La
Comunità di San Paolo scrive alla Madonna:
«Cara Maria, è ora che tu appaia in Vaticano»
~ Dopo
tanti messaggi ricevuti, uno inviato ~
Cara
Maria,
mai come in questi ultimi giorni i mass-media italiani hanno parlato tanto di te
o, meglio, del "terzo segreto" che tu avresti rivelato ai
pastorelli di Fatima nel 1917 e che il 13 maggio scorso è stato finalmente
svelato, ma solo in parte, dalle autorità del Vaticano.
Per quel poco che sappiamo
e possiamo, noi - cosi come
migliaia di nostri fratelli e sorelle nel mondo intero - da anni leggiamo il
Vangelo e cerchiamo anche di meditare su come tu hai cercato, in umiltà di
cuore e pura fede, di credere al mistero nascosto che nasceva in te, per
sviluppare poi una sua vita autonoma che tu faticavi a comprendere, pur sempre
affidandoti alla misericordia del Dio d'Israele e alla potenza dello Spirito.
Di tutto questo nulla noi vediamo nei mass-media, tutti intenti a cercare
miracoli, misteri, eventi sensazionali.
Ma, di grazia, cara Maria, non pensi che una qualche responsabilità per tutto
questo polverone la porti quella struttura ecclesiastica della quale nulla ti
disse l’arcangelo Gabriele per non far vacillare il tuo « sì » ma che
tu, a sentire i vari veggenti e i loro interpreti ufficiali e ufficiosi, difendi
sempre a spada tratta?
Noi sappiamo bene, Maria - tu
stessa ce lo ricordi nel «Magnificat» - che Dio è grande e che può fare cose
a noi esseri umani impossibili. Signore della storia e del tempo, Egli conosce
il passato, il presente ed il futuro. Attingendo da Lui, forse, anche tu ora sai
tutto questo. Come negare dunque in assoluto che tu, a Fatima - come in
qualsiasi altro luogo - avresti potuto rivelare cose arcane?
Se, dunque, a priori, noi nulla possiamo escludere, ci permetterai che a
posteriori rimaniamo quanto meno perplessi di fronte alle profezie che ti
vengono attribuite e all'uso che
se ne sta facendo. In buona sostanza, stando a quello che con grande clamore ci
dicono i "media", nel '17 tu attribuivi tutti i mali del mondo al
comunismo ed alla Russia e poi ci assicuravi una conversione di quel grande
Paese. Lo stesso cardinale segretario di Stato vaticano, in un suggestivo
contesto di riti e ricorrenze, alla presenza del Papa, ha rivelato
Tutti i grandi mezzi d'informazione, giustificati del resto dalle circostanze
della comunicazione del "segreto", dalle autorevoli
affermazioni di alti rappresentanti della Chiesa e dagli stessi comportamenti
del Papa, hanno subito identificato il bianco pastore con l'attuale pontefice,
dando così un formidabile impulso a proiettarlo nella leggenda, con una sorta
di canonizzazione ante
mortem e
con tanti saluti al cammino ecumenico, sul quale si accumulano sempre più
massicci macigni di culto mariano ed esaltazione papale (per non parlare delle
indulgenze rilanciate in occasione del giubileo).
Tutto ciò, cara Maria, è proprio il tuo pensiero? Noi non sappiamo, ma
dato il clamore che queste tue apparizioni e rivelazioni hanno avuto e
l'altissimo avallo che esse hanno ricevuto, verremmo meno al dovere di
franchezza raccomandatoci dai Vangeli se tacessimo. Ci scandalizza in
particolare l'uso teatrale che di queste rivelazioni viene fatto: il "segreto",
tenuto celato per decenni da vari papi e loro collaboratori, viene rivelato col
contagocce, in attesa di una pubblicazione integrale con commento ufficiale, in
modo che nel frattempo tutti possano dire tutto e la gente allunghi il collo e
scruti con curiosità, non per capire i segni dei tempi, ma per fare un ripasso,
molto lacunoso e distorto, di storia del XX secolo fino al trionfo personale del
papa polacco.
Perdonaci, Maria, ma tutto questo crea a noi, figli emarginatissimi della
Chiesa, profondo disagio. Ciò dipenderà forse dalla nostra inveterata
abitudine di cercare di ascoltare innanzitutto il Vangelo di Gesù. Un Gesù che
- come tu sai benissimo - chiede di operare per la pace e la giustizia; dice
all'apostolo Tommaso: "beati quelli che crederanno senza avere veduto"
e nel giorno del giudizio rivolgerà a ciascuno di noi la domanda cruciale,
semplice, senza misteri, segreti, raffinatezze curiali. "Avevo fame,
avevo sete… Mi hai dato da mangiare, da bere nel più piccolo dei miei
fratelli affamati, assetati?". Di fronte a queste urgenze, l'enfasi
data a tue presunte rivelazioni, tra l'altro sorprendentemente parziali e
lacunose, ci toglie il flato. Possibile, Maria, che in una rivelazione a
"lunga scadenza" tu non abbia nemmeno accennato – mentre hai parlato
in modo esplicito e chiaro del comunismo della
Russia - al fascismo portoghese, a quello spagnolo, a quello italiano; al
nazismo tedesco che in modo particolare si è accanito contro i tuoi fratelli ebrei?
Hai promesso che il comunismo in Russia sarebbe caduto ed è caduto. Nulla hai
detto del comunismo in Cina (anche lui cadrà sotto le sue contraddizioni,
questo lo prevediamo noi) ma in questo caso l'occidente ti prega di non avere
fretta, perché disporre di un mercato di un miliardo e duecento milioni di
persone è una "audience" che fa gola a molti.
Per quanto riguarda la conversione della Russia, certo c’è stata, come tu
prevedevi; non altrettanto si può dire, per ora, del capitalismo selvaggio che
lascia sulla strada milioni di poveri; ma non si può avere tutto e subito.
Al di la delle tante sensazioni negative che questo “segreto”
e la sua strumentalizzazione suscitano, vi è però un punto di cui ti siamo
sinceramente grati. È quando hai fatto
intravedere ai tre pastorelli il "vescovo vestito di bianco... che
camminando faticosamente sotto la croce tra i cadaveri dei martirizzati cade a
terra come morto, sotto i colpi di arma da fuoco" (Questa è la versione
che a tutt'oggi possediamo; in essa quel "come" è un
capolavoro di "suspense": era morto o no? E se no, perché parlare di
lui che tutto sommato
Dicono che questo vescovo sia l'attuale Papa; lui stesso ne pare convinto visto
che non zittisce i suoi collaboratori che diffondono questa
interpretazione. Ma allora, Maria, perché non sei stata più, precisa?
Lo sai bene che il vescovo di
Roma non è un vescovo qualunque. Comunque,
poiché per ammissione
della stessa gerarchia, preoccupata della concorrenza di fonti non controllabili
di magistero, le rivelazioni private non costituiscono verità di fede, a noi
piace individuare in quel vescovo “vestito di bianco" come tutti i
vescovi
delle
zone tropicali, mons. Oscar Romero, assassinato - come migliaia di suoi fratelli
salvadoregni - non dai comunisti bensì, da un regime militare formalmente
cristiano ma, grazie al cielo, ferreamente anticomunista. A lui nessun santo
deviò la pallottola.
Ed ora una preghiera. Visto il successo che hai avuto in Vaticano, compari a
qualcuno là dentro per raccomandare ai vertici della Chiesa di abbandonare
quell'intolleranza che il Papa ha di recente riconosciuto come errore del
passato.
Anche oggi questa intolleranza sussiste: basti ricordare le scomuniche, le
censure e le emarginazioni cui sono sottoposti tanti uomini e donne della
Chiesa, spesso di grande valore, perché tentavano e tentano con grande
coraggio, in linea con lo spirito del Concilio Vaticano II, di dare una lettura
e una conseguente applicazione adatta ai nostri tempi delle verità di fondo del
Vangelo.
Scusaci per questa lettera; avremmo voluto
parlarti dalle grandi TV pubbliche e private italiane, ma là noi non siamo
graditi. Avremmo voluto usare il quotidiano della Conferenza episcopale
italiana, ma là ci guardano come lebbrosi. Non ci resta che spedirti questa
lettera direttamente in Cielo, ove speriamo che tutta la posta sia
diligentemente inoltrata ai destinatari, a prescindere dalla pochezza dei
mittenti.
Cara Maria, assicura il tuo prediletto figlio Gesù, che noi lo crediamo morto e
vivente pur senza averlo mai visto e senza che mai ci sia apparso. Ma ci fidiamo
della rivelazione di Maria di Magdala, una delle tante donne che lo
accompagnavano anche quando tu eri forse ancora dubbiosa, e che per prima ha
testimoniato di averlo visto risorto, facendo rinascere la fiducia in tutti i
discepoli.
Ti salutiamo, Maria e ti ricordiamo con affetto ed ammirazione perché, nella
nudità della fede, e contro ogni apparenza, credesti infine, al di là
dell'umano travaglio di una madre di fronte a scelte così inusitate di un
figlio, che Gesù fosse il figlio della Promessa.
Abbiti, Maria di Nazareth, un grande abbraccio dai fratelli e dalle sorelle
della
Roma 21 Maggio 2000.