Escursione effettuata il 18 marzo 2005 con Marco, Carlo, Sergio, Mario, Mirta, Luisa     >>>>>        Comoda escursione invernale senza pericoli che permette di raggiungere una discreta quota e di godere di un bellissimo panorama

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Val Venegia - Baita Segantini

Ore cammino. Ore: 4.30'

Dislivello da percorrere Disliv. m. 480

Val Venegia, sullo sfondo il Mulaz - (18 marzo 2005)

Tragitto stradale

Trento – Egna – Predazzo - Paneveggio


Condizioni meteo

Bel tempo con temperature mite

Ci ritroviamo alle 7 con i "nonesi" e proseguiamo per Egna San Lugano e Cavalese. Prendiamo un caffè a Predazzo e quindi procediamo per Paneveggio e poi per Passo Valles. Pochi chilometri dopo il bivio si raggiunge Pian dei Casoni a quota 1690 e le indicazioni per la Val Venegia dove parcheggiamo. Si inizia il cammino su strada forestale pianeggiante, abbondantemente innevata. Il percorso è ben battuto dal transito dei numerosi sciatori che raggiungono la Malga Venegia m 1.778, 30’ (agritur aperto). Si prosegue, sempre su strada forestale in leggera salita che porta alla Malga Venegiota m 1.824 45’ (1.15’). Il panorama è stupendo. Sulla nostra sinistra svettano il Mulaz, il Cimon della Pala e alla destra abbiamo il Castellaz, la Costazza… Ora si devono usare le ciaspole perché la neve non porta più e il percorso comincia a salire decisamente in direzione della Baita Segantini. Ci dividiamo in alcuni gruppi. Chi sulla strada forestale, chi seguendo delle orme che salgono diritte, si raggiunge la Baita Segantini m 2.170, per l’ora di pranzo 1 (2.15’). Ci godiamo il panorama e il sole fino alle 13.30. Per il ritorno si ripercorre il percorso del mattino. Giovanna e Giuseppe seguono invece le piste da sci fino alla Capanna Cervino che è sul versante opposto dalla parte del Passo Rolle e procedono poi verso la Malga Juribello che raggiungono in circa 1 ora. Il percorso è molto faticoso perché la neve è pesante e si sprofonda fino al ginocchio ad ogni passo. La neve cede a placche grandi 2-3 metri quadrati e ogni volta si sente il sibilo provocato dall’aria, che, con la compressione della massa nevosa viene espulsa con forza. Dopo circa 20’ (3.35’) dalla Malga si entra finalmente nel bosco che è all’ombra e quindi la neve e di tutt’altra consistenza. Un ripido sentiero scende poi alla conca della Malga Venegia dove i due gruppi si riuniscono. Verso le 17 siamo nuovamente alle macchine.

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