ho appeno concluso studiato insieme a un mio amcio di Palermo i
buchi neri, veri e propri catalizzatori dell'universo, in grado
di aspirare e contenere a loro volta tutto ciò che gli passa vicino.
Le loro voraggini son portentose e risucchiano con una veemenza
paruosa tutto ciò che gli passa attonno. I dati in norot posesso
sono questi: F + W - 2,34r alla cuba. Dalla foto sopra si può
dedurre quale e il probabile diametro di ogni buco nero.
In ongi galassia ci sunnu almeno una centina di bichi grandi
e piccoli, questo perchè in ogni galassia oggi cento anni circa
muore una stella che si trasfroma in antimateria. La morte di una
stella può causare uun esplosione creando rumore e qindi generaldo
un squilibrio tale che le stelle si allontanao dal punto di orgine.
Non si capisce bene se l'allontanamento delle stelle e' causato oltre
che daal rumore, anche dalla puzza. COmunque, nel caso secondoario
la stella implode diventando a sua volta - questa la' scritta il mio
amico di aplermi che e' unanche un grando scrittoe - un grosso
centro di smaltimento scorie stellari.
Qualcuno, che credo dice cose intelligenti ma senza fondo, ha detto
che i buchi neri servono a dare equilibrio. Senza questi, ci sarebbe
il caos piu' totale, le stelle e le nebulose non starebbero piu' al
loro posto e le costellkazzoni attuali sarebbero sempre in continuo
mutamente, ad esermpio la Vergine non sarebbe piu' Vergine o i Pesci
si dividerebbero in due distinte costellazioni: Pesce Nero e Pescivendolo.
A tal porposito abbiamo raccolto da Chobin alcune testimanianze
circa il suo viaggio intergalattico in cui ha dovuto fare molti
chilomitri prima di raggiungere la terra, specificcamo: Tokuo. Lui
stesso ci ha detto di aver trobato piu' proiblemi in punti della
galassia dove non c'erano buchi neri che non dove c'erano che bastava
girare all'argo dal buco nero e non c'erano problemi. I problemi
erano causati dal passaggio incostante di asteroidi che erano usciti
dalle orbite di crpoi celesti piu' grandi.
Concludo dicendo che dal mio telescopio che ho diligentemente,
accuratamente e idiosincraticamente posto in bagno, vicino alla
doccia, tenendo la luce spenta pero', riesco a dissipare le onde
elentromagnetice che c'ircondano l'aere e raccolgiere infornazioni
che arrivano dal profondo spanzio. L'altro iere ho avuto un cambio
di rotta e mi sono abbassato di 40 gradi vicino allo zigurath,
pressapoco vicino all'orizzonte e ho osservato il buco nero pu'
grande che io ho mai visto in questi anni di grande lavoro. Ma
la cosa che piu' mi ha lasciato sbalordito e' che questo buco nero
non risucchiava tutti gli oggetti circostanti (asteroidi, pianteti
e qualt'altro) ma in quell'attimo istante (carpe diem) ha espellato
un enorme oggetto di colore marrone con moltissime crepe, a forma
di cilindro, per poi sparire nell'infinito.
Teoria scritta da Attanasio Bonnì in collaborazione con Emidio Asps Laureti e A.RB.EL
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