ultimo aggiornamento    
novembre 2012   

 


Montopoli in valdarno > RECENTEMENTE INAUGURATO IL MUSEO CIVICO

Un piccolo gioiello
a Montopoli

Cratere a campana attico a figure rosse della fine del IV secoloL’associazione culturale Italia Nostra si propone di suggerire, a tutti coloro che desiderino ampliare le conoscenze su beni artistico-culturali e ambientali del nostro territorio, visite a centri turistici di particolare importanza, eventi o manifestazioni storico-culturali. È dunque doveroso comunicarvi la realizzazione di un piccolo gioiello a Montopoli, incantevole cittadina che domina la valle del fiume Arno: un Museo Civico di recente inaugurazione.

Fortemente voluto dall’amministrazione comunale, è stato realizzato con l’obiettivo di creare un luogo in cui documentare il territorio attraverso l’esposizione di oggetti e manufatti, dal Paleolitico fino alla prima metà del xx secolo, per comunicare al visitatore quelle informazioni indispensabili a comprendere la storia di Montopoli e da lì iniziare la visita alla città e al suo territorio.
Il museo è composto di varie sezioni; al piano terra la prima sala ospita due collezioni di grande prestigio: la collezione Majnoni-Baldovinetti e quella di Isidoro Falchi. La prima è costituita dai reperti collezionati da Stefano Bernardo Majnoni e da quelli, fortuitamente rinvenuti verso la fine del ‘700, in terreni di proprietà dei Baldovinetti, riunitisi poi con il matrimonio di Achille Majnoni con Maria Baldovinetti. La seconda è costituita dai reperti archeologici collezionati dal medico Isidoro Falchi, archeologo per passione, nato e vissuto a Montopoli, il cui nome è legato soprattutto alla scoperta di Vetulonia e Populonia.
Proseguendo nella stanza successiva troviamo oggetti rinvenuti presso i resti della Rocca di Montopoli, preziosi arredi liturgici provenienti dalla Cappellina della Madonna del Soccorso, lo stemma dell’Arte della Lana, a testimonianza della diffusione di tale attività nell’economia cittadina e, in fine, l’affresco della Madonna con Bambino staccato e restaurato proveniente dal portico del Palazzo dell’Antica Cancelleria.
Di particolare interesse la sezione dedicata alla ceramica della collezione Dante Milani. Tale attività, praticata fin dal 1300, ha raggiunto il massimo prestigio tra gli anni 20 e 30 del 1900, grazie anche alla capacità del Milani di costituire mostre permanenti sia in Italia che all’estero. Tra i centri più importanti Parigi, Amburgo e New York.
Al piano interrato si trovano i resti di un mastodonte e di una balena, risalenti al paleolitico e testimoni della presenza di un ambiente di savana a clima temperato e di un’ insenatura marina. Lo spazio espositivo attiguo documenta l’attività di ricerca condotta sul territorio dal gruppo archeologico Isidoro Falchi.

Quadro di Menotti Pertici

Il piano superiore ospita opere di alcuni artisti del ‘900, che con Montopoli hanno condiviso parte della loro vita anagrafica e professionale: l’incisore Paolo Ciampini, il pittore Silvio Bicchi e il pittore Menotti Pertici.
Ciampini, nato a Montopoli e residente a Palaia, vede esposte permanentemente opere anche presso l’Indiana University Museum (U.S.A.), presso il Museum of Contemporary Art in Grecia, all’Obra Cultural Caixanova Ourense in Spagna e in molte altre sedi in Italia.
Bicchi, nato a Livorno ma residente stabilmente a Montopoli dal 1923, non si stacco’ mai dalla lezione del Fattori e dei post-macchiaioli che possiamo riscontrare soprattutto nella ritrattistica. Disegnò inoltre spolveri per la decorazione del vasellame per le terrecotte Milani.
Menotti Pertici fu allievo di Bicchi e da lui apprese la maestria del disegno a pastello, che sperimentò sia nel ritratto che nel paesaggio. Fra le opere esposte si trovano anche alcuni disegni che riproducono scorci del paesaggio montopolese.

Sara Caponi

>> Il sito del museo

 
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