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SANTA MARIA A MONTE
Anche Santa Maria a Monte ha i suoi
ecomostri
Il paesaggio della Toscana è caratterizzato
dalle sue dolci, bellissime colline. Colline famose in tutta Europa,
forse nel mondo. Ne sono testimoni le migliaia di turisti, che
anno dopo anno, calano a frotte nelle nostre campagne. E questo
per noi è, non solo motivo di orgoglio, ma anche e soprattutto
fonte di ricchezza. Ci sono, cosi, migliaia di operatori che lavorano
nel campo della ristorazione, nelle attività alberghiere
ecc. ecc.
Anche Santa Maria a Monte, guarda un po, ha avuto la fortuna
di essere adagiata in questo stupendo paesaggio. Vive su una collina,
ed è al tempo stesso circondata da altre stupende colline,
le così dette Colline delle Cerbaie. Potrebbe
apparire un situazione felice. Ma non è cosi!
Lamministrazione comunale, infatti, in questi anni, a Santa
Maria a Monte, non sempre ha rispettato dovutamente questi meravigliosi
scenari.
È stata data la possibilità di cementificare zone
bellissime, zone di verde insostituibili. Così facendo
è stato stravolto laspetto del paesaggio. Per quale
motivo? Cosa ne ha ricavato la comunità? E si passi su
quelle singole abitazioni, che riuscendo a confondersi col verde
che le circonda, possono, al limite, fare arredamento.
Risaltano agli occhi, soprattutto, certi appartamenti, certi agglomerati
stile Colonia Stella Maris, per cui troviamo difficilmente
parole di elogio. Oltretutto costruite proprio sulla cresta della
collina.
E quella nuova costruzione in via del Crinale ne è un fulgido
esempio. È visibile da chilometri di distanza. In qualsiasi
luogo della valle dellArno si ha la possibilità di
osservarla. In tutta sincerità, non riteniamo tale tipologia
di costruzione la scelta più proficua per lambiente
e il paesaggio, che qui, proprio vicino alle Cerbaie, è
(o era?) tra i più rappresentativi dItalia. Ricordiamo
che vi sono altre zone su cui poter costruire. È da meravigliarsi
che la giurisdizione ambientale acconsenta a tali interventi e
che gli architetti e i progettisti abbiano avuto tale libertà
di campo dazione.
Alberto Fausto Vanni
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