DOBSON  da 250mm. f.4

A causa del forte inquinamento luminoso,il Newton da 250mm. che si trovava in osservatorio è stato traslocato presso il nuovo sito che presenta un cielo tra l'altro molto buono e tale rimarrà,spero,per numerosi anni data la scarsa presenza di insediamenti abitativi.In questo luogo però devo ancora finire la ristrutturazione di un'abitazione,sul cui tetto verrà ricavato un terrazzo dove sarà piazzata la strumentazione in postazione fissa.Nel frattempo,per poter usufruire del Newton almeno per osservazioni visuali (emozionanti!),ho realizzato una semplice montatura dobsoniana.Il tubo è stato sostituito con uno più lungo e di spessore maggiore a causa dei problemi già descritti nella pagina dedicata a questo Newton.Ora l'ottica lavora ancora meglio,ed ho potuto verificare la bontà delle immagini prodotte,dopo un'accurata centratura,persino sulla Luna (osservando i craterini Armstrong-Collins-Aldrin),che non è proprio un tipo di soggetto adatto per questo tipo di strumento così aperto.

 

 

 

Per la realizzazione di questa semplice montatura,sono state usate delle tavole multistrato del tipo usato in edilizia per la costruzione di armature per colate di cemento o per pianali di ponteggi.Sono facilmente riconoscibili per il colore giallo del loro trattamento contro le intemperie e si presentano,generalmente, nel formato di 2x0.5 metri.Pur essendo piuttosto care,rispetto ad altri tipi di multistrato si avrà comunque un certo risparmio,considerando la non particolare cura richiesta per la realizzazione di questo tipo di montatura.La misura dell'altezza delle due fiancate laterali,è condizionata dalla lunghezza focale dell'ottica che deve sorreggere,infatti bisogna fare in modo che l'oculare sia sempre alla portata dell'occhio senza doversi allungare scomodamente sulla punta dei piedi per osservare quando il telescopio è puntato alla massima altezza.Certamente se la focale fosse particolarmente lunga,si prenderà in considerazione solo il fatto che il tubo ottico deve rientrare comodamente tra le due fiancate quando si punta un oggetto allo Zenit.
La base su cui poggia la montatura è molto semplice,infatti è bastato realizzare un disco di legno cui sono stati aggiunti tre listoni disposti a 120° con in cima una sorta di "zampa" realizzata ad incastro usando per tutto ciò il solito multistrato.Al centro è stata fissata una flangia per accogliere uno spezzone di tubo da 1" per idraulica,per poter poi inserire il resto della montatura.Sono state aggiunte 6 rotelle su cui ruoterà il tutto,ma questa parte è risultata il punto debole della struttura infatti,pur ruotando dolcemente,la montatura tende ad essere scossa dal vento se questi è particolarmente insidioso,e ciò a causa della notevole ed inutile altezza delle ruote.La soluzione potrebbe essere quella di realizzare artigianalmente 6 rulli scorrevoli(magari utilizzando dei ritagli di tubo idraulico da 1/2")cosa che al momento non appare così impellente alle mie necessità.
In questa immagine si può vedere come è stato realizzato l'assemblaggio dei vari pezzi della montatura.E' stato usato il sistema della "spinatura"con solo 4 bulloni di bloccaggio finale.Questo tipo di montatura,infatti,deve rispondere innanzi tutto al requisito di trasportabilità e praticità di montaggio sul luogo di osservazione,quindi tutti gli elementi costitutivi sono stati ridotti all'essenziale.Prima di tutto è stato realizzato il quadrato di base,le cui misure del lato sono dipendenti dal diametro del tubo ottico(meglio abbondare un pò),sul bordo di questo sono stati eseguiti 6 fori per accogliere le spine in legno che sono state incastrate a pressione nei relativi fori ed incollate 2 per ciascuna fiancata ed altre 2 per il rettangolo di rinforzo in basso.Ogni spina è visibile nell'immagine a fianco colorata in giallo,ovviamente negli angoli non visibili si è ripetuta la procedura di quelli in vista.Sono risultati sufficienti per un forte bloccaggio,appena 4 bulloni (segnati con le lettere A e B nella fiancata di sinistra),i quali fanno presa su 4 boccole in bronzo filettate del tipo in cui fissaggio è garantito da 3 vitine disposte a 120°.Il tipo di boccole filettate che di inseriscono nel foro a vite od a "colpo",sono da evitare assolutamente in quanto,se si avvita il bullone con molta forza,quando occorre svitarlo,facilmente si sviterà la boccola dalla propria sede creando una serie di danneggiamenti poco simpatici ed irritanti.Infine si può notare che non si è sentita la necessità di fissare le fiancate ed il rettangolo di rinforzo al quadrato di base mediante bulloni,in quanto il collegamento è garantito dalla semplice gravità e dall'incastro delle 6 spine.

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