Gita effettuata il 10 novembre 2005 con Marco, Mirta, Carlo, Bruna, Giuseppe e Giovanna     >>>>>>     Escursione sul sentiero intitolato al custode della centrale (Raimondino) che dal paese di Dovena si recava tutti i giorni al lavoro percorrendo il tratto di sentiero da lui ideato    >>>>>     Presenza di un breve e facile  tratto attrezzato.

Altre escursioni nel settore delle Mandola-Roen

Il sentiero del Mondino 

Ore cammino. Ore: 3

Dislivello da percorrere Disliv. m. 300

Il tratto più esposto è bene attrezzato - (10 novembre 2005)

Tragitto stradale

Trento – Mezzocorona – Taio  - Cavareno - Fondo

Condizioni meteo

Buone – Soleggiato tutto il giorno.

Dopo essere passati a prendere Mirta si parte per Taio dove ci troviamo con Marco, Bruna  e Carlo. Si continua poi per Cavareno e Fondo dove parcheggiamo nei pressi delle scuole m. 987. Verso le 10 si inizia il cammino sulla strada statale 238 per il Passo Palade che si percorre per  200 metri circa, fino a trovare sulla sinistra le indicazioni per il sentiero n. 522 m. 1000. Procedendo in piano si arriva in vista della sottostante zona artigianale di Fondo e quindi si gira a destra trovando le indicazioni per il sentiero del Mondino che cala in val Combra. Ad un certo punto si può scorgere sulla parete verticale di fronte la scala in ferro che aiuta a superare il tratto più impegnativo del percorso. 

Si scende ancora fino a raggiungere il torrente Novella (attenzione tratto scivoloso) e si segue il torrente verso Nord per un chilometro circa dove si trovano i resti di una centrale idroelettrica, m. 830, 45’. Attraversato un ponte ci si porta sull’altra riva del torrente e si prosegue nella direzione opposta per circa 20’. Qui si inizia a salire e dopo un breve tratto su detriti ci si alza sul fianco della parete e con l’aiuto di cordini e una scala metallica si supera comodamente il tratto più esposto, 15’. Ancora pochiPonte antico - (10 novembre 2005) metri su cengia e si rientra nel bosco per poi sbucare in prossimità di un maso all’inizio del paese di Dovena m 1013, 25’. Si attraversa il paese e si scende con stradina asfaltata fra le coltivazioni di meli con vista su Castelfondo fino a raggiungere una area di sosta con capitello a lato della strada provinciale 25’. Qui ci si ferma per mangiare e riposare al caldo sole autunnale. 

Ripreso il cammino si scende seguendo la strada passando in prossimità dell’antico Ponte del Diavolo che supera la forra profonda 80 metri, 10’. Quando la strada riprende a salire si lascia l’asfalto prendendo a sinistra in salita, prima tra bosco e poi tra frutteti, fino a sbucare in prossimità di un tornante e in vista dell’abitato di Fondo m. 930 circa, 20’. Ora non rimane che attraversare il paese e raggiungere il parcheggio 20’ per concludere così una bella escursione sul sentiero intitolato al custode della centrale (Raimondino) che dal paese di Dovena si recava tutti i giorni al lavoro percorrendo il tratto di sentiero da lui ideato.

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