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Montopoli in valdarno > RECENTEMENTE
INAUGURATO IL MUSEO CIVICO
Un piccolo gioiello
a Montopoli
Lassociazione
culturale Italia Nostra si propone di suggerire, a tutti coloro
che desiderino ampliare le conoscenze su beni artistico-culturali
e ambientali del nostro territorio, visite a centri turistici
di particolare importanza, eventi o manifestazioni storico-culturali.
È dunque doveroso comunicarvi la realizzazione di un piccolo
gioiello a Montopoli, incantevole cittadina che domina la valle
del fiume Arno: un Museo Civico di recente inaugurazione.
Fortemente voluto dallamministrazione
comunale, è stato realizzato con lobiettivo di creare
un luogo in cui documentare il territorio attraverso lesposizione
di oggetti e manufatti, dal Paleolitico fino alla prima metà
del xx secolo, per comunicare al visitatore quelle informazioni
indispensabili a comprendere la storia di Montopoli e da lì
iniziare la visita alla città e al suo territorio.
Il museo è composto di varie sezioni; al piano terra la
prima sala ospita due collezioni di grande prestigio: la collezione
Majnoni-Baldovinetti e quella di Isidoro Falchi. La prima è
costituita dai reperti collezionati da Stefano Bernardo Majnoni
e da quelli, fortuitamente rinvenuti verso la fine del 700,
in terreni di proprietà dei Baldovinetti, riunitisi poi
con il matrimonio di Achille Majnoni con Maria Baldovinetti. La
seconda è costituita dai reperti archeologici collezionati
dal medico Isidoro Falchi, archeologo per passione, nato e vissuto
a Montopoli, il cui nome è legato soprattutto alla scoperta
di Vetulonia e Populonia.
Proseguendo nella stanza successiva troviamo oggetti rinvenuti
presso i resti della Rocca di Montopoli, preziosi arredi liturgici
provenienti dalla Cappellina della Madonna del Soccorso, lo stemma
dellArte della Lana, a testimonianza della diffusione di
tale attività nelleconomia cittadina e, in fine,
laffresco della Madonna con Bambino staccato e restaurato
proveniente dal portico del Palazzo dellAntica Cancelleria.
Di particolare interesse la sezione dedicata alla ceramica della
collezione Dante Milani. Tale attività, praticata fin dal
1300, ha raggiunto il massimo prestigio tra gli anni 20 e 30 del
1900, grazie anche alla capacità del Milani di costituire
mostre permanenti sia in Italia che allestero. Tra i centri
più importanti Parigi, Amburgo e New York.
Al piano interrato si trovano i resti di un mastodonte e di una
balena, risalenti al paleolitico e testimoni della presenza di
un ambiente di savana a clima temperato e di un insenatura
marina. Lo spazio espositivo attiguo documenta lattività
di ricerca condotta sul territorio dal gruppo archeologico Isidoro
Falchi.
Il piano superiore ospita opere di
alcuni artisti del 900, che con Montopoli hanno condiviso
parte della loro vita anagrafica e professionale: lincisore
Paolo Ciampini, il pittore Silvio Bicchi e il pittore Menotti
Pertici.
Ciampini, nato a Montopoli e residente a Palaia, vede esposte
permanentemente opere anche presso lIndiana University Museum
(U.S.A.), presso il Museum of Contemporary Art in Grecia, allObra
Cultural Caixanova Ourense in Spagna e in molte altre sedi in
Italia.
Bicchi, nato a Livorno ma residente stabilmente a Montopoli dal
1923, non si stacco mai dalla lezione del Fattori e dei
post-macchiaioli che possiamo riscontrare soprattutto nella ritrattistica.
Disegnò inoltre spolveri per la decorazione del vasellame
per le terrecotte Milani.
Menotti Pertici fu allievo di Bicchi e da lui apprese la maestria
del disegno a pastello, che sperimentò sia nel ritratto
che nel paesaggio. Fra le opere esposte si trovano anche alcuni
disegni che riproducono scorci del paesaggio montopolese.
Sara Caponi
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Il sito del museo
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