INTRODUZIONE

          La rondine (Hirundo rustica), Passeriforme appartenente alla famiglia degli  Irundinidi,   presenta una  caratteristica colorazione: parti superiori uniformemente nere con riflessi blu metallici, fronte e gola rosso castano, parti inferiori che variano, a seconda degli individui, dal bianco crema al rosso ruggine chiaro e su cui contrastano una banda sottogolare scura e il nero delle remiganti e delle timoniere (queste ultime con macchie ovoidali bianche). La coda, profondamente forcuta, è caratterizzata da due lunghe timoniere esterne, filiformi. Nonostante la livrea la renda facilmente identificabile anche in volo a distanza, essa è comunemente confusa con altre specie di Irundinidi presenti in Italia: la rondine rossiccia (Hfrundo daurica), il balestruccio (Delichon urbica), il topino (Riparia riparia) e la rondine montana (Ptyonoprogne rupestris). Un altro volatile che viene talvolta scambiato per una rondine è il rondone (Apus apus) che, oltre ad appartenere a un altro ordine (quello degli Apodiformi), si differenzia da essa soprattutto per avere una colorazione uniformemente scura.
          La lunghezza totale della rondine si aggira intorno ai 19-20 cm e la sua apertura alare misura circa 30 cm. lì suo peso varia tra i 18 e i 25 g sebbene, così come per le altre misure, sia soggetto a una variabilità legata all'età e al sesso.
          La specie si nutre esclusivamente di Insetti, che si procura in volo ad altezze variabili in relazione alla quantità di prede disponibili e comunque mai a grande distanza dal suolo. Per questo motivo la rondine predilige ambienti aperti, rurali, in prossimità di stalle, dove la presenza di animali da pascolo garantisce una relativa abbondanza di prede.
          I siti di nidificazione che la rondine trova a disposizione in tali ambienti sono in generale luoghi adibiti a ospitare animali domestici, quali stalle, ovili ma anche fienili, cascinali, porticati e comunque costruzioni con aperture all'esterno. Si tratta quindi di una specie legata a un ambiente agricolo di tipo tradizionale.
          La sua distribuzione copre un territorio che comprende la maggior parte dell'Eurasia, del Nord America e del Nord Africa, aree in cui nidifica e si riproduce. Specie migratrice per eccellenza, per sfuggire al rigore invernale, la rondine si sposta verso latitudini dal clima più mite. Le popolazioni europee e nordafricane svernano principalmente nell'Africa a sud del Sahara (pochissime nell'Europa meridionale e occidentale), quelle asiatiche raggiungono l'India, l'Asia sudorientale e la Nuova Guinea e quelle americane il Sud America.
          Estiva e nidificante, questa specie in Italia compare intorno alla metà di marzo, distribuendosi diffusamente nelle regioni continentali e peninsulari e nelle isole maggiori e più sporadicamente al di sopra dei 1500 m di altitudine e in alcune aree del sud (BRICHETTI & CAFFI, 1992).
          Raggiunta la destinazione, hanno inizio i corteggiamenti e viene scelto il sito di riproduzione. Caratteristico degli adulti è un alto tasso di fedeltà al luogo di nidificazione, fenomeno che si rinviene con minor frequenza nei giovani i quali possono preferire altri siti riproduttivi prossimi a quello di nascita.
          La costruzione del nido richiede un periodo di 1-2 settimane durante il quale la coppia è impegnata nella raccolta di fango che viene poi impastato con la saliva e consolidato con altri materiali come ramoscelli e fieno secco fino ad ottenere una struttura a forma di coppa aperta. I punti più tipici in cui vengono collocati i nidi sono costituiti dalle travi di legno dei soffitti e dalle porzioni più alte delle pareti all'interno di edifici comunicanti con l'esterno. Vengono comunque utilizzati anche supporti di altro tipo, purché posizionati in alto e sufficientemente robusti.
          In una singola stagione riproduttiva possono essere effettuate due o, più raramente, tre deposizioni, la prima delle quali ha generalmente inizio tra la fine di aprile e quella di maggio; le uova, da 3 a 7, sono bianche macchiettate di scuro. Dopo 2-3 settimane di cova, portata avanti soprattutto dalla femmina nascono i piccoli, che rimangono nel nido per circa 3 settimane, periodo durante il quale sono nutriti e accuditi da entrambi i genitori. Queste cure si protraggono anche dopo l'abbandono del nido e i giovani raggiungono la loro totale indipendenza solamente dopo 20-25 giorni dall'involo.
          A fine settembre sia gli adulti sia i giovani si concentrano in grossi stormi, generalmente in prossimità di canneti che utilizzano come dormitori (roosts) in attesa dell'imminente migrazione verso i luoghi di svernamento.