Escursione effettuata domenica 9 maggio 2004 in compagnia di  Luisa, Remo, Giuseppe e Giovanna       >>>>     Comoda traversata sul sentiero San Vili con arrivo alle Sarche

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Monte Terlago-Sarche

Ore cammino. Ore: 6

Dislivello da percorrere Disliv. m. 635 in salita e 1.300 in discesa

Vista su Castel Toblino dal sentiero san Vili - (9 maggio 2004)

Tragitto stradale

Trento –  Cadine – Sarche – Vezzano – Monte Terlago

Condizioni meteo

Variabile nuvoloso

Ci si ritrova nel piazzale ex Zuffo alle 8 e, con due automobili si parte alla volta di Cadine – Vezzano – Sarche, dove lasciamo una macchina  da usare per il rientro. Ritornati fino a Vezzano si devia a sinistra verso Covelo e Monte Terlago, dove, poco sopra al paese, si parcheggia proprio dove si trova uno slargo con segnaletica a quota m 760 in località Casale. Girando a sinistra sul sentiero 627 si incomincia il cammino e subito si incontra il bivio con il sentiero 606. Superatolo si scende leggermente transitando per il Maso Ariol m. 654, 20’ e raggiungendo Covelo m. 585, 20’ (40’). Si transita per il paese e si raggiunge Ciago m 543, 20’ (1 ora); da qui si inizia a salire seguendo sempre il sentiero ben segnalato di “San Vili”, raggiungendo il bivio con il 612 m 830, 45’ (1.45’) dove si gira a sinistra. Si prosegue su comodo sentiero salendo progressivamente fino al maso Rualt m 1000, 1.10’ (2.55’), ora si prosegue su mulattiera ancora per poco in salita per poi calare fino al Margone 30’ (3.25’), m 955. Ora il “San Vili” scenderebbe fino alla provinciale che bisognerebbe percorrere per oltre due chilometri, prima di raggiungere  Ranzo, il che non è ottima cosa, quindi si decide di proseguire seguendo il segnavia per Bael-Ranzo che, con una salita abbastanza ripida, raggiunge il bivio Ranzo/M. Bael, nei pressi della Malga Bael m 1000, dove ci fermiamo a mangiare, 45’ (4.10’). Le condizioni atmosferiche non sono delle migliori, il sole non si decide a fare capolino dalle grosse e nere nuvole, e incomincia a cadere qualche goccia di pioggia mentre la temperatura si abbassa. Si riprende quasi subito il cammino scendendo verso Ranzo seguendo il senterio n. 602 e in 30’ (4.40’) su comoda strada sterrata si raggiunge il paese. Si attraversa in direzione Ovest l’abitato, seguendo i segnavia del “San Vili”, fino a raggiungere l’antica chiesetta di San Vigilio, dove si seguono a sinistra le indicazioni per la ferrata Pisetta. Si cala su sentiero per poco tra bosco e quindi si sbuca su strada forestale. Si continua a scendere fino a che, su una curva destrorsa, si trovano le indicazioni per la ferrata. Si continua con qualche saliscendi tra bosco e quindi si inizia a scendere decisamente fino a superare un tratto di roccia scalinato aiutati da un cordino metallico. Il pezzo esposto è breve ma richiede attenzione, specialmente in presenza di acqua, ci si immerge nuovamente nel bosco e con sentiero ripido e scivoloso si scende fino ad incrociare il bivio che conduce all’attacco della ferrata, 1 ora (5.40’) m 395. Ormai si cominciano a vedere i tetti delle case delle Sarche e la nostra camminata volge al termine, ancora qualche scivoltata e si raggiunge il fondovalle nei pressi di un mastodontico leccio m 265, 20’ (6 ore). 

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