Eravamo
d’accordo per partire alle 7.30 con i soliti amici di escursioni,
ma verso le 6.30 il telefono squilla e ci comunicano che il tempo è
brutto e non se ne fa nulla. Ci si rigira allora nelle lenzuola e si
prova a riprendere a dormire. Ma non dura molto, ormai si ha perso
il sonno, e allora si decide di partire per una escursione.
Qualsiasi posto va bene, si scruta il cielo e, visto che in
direzione della Paganella si vede qualche spiraglio di sereno, si
decide di andare verso Andalo e salire sull Brenta. Raggiunto Andalo
si cercano le indicazioni per Pradel (bivio in mezzo al paese), si
sale per stradina asfaltata, transitando per Maso Ghezzi e si
prosegue poi su strada sterrata. Ad un certo punto si trova il
divieto di transito (dalle 8 alle 19) e quindi si parcheggia negli
ampi spazi. Qui transita il sentiero 352 che sale da Molveno
e si dirige verso il Piz Galin. Si decide di seguire questo
itinerario e salire fin che il tempo ce lo permette. Dal parcheggio Val
Biole, m 1.183, si segue per circa 200 metri la strada in
direzione Pradel, fino a trovare sulla destra una mulattiera con
stranga, a fianco della quale non si può fare a meno di notare un
grosso masso pieno di segni rossi e frecce che indicano il sentiero.
La strada sale gradatamente fra fitto bosco fino a restringersi e
diventare un sentiero, quindi il bosco comincia a diradare e si
giunge in località Fontanella m 1.490, 50’,dove finisce il
tracciato della strada forestale che perviene dal rif. La Montanara.
Si prosegue salendo un po’ più decisamente e trovando quasi
subito il bivio con il sentiero 344/b, 25’ (1.15’), che si
lascia sulla sinistra. Si continua a salire ora leggermente
tagliando il Prato del Monte e raggiungendo un altro bivio, a quota
1.820, per il rif. La Montanara, 35’ (1.50’). Mentre la
vegetazione si fa sempre più rada, si costeggia il Montisello e si
sale di nuovo decisamente fino a trovare il sentiero 353, a m
1.960, 40’ (2.30’). Qui termina il 352, quindi si segue,
svoltando a sinistra, il 353
che, tra prato e roccette, supera i 200 m di dislivello
che ci separano dalla Bocchetta del Piz Galin m 2.130, 30’
(3 ore). Qui si mangia e si riposa in attesa di vedere se la nebbia
che ci avvolge cambia idea e ci lascia salire sul Piz Galin m 2.441.
Si attende circa un’ora, ma
la situazione non migliora e quindi, alle 13.15, si decide di
scendere camminando a ritroso sul percorso appena eseguito. Giunti
al bivio per il rif. La Montanara si pensava di variare il rientro
passando per il rifugio e quindi arrivare al Pradel, ma un paio di
fragorosi tuoni ci fanno cambiare idea. Si scende allora,
velocemente, al parcheggio appena in tempo per evitare la
pioggia 1.30’ (4.30’). |