CENTRO STUDI TEOLOGICI
COMUNICATO STAMPA

 Lettera a Vitaliano e ai suoi amici di S. Angelo

Il 4 DICEMBRE 2002, DON VITALIANO VIENE PUNITO ANCHE PERCHÈ E' STATO DECISAMENTE CHIARO E SCHIETTO CON I PASTORI DELLA GERARCHIA: LE SUE CRITICHE AD ALCUNI VESCOVI E CARDINALI GLI SONO COSTATE LA PARROCCHIA- UNA CHIESA BUROCRATICA HA PERSO L'ORIGINARIO SPIRITO PROFETICO DI CRISTO E DEI DISCEPOLI


NOTA AI PRELATI ITALIANI:

S.Em. Card. Angelo SODANO, Segretario di Stato
S.Em. card. Camillo RUINI, Presidente della CEI
S.Em.Card. Joseph RATZINGER, Prefetto della Congregazione Dottrina della Fede
S.Em Card. Michele GIORDANO , Arcivescovo di Napoli, Metropolita di Campania
Rev.mo Dom Tarcisio NAZZARO, Abate Ordinario di Montevergine
S.E. Mons. Antonio FORTE, Vescovo di Avellino

 

CARISSIMI PRELATI,
CARO VITALIANO,
CARI AMICI di S.ANGELO,

a Voi tutti, buoni e cattivi, scriviamo questa nostra LETTERA, senza pretese, uno spiraglio forse sul momento di buio e di scoramento: sul silenzio che il tempo stenderà su tutti noi...lento...ma inesorabile.
Noi siamo convinti che la rimozione decisa dall'Abate Ordinario di Montevergine ai danni del prete Don Vitaliano della Sala è dovuta maggiormente alle critiche aspre che Egli ha mosso ad alcuni esponenti delle gerarchie, che non all'impegno con i NoGlobal.
Le critiche appunto, ai PRELATI...
Infatti quale "scandalo e caos" avrebbe creato Don Vitaliano tra i fedeli?
E se questo fosse vero, che dire dell'altro scandalo in Campania operato dall'alto clero, quello della vicenda-comunque conclusasi- del Cardinale Metropolita di Napoli Michele Giordano e dei suoi parenti.
Eppure nè il cardinale Giordano, nè il suo segretario divenuto poi Vescovo di Tursi Lagonegro ,e pure indagato per gravi presunti reati economici, non hanno dovuto abbandonare le loro Diocesi, nè le Autorità superiori vaticane hanno loro richiesto questo passo.
Anzi il Papa in persona ha invitato a pranzo il cardinale di Napoli, presso Castel Gandolfo, e gli ha dato la sua piena solidarietà....così fece Ruini e altri Prelati.
Prelati solidali con gli "scandali" dei Prelati.
Ma si sa gli scandali la gerarchia-affetta da strabismo- li vede da una parte sola, e sappiamo bene quale!
"Voi che state a filtrare il moscerino ed ingoiate il cammello! Ipocriti!" diceva Gesù Cristo, e tornerebbe a dirlo a molti nella Chiesa,anche oggi.
E' avvilente davvero....
E' inutile cercare in questa Chiesa, in questi vertici, presi da altri interessi e priorità, una qualche coerenza: questa Chiesa ,questa dei Prelati, è fatta così, è la sua norma essere l'opposto del Vangelo, fare ciò che a Cristo sarebbe ripugnato , anche al solo pensiero.
Ciò che è tragico, non è questo, ma è che questi uomini vogliono convincerci- e sono convinti loro stessi spesso ahimè!- di farlo in nome di Dio e di Cristo, con le migliori intenzioni.
Le migliori intenzioni! appunto le stesse che spingevano i loro predecessori a metter sui roghi e tra le fiamme i poveri eretici.... cioè coloro che avevano deciso di "pensarla e parlare diversamente" , in altro modo, da come essi insegnavano,dicevano,facevano, imponevano...
QUESTA CHIESA NON HA SPERANZE, COME DICEVA IL FILOSOFO GIANNI VATTIMO: "ESSA E' L'ANTICRISTO", e persino il cardinale Martini citando il filosofo Cacciari ipotizzava una presenza dell'Anticristo dentro la Chiesa, quella terrestre ,la militante, una presenza che permane fino alla fine dei tempi...
come indicò Dostojewski.
Essa è sempre la stessa,mutando i tempi, le persone, i soggetti: presa da uno spirito omicida e suicida, la violenza che soffoca le voci, l'affetto e la dedizione , la tenerezza e l'amore...
E' il giudizio, l'esclusione la sua forza, dinanzi al "non giudicate, e non sarete giudicati,poichè con la misura con cui Voi giudicherete sarò giudicato a Voi stessi in cambio!"
E poi è quella che accudisce le novantanove (di gesso, dentro) e lascia l'unica pecora(viva) fuori dall'ovile, quando per una sola Cristo abbandona le novantanove...
E' quella del Vangelo rovesciato.
Questa Chiesa, questa, è quella dei capi... quella del Sinedrio, ragiona come i farisei che dopo aver processato il Cristo,dopo averlo fatto crocifiggere, temevano il suo ritorno e sono andati da Pilato a chieder le guardie da metter innanzi al sepolcro: sanno delle loro opere e le temono.
Bisognava che il sepolco stesse chiuso, che Cristo non potesse risorgere!
Avevano fatto il loro dovere di capi religiosi, fedeli e ligi alla torah, la legge!
Eppure la paura fa parte delle loro azioni, ciò che temono distruggono, ciò che impensierisce si toglie di mezzo, con processi, con decreti e con condanne!
Non è la vicenda di Vitaliano,è la vicenda di tutti: dei Michele Serveto, dei Savonarola,dei Giordano Bruno,dei Galileo Galilei, e giù giù con i secoli, fino a Don Primo Mazzolari, e Don Lorenzo Milani,e poi Dom Giovanni Franzoni, fino a Don Franco Barbero, e oggi a don Vitaliano: ognuno ha un nome,una storia,un volto,una causa,una passione, ed essa - la Chiesa dei Prelati-per ognuno ha un giudizio ,una diversa ma uguale condannna.
E' la stessa protervia che hanno usato con uno e con tutti: la stessa.
E Dio sta sul fondo, sta Cristo in silenzio come di fronte a Pilato, sta , e loro dinanzi: sta Dio e tace.
"Questa Chiesa è proprio la prova più grande che il credente deve superare per poter credere in Dio."
Neppure Dio poteva immaginarla, no, neppure Dio... essa si para dinnanzi imponente come una muraglia e sovrasta tutto, nella sua voglia di onnipotenza... e predica un Cristo che dell'impotenza umana è l'immagine evidente...
E questa contraddizione non ha mai una parola di sanazione.
Non è sanabile...!
Ecco:
un pensiero di saluto ed augurio a Don Vitaliano, nel convincimento che come molti testimoni e anche santi nella Chiesa sono stati perseguitati dai loro Superiori,incompresi ovviamente in quei giorni, prima di essere pubblicamente e coram populo osannati e venerati. Negli anni a venire...
Sempre dopo, è il destino dei profeti...
è il destino segnato della gratitudine, che possono provare gli uomini,gli uomini di Chiesa ancor più, l'ingratitudine, l'autenticità che è inattuale...è il limite del Vangelo dei Prelati.
I PRELATI.
Quelli che APPUNTO "SONO STATI PORTATI PIU' AVANTI!"
Quando gli ultimi,ultimi!,saranno i primi...nel Regno dei cieli...!
MESSI IN TESTA , MA IN TESTA A CHE?!
"QUANDO IL DISCEPOLO SI METTE DAVANTI A CRISTO, OSCURA IL CRISTO...PARLANDO DI CRISTO, NEGA IL CRISTO...!" (diceva nel libro SEQUELA, Dietrich Bonhoeffer ,teologo evangelico ucciso dai Nazisti nel lager di Flosseembug)
Un pastore protestante che per denunciare i misfatti di Hitler ed i suoi gerarchi è finito ammazzato, mentre i Prelati, I vescovi, gli Abati persino (si pensi all'Abate benedettino che fu Nunzio apostolico in Croazia e sostenitore del regime Ustascia fascista di Ante Pavelic) inneggiavano ai regimi (inneggiavano, che forza! che ispirazione!) e poi i Nunzi come Eugenio Pacelli in Germania ,a Berlino, che divenne Papa col nome di
Pio XII ,non rischiavano granchè, tanto poca era la loro fede nelle Beatitudini - "Beati Voi quando vi perseguiteranno, e vi metteranno a morte a causa mia e della giustizia..."
Nessuna parola dal Bianco Padre per uno solo dei milioni di bimbi ebrei (non dico gli adulti,certo colpevoli di deicidio!) ma i bimbi,uccisi dai nazisti, nessuna parola...
Una distrazione forte che costringeva a volgere il capo dall'altra parte: il Prelato major, l'infallibile, vestito dell'abito più candido,che sta vicino a Dio, colui che è illuminato e sa guidare...la sua Chiesa...
ma non sentiva nè lo stridore dei vagoni piombati che andavano ai lager ogni notte,nè vedeva le lettere di protesta di ambasciatori d'ogni parte del mondo....sulla sua scrivania...
Quale esempio...!
I Prelati... gli illuminati...
Loro erano sempre dalla parte giusta... quella dei potenti del momento, nulla conta se questi calpestavano il vangelo e i fratelli...
Si venerava un "cristo di legno" e si calpestava il "Cristo vivo nella carne dei fratelli!"
Forse come oggi....
Il vangelo dei Prelati,fatto su misura dai Prelati per i Prelati....
Prelato, che brutta parola....

Cosa vuoi -VITALIANO, e Voi amici di S.Angelo,è questa Chiesa che sfida la fede, che ne dice la sua impossibile conciliazione.
Sta Cristo là...essi sono sempre altrove,nè alcuno(la loro coscienza) li inchioda alla croce che hanno scelto.
Sta Cristo, essi sono altrove...
poi viene-soli, da soli- una fine... la fine...
Sta Cristo...anche quando essi non ci saranno più...
Cristo.
E infine:
oggi senza l'impegno parrocchiale forse Don Vitaliano troverà maggior libertà per le sue battaglie civili in ogni parte d'Italia e del mondo...
Ed un pensiero al suo "piccolo gregge" evangelico- come quello di Don Milani a Barbiana- fatto di ragazzi, bambini e famiglie, che Egli dopo dieci anni di fraternità vissuta porterà sempre nel suo cuore, anche se lascerà molti tra lacrime e rimpianti.
Diceva Don Milani , poco prima di morire,ai suoi bimbi "Io vi ho amati più di Dio, ma penso che lui non badi a queste piccolezze...!"
COSA VOLETE, CARI PRELATI,IO VI DICO OGGI CHE C'E' ATTORNO TANTA DESOLAZIONE E CHE QUESTA CHIESA NON VA...
UNA CHIESA CHE E' DIVENUTA DA COMUNITA' APOSTOLICA E FRATERNA UNA STRUTTURA BUROCRATICA E FORMALE RETTA DA FUNZIONARI E LEGALISTI NON LASCIA PIU' NEMMENO SPAZIO ALLO SPIRITO DEL SIGNORE, CHE SOFFIA QUANDO VUOLE E COME VUOLE.
La SUA GRAZIA LA DISTURBA.
QUESTA CHIESA CI INTRISTISCE PIU' DI OGNI ALTRA REALTA' UMANA, POICHE' HA PERSO LA SUA VOCE ORIGINARIA, APOSTOLICA E PROFETICA, AUTENTICA ,DI TESTIMONIANZA E DI VITA PER GLI ULTIMI E PER L'AMORE DI CRISTO SENZA RISERVE, ANCHE COL RISCHIO DI PERDERE TUTTO SUL PIANO PERSONALE E SOCIALE.
E QUANDO PERDI TUTTO, TU SEI ACCANTO A LUI,NUDO.ABBANDONATO.
EPPURE CRISTO STA LA',SU QUELLA CROCE, DOVE POCHI HANNO IL CORAGGIO DI INCONTRARLO.


COMITATO DIRETTIVO SCIENTIFICO DEI TEOLOGI
Prof. Giovanni Felice Mapelli
Coordinatore


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