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SURFCASTING- LEZIONE 5 (by Aber Rock)

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Gli ami del surfcasting

Nella pesca dalla spiaggia, come del resto in tutte le discipline alieutiche praticate con cognizione di causa, uno dei fattori più importanti è il giusto abbinamento tra amo ed esca. Considerando che può capitarci di dover usare tanto ami piccolissimi, anche del 14 per la ricerca nel sottoriva con piccolissime tremoline, quanto ami di ben altra robustezza come i 4/0 destinati ai gronghi più grossi innescati con una seppia intera, si capisce quanto vaste siano le possibilità da esplorare per avere la migliore presentazione dell'esca possibile in quel momento. Nemmeno basta dire ad ogni esca abbino il tale amo variandone al limite la misura, perché va tenuto conto di una serie di fattori quali la grandezza dei pesci che ci aspettiamo di trovare e la loro disponibilità ad abboccare, lo stato del mare, su che genere di calamento dovrà lavorare, a che distanza da riva e via discorrendo. Purtroppo, per quanto ci riguarda, l'amo universale non esiste. Dovremo prendere in analisi alcune tipologie base e vedere in quali occasioni sia possibile e conveniente il loro utilizzo.

Crystal: sono i classici ami a paletta nichelati, gambo medio filo sottile o medio e curva asimmetrica. Il più classico crystal per la pesca dalla spiaggia è il Gamakatsu 120N, ma ve ne sono un'infinità di varianti validissime in commercio, a gambo più corto, a curva più ampia, con o senza ardiglioncini sul gambo, addirittura colorati in rosso, blu, verde. Sono ami abbastanza generici, adatti per essere legati su braccioli abbastanza sottili (max 0,20) nel beach ledgering e nella pesca sulla distanza alle mormore e altri grufolatori di taglia medio piccola, anche oratelle. Il loro limite è che vanno usati preferibilmente con vermi leggeri come tremoline, muriddu, coreani, o arenicola, e specialmente in quest'ultimo caso il nodo sulla paletta potrebbe ostacolarne lo scorrimento sul bracciolo e quindi un innesco corretto. Come suggerito da Graziano si può coprire il nodo con un filo di smalto per unghie trasparente per facilitarne lo scorrimento. Tra le serie da vedere, di casa Gamakatsu oltre a quella citata i 187n che sono la versione storta del 120n e le serie 2110n e 2120n con o senza ardiglioncini. Si tratta di due ami leggeri a gambo medio nati per l'acqua dolce, ma sperimentati con successo anche nella pesca dalla spiaggia.

Aberdeen: L'amo tuttofare, adatto sia per l'innesco di vermi di qualsiasi dimensione che per l'innesco del filetto di sardina. E' un amo a gambo lungo o extra lungo, curva rotonda, con occhiello, e solitamente è di colore nero o blu scuro: ne esistono un'infinità di varianti, in cui si può avere un filo più sottile, una curva ellittica anziché rotonda, ardiglioncini fermaesca, una punta con un tipo di affilatura diverso. Nel surfcasting vengono usate le misure dal 10 per il beach ledgering al 3/0 per innescare la sarda sfilettata doppia. Il prototipo dell'aberdeen è il Mustad serie 3262, abbastanza economico e reperibile in tutte le misure oppure, per chi preferisce una finitura più liscia del gambo e una robustezza maggiore il Gamakatsu 5013F. Poi vi è un'altra serie, un po’ particolare e che non a tutti piace ma in certe condizioni funziona davvero: il Mustad 4446. E' una amo a filo davvero sottilissimo, indicato per l'innesco dell'arenicola su braccioli sottili (0,14 o 0,16) nelle numerazioni 6 e 8; specifico per la pesca delle mormore più sospettose a mare fermo, per quelle occasioni in cui sappiamo che ci sono ma sono davvero guardinghe. Per contro, sono ami delicati, si spuntano facilmente e si possono aprire sotto la trazione di qualcosa di più consistente di una mormora anche di mezzo chilo. E veniamo così ad un limite d'azione dell'aberdeen, che va bene per mormore, saraghi, spigole, gronghi, pesci piatti, insomma un po’ tutto, ma che sinceramente sconsiglierei per le orate, vista la probabilità tutt'altro che remota di andare in contro a cocenti delusioni perché non ha trovato un punto di infissione nel palato o nelle labbra carnose dello sparide.

Beak: Gambo corto, affilatissimo, punta rientrante storta e occhiello, robustezza al top. Un amo destinato ai lavori pesanti: esche dure, pesci dal palato coriaceo, innesco del vivo, ma non soltanto, come vedremo più avanti. Solitamente viene realizzato in acciaio come i Mustad 9223 e similari, oppure in carbonio, che a mio avviso vanno preferiti perché se il pesce rompe la lenza con l'amo in bocca ha molte più possibilità di sopravvivere. E' l'amo da preferire per la pesca dell'orata, ed è adatto anche all'innesco del durissimo murice, anche se per via del suo peso, solitamente abbastanza elevato in rapporto alla dimensione, va abbinato solo ad esche di una certa corposità come americani interi, bibi, granchio, grose strisce di calamaro, con braccioli non troppo sottili (l'amo storto rischierebbe di arrotolarli su se stessi) e in condizioni di mare un po’ mosso. In commercio ne esistono tantissimi modelli, in grado di fronteggiare qualsiasi situazione di pesca. Le serie più generiche ed efficaci sono a mio avviso i Gamakatsu 5413F e i Track M50 con cui mi sono trovato in assoluto benissimo: ideali per l'orata, sono ora disponibili anche in misure davvero microscopiche per un beak: si arriva al n°10, con tutta la robustezza del caso. Anche il Tecnofish 4444blnr è un amo beak, ma la sua leggerezza e la sua robustezza hanno davvero del miracoloso… Tant'è, che contravvenendo alle regole si può usare nelle misure 7 e 9 per il Tecnofish o 10 per il Track M50 per l'innesco di sostanziosi bocconi d'arenicola destinati alle grosse mormore (parlo di quelle da quasi un chilo) o alle oratelle notturne, con risultati strabilianti, e soprattutto senza l'incubo di un amo che si apre o che riesce a liberarsi dal punto di ferrata. Robustissimi, adatti per l'innesco del vivo o per i gronghi più grandi, i Tecnofish DRF78 (la sigla sta per drifting, e questa è già una garanzia). Ottimi anche numerosi modelli della Owner, distribuiti da Tubertini.

Serie e modelli particolari: ovviamente la lista degli ami utilizzabili nella pesca dalla spiaggia non finisce qui. Ve ne sono ancora una varietà incredibile di modelli e di tipi. Ritengo che ognuno debba o possa cercarsi delle alternative ai "capisaldi" fin qui esposti, e a volte, quando funzionano davvero, entrare a far parte delle dotazioni standard di pescatore o di agonista. Regola uno: non abbiate timore di fare delle prove, non date mai per scontato che quello che vi è stato consigliato sia sempre effettivamente il meglio del meglio, regola due: sappiate correre qualche rischio nel fare delle prove. Vi dico quindi qualche risultato, pur sempre frutto di gusti personalissimi, a cui sono arrivato in questo continuo lavoro di sperimentazione sui materiali. Risultati incoraggianti nella pesca a pagelli e mormore svogliate, nonché saraghi e altri pesci li ho avuto con i cosiddetti "ami offset", usando l'americano come esca. Sono ami dalla forma particolarissima, col gambo curvato e la parte finale della punta piegata molto in dentro, che risultano inesorabili quando il pesce mangia male, risputando, pronto a scappare a chilometri appena sente la minima puntura. Se volete provarci, Tecnofish serie 5252 o alcune serie della Owner. Usare robusti ami da carpa in mare potrebbe sembrare un'autentica eresia, eppure funzionano e anche bene. Così fu che scoprimmo i Gamakatsu 6314b in varie misure, bronzati a paletta, gambo molto corto, con la punta molto rientrante, affilatissimi. Quest'amo ha dato buoni risultati nella pesca sul misto, per l'innesco del muriddu, tanto da poter essere considerato quasi un amo specifico per i saraghi testa nera con quest'esca, o anche americani ma anche nelle misure più piccole per l'arenicola. Altro amo davvero insolito ma molto efficace per l'innesco dell'arenicola è risultato l'introvabile Lion D'or special Cannelle serie 1209, uno strano crystal a gambo lunghissimo, bronzato, dalla leggerezza davvero eccezionale, ma a parità di peso più robusto dell'aberdeen 4446 della Mustad per via della forgiatura sul gambo. Ottimo, ma davvero, per l'innesco dell'arenicola ci ha datto bellissime mormore. L'ultimo che vi propongo è un amo ancora una volta "scippato" a tutt'altra tecnica di pesca: la pesca della trota in laghetto con la bombarda o il vetrino. Parlo del Tubertini serie 22, (ve ne sono numerose serie di altre marche, anche con ardiglioncini), ami a paletta rossi a gambo medio, molto leggeri, a punta leggermente rientrante e curva ampia, Si tratta di un'amo in lega, che mi incuriosiva per l'idea che riuscisse a nascondersi meglio nell'arenicola o nell'americano e per la sua leggerezza. Anche questo ha dato i suoi frutti, e lo sfrutto molto nel beach ledgering e nelle pesche "di fino".

Aber Rock

le foto sono una cortesia del Surf Casting Site

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sei il pescatore nr. che e' entrato a dare un'occhiata a questa pagina dal 17/6/2000.