9 COSE CHE AIUTANO A CONSEGUIRE LA DEVOZIONE

Le azioni che consolidano la devozione sono molte. In primo luogo, è assolutamente necessario considerare questi santi esercizi con molta serietà e risolutezza, con cuore ben determinato e disposto a tutto ciò che è necessario, per quanto arduo e difficoltoso, per ottenere quella perla preziosa. Si sa che il raggiungimento di ogni grande fine richiede sforzi notevoli: così è anche per questo, almeno agli inizi.

È dunque di aiuto la difesa del cuore da ogni genere di pensiero ozioso e inutile, da ogni affetto ed amore estraneo, da ogni turbamento e impulso appassionato, poiché è chiaro che ciascuno di questi moti dell'animo impedisce la devozione e che bisogna invece avere il cuore sereno per meditare e pregare così come, per suonare, bisogna aver la chitarra accordata.

È di aiuto ancora vigilar sui sensi, soprattutto gli occhi, gli orecchi, la lingua, poiché per mezzo della lingua il cuore si disperde, per mezzo degli occhi e degli orecchi si riempie di diverse cose e fantasie da cui possono essere turbati la pace e la tranquillità dello spirito. Per questo, giustamente si dice che colui che contempla deve essere sordo, cieco, muto, perché quanto meno si disperde esteriormente, tanto più inferiormente è raccolto.

È di aiuto, per questo, anche la solitudine, non solo perché toglie le occasioni di distrazione ai sensi e al cuore e le occasioni di peccato, ma anche perché invita l'uomo a restare in se stesso, a trattare con Dio e con se stesso, mosso dall'opportunità del luogo che non ammette nessun'altra compagnia.

È di aiuto, inoltre, la lettura di libri di carattere spirituale e devoti che offrano materia di riflessione, raccolgano il cuore e ridestino la devozione e facciano sì che l'uomo pensi volentieri a ciò che dolcemente ha imparato; sempre, infatti, ritorna alla memoria ciò che nel cuore sovrabbonda. È di aiuto, inoltre, il richiamo continuo di Dio, tornare sempre alla sua presenza e fare uso di quelle brevi preghiere che sant'Agostino chiama giaculatorie (In Epist. ad Prob., cap. 10 e Epist., 121), poiché esse sorvegliano la casa del cuore e conservano il calore della devozione di cui prima si è discorso. In questo modo, ci si trova sempre, in ogni momento, pronti per mettersi a pregare.

Questa è una delle testimonianze più efficaci della vita spirituale e uno dei più efficaci rimedi per coloro che non hanno tempo ne’ opportunità di dedicarsi alla preghiera.

Chi avesse sempre questa preoccupazione, in poco tempo potrebbe trarre grande vantaggio.

È di aiuto anche la continuità e la perseveranza nei santi esercizi nei tempi e nei luoghi prefissi, soprattutto di sera o al mattino presto, che sono i tempi più adeguati alla preghiera come tutta la Sacra Scrittura ci insegna.

Sono di aiuto inoltre la severità e le astinenze inflitte al proprio corpo, come tavola povera, il letto duro, il cilicio, la disciplina e altre cose simili, poiché ognuna di esse come nasce dalla devozione, così anche ridesta, conserva e potenzia la radice da cui nasce.

Sono infine di aiuto le opere di misericordia perché ci danno la forza di patire davanti a Dio e accompagnano efficacemente le nostre orazioni, perché non possono essere definite del tutto aride e si rendono degne di essere accolte con misericordia le preghiere che procedono da un cuore misericordioso.