Si parte da Trento verso le
8.30 e si raggiunge Egna, quindi si svolta a destra per la Val di
Fiemme fino a raggiungere Fontanefredde. Superato il paesino, si
svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Redagno di Sotto
quindi si prosegue fino a raggiungere, dopo alcuni tornanti, Redagno
di Sopra e la Chiesetta. Qui si parcheggia e si segue in piano il sentiero
n. 3 passando davanti alla scuola materna e al magazzino dei
vigili del fuoco per inoltrarsi nel bosco. Dopo un po’ il tratturo
si riduce ad un sentiero che si inoltra tra una vegetazione di
ontani. Si prosegue e, superata una curva, ci troviamo di fronte ad
uno scenario affascinante: sotto di noi si estende una stretta gola
scavata nel porfido profonda una trentina di metri. Si cala per
sentiero scalinato assai scivoloso con l’ultimo tratto attrezzato
con corde metalliche e parapetti di legno per facilitarne la
percorrenza. Una volta in fondo alla gola si risale il torrente Bletterbach
superando una cascatella e proseguendo sulla spianata retrostante.
Si percorre ora un’ampia ansa che piega verso destra,
sovrastata da strapiombanti pareti di arenaria e improvvisamente si
intravvede la cascata del Butterloch. Una serie di robuste
scale in ferro con corrimano permettono di superare il notevole
salto della cascata e di raggiungere la parte superiore, impostata
su di un banco di calcare. Qui si trovano le indicazioni per
Pietralba che salgono a destra del torrente mentre noi si prosegue
verso la testata del canyon, per prender dopo poco il sentiero n.
4 che sempre più ripidamente porta a guadagnare quota sul
fianco sinistro del Bletterbach fino a sbucare sul crinale tra
una selva di massi erratici di Dolomia. Superati su stretto sentiero
gli strapiombi di un colatoio che portano diritti diritti sul fondo
del canyon, ci si inoltra nel bosco. Oltrepassato il bivio con il
sentiero che conduce sul Corno Bianco, ci si ferma per pranzare,
dopo 2.30’ abbondanti di cammino. Si riprende con un tratto in
discesa su comodo sentiero che porta ad incrociare il n. 3 percorso
al mattino. Da qui alla chiesa il tratto è breve e conclude una
bella e tranquilla passeggiata che consente di ripercorrere
avvenimenti geologici che comprendono un arco di tempo che va dai
270 ai 235 milioni di anni fa. |