Terra. Dio sa e saprà sempre ciò che deve fare e nessun uomo può ignorarlo e dire: "È impossibile essere ordinato da Dio, perché è il Papa e quindi gli uomini che ordinano i vescovi". No, se Dio vuole può ordinare vescovi.
Gli uomini hanno fatto i cardinali, i monsignori e altre cose; Dio ha ordinato gli apostoli vescovi, successivamente Papa Pietro e gli apostoli hanno ordinato gli uomini vescovi e gli uomini si sono presi tutto ciò che volevano nominando i cardinali e i monsignori. Il vostro vescovo è stato ordinato da Dio perché ama l’Eucaristia e le anime. Non lo dimenticate.
Sappiate rispondere quando qualcuno dice che non è possibile che Dio abbia ordinato vescovo Don Claudio. Ora telefonano dicendo: "Accettiamo tutto, ma l’Episcopato no". E perché? Chi sei tu? Per loro non comanda Dio, non comanda Gesù e non comanda la Madre dell’Eucaristia, ma gli uomini comandano a Dio.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri, tutte le persone malate qui presenti. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Marisa – Adesso il manto non ce l’hai, perché sei piccola, hai solo il vestitino e la tunica lunga.
Madonna – Sì, ma io sono la Madre dell’Eucaristia, Marisella, ed ho il manto.
Marisa – Non ci capisco tanto, comunque…
Madonna – E copro con il mio manto materno tutti, anche coloro che non sono venuti.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa – La mamma e il papà della Madonna sono belli mentre nei santini sono vecchi; perché vecchi? Qui sono belli, bellissimi; forse, come dici tu, perché l’anima è bella.
Va bene, ciao. Aiutami però, perché non è facile sopportare tutto. Mi aiuti un pochino? Il resto dallo al vescovo. Conosci il 100% tu? Facciamo che al 99% aiuti lui e all’1% me, va bene? Perché ridi?
Madonna – Sì, coraggio, Eccellenza reverendissima, coraggio. Accettiamo ciò che ha detto tua sorella: 99% a te e 1% a lei.
Marisa – Uno per cento? Facciamo tre. Tre per cento? Non so se conoscete la matematica. Tre per cento a me e a lui rimane il 97%.
Madonna – Va bene, non ti preoccupare. Marisella, adesso un altro fioretto, un’altra sofferenza, devi sentire la messa via radio.
Marisa – Sono due mesi, è dal 14 settembre che non scendo più. Voi forse non avete il calendario; non so come funziona in paradiso perché quando io sono venuta con te abbiamo solo cantato e recitato salmi. Camminavamo lungo quei viali che non avevano né inizio né fine.
Madonna – Adesso tu parteciperai alla messa via radio e farai la santa comunione. Io rimango con te e con la tua mamma.
Marisa – Va bene, grazie. Ciao. È andata via. Lo sai che le ho detto del 100%. Chissà se ha capito?
Don Claudio – Hai chiesto troppo poco per te.

 

Roma, 23 novembre 2000 - ore 17:10
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, anche oggi voglio parlarvi del miracolo eucaristico dell'11 giugno 2000. Prima Dio ha ordinato vescovo Don Claudio, poi ha fatto il miracolo eucaristico durante la S. Messa celebrata dal Vescovo Claudio. Questo è un miracolo grandissimo e alcuni, anche se sono ancora molto pochi, soltanto ora cominciano ad accettarlo. Vi porto un esempio: prendete un melograno. Non è possibile mangiarlo tutto insieme come si fa con gli altri frutti, ma bisogna sgranarlo chicco per chicco, così è necessario tanto tempo per consumarlo tutto. Sta accadendo la stessa cosa per voi: i piccoli semini del melograno iniziano a uscire fuori e a vedere un po' di luce. Oh, se la conversione di tanti uomini arrivasse senza che Dio intervenga in modo duro e forte, prima che Dio si stanchi di sopportare tante persone che non amano. Se questo avvenisse, significherebbe che la conversione degli uomini si è realizzata, perché hanno compreso la grandezza del miracolo eucaristico.
Invece le conversioni stanno avvenendo molto lentamente: ogni tanto venite a conoscenza che una nuova perla preziosa è stata colta da Dio, ma le perle non preziose sono molto più numerose. Vi invito a pregare, affinché l'uomo si converta senza l'intervento di Dio; sarebbe veramente bello e grandioso per noi, per voi, per tutti se le conversioni esplodessero. Aiutate le anime a convertirsi. Non prendete un piccolo melograno, ma uno grande e cominciate a sgranarlo. Così vedrete che gradualmente tutto si aggiusterà e sarà come Dio vuole, perché Dio è amore e sta cercando in tutti i modi di portarvi a Lui, non con la forza né provocando grandi disgrazie, ma con l'amore.
Oggi il vostro vescovo parlerà ancora di questo, ascoltatelo e mettete in pratica ciò che dirà, perché è molto importante. Ripeto ancora una volta: non riferitegli cattive notizie, non ne ha bisogno, lui le conosce già, perché lo informo io stessa, oppure ne viene a conoscenza in altro modo. Non venite qui per parlare di fatti che lo fanno soffrire, se avete una perla preziosa di cui parlare, parlatene, ma se non è preziosa non ne dovete parlare. Non buttate le perle ai porci, ma amate tutti.
Marisella, lo so che vuoi raccomandarmi gli ammalati.
Marisa - Sì, sono tanti. Tu senti le telefonate, chiamano sempre per la salute. Io ti raccomando tutti coloro che si raccomandano alle mie preghiere: grandi e piccoli, lontani e vicini; intercedi per loro presso Dio. Noi abbiamo tante persone malate: Carlo, Anna, Silvano, Beppe e tanti, tanti altri.
Madonna - Io interverrò. Finita l'apparizione, andrò a colloquio con Dio e Lui deciderà.
Marisa - Ricordati che abbiamo bisogno di Dio. Anche tu prova a sgranare il melograno.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Mi raccomando, l'incontro biblico deve essere una perla preziosa per voi, ma prima vengono la S. Messa e la S. Comunione.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Naturalmente vi stringo sempre forte al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Adesso faccio comprare a tutti un grande melograno. Va bene, non ha importanza, ma abbiamo capito.
Ciao, bellissima, ciao.
Eccellenza!
Don Claudio - Abbiamo i melograni.
Marisa - Li abbiamo? Dove sono?
Don Claudio - In tinello.
Marisa - Tu hai capito il discorso? Perché io non l'ho capito molto bene.
Don Claudio - Si, io l'ho capito, l'ho capito bene.

 

Roma, 26 novembre 2000 - ore 10:45
Lettera di Dio

 

Marisa - Oggi è la tua festa e noi tutti ti facciamo gli auguri. È la festa di Cristo re, ma non hai la corona perché hai detto che non la metti.
Gesù - Sì, sono il vostro Gesù, Cristo re. Sono re, ma senza corona. Vorrei che tutti gli uomini fossero re senza corona, senza potere o ricchezze per godere la vera vita.
È bello essere re, ma bisogna vivere nell’onestà, nella sincerità, nell’umiltà. Vorrei che voi foste tutti re come me, perché l’amore che avete per l’Eucaristia è grande ed è quello che conta. Avete avuto tanti miracoli che non sono stati accettati dall’uomo, ma non vi dovete preoccupare. Io so ciò che succede, ciò che dicono, ciò che arriverà, so tutto, voi dovete soltanto armarvi di santa pazienza.
Nell’ultima lettera la mia Mamma vi ha detto che questo è il campo di Dio; se è il campo di Dio è anche il vostro campo perché siete figli di Dio. A volte non è necessario essere grandi teologi, mariologi, avere tutti quei grandi titoli che a te, Marisella, fanno ridere; non è necessario leggere sui libri o studiare perché quello che Io voglio è l’amore all’Eucaristia. Vi siete accorti che le vostre preghiere piano piano vengono esaudite? Quanti adesso cominciano a parlare dell’Eucaristia, a fare adorazione eucaristica, mentre fino a poco tempo fa non se ne sentiva neanche parlare! Sono i laici che amano l’Eucaristia e fanno adorazione. Le vostre preghiere, i vostri fioretti e sacrifici sono graditi al mio Cuore. Io vi ringrazio per tutte le preghiere che fate e per le intenzioni che mettete; le preghiere, anche se non arrivano all’interessato, non vanno mai perse.
Oggi, festa di Cristo re, ricorre il quinto anniversario del grande miracolo eucaristico.
Marisella non sono quattro, ma cinque anni.
Marisa - Che posso fare, Gesù, io sbaglio sempre, non ci indovino mai. Sono una confusionaria.
Gesù - Cinque anni fa chi ha compreso il grande miracolo eucaristico? Vi siete accorti che quando si sente qualcosa si corre? E poi? Ripeto quanto ha detto tante volte la mia e vostra Mamma: se lacrima una statuina, se versa sangue, se il sole gira — e a volte non è il sole che gira ma è un effetto ottico — le persone corrono, fanno anche dei sacrifici economici e veglie.
Chi è venuto di corsa per l’Eucaristia? Quando il miracolo è stato annunciato sono corsi in tanti, ma quando c’è stato un miracolo eucaristico non annunciato, chi c’era? Chi c’era quando Io sono nato in una stalla? Il mio papà Giuseppe l’aveva pulita in tutti gli angoli, perché dovevo nascere Io; ma chi c’era? Gli umili, Maria e Giuseppe; poi sono arrivati i pastori, ma all’inizio c’era la mia Mamma e il mio papà.
Quando ci sono stati i miracoli eucaristici eravate pochi in confronto a tutti gli uomini della città di Roma e di tutta Italia e l’Eucaristia non è fuggita via; non è andata via perché eravate pochi, ma è rimasta in mezzo a voi ed è tuttora in mezzo a voi.
Con il miracolo dell’11 giugno, quando Gesù ha detto: "Tutto è compiuto", Dio ha messo il suo sigillo su tutti i miracoli ed ha ancora una volta confermato l’episcopato.
Di tutti gli interventi di Dio quello che dà più fastidio è aver dato l’episcopato a Don Claudio. Allora dobbiamo farlo Papa? Darebbe fastidio lo stesso.
Marisa - Sta buono Gesù, lasciaci un po’ respirare.
Gesù - Sì, comunque il mio linguaggio è molto semplice, è umile e tutti potete capire ciò che voglio dire. Non parlo come un grande teologo, un grande mariologo, no, parlo con semplicità e scendo al vostro livello. Quindi siate contenti di vivere queste esperienze e queste gioie che non ha nessuno.
Marisa - Non parli più? È andato via Gesù, adesso arriva la Madonna. Sei in festa anche tu?
Madonna - Sì, Marisella, siamo in festa, una festa doppia: nel cielo e sulla Terra. Come ha detto mio Figlio Gesù, anche se siete un piccolo gruppo, come i pastori quando Lui è nato, noi siamo in festa; cantiamo e recitiamo salmi a Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo, che dovete invocare ogni giorno con il canto o con la preghiera.
Noto che avete disegnato l’ostia e le tre colombe che tu, Don Claudio, hai visto; ma ti sei dimenticato di far disegnare le colombine che giravano intorno alla Trinità. L’Eucaristia che avete visto illuminava tutto il mare. Complimenti, è molto semplice e bello l’addobbo, come era l’ambiente dove è nato Gesù e come è semplice questo luogo; tutto parla di semplicità e d’umiltà.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie del vostro amore a mio Figlio Gesù. Grazie di questo quinto anniversario del miracolo eucaristico. Il più grande miracolo eucaristico è quello avvenuto durante la santa Messa, quando il vescovo ha visto sanguinare l’ostia mentre faceva la consacrazione: Dio ha voluto questo. Dio vi ha fatto tanti, tanti miracoli, ma c’è qualcuno che non pensa ai miracoli, ma a se stesso; basta poco per non venire più; questa è permalosità.
Comunque, Io sono re senza corona, umile e semplice come voi; umile e semplice come questo addobbo che avete fatto.
Vedi, Marisella, chi ho vicino a me?
Marisa - Sì, colui che mettono sempre a confronto con il nostro vescovo.
Di’ la verità, padre Pio: quando il superiore ti ha detto: "Ti ordino di darmi i soldi", hai detto sì?
Padre Pio - È vero, ho disubbidito, ho detto no!
Marisa - Lo vedi, sei diventato santo lo stesso, quindi posso diventare santa pure io. Dio ti aveva detto di dire no e tu hai ubbidito a Lui.
Padre Pio - Sì, Marisella, sorellina mia, ma gli uomini sono fatti così: un giorno ti portano su, l’altro ti portano giù.
Marisa - A noi gli uomini ci portano sempre giù. I grandi, tu mi capisci.
Padre Pio - Coraggio. Certo, la sofferenza che hai tu supera la mia e di molto, perché almeno a me le stimmate spurgavano.
Marisa - Va bene, ma non lo devi dire. Stai zitto, padre Pio. Lo sai che sei molto bello? Questo mi consola; se andrò in Paradiso anch’io, dopo aver fatto tutta la trafila del purgatorio, diventerò bella. È l’anima che deve essere bella.
Adesso tutti i santi stanno zitti. Ci sono anche i papi: Paolo VI, Pio XII, ce ne sono tanti. Ecco, meno male che non hanno la mitra in testa oggi. Costa tanti soldi, io mi sono informata una volta. Il nostro vescovo non la vuole.
Madonna - Sì, recitiamo ora tutti insieme la preghiera di Gesù allargando le braccia e guardando vero il cielo.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, benedico tutti gli ammalati e coloro che stanno per lasciare questo pianeta Terra, ma andranno a godere e non soffriranno più. Benedico gli oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Posso domandarti una cosa? Ma Gesù dov’è andato?
Madonna - È andato al Padre, Marisella.
Marisa - Va bene. Ciao. Da’ un bacio a Gesù da parte mia. Va bene, ciao. Don Claudio, ho parlato con padre Pio.
Don Claudio - Ho sentito. Non ha ubbidito ai superiori.
Marisa - No, però ha ubbidito a Dio.
Don Claudio - Anch’io ho fatto la stessa cosa.
Marisa - Perché la sua è accettata e la tua no?
Don Claudio - Dopo la morte sarà accettata.

 

Roma, 30 novembre 2000 - ore 17:10
Lettera di Dio

Marisa - Come sempre desidero raccomandarti i malati e coloro che hanno lasciato questa Terra. Aiuta tutti noi a salvarci. Ti raccomando il nostro vescovo, ho dato la mia vita per lui. A volte dare troppo amore o essere troppo generosi è controproducente per le persone. È vero, Madonnina?
Madonna - Rispondo a te, Marisella. Sì, è vero. Tu con gioia hai voluto far salire poche persone nella tua stanza, perché non puoi stare in mezzo a tanta gente, ma poi cosa succede? Qualcuno ha cominciato subito a parlare e a lamentarsi, perché non si accontenta mai di nulla. Marisella, nonostante questo, tu continua a far salire le persone e a dare gloria a Dio; tutti devono dare gloria a Dio e testimoniare ciò che sentono e vedono.
Molti non credono all'Episcopato di Don Claudio, ma allora non possono credere neanche ai miracoli eucaristici e al miracolo dell'11 giugno 2000, quando l'ostia ha sanguinato durante la consacrazione pronunciata dal Vescovo Claudio. Queste persone continuano a impartire certi ordini, ma cosa devono comandare? Devono avere più umiltà e semplicità e accettare la testimonianza degli uomini.
Quante volte la Mamma vi ha detto: se non comprendete qualcosa non parlate fra di voi, ma parlatene al vescovo. Soltanto lui sa spiegarvi bene ogni cosa, perché Gesù parla in lui. Tanti sacerdoti hanno dei doni, il vostro vescovo ha avuto da Dio il dono di penetrare e leggere nei cuori, di comprendere, quindi se c'è qualcosa che non capite, dovete rivolgervi a lui, perché fra di voi non vi aiutate.
In alcuni la carità lascia a desiderare. Tanti danno tutto se stessi per aiutare il prossimo, ma poi coloro che vengono aiutati si tirano indietro nel momento in cui hanno bisogno coloro che li hanno aiutati. Tirate voi le conclusioni: se non c'è carità e amore, non c'è Dio; dov'è carità e amore lì c'è Dio. Chi cerca sempre di avere, ma non vuole dare, non è con Dio; bisogna dare e bisogna ricevere quando si ha bisogno, voi dovete aiutarvi a vicenda. Dio ha posato gli occhi su questa piccola comunità e Lui esige che vi aiutiate l'un l'altro, tutti, sia i giovani, o non più giovani come dice il vostro vescovo, sia gli adulti. Certamente vi dovete regolare da soli: chi non può aiutare o è malato può pregare; ognuno di voi può fare sempre qualcosa: o aiutare o pregare. Imparate ad amare, poi pregate. Aiutate tutti i fratelli, ma ascoltatemi bene, prima di tutto l'aiuto va al vostro vescovo e alle persone malate. Io vi ringrazio della vostra presenza, perché venite qui per ascoltare la parola di Dio, ma dovete anche metterla in pratica. Dio sa perché ha scelto questo luogo; poteva sceglierne benissimo un altro; questo è il campo di Dio, è il luogo taumaturgico.
Domani è il primo venerdì del mese: non vi chiedo di fare adorazione tutto il giorno, ma di dare almeno qualche ora al Signore, a Gesù Eucaristia che vi ama tanto, che ama soprattutto chi soffre. Comincia l'Avvento…
Marisa - No, non me lo dire. Come faccio ad andare avanti se non ti vedo? Io non ce la faccio da sola.
Madonna - Sì, Marisella, avrai l'astinenza, mi vedrai soltanto quando ci sarà l'apparizione per tutti.
Marisa - Ma io ho bisogno di te! Come quando i bambini hanno bisogno della mamma, così io di te, da sola non posso farcela!
Madonna - Parlerò a Dio Padre.
Marisa - Diglielo adesso, per favore, diglielo, diglielo, diglielo. Non chiedo di vederti sempre, ma soltanto quando mi trovo nel bisogno.
Madonna - Sì, Dio Padre ha detto che quando ti troverai nel bisogno mi manderà da te.
Marisa - Grazie, grazie, grazie, non me lo merito, però ti ringrazio. Sono pronta a tutto.
Madonna - Miei cari figli, iniziate l'Avvento cercando di fare qualcosa in più rispetto all'anno passato; ogni giorno aumentate la preghiera, i sacrifici, i fioretti, così per la notte di Natale arriverete a fare qualcosa di grande per Gesù Bambino.
Tra pochi giorni è la mia festa, ma come tutte le mamme vi dico, quando date gioia e gloria a mio Figlio Gesù, io sono felice. Quest'anno nella basilica fa freddo, ma presto sarà chiusa, non è vero, Eccellenza Reverendissima?
Marisa - Sì, la chiudiamo. Poiché a te piace tanto la nostra basilica, perché non metti tu i teli intorno? Noi facciamo quello che possiamo fare, più di questo non possiamo, però stiamo pregando molto per la tua festa, stiamo facendo la novena. Ti voglio confessare che io non prego tanto, perché mi stanco subito quando inizio a pregare. Da sola non ci riesco perché sono veramente stanca per i dolori, invece insieme agli altri prego un po' di più.
Madonna - Sì, ma Dio accetta anche questo; tu non preghi, non perché non vuoi, ma perché hai troppi dolori, poi l'assoluzione te la darà il vescovo.
Marisa - Quando tu vieni solo per me, noi possiamo parlare di tutto, io posso chiederti tante cose. Ti ricordi come facevamo una volta? Era tutto diverso. Io sono contenta che vengano a pregare le persone che ti vogliono bene.
Madonna - Miei cari figli, aiutate questa vostra sorella, la cui salute sta declinando, pregate per lei. Non dite: "Preghiamo, preghiamo, ma le preghiere non vengono ascoltate", perché se non arrivano a lei, giungono a tante altre persone che hanno bisogno di aiuto. Voi pregate per Marisella, poi io so a chi distribuire le vostre preghiere.
Marisa - Grazie. Anch'io sono contenta che tu distribuisci le preghiere alle persone che hanno bisogno.
Madonna - Ma tu hai bisogno, Marisella?
Marisa - Sì, tanto. A me basta che mi diate la forza, tanta forza. Vorrei tanto scendere giù in mezzo alla gente, questo è il mio problema: sto sempre qui! Domenica sono scesa e mi sono ammalata. Di' agli angioletti di non piangere tanto e se devono piangere, non la domenica, così io scendo.
Madonna - Guarda quanti angeli ho intorno a me, Marisella! Guarda le anime salve, i santi, il grande Paolo VI, come dice il vescovo e Pio XII e quante persone mi sono accanto.
Marisa - Ci sono tanti sacerdoti! Alcuni li conosco, altri no. Grazie a Dio ci sono dei sacerdoti vicino a te e anche qualche suora. Però posso dire una cosa? I laici sono più numerosi.
Madonna - Sì, i laici danno di più, per questo devi pregare.
Adesso tutti insieme diciamo di nuovo il Padre Nostro a mio Figlio Gesù.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. L'incontro biblico è importantissimo, non mancate.
Insieme al mio e vostro vescovo, ordinato da Dio, benedico voi, i vostri cari; benedico i malati e la cara nonna Iolanda che soffre e prega sempre.
Marisa - Hai visto, lei prega tanto, io non ci riesco.
Madonna - Zitta, Marisella. Benedico i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Buona partecipazione alla S. Messa; ricevete Gesù Eucaristia in grazia.
Coraggio, Eccellenza, la Mamma è con te.
Marisa - Chi è quel sacerdote vicino a te? Non lo conosco. Spero che anche la nostra comunità venga tutta in Paradiso.
Madonna - Vedi, Marisella, stai già pensando agli altri!
Marisa - Io voglio che si salvino tutti, poi in Paradiso faremo una comunità tutta nostra.
Madonna - Ciao.
Marisa - Ciao, bellissima, ciao.
Don Claudio - Non avranno da ridire contro il vescovo ordinato da Dio, non ci saranno lotte e discussioni.
Marisa - Dove?
Don Claudio - In Paradiso.
Marisa - Sì, in Paradiso sono tutti con noi.


Lettere di Dio di Dicembre 2000

 

Roma, 2 dicembre 2000 - ore 18:40
Lettera di Dio

Marisa - Hai recitato il Santo Rosario con noi per la conversione dei peccatori. Ti raccomando tutte le persone malate e coloro che hanno bisogno dell'aiuto di Dio. Sia fatta la sua volontà.
Madonna - Miei cari figli, oggi è il primo sabato del mese. Anche se vi sembra che intorno a voi tutto tace, Dio opera. Dovete avere molta pazienza, pregare e capire che Dio aspetta la conversione degli uomini. Quante volte Dio vi ha invitato a pregare per la conversione degli uomini, quante volte ho pregato con voi e vi ho detto: "Pregate per le mie intenzioni che poi sono le vostre"? Il primo sabato del mese è poco sentito, eppure se io sono venuta in mezzo a voi proprio il primo sabato del mese. Offrite a Dio le preghiere, le S. Messe, le S. Comunioni; Dio sa a chi farle arrivare.
Continuo a venire in mezzo a voi per fare qualche richiamo, se ce n'è bisogno, e per invitarvi a pregare. Io non mi stanco mai di pregare per voi tutti della terra. Vi ho portato tante lettere di Dio; ora vengo per aiutarvi, per stare con voi e per pregare con voi. C'è chi soffre in un modo e chi in un altro: chi perché vorrebbe avere qualcuno vicino; chi perché attende un bimbo, chi perché vive nelle comunità o in carcere e chi perché si droga. Tutti cercano amore e comprensione. Voi pensate che Dio abbia dimenticato gli uomini che non comprendono il suo grande amore? No, Dio non dimentica nessuno, ama tutti gli uomini a qualsiasi nazione, razza, religione appartengano. Dio ama coloro che non lo conoscono e coloro che lo conoscono, ma non mettono in pratica il vangelo. Ama soprattutto voi, piccolo gregge, che siete qui a pregare.
Lasciatemi nominare i miei giovani; oh, sono veramente cari. Dio ama i giovani, ama gli adulti, ama le nonne, vero nonna Iolanda? Ama tutti. Qualcuno sta pensando nel suo cuore: "Dio fa soffrire a volte". Sì, fa soffrire , ma solo quelle anime che ha chiamato ad una missione particolare. Dio chiama poche anime, ma da queste pretende tutto.
Continuate a fare la novena all'Immacolata, alla Madre dell'Eucaristia, sono sempre io.
Vi invito a terminare la novena con gioia, anche se, come ho detto tante volte, comporta qualche sofferenza e sacrificio; tutti hanno qualcosa da offrire a Dio.
Eccellenza, tu hai offerto la tua vita a Dio; per te il denaro non conta. Non sei come colui che dice: "Vengo a parlarvi, se mi date del denaro." No. Tu ami troppo e non chiedi nulla in cambio.
Ricordatevi, ve lo ripeto ancora una volta: il vostro Vescovo vi ama. Ecco perché nella lettera di Dio c'era scritto tempo fa: Don Claudio è il vescovo ordinato da Dio, il vescovo dell'Eucaristia, il vescovo dell'amore alle anime. Se almeno una parte dei sacerdoti desse quello che dà il vostro vescovo alle creature che hanno sete, che hanno bisogno di sapere e di conoscere, il mondo andrebbe meglio.
Buona novena, auguri a tutti. Auguri al piccolo Jacopo e a Samuele; auguri a nonna Iolanda e a tutte le persone qui presenti; ai vostri figli e nipoti ovunque essi siano, perché sono la vostra Mamma.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari; benedico i bimbi malati, gli oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Va bene, però mi devi aiutare. Ciao. Eccellenza, è andata via.



Roma, 3 dicembre 2000 - ore 10:35
Lettera di Dio

Marisa - Perché sorridi?
Madonna - Perché sei vestita quasi uguale a me. Quando vengo in mezzo a voi ho voglia di ridere con voi, anche se le avversità sono tante e le sofferenze forti.
Questa mattina Dio ha mandato un angelo per aiutare il vostro amico, membro della comunità, a morire. Ricordate quando ho detto che qualcuno sarebbe volato in cielo? È la legge della natura umana che gli uomini passino da questa all'altra vita e se sono in grazia di Dio, se hanno vissuto bene, se hanno ricevuto mio Figlio Gesù si salvano. Torno a ripetervi che non c'è bisogno di fare grandi azioni per salvarsi l'anima, basta farne piccole e dare quello che ognuno può dare.
Marisa - Quando me lo fai vedere?
Madonna - Pazienza, Marisella, abbi pazienza. Adesso io vado via e torno al Padre.
Marisa - Già vai via? Quando ho più bisogno, tu vai via? Ho l'astinenza e tu vai via?
Madonna - Viene Dio Spirito Santo.
Dio Spirito Santo - Miei cari figli, sono Dio Spirito Santo. So che invocate ogni giorno il mio nome. Se Dio Padre vuole che si invochi lo Spirito Santo dovete farlo. Sono venuto per dirvi di amare la Madre dell'Eucaristia più che potete, perché lei vi porta a Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Io, Spirito Santo, sono sceso in mezzo a voi. Marisella, tu vedi Gesù, però sono Dio Spirito Santo.
Lo Spirito Santo si è manifestato sotto le apparenze di Gesù
Marisa - Ha il manto rosso e la colomba.
Dio Spirito Santo - Vi invito a pregare moltissimo la Madre dell'Eucaristia. Voi forse non vi siete resi conto, ma sono state fatte tante grazie in questo luogo taumaturgico. Ricevere una grazia non significa solo guarire da una malattia, ma convertirsi, morire bene, perché la morte è vita. Per le vostre preghiere alcuni uomini sono guariti, altri si sono convertiti, altri ancora sono volati al Padre. Pregate per colui che non è più in mezzo a voi e per la sua famiglia che ha più bisogno di preghiere. Morire in grazia di Dio, morire nelle mani di Dio è il regalo più grande che un cristiano possa avere.
Ieri sentivo la vostra sorella che parlava alla Madre dell'Eucaristia: "Io ho Dio sempre dentro di me, perché lo ricevo tutti i giorni". Dovete capire che Dio può essere dentro di voi sempre e a qualsiasi ora può bussare alla vostra porta, guarirvi o convertirvi.
Continuate a fare la novena all'Immacolata. Io, Spirito Santo, vi seguo come vi seguono Dio Padre e Dio Figlio, come vi segue la Madre dell'Eucaristia, sono sempre con voi.
Marisa - Adesso ci sono i tre Gesù e la Madre dell'Eucaristia è in ginocchio a testa china. È un quadro meraviglioso, c'è una miriade di angeli, di santi, di anime salve intorno a Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo.
Senti, Spirito Santo, tutti quei quadri che riproducono la Trinità sono brutti. Tu sei bellissimo.
Dio Spirito Santo - Vedi Marisella, già te lo ha detto la Mamma, nessun uomo della terra può scolpire o disegnare il volto di Dio e il volto della Madre dell'Eucaristia, anche se il volto della Madre dell'Eucaristia è bello.
Marisa - Quello della statua?
Dio Spirito Santo - Sì.
Marisa - Sto parlando con lo Spirito Santo! Dio in tre persone uguali e distinte.
Dio Spirito Santo - Coraggio, continuate. Chissà! Chissà! Dio sta lavorando, come ha detto la Madre dell'Eucaristia ieri.
Marisa - Scusa, Tu sei Dio e lo sai. Non puoi spiare e vedere come lavora Dio Padre?
Dio Spirito Santo - Marisella, Dio non ha il tavolo e la penna; non ha bisogno di nulla.
Marisa - Senti, gli puoi dire che noi, povere creature, siamo sempre in attesa? Stiamo peggio della Madonna quando aspettava Gesù bambino. Glielo puoi dire? E sorride. Perché sorridi?
Dio Spirito Santo - Perché parlare con te mi dà gioia.
Marisa - Pensa, quando parlo con la gente della terra non do tanta gioia.
Dio Spirito Santo - La dai, la dai.
Adesso invochiamo Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo dicendo di nuovo tre Gloria al Padre.
Marisa - Senti, Dio Spirito Santo, noi tutti ti chiediamo perdono perché non siamo perfetti; ogni tanto facciamo qualche errore. Ci volete perdonare? A chi lo devo chiedere, siete in tanti?
Madonnina, sono andati via i tre Gesù. Ci hanno fatto pregare poi sono andati via.
Madonna - Sì, sono rimasta io con gli angeli, i santi e le anime salve per ringraziarvi, piccolo gregge, per la vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, tutti i malati, specialmente i bambini e i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Speravo di dare il bacio ai tre Gesù, ma non ci sono. Ciao.
Don Claudio, che scenario incredibile ho visto.
Don Claudio - Sai descriverlo?
Marisa - Sì, so descriverlo, l'ho visto altre volte. È venuto prima Dio Spirito Santo e la Madonna si è messa dietro e non la vedevo più. Poi lo Spirito Santo ha parlato.
Don Claudio - Sì, ha dato la lettera.
Marisa - È la prima volta?
Don Claudio - No, è già successo altre volte.
Marisa - Dopo si sono aggiunti gli altri due Gesù, uguali, identici, fai fatica a distinguerli. Erano di una bellezza e di una luminosità straordinaria. Però a differenza delle altre volte quando erano allineati sulla stessa fila, questa volta hanno formato come una cupola grande, enorme, non si vedeva né l'inizio né la fine e sotto c'erano gli angeli, i santi e le anime salve. Era un tutt'uno. Hai visto? Hai notato bene i tre Gesù e tutta quella nuvola di angeli e santi?
Don Claudio - Ho visto? Io non ho visto niente. Non confondere le idee.
Marisa - In alto c'era un Papa. Stiamo zitti; basta così. Io devo stare zitta altrimenti mi esce fuori tutto.



Roma, 7 dicembre 2000 - ore 22:45
Lettera di Dio

Marisa - Ti affido tutte le persone che si sono raccomandate alle mie preghiere e tutti coloro che stasera non possono partecipare alla Santa Messa a causa del lavoro o dell'influenza, ma soprattutto noi qui presenti, le nostre famiglie, i nostri cari e i nostri defunti.
Vedo che non sei vestita a festa!
Madonna - No, Marisella, perché oggi è la vigilia dell'Immacolata Concezione.
Marisa - Io ti ho già detto tutto, perché sei la mia Mamma e tra noi abbiamo sempre parlato come due grandi amiche, voglio aggiungere soltanto che siamo stanchi di lottare ogni giorno, ogni ora, ogni momento. Comunque abbiamo detto sì e continueremo a dirlo, perché amiamo tutti. Sia sempre fatta la volontà di Dio.
Mi hai detto di cantare: "Ho respirato il tuo sì"; non ho voce, ma ho cantato ugualmente.
Tutti noi aspettiamo qualcosa da Dio Padre, perché, ti ripeto, siamo stanchi. Perdonami se ti parlo così, ma queste sono le parole di una figlia che chiede aiuto a nome di tutti. Siamo stanchi di tutte le persone che ci fanno soffrire volontariamente o involontariamente; siamo stanchi di ricevere sempre bastonate.
Non ti offendi se ti parlo così, vero?
Madonna - Tu devi parlarmi così, Marisella, perché io leggo nei cuori e posso comprendere fino in fondo tutto il dramma che stai vivendo.
Miei cari figli, sono venuta per farvi gli auguri per la festa. Ero presente dall'inizio della veglia e ho sentito tutte le belle parole che avete detto voi e quelle che avete preso dalle lettere di Dio. È bene risentirle perché, per mancanza di tempo, nessuno le rilegge, eppure per leggere una lettera di Dio occorrono al massimo dieci minuti! Oggi siete in grado di comprendere meglio le lettere degli anni scorsi, perché avete fatto un bellissimo cammino spirituale e siete più preparati. Non dimenticate che Dio ha bisogno di voi laici per far rinascere la Chiesa e di voi apostolini che siete le colonne della Chiesa.
Marisa - Piano, perché tutte le colonne pendono. Scusa se ti interrompo, ma per me è troppo grande pensare che sono le colonne della Chiesa.
Don Claudio? No, non lo dire.
(È uno dei primi segreti che la Madonna da molti anni ha affidato a Marisa e che recentemente, per volontà di Dio, è stato prima comunicato al vescovo e poi successivamente ai giovani)
Madonna - Il vescovo ha compreso ciò che voglio dire. Lui legge nei cuori, anche nel mio.
Miei cari figli, la Mamma, scherzando, ha detto la verità. Voi non potete capire fino in fondo quale prezioso dono il Signore vi ha fatto nel darvi un vescovo sempre pronto a spiegarvi la Parola di Dio e ad ascoltarvi; egli è sempre disponibile per qualsiasi bisogno, perché il suo amore è grande. Non guardate il modo di agire, deve fare così; se non fosse stato forte, voi l'avreste schiacciato. Ringraziate Dio perché il vostro vescovo ha un pugno fermo e quando deve dire la verità non guarda in faccia a nessuno.
Questa sera non ho con me la lettera di Dio, vi ho rivolto queste parole come mamma; non sono forse la vostra mamma? Io voglio parlarvi in modo semplice. Dovete cercare di fare festa soprattutto dentro di voi. Non fermatevi ai piccoli capricci, alle gelosie, alle incomprensioni e non riportate male ciò che sentite, questo è ancora più grave. Io voglio il vostro amore, il vostro cuore, da grandi e da piccoli. So che attendete che io mi faccia vedere, ma questo non dipende da me, dipende da Dio.
Marisa - Allora ti chiedo, è così difficile dire a Dio: "Mi mandi laggiù da quei poverini?"?
Madonna - Sì, state tranquilli, ma ora voglio soltanto le conversioni; Dio aspetta le conversioni, le conversioni, le conversioni; questo è molto importante. Ricordatevi: chi non ha l'amore, non ha nulla. A volte l'amore verso il prossimo lascia a desiderare. Chi non ama il prossimo, qualunque esso sia, non può entrare in Paradiso. Se non c'è l'amore dentro di voi, non potete dire di amare neanche Dio.
Amatevi come Gesù vi ha amato, come io vi ho amato. Dovete amarvi e aiutarvi l'un l'altro. Gli adulti parlano solo di argomenti profani, non delle verità spirituali, dell'amore a Dio. Se qualcuno non si comporta bene, dovete farglielo notare con tanto amore.
Non volevo dire nulla, volevo soltanto recitare con voi una parte del Rosario, ma ora termino perché c'è chi deve andare a lavorare e chi, pur stando male, è qui in mezzo a voi. È tardi per tutti e anche i fiori incominciano a piegarsi. Domani dovete essere svegli e avere gli occhi elevati verso Dio, perché Dio è il nostro Padre, Dio ama tutti.
Domani è la festa di Maria Immacolata e della Madre dell'Eucaristia, sono sempre io. Marisella, come vedi, il mio volto è sempre lo stesso.
Miei cari figli, vi auguro una santa festa per quanto è possibile, perché tutti siete stanchi e qual
cuno ha delle sofferenze molto grandi. Tornando a casa, lungo il cammino, pregate; non stancatevi mai di pregare. Parlate dei messaggi, dell'amore di Dio, di quanto Dio ama questo luogo taumaturgico, il suo Tabernacolo. Qui si vive nel silenzio e nel nascondimento. La basilica è stata chiusa, così siete ancora più uniti non solo fisicamente, ma soprattutto spiritualmente.
Vi auguro di nuovo una buona festa, auguri anche al piccolo Samuele, a Jacopo e a tutti i bambini.
Adesso preparatevi a partecipare alla Santa Messa come se fosse l'ultima della vostra vita. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Ti posso dare un bacio?
Era un po' triste, ma non credo che sia per causa nostra.
Don Claudio - Non è per colpa nostra.



Roma, 8 dicembre 2000 - ore 10:30
Lettera di Dio

Marisa - Oggi sei vestita a festa; sei bella e, come sempre, sei accompagnata dagli angeli, dai santi e dalle anime salve.
Oggi ci sono anche Silvano, Bruno e tutti coloro che sono salvi.
Madonna - Sì, chi frequenta questo luogo taumaturgico e viene qui a pregare è più facile che si salvi.
Marisa - Ho visto entrare Padre Pio.
Madonna - Marisella, guarda quante anime ho intorno a me; esse sono salve, anche se hanno fatto piccole cose; non occorre fare grandi cose per salvarsi.
Marisa - Vedo Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e un papa futuro che non posso indicare. Ma non ci sono i giovani? Vedo solo Stefanuccio e Giovanni.
Intorno a te hai il tuo amato sposo e Gesù, che una volta vedo grande e una volta piccolo.
Ti raccomando tutti gli ammalati e tutte le persone che chiedono il tuo aiuto, perché loro si rivolgono più facilmente a te e dicono: "Mamma, aiutami, ho bisogno di te".
Ecco due Madonne. Gli angeli stanno formando una corona; non ci sono fiori, ma angeli. La corona parte dall'Immacolata ed arriva alla Madre dell'Eucaristia. Il volto è sempre lo stesso, cambiano soltanto l'abito e l'espressione: la Madre dell'Eucaristia e più seria, perché porta Gesù; mentre l'Immacolata è più sorridente e ogni tanto guarda l'Eucaristia nelle mani della Madre dell'Eucaristia. Che scena meravigliosa! Come sei bella! Ormai ti vedo da moltissimi anni e ogni volta sei sempre più bella. Noi siamo sempre qui a chiedere il tuo aiuto. Ti piace la nostra basilica? Non ha le mura e se qualcuno vuole può entrare facilmente. Ti piace?
Madonna - Sì, piace molto a Dio Padre.
Marisa - Ma noi piacciamo a Dio Padre?
Madonna - Sì, siete tutti suoi prediletti. Certo Dio predilige chi vive in grazia e chi ama il prossimo. Per chi non ama non c'è posto in Paradiso.
Marisella, adesso preghiamo tutti insieme: nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo...
Miei cari figli, grazie della vostra presenza e grazie della veglia che avete fatto per la mia festa. Vorrei che ogni mia festa fosse anche la vostra, nonostante le varie vicissitudini, difficoltà e sofferenze che vivete.
Vi invito a far sì che questa festa non finisca oggi e che domani non ricominciate a correre solo per il lavoro, per lo studio o per la casa.
Già una volta vi ho fatto legare la novena dell'Immacolata a quella di Natale, questa volta vi lascio liberi, ma se volete, potete fare una catena tra le due novene. Preparate la venuta del piccolo Gesù. Preparatevi, affinché tutto trionfi, soprattutto la verità.
Il Santo Padre non ha la forza di riconoscervi, ma arriverà colui che vi riconoscerà e tutti sapranno dov'è la verità. Il mio Papa sa tutto, ma non vuole mettersi contro i cardinali e i vescovi. Miei cari figli, avete avuto tanti e tanti miracoli, ciò che è avvenuto qui non è accaduto in nessun altro luogo della Terra: miracoli eucaristici, ripetute effusioni di sangue dall'Eucaristia, soprattutto il grande miracolo avvenuto durante la consacrazione pronunciata dal mio vescovo. Chi non conosce Gesù Eucaristia non può comprendere fino in fondo i grandi miracoli. Dovreste gridare: alleluia, alleluia, alleluia, perché Dio è con voi.
Continuare a parlare di certi argomenti non è bello, parliamo invece di voi, del vostro cammino spirituale, del vostro amore, parliamo di ciò che ha detto Gesù: "Imparate ad amare e poi pregate".
Il santo Rosario è una preghiera potente ed è bello recitarlo, soprattutto insieme, ma l'amore è al di sopra di tutto.
Marisa - Vedo Padre Pio che ti sta vicino come un bambino quando sta vicino alla mamma.
Ma tu mi aiuti?
Madonna - Vedo la cara nonna Iolanda che con molto sacrificio è qui in mezzo a noi. Oh, cara nonna Iolanda, quanto è difficile la tua vita! Hai detto una frase molto bella: "Soffro, ma sto bene". Invece che cosa hai detto tu, Marisella?
Marisa - È vero, ho detto il contrario.
Madonna - Miei cari figli, la Mamma vi augura una buona e santa festa. Continuate a recitare qualche preghiera durante la giornata. Mi ripeto: se volete fate questa catena, non di angeli, ma di fiori, fioretti e sacrifici, legate la novena dell'Immacolata a quella del santo Natale, ma senza creare problemi in famiglia.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, soprattutto i malati.
Benedico i bimbi e tutti i malati che sono in ospedale e a casa. Benedico i vostri oggetti sacri. Benedico coloro che sono venuti da lontano con sacrificio.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Gli angeli l'hanno presa e portata in alto.
Ciao. Don Claudio, hai visto come si erano collocati?
Don Claudio - No, tu vedi, io no.
Marisa - È vero, mi sono dimenticata, ma mi viene spontaneo dire: "Hai visto?".



Roma, 10 dicembre 2000 - ore 10:40
Lettera di Dio

Marisa - Ci sono gli angeli e i santi, ma lei non c'è!
Finalmente arrivi portata dagli angeli, sei così bella. Non sei vestita a festa perché siamo in avvento.
Ho tante domande da farti per poter capire, ma ora ti chiedo soltanto di riuscire ad amare sempre, sempre, anche coloro che mi fanno soffrire. Ti raccomando, come sempre, tutti gli ammalati, tutte quelle persone che chiamano e chiedono aiuto, non a me ma a te, Madonnina. Vai da Dio Padre a chiedere aiuto per noi affinché gli uomini si convertano, perché sembra che tutto si sia arrestato. Chi aveva il coraggio di andare avanti si è fermato o è tornato indietro. Viene a mancare l'amore fra gli uomini e poi piano piano ognuno si rinchiude nel proprio orticello.
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma, sono la Madre dell'Eucaristia. Gesù ha detto che questo luogo è taumaturgico ed è il campo di Dio, qui si sono verificati tanti miracoli eucaristici, ma il più grande è quello dell'11 giugno. Quel giorno mentre il vescovo consacrava, dall'ostia è uscito il sangue che tutti avete visto. Gesù ha detto: "Tutto è compiuto".
Dio ha fatto di questo luogo un cenacolo, un campo di amore, ma non tutti vogliono accettarlo. Quante persone sono venute in questo luogo taumaturgico e poi si sono disperse, quante altre non hanno ancora compreso che qui è il tabernacolo di Gesù Eucaristia. A Gesù Eucaristia vi porta l'amore ai fratelli, ma soprattutto l'amore e il rispetto per il vescovo che ancora non riesco ad ottenere. Il vescovo non è un uomo qualunque, non deve essere preso in giro né calunniato. Il vescovo deve essere rispettato anche come uomo. Chi non ha accettato il suo episcopato, non può accettare l'Eucaristia, perché Gesù prima gli ha dato l'episcopato e dopo ha compiuto nelle sue mani il grande miracolo eucaristico dell'11 giugno 2000 e ha detto "Tutto è compiuto". È così difficile essere umili e semplici e dire: "Dio ha detto che l'ha ordinato vescovo ed io credo, perché credo in Dio e ho fiducia in Lui"? Cos'è che dà fastidio? Perché non si rispetta l'uomo, il sacerdote, il vescovo? Il vescovo Claudio non è una persona qualsiasi, anche se io voglio che rispettiate tutti, grandi e piccoli. I piccoli devono rispettare i grandi, i grandi devono rispettare i piccoli; il vescovo rispetta i piccoli. Cercate di comprendermi, i piccoli sono quelli che non sono vescovi, che non sono sacerdoti, quindi siete voi qui presenti.
Il mio amore di Mamma è molto grande e ogni volta voglio correggervi, aiutarvi, smussare gli angoli e dirvi anche di non ascoltare le altre voci, perché non comprenderete mai Dio, il mio Tutto. Io ho detto sì a Dio e mi sono data tutta a Lui. Anche voi dite sì a Dio; se credete in Dio dovete credere anche in colui che Dio ha chiamato. A me non sembra così difficile! Dio ha eletto vescovo Don Claudio, bene, ringraziamo Dio, alleluia a Dio. Il mio Tutto è molto contento di questa basilica fatta di teli, ma soprattutto fatta con tanto sacrificio dai giovani. Dio non vuole grandi basiliche, grandi chiese, non vuole che gli uomini facciano cose eclatanti, se poi nel cuore non hanno l'amore verso di Lui, ma verso se stessi o se hanno la voglia di emergere, di primeggiare. Quante persone sono venute qui e siccome non potevano primeggiare sono andate altrove per cercare di sentirsi qualcuno. Qui nessuno deve primeggiare, soltanto il vescovo. Anche la veggente, ultimato il suo quarto d'ora di apparizione si ritira, perché il vescovo deve sempre emergere. Con lei ci sono sempre io che la guido e l'aiuto, soprattutto in questo momento in cui ha l'astinenza.
Miei cari figli, se riflettete un pochino vi accorgerete come è facile amare; non state sempre a giudicare, a criticare, a polemizzare, non serve a nulla, non vi fa camminare sulla via della santità, e io vi voglio santi, tutti. Volete venire o non volete venire con me in Paradiso davanti a Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo? Altrimenti io cosa vengo a fare? Solo qui io appaio, solo qui, quando Dio Padre ordina, vengo tutti i giorni. Qui è avvenuto il più grande miracolo eucaristico di tutta la storia della Chiesa e sono avvenuti tanti altri miracoli. Chi viene qui può comprendere, capire e camminare; chi non può venire ascolti le cassette dove c'è tutto e legga il giornalino dei giovani. Questo non è un santuario dove si fa commercio. Qui cercano di far conoscere ciò che io dico in nome di Dio; non ci sono guadagni, non c'è nulla. Avete come basilica una tenda, però Dio è qui, Dio è con voi. Ci vuole poco sforzo ad amare i fratelli, i parenti, gli amici; anche se amare non significa farsi mettere i piedi sopra, no. Amare significa anche richiamare la persona se fa qualcosa che non va. Ricordate la correzione fraterna? Sono stanca di ripetere che la correzione fraterna viene a mancare.
È passata da poco la mia festa, la vostra festa; avete sofferto e affrontato problemi di ogni genere. In tanti santuari festeggiavano, ma io ero qui con voi insieme a tutta la corte celeste, al piccolo Gesù e al mio amato sposo Giuseppe. Quando la domenica c'è la catechesi venite ad ascoltarla; è molto importante la spiegazione del messaggio di Dio, perché non tutto si può capire. Invece aspettate che finisca la catechesi e poi arrivate, questo non è bello; viene a mancare il rispetto verso il vescovo e verso coloro che sono puntuali. Il rispetto, la sincerità, la verità, l'umiltà, la semplicità; oh, quante belle virtù. Dovete avere fede in Dio, ma anche nell'uomo che Dio ha scelto. Dopo san Pietro Dio ha scelto Don Claudio, e questo non è accettato specialmente dai sacerdoti. Pazienza, il vescovo ha ubbidito a Dio, deve ubbidire a Dio. Non è vero che i superiori religiosi o diocesani e le madri generali hanno il dono dello Spirito Santo e devono essere ubbiditi sempre e comunque. Se l'obbedienza è chiesta con un ricatto, non bisogna ubbidire; l'obbedienza è amore, è aiuto al fratello, non è ricatto.
Prendi pure il libro, Marisella.
Marisa - Però pesa, mi aiuti a reggerlo?
Madonna - Voi intanto, miei cari figli, recitate la preghiera che Dio ha insegnato. Padre nostro…
(Marisa scrive un messaggio segreto che poi farà conoscere solo al vescovo)
Marisa -
Sono molto stanca, vorrei che tu mi prendessi oggi stesso. Se mi porti via con te io sono contenta; portami via con te. Basta, ormai ho dato per tanti anni.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo, benedico voi, i vostri cari. Benedico coloro che sono venuti da lontano e i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Aiutami, aiutami. Don Claudio, è andata via.
Don Claudio - Era triste?
Marisa - Molto.



Roma, 14 dicembre 2000 - ore 17:10
Lettera di Dio

Marisa -
Chi deve parlare di noi due?
Madonna - Marisella, tu sai meglio di tutti che le preghiere e i sacrifici non vanno persi perché ci sono tante persone che ne hanno più bisogno; Dio distribuisce a loro queste preghiere. Già vi ho detto che Dio fa tesoro di queste preghiere e le dà a chi ne ha più bisogno. Nessun uomo della Terra, tranne il tuo vescovo, può capire ciò che hai sofferto. Capisco ciò che vuoi dire, ma Dio continua ad aspettare le conversioni e le preghiere sono servite per la conversione di molti peccatori. Cosa fa una mamma che ha venti figlioli e di questi dieci la seguono e dieci sono drogati o alcolizzati? Fa di tutto, si sacrifica, soffre e cerca di aiutare gli altri dieci figli a cambiare. È un semplice esempio. Così fa Dio: se i figli convertiti sono pochi, può mandare tutti nella geenna? No, non può.
Marisa - Però, un aiuto più concreto Dio può darcelo, non gli facciamo un po' pena?
Madonna - Miei cari figli, avete sentito tutti ciò che ho detto alla vostra sorella; in questo momento lei è in croce come mio Figlio Gesù. Capisco ciò che vuole dire, capisco tutti, ma quel semplice esempio che vi ho portato vi dovrebbe aiutare a comprendere di più, a pregare di più. Oso anche dirvi che vi ringrazio delle preghiere fatte, perché sono riuscite a salvare altre anime. Voglio che sia pieno il Paradiso e non l'Inferno; voglio che tutti si convertano, ma questo è molto difficile.
L'amore che portate a Gesù Eucaristia vi dà forza e coraggio, mentre queste povere anime che non conoscono Gesù Eucaristia o non la amano non godono di nulla. Sono anche ricchi, sembra che godano e si divertano, che abbiano tutto, ma non hanno Dio.
Marisa - Io ho Dio, ma che cosa ho? Ormai sono quasi trent'anni che portiamo questa croce che diventa sempre più pesante, perché Dio ogni tanto aggiunge qualcosa.
Madonna - Sì, è vero, aggiunge sempre qualcosa.
Parla tu, mio amato sposo Giuseppe, perché il mio cuore sanguina.
Marisa - Non per colpa mia, spero.
Madonna - No, Marisella.
San Giuseppe - Miei cari figli, sono l'amato sposo di Maria, Giuseppe. Sono qui per dirvi più o meno le stesse parole che ha detto la Mamma. Non stancatevi mai di pregare.
Marisella, coraggio, noi tutti ti siamo vicino. Vedo che oggi sei vestita più o meno come la mia amata sposa: sei semplice e bella come la tua anima.
Marisa - La mia anima non è tanto bella, perché sono molto delusa, mi sento abbandonata.
San Giuseppe - Hai ragione. Tu pensi che noi ti diamo torto? No, hai ragione. Medita l'esempio che ha citato la mia amata sposa. Anche lei soffre, quando viene sulla Terra il suo cuore sanguina.
Eccellenza, potrei dirti di sederti un pochino? Anche tu sei molto stanco e provato.
Ci sono tutti gli angeli intorno a me. C'è gioia e festa in Paradiso.
Tu, Marisella, hai ragione perché i dolori e la passione che vivi sono molto forti. Solo Gesù sa quello che tu soffri. Malgrado tutto, riesci a sorridere e a parlare, anche se le lacrime rigano il tuo volto e la sofferenza è tanta.
Marisa - Scusami, san Giuseppe, ma io adesso non ce la faccio più. Non ho più la forza perché tra dolori fisici, quelli morali e quelli della passione non ce la faccio più. Facilmente mi viene da piangere, quindi non sono forte come tu dici. Siamo soli!
San Giuseppe - Non siete soli, Marisella, avete vicino persone che vi vogliono bene e ci siamo anche noi del Cielo. Basta piangere.
Miei cari figli, a nome della mia amata sposa e del piccolo Gesù, vorrei augurare un Santo Natale. Pregate. La preghiera lascia un po' a desiderare.
Marisa - Io sono la prima che lascia a desiderare, vero?
San Giuseppe - Ora vado e lascio il posto alla mia amata sposa.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Partecipate alla santa Messa, partecipate all'incontro biblico, conoscete la parola di Dio.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo. Coraggio, coraggio.
Marisa - Ciao. Eccoci qui, ricomincia la battaglia. Andiamo avanti.



Roma, 17 dicembre 2000 - ore 10:40
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Voi sapete che con l'ultimo miracolo Eucaristico tutto è stato compiuto e l'episcopato è stato confermato. Nella lettera di Dio è scritto qualcosa di forte: coloro che credono e non possono venire nel luogo taumaturgico perché è stato loro proibito, ma pregano per il vostro vescovo e per la grande missione, un giorno verranno e si salveranno; invece coloro che non credono, calunniano e diffamano chi è molto unito a mio Figlio Gesù non si salveranno. Costoro continuano a dire: "Non andate lassù da quel pazzo", così hanno definito il vostro vescovo; ma anche Gesù è stato chiamato pazzo. Dicono con ironia: "Solo coloro che vanno lì si salvano"; oh no, si salvano tutti coloro che credono, pregano e non calunniano né diffamano. Sono tanti, tanti coloro che non credono e non tacciono, ma calunniano e diffamano con tanta facilità. Costoro sono i grandi uomini della Chiesa, seguiti dai loro parroci e vice parroci. Se il vescovo parla male i sacerdoti parlano male; se il parroco parla male, il vice parroco parla male. Ebbene, costoro non potranno salvarsi, perché profanano l'Eucaristia. Il miracolo eucaristico dell' 11 giugno 2000 è stato troppo evidente, è avvenuto sotto gli occhi di tutti. Se vedono girare il sole, magari per un effetto ottico, credono al miracolo, invece se vedono uscire il sangue dall'Eucaristia durante la consacrazione nella S. Messa non si convertono. Voi credete perché avete visto, però qualcuno che pure ha visto non crede più, perché il parroco non crede.
Ma come è possibile ascoltare le persone che calunniano e diffamano? Purtroppo il vostro vescovo ancora non è compreso fino in fondo neanche da coloro che dicono di amarlo e vengono qui ogni giorno. Voi non potete capire il suo grado di preparazione, il suo sacrificio e il suo studiare; Don Claudio si chiude nel suo studio per darvi il meglio, perché vuole portarvi alla santità. Ha composto novene e preghiere e quando bisogna recitarle insieme nessuno ha il foglio in mano. Questa è una grave mancanza di rispetto, perché voi non avete compreso quanto vi dà il vostro vescovo, quante ore trascorre a prepararsi e a studiare per darvi il meglio; nessun sacerdote fa questo, nessuno impiega ore nel prepararsi per dare tutto alle anime. Ogni volta che vengono qui dei gruppi sento dire: "Beati voi che avete un vescovo così preparato e disponibile". Voi che lo avete non lo apprezzate. Avete un amore fiacco, molto debole. Anche quando ascoltate i messaggi, al momento vi commuovete, ma poi quando uscite tutto è finito e ricominciano l'invidia, la gelosia e il pettegolezzo.
Il grande miracolo Eucaristico dell'11 giugno è conosciuto in ogni parte del mondo. Perché la maggior parte degli stranieri crede, mentre gli italiani continuano a parlarne male? Come può il demonio vincere Dio? Non è più forte di tutti? Non può fare ciò che vuole? Non può prendere il vostro vescovo e innalzarlo? Non può fare ciò che vuole con tutti gli uomini di buona volontà, con coloro che amano veramente? Gioite, rallegratevi, cantate, perché chi segue questo cammino, chi fa ciò che il vescovo dice, perché Dio parla in lui, ha la strada preparata per il Paradiso, per la santità.
Questa lettera di Dio è molto importante. Chi viene qui e poi pettegola non si comporta da vero cristiano. Le persone che frequentano questo luogo sono sempre le stesse, le altre non vengono, pur avendo letto tutte le lettere che sono state inviate, perché il vicario del Papa ha proibito di venire; ha detto che ciò che avviene qui è frutto di magia e di intervento diabolico. Per paura tutti stanno sull'attenti, nessuno si fa avanti per contraddire il cardinale, perché dicono: "Dio parla in lui". Dio può parlare a uno che ha profanato l'Eucaristia? Non dimenticate mai che il vicario del Papa ha ordinato di buttare l'Eucaristia che ha sanguinato e ha detto questa frase: "È tutto un fenomeno da baraccone, è effetto del demonio. Loro sono indemoniati". Esattamente come hanno trattato mio Figlio Gesù, così si sono comportati con il vostro vescovo. Prima accusavano la veggente e dicevano che era pazza, eretica, scismatica, indemoniata, ora accusano il vescovo. Che cosa scatta in queste persone? La gelosia, l'invidia e la paura che tutte le persone si rivolgano al vostro vescovo e vengano qui. Ma la gente arriverà qui, anche se impreparata, perché nessuno ha parlato loro dell'Eucaristia. Nessuno parla loro in termini molto semplici e comprensibili della Trinità.
Voi avete ricevuto tanto. Ricordatevi: più si riceve, più si deve dare. Se ricevete dieci dovete dare cento. Invece ricevete e date uno; no, questo non è per il Signore.
Questa è la lettera di Dio, alla quale la vostra Mamma ha aggiunto qualcosa. Amate, amate, amate, amate, amate, amate. L'amore vince ogni cosa, ma l'amore vero, semplice, sincero eleale. Allora sarete veramente figli di Dio.
Coraggio, Eccellenza, la Trinità, la Madre dell'Eucaristia sono con voi.
Ricordatevi di dire l'angelo di Dio, la preghiera che ho insegnato a Marisella quando era piccolina.
Marisa - Ti posso fare una domanda? Devo andare in ospedale? Devo soffrire anche là?
Madonna - Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi e i vostri cari. Benedico te, nonna Iolanda, che preghi tanto e ami tanto. Benedico i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti nel mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Don Claudio, hai sentito la lettera di Dio?
Don Claudio - Sì.
Marisa - Adesso perché non riesco a parlare?



Roma, 24 dicembre 2000 - ore 10:35
Lettera di Dio

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Io parlo dopo perché adesso viene Gesù.
Marisa - Il bambino Gesù?
Madonna - No, Marisella, viene Gesù grande.
Gesù - Sono il vostro Gesù e so che avete preparato per Gesù bambino qualcosa di grande. Sono venuto dopo tanti anni nell'ultimo giorno dell'avvento, nella vigilia, per parlarvi e darvi coraggio. Il mondo non vi accetta. Nelle nazioni straniere, negli altri stati siete conosciuti e amati, mentre qui in Italia, dove imperano gelosia e invidia, bruttissime malattie, siete combattuti. Guai a coloro che provano invidia e gelosia perché Dio ha dato dei doni a questo luogo taumaturgico. Credono, imprimilo nella mente, Eccellenza, al grande miracolo, perché nessuno può dubitarne. Anche coloro che ti danno battaglia ogni giorno credono al grande miracolo, ma poiché scatta in loro la gelosia e l'invidia vogliono distruggere questo luogo taumaturgico. Avrebbero già voluto distruggerlo nel lontano 1994, invece siete arrivati al duemila e non è stato distrutto nulla, perché non si può distruggere ciò che è di Dio. Gli uomini della città hanno tutto ciò che vogliono e se devono scegliere tra preghiera e divertimento, scelgono il divertimento. Il pellegrinaggio è sacrificio, è preghiera; non ci devono essere divertimenti, non deve essere una scampagnata o essere trasformato in alcuni giorni di riposo. Il pellegrinaggio richiede sacrifici, fioretti, preghiera.
Voi siete pochi a frequentare questo luogo taumaturgico e venite qui non per fare la passeggiata, per uscire fuori di casa o per stare insieme agli altri, ma per pregare per voi e per i vostri cari: questo è importante. Molte persone credono a questo luogo taumaturgico, ma per invidia e gelosia lo distruggono. Credere in un luogo dove Dio ha dato dei doni, ha fatto dei grandi miracoli e distruggerlo solo per gelosia e invidia è gravissimo. Costoro non possono essere in grazia di Dio, non possono dire la Santa Messa e fare la Santa Comunione. Dovete essere forti, specialmente voi due, miei cari figliolini, non lasciatevi andare, perché il demonio approfitta dello scoraggiamento per infiltrarsi. Vi siete accorti in questo periodo di forte sofferenza quanto sia duro accettare la volontà di Dio. Dovete invitare i vostri figlioli a riprendere il cammino, perché altrimenti tutto diventa difficile. Sta a voi pregare, aiutarli con molta discrezione, non piagnucolando, non sono bambini, sono grandi.
Questo è un Natale per voi di sofferenza, però dovete essere forti. Marisella, non puoi piangere ogni volta che una persona ti domanda qualcosa, perché hai un fisico debilitato e puoi cedere, non aver più la forza di andare avanti.
Marisa - Gesù, tu mi hai detto che mi aiuti!
Anzi, già che ci siamo, desidero raccomandarti tutte le persone, specialmente i giovani e i bambini che hanno la leucemia e sono tanti, coloro che hanno quella malattia brutta dalla quale non si riesce a guarire. Tu puoi far trovare la medicina per questi malati così gravi.
Tu facci trascorrere un Natale un po' più sereno e noi ci impegneremo per avere un po' più di serenità e di forza. Non puoi mandarci ogni giorno una sofferenza, perché diventa tutto difficile.
Gesù - Sei stata brava Marisella a non scendere in queste condizioni. Se non avrai febbre stasera farai la veglia.
Marisa - Grazie, Gesù, io ti ho chiesto di aiutarmi!
Gesù - E questo è un aiuto.
Marisa - Sei talmente bello che mi commuovi. Anche noi siamo belli quando siamo belli dentro.
Gesù - Oggi è l'ultimo giorno dell'avvento, questa notte Gesù bambino verrà fra le tue braccia, Marisella, e tu lo stringerai al tuo cuore, come sempre.
Forza, figliolina, forza, forza.
Marisa - Stamattina quando è successa quella certa cosa c'entrava il demonio?
Gesù - Sì, approfitta che sei fisicamente molto debole, anche se tanti affermano che all'apparenza stai bene, ma l'apparenza inganna.
Sì, il signor satana si è presentato.
Marisa - Però tu mi hai aiutato, perché ho battuto solo la testa.
Gesù - Allora vedi che ti aiuto?
Miei cari figli, a coloro che saranno presenti questa notte faremo gli auguri allora, a coloro che non potranno esserci per vari motivi familiari, il Paradiso fa gli auguri adesso. Auguri a tutti, soprattutto di santità.
Marisa - È andato via accompagnato dagli angeli.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari; benedico tutti gli ammalati. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Ricordatevi che la Mamma non abbandona i suoi figli. Non domandatevi tanti perché.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Auguri a tutti.
Marisa - Ciao.



Roma, 24 dicembre 2000 - ore 24:00
Lettera di Dio

Marisa - Questa volta Gesù è nato proprio al freddo e al gelo.
Ti ringrazio perché mi hai dato la possibilità di scendere. Vorrei, in questa notte santa, che tutti gli uomini cantassero: "Gloria a Dio nell'alto dei Cieli"; ma il mondo sembra che viva in modo differente dal nostro.
Ti voglio raccomandare tutte le persone malate, le persone anziane che rimangono sole, i bambini malati e tutti coloro che hanno chiesto le mie preghiere.
Adesso dai Gesù Bambino a san Giuseppe, poi lo dai a me? Me l'hai promesso questa mattina.
Madonna - Intanto recitiamo la preghiera che ci ha insegnato Gesù. Padre Nostro…
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Il tempo non è favorevole, anche se il freddo si è placato. Come riscaldate il bimbo Gesù col vostro amore, così in questa notte santa riscaldate anche il prossimo. È la notte santa e vorrei parlare solo di gioia, ma è impossibile. Dovete combattere la gelosia e l'invidia, possono portarvi a dire bugie e forse neanche ve ne accorgete. Questa raccomandazione vale per tutti gli uomini, non soltanto per voi qui presenti, perché le lettere di Dio sono indirizzate a tutti. Qualcuno tra voi, poiché sente che ciò che dico corrisponde alla verità, si faccia un esame di coscienza.
Se due persone si vogliono bene e una terza persona cerca in tutti i modi di mettere zizzania, volontariamente o involontariamente, questo atteggiamento parte dalla gelosia e dall'invidia. C'è stata molta invidia anche nei miei riguardi, del mio amato sposo Giuseppe e del piccolo Gesù. Chi diceva una cosa e chi un'altra, nessuno era mai contento, tutti avevano ragione, tutti avevano torto. Queste persone per gelosia e invidia non sono mai contente di nulla e cercano di far cadere anche gli altri nello stesso peccato.
In questa notte santa molti pregano, molti sono dal Santo Padre a pregare, soprattutto perché sono attirati dalla funzione papale. Non sono numerosi gli uomini che fanno la preghiera del cuore. C'è ancora tanto da pregare per le conversioni.
Gli uomini avevano fatto un passo avanti molto grande per la strada della conversione, poi molti si sono stancati di vedere questo pianeta terra così infangato e si sono ritirati perché non riescono più a capire dov'è il bene e dov'è il male. Pensano a se stessi, alla loro famiglia, al potere, a vivere in pace senza preoccuparsi del fratello, dell'amico, così dilaga sempre più l'egoismo. Ecco perché ciò che Dio ha promesso tarda ad arrivare, ma arriverà. Le conversioni scarseggiano. I sacerdoti, qualche volta, quando vedono un'anima pregare davanti al Santissimo, la giudicano male. Non è bello pregare davanti a Gesù? I sacerdoti che pensano questo, non sono molti grazie a Dio, colpiscono la persona buona che prega. Le persone che cercano di dare o di aiutare vengono colpite. Le armi per ferire un'anima sono tante: l'invidia, la gelosia e l'egoismo. Il piccolo Gesù vi guarda, vi sorride e con la sua manina vi benedice. È un piccolo bimbo. Dio si è fatto uomo per salvarvi, per riaprire a tutti il Paradiso.
Cosa succede? Prima combattevano l'Eucaristia e ora ne parlano, solo perché le lettere di Dio rimproverano chi non ama l'Eucaristia. Costoro pensano che parlando dell'Eucaristia possano dimostrare che le lettere di Dio non sono rivolte a loro. In questo momento Gesù bimbo non si vede più perché si trasforma in un'ostia grande; la Trinità è presente nell'ostia: Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.
Marisa - È aumentata la luce, gli angeli, i santi e le anime salve sono prostrate in adorazione.
Madonna - Tante persone mancano, tante persone non sono presenti. Adesso arrivano le anime dei defunti, parenti dei presenti.
Marisa - Posso tenere Gesù Bambino ancora? È così tenero.
Gesù Bambino, giochi con gli angeli? San Giuseppe non lo far cadere, perché è piccolo, piccolo.
Perché sta sempre nelle braccia di san Giuseppe?
Madonna - Per far contento sua Eccellenza.
Marisa - Ma quando glielo fai vedere?
Madonna - Ha visto già San Giuseppe, bello grande.
Marisa - Sì, ma quando vede te?
Madonna - Bisogna avere molta pazienza e aspettare ciò che l'uomo non sa.
Vi auguro un buon Natale insieme a mio Figlio Gesù. A tutti gioia e pace. Devo riconoscere che purtroppo siete pochi, perché tanti non hanno ancora compreso e continuano a dire ciò che oggi non mi sento di ripetere.
Il vescovo può dire la S. Messa; a nessun sacerdote può essere tolta la S. Messa senza un motivo grave. Il vostro vescovo non ha fatto nulla di grave e voi lo sapete. Sapete anche che doveva gettare mio figlio Gesù per avere tutto. No, Dio non accetta questi ricatti!
Quanti sacerdoti, per nulla, per ripicca o per vendetta vengono sospesi? I sacerdoti devono celebrare sempre la S. Messa; tutti i sacerdoti sospesi a divinis devono dire la S. Messa, se non ci sono motivi molto gravi. Per tanti miei figli non c'è nessun motivo per vietare loro di celebrare la S. Messa, infatti sono stati sospesi solo per ripicca e vendetta. "Mi vendicherò e lo schiaccerò" questa frase è stata pronunciata contro il mio vescovo.
Grazie ancora della vostra presenza. Avete ricevuto la benedizione del piccolo Gesù. Anch'io come Mamma, insieme al mio e vostro vescovo, benedico voi, i vostri cari, i vostri amici, parenti, benefattori; i bimbi malati, Nonna Iolanda, che sta peggio di prima, su quel letto di dolore e tutte le persone che non sono potute venire per motivi familiari. La Trinità è qui con voi.
Andate tutti nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Convertitevi, miei cari figli, e credete a tutto ciò che Dio ha operato in questo luogo taumaturgico.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Voglio vedere come porti via Gesù bambino. Domani me lo ridai?
Madonna - Adesso pensa alla S. Messa, Marisella.
Marisa - Va bene, grazie. Ciao. Lo sai che noi abbiamo un bambino che si chiama Emanuele, Dio con noi. Ecco Emanuele.
Madonna - Marisella certo che lo so, so tutto.
Marisa - Sì, allora se sai tutto perché non ci dici quando… Guarda mi è proprio scappata, mi è uscita proprio dal cuore.
Don Claudio, hai visto san Giuseppe che teneva in braccio il bambino?
Don Claudio - No, non l'ho visto.
Marisa - L'altra volta l'hai visto bello grande, dì la verità: doveva venire lei da te, invece ha fatto venire san Giuseppe. L'ha rispettato, perché capo famiglia.



Roma, 25 dicembre 2000 - ore 10:30
Lettera di Dio

Marisa - Voglio raccomandarti tutti coloro che soffrono moralmente e fisicamente, tutte le persone anziane che sono sole in questi giorni di festa e tutti noi. San Giuseppe porta sempre Gesù bambino?
Madonna - Sì, poi lo prenderò io, Marisella.
Marisa - Lo dai anche a me?
Madonna - Vediamo.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Ci siamo lasciati tardi questa notte e ora siete qui di nuovo per accogliere me, ma soprattutto Gesù bambino che, come sempre, con la sua manina benedice tutti i bimbi, tutti i malati, tutte le persone che soffrono e tutti gli anziani. Voi sapete che molti anziani sono soli, anche se hanno dei figli, costoro hanno ben altro da fare in questi giorni. L'unione della famiglia è importante, perché quando i figli cominciano a separarsi dai genitori si strappa qualcosa.
Marisella, intorno a me ci sono gli angeli, i santi, le anime salve, gli angioletti che giocano con i bimbi che ascoltano. Io sono venuta sul pianeta Terra per voi, anche se siete tanto pochi. Dio mi ha detto: "Maria, vai dai miei figli con la sacra famiglia e tutto il Paradiso e di' loro che li amo di un amore infinito".
C'è chi soffre moralmente e chi anche fisicamente. È Natale, ma Natale non è soltanto il venticinque dicembre, dovrebbe essere tutti i giorni, perché tutti i giorni dovete essere buoni e dovete amare. Ogni giorno, quando ricevete mio Figlio Gesù in grazia, è Natale: anche quando soffrite e fate sacrifici e fioretti è sempre Natale. Ogni giorno dovete dire: "Signore Gesù, insegnaci a pregare con il cuore". A volte leggere le preghiere sui libri, recitare il Santo Rosario, è bello, ma dovete parlare con Gesù, colloquiare con Lui, che è pieno d'amore per tutti voi.
Ripetervi ancora oggi "coraggio" può sembrare superfluo, ma io dico: coraggio, miei cari figli, sono qui da voi, in questo luogo taumaturgico. Oggi non appaio in nessun altro posto del mondo.
Non ho cercato la massa, non ho cercato migliaia di persone, ho cercato voi, perché Dio mi ha detto: "Vai da quel piccolo gregge nel luogo taumaturgico, in quella basilica fatta non di muri, non di tende, ma di anime che amano mio Figlio Gesù Eucaristia".
Come ho detto questa notte, tanti, tanti sanno che qui è la verità, che qui c'è stato il più grande miracolo della storia della Chiesa. Anche coloro che hanno bersagliato il vostro vescovo sanno che qui è la verità, ma per invidia e gelosia lo combattono, lo calunniano e non capiscono che combattono contro Dio. Combattere contro l'uomo chiamato da Dio a cosa serve? È Dio che combattono. Voi pensate che Dio possa soccombere? No!
Ritarda il tempo dei Suoi interventi e ha ritardato la chiusura della vostra porta santa. Dio ha detto: "La Porta Santa verrà chiusa quando Io lo deciderò".
Dio per ora non ha deciso di chiudere la vostraPorta Santa. Approfittatene per lucrare l'indulgenza, perché le indulgenze sono importanti. Non mi stancherò mai di ripetervi che sono più importanti la santa Messa, la santa Comunione, conoscere la parola di Dio e frequentare l'incontro biblico.
Grazie, miei cari figli, e auguri per quanto è possibile di un buon Natale a tutti.
Gli auguri vanno a te, nonna Iolanda, oggi soffri un pochino di meno, ieri è stata una giornata piena di sofferenze, ma io sono venuta ad aiutarti per soffrire di meno. Grazie comunque di ciò che fai.
Insieme al mio e vostro vescovo, a Gesù bambino, a San Giuseppe, agli angeli e ai santi, a tutto il Paradiso vi benedico. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
In questo momento Gesù bambino alza la manina e vi benedice.
Marisa - Non me lo dai oggi Gesù bambino?
Madonna - No, Marisella, fai questo sacrificio per un'intenzione particolare. Partecipate a questa Santa Messa e mi ripeto: sia Natale oggi e tutti i giorni.
Marisa - Ciao. Non me l'ha dato, però stanotte aveva detto che me lo avrebbe dato.



Roma, 31 dicembre 2000 - ore 10:40
Lettera di Dio

Madonna - Forse non lo capirai, Marisella, ma a volte, umanamente parlando, non ho il coraggio di venire sulla Terra, perché vengo come creatura della Terra e soffro nel vedere tante ingiustizie, tante cattiverie, nel vedere quanti miei figli prediletti non amano Gesù. Questo penso in Paradiso, accanto a Dio, ma poi dico: "Devo andare dai miei figli, devo andare a incoraggiarli e anche a soffrire con loro". Questo è il motivo del mio ritardo, ma quando dovrò venire per portare la lieta novella, la grande novella non aspetterò neanche un'ora, né un minuto, ma arriverò come il vento impetuoso.
Marisella, le tue sofferenze, specialmente quelle di questi ultimi giorni, fisiche, umane, morali e soprannaturali sono andate a tante persone che soffrono, specialmente in un letto di ospedale; sono andate in Africa, in India e altrove per aiutare quei bimbi che tu hai visto tante volte morire di fame. Le nazioni ricche, anche la vostra bella Italia è ricca; potrebbero salvare tanti uomini, donne e bambini. Le grandi chiese potrebbero vendere l'oro e i tesori per curare, sfamare, vestire i poveri. Tutto questo, quando scendo sulla Terra, mi fa soffrire moltissimo. Quando ti ho portata con me per accudire i bimbi, tu hai visto in quale miseria vivevano e quanti morivano nelle nostre braccia. Ecco, la tua sofferenza serve per tante anime, per tanti bimbi, per il tuo vescovo e per il piccolo gregge.
Basta così. Recitiamo l'angelo di Dio per ogni angelo che è vicino ad ogni bimbo che sta morendo.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi è l'ultimo giorno dell'anno e prima di coricarvi o prima di fare festa fate un piccolo esame di coscienza. Chi può faccia il ringraziamento a Dio; recitate il Te Deum. Questo è stato un anno molto duro, durante il quale Dio ha chiesto tante preghiere e tanti sacrifici. Oggi la mamma chiede, specialmente a voi giovani, un atto di carità molto forte verso il vostro vescovo. Godete, divertitevi, ma alla mezzanotte pregate, perché io sarò sulla Terra con Marisella, il vescovo e chi è con loro. Vi invito a intensificare la preghiera, nonostante le grandi sofferenze. Non tralasciate mai la preghiera.
Tu, Marisella, hai la tua grande croce da portare ed è più che preghiera.
Dovete pregare anche per i vostri cari, perché le mamme vanno in chiesa, ascoltano la santa messa, fanno la santa comunione, mentre i mariti e i figli sono lontani. Questo è stato un anno molto laborioso e devo dire anche che per portare avanti il piccolo gregge c'è voluto tanto coraggio e tanta forza, ma ciò che ha aiutato ad aver coraggio e forza è stato il grande amore. Ricordatevi che con l'amore si ottiene tutto. Avete avuto tante sofferenze, chi piccole e chi grandi, ma Dio non vi ha abbandonato. Non domandatevi tanti perché, ciò che fa Dio è sempre a buon fine per tutti. Dio non è vendicativo, Dio è santo, è buono, è misericordioso; l'uomo invece è vendicativo ed è pronto anche a distruggere, ma non può distruggere Dio. Se permette questi grandi sacrifici Dio sa il perché; è per portare a buon fine qualcosa di bello e di grande per tutti. Ecco perché vi ho detto: "Fate un esame di coscienza e mettete sulla bilancia le cose belle e quelle brutte", vedrete che alla fine la bilancia è in equilibrio. Dio non vi ha creato per avere soltanto sofferenze, ma anche gioie, anche se a voi sembra che non le avete.
Marisa - Dimmene una.
Madonna - Marisella, stai buona.
Mi ripeto: ringraziate Dio e iniziate l'anno nuovo con una piccola preghiera: "Dio mio, ti amo, ti amo tanto"; basta questa, poi, chi vuol fare di più, può farlo.
Iniziamo questo terzo millennio; neanche gli uomini sanno se è il secondo o il terzo. Iniziate questo terzo millennio e andate avanti. Nel 2001 alcuni affronteranno il matrimonio, altri attenderanno la nascita di un figlio e altri altre cose. Ma ricordatevi che finché sarete sulla Terra avrete qualche sofferenza. Ora vi invito a pregare soprattutto per gli ammalati e gli anziani che sono le perle di Dio. Pregate per costoro, specialmente per coloro che vivono soli. Quanti nonni e nonne passano le feste da soli. A voi fare opere di carità.
Auguri per quest'anno così bersagliato e auguri per un nuovo anno di felicità per tutti: grandi e piccoli.
La Mamma vi ringrazia della vostra presenza, anche se coloro che hanno ricevuto grazie non si fanno vedere; è un'altra sofferenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi qui presenti, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Spirito Santo.
Marisa - Ciao. È andata via.