Gita effettuata giovedì 9 ottobre 2003 con Giuseppe, Giovanna, Carlo, Marco e Mirta     >>>>     Tranquilla passeggiata prevalentemente in fondo alla gola dove scorre il torrente Butterloch    >>>>>   Interessantissima dal punto di vista geologico

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Butterloch

Ore cammino. Ore: 4 ca.

Dislivello da percorrere Dislivello m. 300

La gola tagliata dal torrente Bletterbach - (9 ottobre 2003)

Tragitto stradale

Trento – Egna – Fontanefredde – Redagno di Sotto - Redagno


Condizioni meteo

Bel tempo

Si parte da Trento verso le 8.30 e si raggiunge Egna, quindi si svolta a destra per la Val di Fiemme fino a raggiungere Fontanefredde. Superato il paesino, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Redagno di Sotto quindi si prosegue fino a raggiungere, dopo alcuni tornanti, Redagno di Sopra e la Chiesetta. Qui si parcheggia e si segue in piano il sentiero n. 3 passando davanti alla scuola materna e al magazzino dei vigili del fuoco per inoltrarsi nel bosco. Dopo un po’ il tratturo si riduce ad un sentiero che si inoltra tra una vegetazione di ontani. Si prosegue e, superata una curva, ci troviamo di fronte ad uno scenario affascinante: sotto di noi si estende una stretta gola scavata nel porfido profonda una trentina di metri. Si cala per sentiero scalinato assai scivoloso con l’ultimo tratto attrezzato con corde metalliche e parapetti di legno per facilitarne la percorrenza. Una volta in fondo alla gola si risale il torrente Bletterbach superando una cascatella e proseguendo sulla spianata retrostante. Si percorre ora un’ampia ansa  che piega verso destra, sovrastata da strapiombanti pareti di arenaria e improvvisamente si intravvede la cascata del Butterloch. Una serie di robuste scale in ferro con corrimano permettono di superare il notevole salto della cascata e di raggiungere la parte superiore, impostata su di un banco di calcare. Qui si trovano le indicazioni per Pietralba che salgono a destra del torrente mentre noi si prosegue verso la testata del canyon, per prender dopo poco il sentiero n. 4 che sempre più ripidamente porta a guadagnare quota sul fianco sinistro del  Bletterbach fino a sbucare sul crinale tra una selva di massi erratici di Dolomia. Superati su stretto sentiero gli strapiombi di un colatoio che portano diritti diritti sul fondo del canyon, ci si inoltra nel bosco. Oltrepassato il bivio con il sentiero che conduce sul Corno Bianco, ci si ferma per pranzare, dopo 2.30’ abbondanti di cammino. Si riprende con un tratto in discesa su comodo sentiero che porta ad incrociare il n. 3 percorso al mattino. Da qui alla chiesa il tratto è breve e conclude una bella e tranquilla passeggiata che consente di ripercorrere avvenimenti geologici che comprendono un arco di tempo che va dai 270 ai 235 milioni di anni fa.

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