Le Gare di Ballo

Lo Scrutinatore - Il Direttore di Gara - I Giudici di gara

Agosto-Settembre 1999

Nei numeri precedenti della rivista "Ballo in Due" abbiamo potuto renderci conto di come "ballare" non è vero - come pensano i non addetti ai lavori - sia un fatto così facile ed istintivo. Passi, figure, sequenze, virtuosismi fra i due ballerini che compongono la coppia, non si imparano di certo con il solo istinto ma si acquisiscono gradatamente con studio, applicazione costante, mente analitica, esercizio fisico, allenamento quotidiano. Specialmente per chi, fino dal principio, intende prepararsi seriamente allo Sport competitivo, cioè si è avvicinato a questa disciplina sportiva pensando di partecipare alle Gare di Ballo, dovrà farlo con molta serietà se vorrà che il lavoro sia compensato, in seguito, del molto tempo impiegato ad imparare.

Il bravo Maestro di Ballo che deve preparare una coppia per la competizione sportiva, dovrà lavorare su svariati fronti contemporaneamente. Essi, a mio parere, possono essere sintetizzati in sette punti fondamentali:

  1. il "programma di gara" dovrebbe contenere poche figure ben eseguite piuttosto che molte figure danzate in modo mediocre, quindi sequenze semplici ma impeccabili;
  2. nella costruzione della sequenza di gara, il Maestro dovrebbe rispettare le direttive della Federazione che impone "Programmi Obbligatori" relativi alla Categoria di appartenenza della coppia;
  3. le sequenze dovrebbero essere adatte all'età dei componenti la coppia (per esempio dovrebbero essere evitate coreografie particolarmente sensuali costruite per bambini di 8 o 9 anni);
  4. i ballerini che affrontano la pista di gara dovrebbero essere pronti a risolvere, immediatamente problemi derivanti da Musiche troppo lente, troppo veloci o contenenti poliritmie che potrebbero risultare poco chiare, specialmente se la coppia è costituita da "principianti";
  5. la coppia, nel suo programma di gara, dovrebbe essere in possesso di "punti fissi" da cui ricominciare se dovesse verificarsi qualche inconveniente durante l'esecuzione del programma (vuoti di memoria, un'altra coppia che si trova sulla traiettoria tagliando la strada, un piede che scivola, un rallentamento o una accelerazione della Musica, ecc.);
  6. bisognerebbe allenare la "coppia danzante" ad andare sempre avanti, proseguire nell'esecuzione, non fermarsi mai qualunque cosa succeda durante una gara;
  7. infine, lavorare molto sul "controllo dell'emozione" e quindi su un uso intelligente dell'emozione.

Il controllo dell'emozione è forse il fattore più difficile da curare da un punto di vista squisitamente didattico I ragazzi che non sanno ancora fare un uso intelligente delle loro emozioni, potranno cadere nel panico di fronte a fattori di nervosismo eccessivo i quali produrranno la sensazione di non ricordare assolutamente nulla o, la cattiva coscienza di aver lavorato poco alla preparazione, determinerà la mancanza di calma necessaria ad una buona esecuzione. Una volta saranno le gambe che tremano, una volta può capitare che la memoria fallisca, si dimentica la sequenza, bisognerà proseguire e riprendere il "filo del discorso" senza interruzioni, cioè bisognerà cercare di salvare momentaneamente la situazione.

E' anche vero però che l'emozione è fonte di "entusiasmo", di "passione", di "intensità di sentimento". I giovani, in modo particolare, che non sono ancora in grado di governare le loro emozioni, che non hanno ancora il possesso dell'autocontrollo e dell'autoconsapevolezza nel gestire le loro abilità emozionali, dovranno quindi essere sollecitati dal loro Maestro ad autostimarsi, a controllare con nervi saldi e prontezza di spirito e di riflessi la propria emotività, ad automotivarsi persistendo nel perseguire un obiettivo di valore, a fare, in conclusione, un uso intelligente dell'EMOZIONE. E' necessario, direi indispensabile che i ragazzi che dovranno, in un prossimo futuro, partecipare alle gare, siano messi in condizioni di esibirsi periodicamente al fine di studiare e risolvere gradatamente i problemi inerenti l'esecuzione in pubblico.

Chi non ha mai provato l'emozione di una esibizione pubblica, chi non ha mai vissuto questa esperienza, non potrà certo capire a quale sforzo fisico e psichico viene sottoposto colui che deve esibirsi.

Prima regola che il bravo Insegnante dovrebbe osservare è sicuramente quella di non far gareggiare le coppie se la preparazione raggiunta non è ottimale, altrimenti alle prime delusioni i ragazzi - in special modo i giovani - potrebbero scoraggiarsi e smettere di lavorare seriamente. E' anche vero però che "sbagliando si impara" e quindi una qualsiasi esibizione pubblica andata male sarà stata comunque costruttiva al fine della maturazione della coppia danzante che avrà cercato di salvare momentaneamente la situazione senza farsi prendere dal panico. In seguito, cercando di capire il perché dell'inconveniente verificatosi, si studierà il modo di porvi riparo.

Estremamente complesso è il lavoro che compete al Maestro di Ballo il quale - almeno fino a quando non avverrà la tanto auspicata riorganizzazione del settore specialmente per quanto riguarda l'incompatibilità fra le varie qualifiche delineando chiaramente il ruolo di Insegnante Tecnico e di Giudice di Gara - assolve momentaneamente a svariati compiti.

In ogni Gara di Ballo lavorano alacremente dei Professionisti che hanno la grande responsabilità del corretto svolgimento della competizione e della giusta valutazione delle varie prove.

Dobbiamo subito dire che parliamo di correttezza e giustezza delle valutazioni nei limiti delle umane possibilità.

Se fosse tutto così semplice e scontato non sarebbe stata necessaria la nascita di una nuova Scienza della Valutazione detta DOCIMOLOGIA. E' questa una scienza di recente istituzione sviluppatasi soprattutto nei Paesi di lingua Inglese e Francese, cui fanno esplicito riferimento, anche in Italia, le disposizioni ministeriali riguardanti scrutini ed esami. Essa tende a migliorare i sistemi di classificazione e di valutazione delle prove scolastiche.

Le tecniche docimologiche mirano a misurare e classificare il più obiettivamente possibile i risultati di una prova, in base a criteri di misurazione il più possibile uniformi.

Mancando metodi di valutazione uguali per tutti, non siamo in grado di avere GIURIE omogenee al loro interno.

Le decisioni non possono dipendere soltanto dal discernimento dei Professionisti chiamati a giudicare. E' necessario che si indichi e codifichi un criterio uguale per tutti.

L'intrigo di assurdità che periodicamente vengono elargite ai competitori da parte dei vari Giudici per giustificare il loro operato, per sostenere le loro tesi, il fanatismo con cui operano ritenendosi depositari di rivelazioni divine, determinano nel pubblico confusione e sconcerto e, a volte, fischi e disapprovazione rumorosa durante le competizioni.

Tornando ai Professionisti che hanno la responsabilità dell'andamento delle Gare di Ballo, essi sono: Scrutinatore, Direttore di Gara e Giudici di Gara (in numero di 5 - 7 - 9 - ecc).

Lo Scrutinatore controlla le iscrizioni, decide in quante "manches" saranno divise le coppie iscritte, assegna i numeri di Gara, elabora un elenco che consegna al presentatore (Speaker) e distribuisce ad ogni Giudice una lettera che lo contraddistingue (A, B, C, D, ecc).

E' invece il Direttore di Gara che dovrà stabilire come dovranno avvenire le eliminatorie e se effettuare spareggi in caso di parità.

Giunti alle finali, lo Scrutinatore dovrà elaborare (di solito con un computer) tutti i punteggi espressi dai Giudici di Gara con un sistema abbastanza complesso denominato "SISTEMA SKATING".

I Giudici di Gara, così come in tutti i tipi di misurazione di capacità multiformi (esami concorsi, gare, ecc.) dovranno sempre essere in numero dispari al fine di avere una maggioranza relativa in caso di disparità di giudizio.

Consultando l'unico "testo" Italiano riguardante la preparazione all'esercizio di "Scrutinatore" o "Verbalizzatore", ci renderemo subito conto che per quanto riguarda il "Giudice di Gara" tutto è lasciato alla discrezione e capacità di giudizio dei Professionisti chiamati a giudicare la competizione. Se ne deduce che non esistono REGOLE codificate a cui tutti dovranno attenersi nel giudicare, di qui lo scontento e le polemiche relative a questo delicatissimo settore. Come sopra accennato qualunque tipo di "misurazione di capacità" deve essere unificato se si vorranno avere risultati equi, uguali per tutti, irraggiungibili da qualunque attacco critico, in una parola insindacabili.

In altri tipi di concorsi, per livellare il più possibile la valutazione, viene eliminato il voto più alto e il voto più basso, ma per quanto riguarda il ballo tale regola non viene contemplata.

Trattandosi di giudicare una disciplina sportiva sarebbe, a mio parere, molto semplice fissare pochi punti uguali per tutti e, inoltre, sarebbe auspicabile un esame specifico cui sottoporre i Professionisti che intendono svolgere il compito di "Giudice di Gara". I pochi punti da fissare potrebbero essere:

  1. Posizione di Base della "coppia"
  2. Movimenti "a tempo"
  3. Tecnica del Movimento
  4. Coreografia d'obbligo a seconda della classe di appartenenza
  5. Interpretazione personale del Movimento
  6. Talento artistico-musicale
  7. Estetica: presentazione in pista.

Se tutti i Giudici di Gara tenessero conto di questi pochi punti fermi, non si avrebbero risultati semplicemente soggettivi e quindi, i "giudizi finali" (che dovrebbero essere concordati e verbalizzati) farebbero anche capire ai competitori quali sono le loro lacune e su quale parte del "programma" essi dovranno in futuro indirizzare le loro energie.

Altra cosa di fondamentale importanza (peraltro contemplata dalle leggi vigenti "D.L. n. 297 del 16-04-1994"), il "Giudice" che ha suoi alunni in pista, partecipanti alla competizione, dovrebbe denunciarlo con dichiarazione scritta al Direttore di Gara, ed essere sostituito nel momento stesso in cui i suoi allievi partecipano alla competizione.

Tutti quanti operano nel grande mondo del ballo, sperano nella riorganizzazione di tutto il settore, specialmente per quanto riguarda:

  1. CALENDARIO GARE - che dovrebbe essere pubblicato all'inizio della stagione sportiva per dare ai competitori il tempo necessario ad una seria preparazione;
  2. PROGRAMMI - relativi alle varie classi di appartenenza - che dovrebbero essere aggiornati ogni anno all'inizio della stagione sportiva;
  3. Il SISTEMA SKATING andrebbe forse sottoposto ad una severa analisi volta a valutarne le reali potenzialita';
  4. Nelle "FINALI" sarebbe auspicabile la votazione VISIVA e, dovrebbero essere evitate situazioni di evidente non uniformità di giudizio. E' urgente e necessario che al più presto si indichino criteri uguali per tutto il corpo giudicante affinché il Professionista sia stimolato a giudicare sulla base di soli criteri pertinenti alla esecuzione delle varie prove.

Prof.ssa Elena Barbieri

Email: lodidance@tin.it

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