Ci
ritroviamo noi “trentini” verso le ore 8 in Corso Alpini dove,
il pullman proveniente da Taio, farà una fermata. Si trova posto in
coda al mezzo in quanto la partecipazione è stata notevole e si è
riusciti a riempire il pullman. Dopo un’ora abbondante di viaggio
si arriva a Campione 90 m. dove, per prima cosa, si prende
d’assalto il bar per un caffè.
Alle 10 si inizia il percorso della Bassa via del Garda, che,
lungo l’argine destro del torrente Campione, seguendo il sentiero
n. 267, sale con una serie di gradoni inoltrandosi nella val
San Michele. Si transita vicino al tubo della condotta fino ad
arrivare ad una galleria (di solito illuminata) che sbuca su un
camminamento tra un canale d’acqua e la profonda forra. Lasciando
a destra il ponticello in ferro, si continua sul segnavia 266
per Prabione proprio a ridosso della rupe. Pian piano la vista si
apre sulla valle, su Pregasio, Cadignano, Sermerio, i monti Tignala
e Lavino; poi il sentiero lascia il posto ad una mulattiera che si
inoltra in un boschetto di carpini e sbuca in località Bait, nei
pressi di una casa rustica circondata da un prato con castagni
50’. In 300 metri si è in vista del villaggio turistico Campogrande,
a destra lungo la strada asfaltata si va al Centro Visitatori del
Parco Alto Garda Bresciano, 20’ (1.10’) dove, dopo una visita al
Centro, si consuma il pranzo. Quindi si riprende il cammino
raggiungendo le prime case di Prabione m. 540 dove si
continua, a destra, lungo il segnavia 240. In discesa si
prendono a sinistra i successivi due bivi e sempre a destra gli
altri fino a raggiungere il Puntsèl (Il ponticello) m 200,
superato il quale si inizia a risalire ripidamente la forra
raggiungendo in
breve Cadignano, 1.50’ (h. 3). Ci si immette sulla
provinciale in direzione di Pregasio m. 478, la si percorre
e, poco prima della chiesetta di San Marco, a destra si prende via
Lo, che coincide con il sentiero n. 267 della Bassa via del
Garda. Lasciato a sinistra l’albergo Villa Selene, si scende lungo
la mulattiera fino ad un fienile isolato circondato da ulivi. Il
sentiero leggermente scavato nella roccia, porta di nuovo nella
forra del San Michele, che si supera sul ponticello in ferro evitato
durante la salita; tenendo la sinistra, seguendo il sentiero 267 tra
le reti si riattraversa l’angusta galleria e si scende a Campione.
1.30’ (4.30).
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