Escursione effettuata domenica 22 giugno 2003  organizzata dalla SAT di Taio   >>>>>     Bellissima traversata che raggiunge quota 3.325 m. di Punta Beltovo    >>>>>      Il panorama, con una giornata limpida, toglie il fiato. Ortles, Zebrù, Gran Zebrù, Cevedale offrono uno spettacolo grandioso

Altre escursioni nel settore Val Venosta

Traversata Solda-Val Martello

Ore cammino. Ore: 5.30'

Dislivello da percorrere Disliv. 1.404

Da dx Ortles, Zebrù e Gran Zebrù - (22 giugno 2003)

Tragitto stradale

Trento – Mezzolombardo - Bolzano - Merano - Solda

Condizioni meteo

Giornata limpida e bella.

Si parte alle 6.20 in macchina fino a Nave San Felice dove ci aspetta il pullman. Si viaggia comodamente alternando un pisolino ad una chiacchierata fino a Solda m. 1.907. Poco sopra al parcheggio della funivia il pullman si ferma e da qui inizia il cammino, visto che l’impianto è in rifacimento e quindi non funziona. Si imbocca il sentiero n. 1 che dapprima con modesta pendenza e poi più ripidamente si inoltra nella valle e supera un balzo roccioso. Si continua sul tracciato della pista da sci e sulla carrareccia dirimpetto alla Vedretta di Solda sovrastata dalla imponente piramide ghiacciata del Gran Zebrù e in circa 1.30’ si guadagna lo splendido poggio dove sorge il rifugio Città di Milano m. 2.581. Dopo breve sosta si riprende il cammino con il sentiero n. 151 che risale la costa, inizialmente erbosa e poi morenica, seguendo in parte il tracciato delle piste da sci. Si transita nei pressi del rif. Mandriccio m. 2.818, e con un ulteriore strappo si prosegue sulla morena fino alla testata della valle e quindi un ultimo sforzo per arrivare al passo Mandriccio m. 3.123  1.25’ (2.55’). Dalla sella si segue, verso Nord, il sentiero che supera un tratto di facili roccette, quindi risale la costra detritica fino a raggiungere la calotta sommitale della Punta Beltovo di Dentro m. 3.325 30’ (3.15’). Il panorama, con una giornata così limpida, toglie il fiato. Ortles, Zebrù, Gran Zebrù, Cevedale offrono uno spettacolo grandioso e si possono vedere anche i rifugi Pajer, Coston, Tabaretta, Serristori da una parte, Corsi e Martello dall’altra e in mezzo verso Sud il Casati. Dopo aver mangiato e scattato la foto di gruppo si inizia la discesa verso il passo Mandriccio e la valle omonima. Con una lunga discesa si raggiunge il fondovalle dove si apre uno splendido panorama sul Cevedale e i suoi ghiacciai. Breve sosta per rinfrescarsi i piedi nel gelido torrente, quindi in breve si raggiunge il rifugio Nino Corsi m. 2.265 h. 2 (4.55’).  Da qui si segue il sentiero n. 150 che su comoda carrareccia cala al sottostante Paradiso del Cevedale dove ci attende il pullman per il riento 35’ (5.30’). .

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