La spedizione della Stella Polare

(1899 -1900)

 

Dopo aver dato i natali ai grandi navigatori del Cinquecento, l'Italia era rimasta ai margini della grande corsa alle esplorazioni geografiche. Il risveglio della nostra indole di navigatori, si ha dopo il raggiungimento dell'unità d'Italia nel 1861.

La prima grande impresa, è la spedizione promossa e finanziata nel 1899-1900 da Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, nei mari artici.

la nave: Nel 1898 il Duca degli Abruzzi e Umberto Cagni si recano in Norvegia dove acquistano la nave Jason con cui nel 1888 Nansen era sbarcato in Groenlandia, in uno dei suoi grandi viaggi. La nave viene modificata nei cantieri di Larvik su indicazione di Colin Archer, si cambia anche il nome: diventa la Stella Polare.>/P>

caratteristiche tecniche:

goletta, lunghezza 40 m, larghezza 9 m, portata utile 570 t, motore a vapore 400 CV

Membri della spedizione:

Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi - comandante

Umberto Cagni (Asti) - vicecomandante

Achille Cavalli Molinelli (Sale-AL) - medico

Francesco Querini (Venezia) - tenente di vascello

Giacomo Cardenti (Portoferraio) - nostromo

Simone Canepa (Varazze) - marinaio

Giuseppe Petigax (Aosta) - guida

Alessio Fenoillet (Aosta) - guida

Cipriano Savoie (Aosta) - guida

Felice Ollier (Aosta) - guida

Gini (?) - cuoco

in tutto 20 uomini di cui 11 italiani.

La spedizione

La partenza è il 12 Giugno 1899 da Cristiania oggi Oslo, la prima tappa ad Arcangelo in Siberia sul mare di Barents, per imbarcare i cani da slitta; si naviga quindi verso la terra di Francesco Giuseppe, avvistando i primi iceberg a 75° di latitudine.

Per base invernale si sceglie la Baia di Tepliz a 80° 45' di latitudine, zona frequentata dagli orsi polari e quindi ottima per provviste di carne. Nell'inverno, in un incidente, il Duca perde due dita per congelamento, per cui si pregiudica la partecipazione alla spedizione e lascia libertà di iniziativa a Umberto Cagni.

Partenza per il polo il 21 febbraio 1900, la spedizione finale è suddivisa in tre gruppi:

Petigax, Fenoliiet, Cagni

Querini, Cardenti, Canepa

Cavalli molinelli, Ollier, Savoie

con tredici slitte e 108 cani, ma la temperatura a -52 °C , consiglia un rapido rientro. Si riparte l'11 marzo ed al gruppo si aggiunge Stokken, primo macchinista della Stella Polare.

Il 23 marzo, iniziano il ritorno verso la base : Querini, Ollier e Stokken, sfortunatamente non arriveranno mai, dispersi nei ghiacci artici.

Il 31 marzo, Cavalli Molinelli, Savoie e Cardenti iniziano il ritorno ed arrivano al campo base il 18 aprile, non trovando tracce del primo gruppo.

Cagni ed i suoi compagni il 24 aprile raggiungono gli 86° 44', superando il record di Nansen, e date le condizioni proibitive, iniziano la fase di ritorno, che si concluderà il 23 giugno, dopo indescrivibili sofferenze.

La Stella Polare, durante l'inverno rimane intrappolata dai ghiacci, con l'aiuto di esplosivi e l'esperienza di Umberto Cagni, la nave trova un varco solo il 16 Agosto, ed il ritorno a Tromso è per il 5 Settembre 1900.

 

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