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Abbiamo visto vari esempi di metamorfosi in letteratura, ma
tutti i giorni davanti ai nostri occhi esistono elementi che, seppur
lentissimamente, stanno cambiando. Se avessimo detto ad un uomo medioevale che
il sole un giorno molto lontano sarebbe diventato enorme e rosso, ci avrebbe
mandato al rogo: impossibile pensare che la principale fonte di vita, una
certezza così evidente da essere metafora per Dio, sarebbe cambiata. Eppure
oggi sappiamo che anche le stelle, tra cui il Sole, nascono e muoiono; ecco
perciò una schematizzazione dell’evoluzione di una stella.
Le metamorfosi non avvengono solo in cielo, ma anche sotto la crosta terrestre:
esistono infatti delle rocce, chiamate “metamorfiche”, che si sono formate al
seguito della trasformazione delle altre rocce, sedimentarie e magmatiche. Il
metamorfismo è dunque quel processo, all’interno della Terra, che coinvolge
rocce preesistenti senza che si arrivi alla fusione del materiale coinvolto,
che porterebbe invece alla formazione di rocce magmatiche, come si vede dal
seguente schema.
Abbiamo tre tipi di metamorfismo, a seconda del modo in cui la roccia raggiunge
temperature elevate:
1. Metamorfismo di contatto: le rocce preesistenti arrivano in contato con un
magma che risale dall’interno della Terra; in tal modo si formano per esempio i
marmi.
2. Metamorfismo cataclastico: il calore deriva dalla forza di attrito e dallo
sfregamento delle rocce.
3. Metamorfismo regionale: avviene quando i movimenti della crosta fanno
sprofondare masse di rocce sedimentarie o magmatiche, che oltre ad essere
sottoposti ad alte temperature subiscono anche un elevata pressione.
Ovviamente non sono le uniche due metamorfosi presenti nell’universo: sappiamo
che ogni forma di vita si è evoluta e continua a farlo, persino l’uomo, e
l’energia stessa passa da una forma all’altra senza mai esaurirsi.
Basta, insomma, saper guardarsi intorno.
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