Ci
ritroviamo alle 7 con i "nonesi" e proseguiamo per Egna
San Lugano e Cavalese. Prendiamo un caffè a Predazzo e quindi
procediamo per Paneveggio e poi per Passo Valles. Pochi chilometri
dopo il bivio si raggiunge Pian dei Casoni a quota 1690 e le
indicazioni per la Val Venegia dove parcheggiamo. Si inizia
il cammino su strada forestale pianeggiante, abbondantemente
innevata. Il percorso è ben battuto dal transito dei numerosi
sciatori che raggiungono la Malga Venegia m 1.778, 30’ (agritur
aperto). Si prosegue, sempre su strada forestale in leggera salita
che porta alla Malga Venegiota m 1.824 45’ (1.15’). Il
panorama è stupendo. Sulla nostra sinistra svettano il Mulaz, il
Cimon della Pala e alla destra abbiamo il Castellaz, la Costazza…
Ora si devono usare le ciaspole perché la neve non porta più e il
percorso comincia a salire decisamente in direzione della Baita
Segantini. Ci dividiamo in alcuni gruppi. Chi sulla strada
forestale, chi seguendo delle orme che salgono diritte, si raggiunge
la Baita Segantini m 2.170, per l’ora di pranzo 1
(2.15’). Ci godiamo il panorama e il sole fino alle 13.30. Per il
ritorno si ripercorre il percorso del mattino. Giovanna e Giuseppe
seguono invece le piste da sci fino alla Capanna Cervino che
è sul versante opposto dalla parte del Passo Rolle e procedono poi
verso la Malga Juribello che raggiungono in circa 1 ora. Il
percorso è molto faticoso perché la neve è pesante e si sprofonda
fino al ginocchio ad ogni passo. La neve cede a placche grandi 2-3
metri quadrati e ogni volta si sente il sibilo provocato
dall’aria, che, con la compressione della massa nevosa viene
espulsa con forza. Dopo circa 20’ (3.35’) dalla Malga si entra
finalmente nel bosco che è all’ombra e quindi la neve e di
tutt’altra consistenza. Un ripido sentiero scende poi alla conca
della Malga Venegia dove i due gruppi si riuniscono. Verso le 17
siamo nuovamente alle macchine.
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