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"Negli stessi fiumi scendiamo e non scendiamo, siamo e non siamo" (Eraclito)
Con questa frase Eraclito, nato a Efeso circa nel 540 A.C., intendeva dire che la realtà è solo in apparenza stabile,
perchè tutto fluisce e muta in continuazione: l'uomo, proprio come l'acqua in un fiume, "è" e "non è", in quanto in ogni istante
è diverso da ciò che era un momento prima. E' l'incessante mobilità del Tutto a far si che ogni cosa si trasformi
continuamente in un'altra.
Metamorfosi: il termine deriva dal greco "Metamorphosis", composto da "metà" (oltre)
e "morphé" (forma): letteralmente, dunque, significa "oltre alla forma". E in effetti la metamorfosi è il passaggio
da una forma ad un'altra, la trasformazione in uno stato differente, la trasfigurazione di un oggetto che si fa altro da sé.
In questa sede il mio obbiettivo sarà quello di dimostrare che la metamorfosi è un tema da sempre esistente, da sempre
studiato, analizzato, raccontato, illustrato, ma soprattutto DAVANTI AI NOSTRI OCCHI IN OGNI ISTANTE.
Poiché viviamo
in un mondo di metamorfosi, mi rendo conto che è un argomento molto vasto, e certamente il mio discorso non potrà mai
essere completo; mi auguro però, attraverso schemi, esempi, illustrazioni e citazioni, di renderlo il più possibile esauriente.
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