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ACIREALE PROVINCIA? SE NE PUO’ PARLARE

Di Venerando Gambino, componente fondatore del Comitato “Pro Acireale Provincia”

 

"Il Comitato pro Acireale Provincia, di cui sono componente fondatore, ha lanciato la proposta dell'istituzione della provincia delle Aci e del comprensorio ionico - etneo. Detta proposta, in verità, non è del tutto nuova. L'idea, in passato, infatti, ha avuto dei sostenitori isolati. I meno giovani certamente ricordano che, alcuni decenni or sono, Biagio Scuderi, fondatore dell' Associazione "La Grande Aci", accarezzò e caldeggiò l'idea di un libero consorzio tra le varie Aci e Santa Venerina, che potesse gestire, in particolare, i servizi comuni. In tempi più recenti, alcuni esimi giovani (ricordo, per tutti, Alessandro Coco, Nello Catalano e Dario Liotta), promotori dell'Associazione "Nuova Galatea", hanno ripreso lidea, riempiendo la Città di adesivi con stemma e dicitura Provincia di Acireale. I classici quattro amici al bar risvegliavano, così, l'orgoglio acese. Oggi, un nutrito gruppo di professionisti, commercianti, artigiani e studenti, ivi compresi i giovani della Nuova Galatea, rilanciano, in termini più consistenti, il progetto della provincia delle Aci e del comprensorio ionico - etneo. Il fatto è che la istituzione del nuovo ente territoriale, oggi, può essere possibile e, anzi, potrà Il Comitato pro “Acireale Provincia”, di cui sono componente fondatore, ha

La legge regionale n. 9 del 1986 ha istituito le province regionali ed ha previsto la possibilità della istituzione delle aree metropolitane. I liberi consorzi, previsti sulla carta dalla legge regionale 15 marzo 1963, n. 16, dalla quale ha tratto forza normativa il d.lgs.P.Reg. 29 ottobre 1955, n. 6, non sono mai nati e sono stati sostanzialmente soppiantati dalla nuova provincia regionale o dall'area metropolitana. La legge del 1986 ha previsto il requisito minimo di 230.000 abitanti ovvero di 180.000 qualora ricorrano particolari ragioni storiche, sociali ed economiche, per l'istituzione di un nuovo ente territoriale intermedio; così stando le cose, Acireale non ha molte possibilità di divenire provincia. Tuttavia, la prima commissione legislativa della Regione Siciliana ha approvato all'unanimità un progetto legislativo, in virtù del quale il requisito minimo è fissato in 120.000 anime. Se detto progetto riscuoterà il favore dell'Assemblea e, quindi, diverrà legge, la Provincia di Acireale non solo potrà avere fortuna, ma rappresenterà della istituzione delle

La necessità è rappresentata dalle esigenze di salvaguardia delle identità dei singoli Comuni. Aci Castello, per esempio, sta correndo seri rischi di perdere la propria, fagocitata, così come appare, dalla vicina Catania, di cui sempre più diventa estensione, quasi fosse una prosecuzione non solo geografica di Ognina. Se saranno di fatto istituite le aree metropolitane di Catania e di Messina, i Comuni dell'Acese e del Garrese, compresse e soffocate dalle eventuali nuove realtà, perderanno la loro identità e correranno il rischio di vedere limitate le proprie competenze sostanzialmente alla redazione dei certificati anagrafici. Infatti le funzioni dell'area metropolitana sono estremamente dilatate e soffocano i comuni c.d. satelliti. E per questo che dovrebbe nascere una sinergia tra i comuni di Acireale, di Giarre, di Giardini - Naxos, di Taormina e degli altri del comprensorio ionico - etneo finalizzata a scongiurare il pericolo. Se lattuale progetto del Comitato Pro Acireale Provincia prevede un limitato territorio, costituito, grosso modo, da quelli dei comuni di Acireale, Acicatena, Aci SantAntonio, Aci Castello, Acibonaccorsi, Santa Venerina, Valverde, Zafferana Etnea, Trecastagni e Viagrande, non è da escludere che possa essere preso in esame un progetto che preveda un territorio ben maggiore, che vada da Aci Castello a Calatabiano e sin oltre, fino a Giadini Naxos e Taormina. Si tratterebbe, allora, del progetto della provincia dell'Acese e del Garrese, nel pieno rispetto della pari dignità di tutti i comuni e nella garanzia della salvaguardia delle singolarità uniche ed irripetibili delle varie municipalità diventa

L'opportunità della istituzione della Provincia delle Aci e del Comprensorio ionico - etneo è rappresentata dalle esigenze derivanti dalla omogeneità di interessi d'ordine storico - socio - economico: esistono una stessa origine storica o scambi socio-economici di tempo immemorabile, le attività economiche sono essenzialmente le stesse o si integrano reciprocamente, esistono le medesime vocazioni e potenzialità turistiche, esiste lo stesso improcrastinabile interesse di non diventare periferia di altre città.."

 

 

 

 

 

 

Acireale 35
Viagrande 27
Troina 26
Gravina 26
Taormina 24
Giardini 21
Linguaglossa 21
R. Messina 19
R. Generali 18
Misterbianco 18
Mascali 17
Agira 17
R. Giustra 16
Riposto 16
S. Gregorio 13
S.M. la stella 5

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