Gita effettuata il 13 aprile 2003 con Luisa      >>>>>     Gustosa escursione che risale la bella val di Tovo con possibile visita ai fenomeni carsici della grotta  del Coel dei Zenteneri per raggiungere il Rifugio San Pietro

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Rif. San Pietro

Ore cammino. Ore: 5

Dislivello da percorrere Disliv. m. 670

Il rifugio San Pietro - (

Tragitto stradale

Trento - Sarche - Arco - Tenno.                                                                

Condizioni meteo

Giornata limpida e calda 

Si raggiunge Arco, quindi si prosegue fino al bivio per Tenno e si svolta a sinistra proseguendo fino al paese. Si parcheggia proprio a fianco del castello di Tenno m. 427, e si inizia il cammino in direzione Nord, indicazioni per “Passeggiata Bussè”, su strada di campagna che in leggera salita sale sopra dei terrazzamenti coltivati a vigna e ulivi di Novino e Volta di Nò. Nei pressi di una casa colonica ci si immette su stradina a tratti selciata, proveniente da Novino che si  inoltra nella profonda Val di Tovo. Il sentiero sale ripidamente, ad un bivio si gira a destra compiendo una svolta e immettendosi sul sentiero 409 proveniente da Varignano-Arco. Si risale la valle nel bosco con qualche scorcio sulle pareti rocciose ad ovest, fino a raggiungere il bivio che indica a sinistra per il rifugio S. Pietro e a destra  per la Croce di Bondiga 885 m., che seguiamo. Raggiunta la croce, 1.45’, si effettua una breve pausa e quindi si prosegue lasciando il segnavia 409  per seguire a sinistra il ripido sentiero 401. In breve si scende fino alla strada forestale, lungo la quale, ancora a sinistra si giunge ad un incrocio di strade in località Treni m. 835. Si segue per breve tratto la strada forestale sempre con segnavia 401 fino a trovare le indicazioni per il Còel dei Zentenèri. Si lascia la strada e si scavalca un dosso per scendere ripidamente su una terrazza calcarea 30’ (2.15’): a sinistra si raggiunge la grotta del Còel dei Zentenèri (utile la pila), fenomeno carsico caratteristico 5’; a destra si prosegue fino alle numerose marmitte dei giganti che si aprono nelle rocce calcaree fin sul ciglio della Val di Tovo 5’ (2.25’). Tornati sulla strada si riprende il sentiero n. 401 che, dopo poco, si alza rapidamente nel folto bosco di conifere e risale il versante Est del monte Calino (buona la segnaletica sui tronchi). Attenzione alla deviazione a sinistra in località Vedesè m. 955. Si prosegue lungo il crinale in direzione Sud seguendo la mulattiera che porta sul Monte Calino (Monte San Pietro) m. 1.069. Scostandosi di poco dal sentiero si raggiunge il belvedere che è anche il punto più elevato del percorso, da dove si possono  vedere il rifugio San Pietro a Ovest, il Garda e il Baldo a Sud e la catena dello Stivo a Est. Tornati sul sentiero si scende il versante Ovest del Calino fino al sottostante bosco pianeggiante dove si devia a sinistra con uno stretto sentiero per scendere in direzione Sud fino al rifugio San Pietro m. 976 1.15’ (3.40’). Sosta pranzo e riposo sui prati antistanti al bellissimo rifugio, per poi riprendere la discesa seguendo la ripida variante del sentiero 401 che inizia proprio sotto il rifugio, si inoltra nel bosco, supera un salto di roccia con l’ausilio di corde fisse, per arrivare sempre ripidamente sulla sottostante stradina proveniente da Treni. Si segue quest’ultima verso Ovest fino alla strada asfaltata, per scendere poi in località  Doss de la Cròs da dove si diparte sulla sinistra il sentiero che scende a Calvola m. 642. Superato il paese si raggiunge Tenno m.. 427, sulla SS421 1.20’ (5).


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