8. Alla Accademia italiana della cucina
In quest’ assise, accomunati
da voglie sane e liete d’ amicizia,
s’ apre un vero caso di giustizia,
tra delizie e sapori prelibati,
e si chiude con sentenzia dei giurati.
Tra questi, uno ha più furbizia,
ringhia e pensa, senza mostrar malizia:
<< quand’ io l’ ho ditta pria, qui niuno fiati >>
Ma dei giurì non devo sì parlare,
ché nel libro è scritta lor sentenzia,
e, dunque, come faccio a rimediare ?
Intanto, l’ assemblea, generosa e pia,
i “templi” è pronta ad assegnare
con coppe di champagne, in allegria.
b.m.
agosto 2003.
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