Escursione effettuata giovedì 17 novembre 2005 con Marco, Mario, Mirta,  Giovanna e Giuseppe      >>>>       Escursione di media difficoltà con gli ultimi 200 metri assai ripidi e ghiaiosi    >>>>>  In cresta si gode un panorama a 360 gradi molto bello

Altre escursioni nel settore delle Maddalene

Monte Cornicolo

Ore cammino. Ore: 3.45'

Dislivello da percorrere Disliv. in salita m. 626

La Croce in cima al Cornicolo - (17 novembre 2005)

Tragitto stradale

Trento – Dermulo – Cles – Cagnò - Proves

Condizioni meteo

Discrete – Sole velato con qualche raffica di vento freddo

Ci vengono a prendere a casa Mario e Mirta con l’automobile nuova alle 7.45. Raggiungiamo Dermulo dove ci aspetta Marco e tutti assieme si prosegue per Cles. Dopo il paese si prende a destra il bivio che porta al ponte sul lago di Santa Giustina e, transitando per Cagnò, si prosegue in direzione Val d’Ultimo. Superato il bivio per Proves si raggiunge il primo parcheggio prima delle gallerie per la Val d’Ultimo m 1.685. Attraversata la strada si trova un sentiero senza numero con l’indicazione per la Malga di Cloz, che in discreta salita fra bosco,  in  poco più di 10’ porta alla malga m 1.732. Il termometro all’esterno della malga segna –0,5 gradi, non molti, ma il vento fa sembrare la tempreatura molto più fredda. Si prosegue il cammino salendo con il sentiero n. 7 su prati non molto ripidi, fino a raggiungere il malghetto di Cloz o malga Parol a 1.894 m 20’ (35’). Incrociato il sentiero 133 (Aldo Bonacossa) si prosegue con il 7 lasciando sulla destra il malghetto e salendo fino alle falde del Cornicolo. Un goccio di tè caldo e via per l’ultimo strappo che con una ripida salita, porta in cresta. Il panorama è ampio e la giornata  abbastanza limpida, permette di vedere la Val d’Ultimo, Merano; in lontananza l’Antermoia e il Catinaccio da una parte e il Brenta dall’altra. La neve sul versante Nord è abbondante e arriva proprio fino in fil di cresta, ma permette comunque di percorre il tratto che ciLa cresta per il Cornicoletto  - (17 novembre 2005) separa dalla cima, in sicurezza e raggiungerla prima di  mezzogiorno 1.10’ (1.45’) m 2.311. Le forti raffiche di vento raggelano e a volte rendono difficile l’equilibrio, quindi appena il tempo per scattare qualche foto e subito si inizia la discesa portandoci sul versante Sud al riparo dal vento. Si percorre a ritroso il sentiero fatto in precedenza e in poco meno di un’ora si raggiunge nuovamente la Malga Parol. Qui ci si ferma a mangiare e il  sole ci regala un po’ di tepore uscendo dalle nubi.

Il rientro si effettua seguendo il sentiero n. 133 che scende verso Ovest inizialmente fra bosco e poi su ampi prati fino ad arrivare al Passo Castrin. Ora si gira a destra seguendo per breve tratto il sentiero n. 157 fino a trovare il bivio per Malga Lauregno. Con il sentiero 114 si scende rientrando nel bosco e dopo un centinaio di metri una breve salita raggiunge il bivio (ampiamente segnalato) che a destra in discesa porta fin sopra al secondo parcheggio. Da qui alla macchina il tratto è breve. 1h (3.45’). 

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