LA DANZA in SINCRONO ovvero le "FORMAZIONI

Lo SHOW DANCE ovvero il CLASSIC ed il SOUTH AMERICAN SHOW DANCE

Giugno-Luglio 1999

Oltre alle Gare di Danze Standard e di Danze Latino-Americane, vengono disputate Gare di "Show Dance" e di "Formazioni".

Per quanto concerne lo Show Dance, una sola coppia si esibisce in un programma della durata di circa tre minuti / tre minuti e mezzo, dove la coppia stessa è completamente libera nella costruzione della coreografìa e che prende il nome di "Classic Show Dance" se riguarda le Danze Standard e "South American Show Dance" se riguarda le Danze Latino-Americane.

Analogamente, più coppie che ballano un "Sincrono" (comunemente 8 coppie) saranno anch'esse completamente libere nella costruzione della coreografìa, ma saranno o Formazioni di Danze Standard o Formazioni di Danze Latino-Americane.

Possiamo paragonare lo Show Dance ad una esecuzione solistica e, una "Formazione" ad un "coro" o ad una "orchestra".

Danzare in Formazione sarà preziosissimo per svariate ragioni: abituerà i ragazzi all'autocontrollo, alla prontezza di riflessi, presenza di spirito e "nervi saldi" qualità tutte indispensabili a tale disciplina. Un errore nell'esecuzione di una Danza in "Sincrono" sarà molto più problematico di un errore nell'esecuzione di una Danza in "coppia" ed essi dovranno quindi proseguire nell'esecuzione, qualunque cosa succeda, e salvare tempestivamente la situazione . Tale disciplina sarà inoltre utilissima per abituare i ragazzi all'assoluto rispetto del ritmo d'assieme.

Così come per uno strumentista è utilissimo suonare in orchestra, la Formazione sarà utilissima per abituare i ragazzi a danzare mantenendo rigorosamente il tempo.

Infatti, nessuna "licenza" è concessa a chi si esibisce insieme ad altri, se da soli ci si può permettere - per esempio - un rallentamento, in Formazione ciò diventerà problematico a meno che non ci sia qualcuno a "dirigere".

La composizione della coreografìa per una Formazione pone molti problemi rispetto ad una "Sequenza"creata per una sola coppia.

La sequenza costruita per una Formazione dovrà privilegiare lo spirito collettivo, dovrà essere omogenea ed ideata in modo tale che risulti evidente la collaborazione fra le coppie e, scambi, spostamenti, cambiamenti di formazione, realizzazione di elementi uguali e diversi - eseguiti perfettamente insieme - non dovranno mai esaltare la singola coppia.

Così come nella musica strumentale ci sono ottimi musicisti che si esibiscono in una orchestra ma che non sarebbero altrettanto buoni "solisti", anche fra i ballerini avremo ottimi esecutori adatti per una Formazione ma non dotati di tutte quelle qualità indispensabili a farne dei buoni "solisti".

Purtroppo, in Italia, questa specialità viene seguita poco o nulla. Le ragioni sono molteplici: per montare una danza in "Formazione", occorre un coreografo - musicista, la scelta delle musiche da coreografare presuppone grande competenza musicale, la "sala prove" dovrebbe essere di grandi dimensioni, le 16 persone dovrebbero lavorare sempre insieme, riguardo gli allenamenti, dovrebbe essere possibile provare la sequenza frammentandola, di qui, la necessità di prove al pianoforte (come avviene quando si prova un "balletto").

Riguardo le Musiche sarebbe consigliabile orientarsi su brani di senso compiuto, cercare di evitare "collage" sempre pericolosi, ed attingere a Musiche strumentali (e non vocali e strumentali) . Tutto ciò al fine di attrarre l'attenzione del pubblico, il più possibile sulla "danza".

Il risultato di tutto quanto suesposto è che le Formazioni che detengono più spesso il titolo mondiale di tale disciplina sono sempre quelle dove esperienze musicali vengono praticate fin dalla "scuola materna", come ad esempio la Germania.

In date diverse tra novembre e dicembre 1998 si sono svolte competizioni riguardanti la Danza in Formazione: IDSF European Cup Formation Latin (Czech Rep.) - IDSF World Formation Latin (Sweden, Gothenburg) - IDSF World Formation Standard (Germany Braunschweig).

Per quanto riguarda lo SHOW DANCE , è anch'esso un tipo di disciplina sportiva che ha pochissimi seguaci in Italia a causa dei problemi musicali che comporta.

In uno Show Dance, una sola coppia danzante dovrà esprimere un momento emotivo - quasi come una piccola storia da raccontare - con i movimenti del corpo attenendosi a regole ben precise:

  1. Ordine di uscita (sorteggiato - la coppia danzerà da uno a cinque balli)
  2. Limite di tempo (massimo 3 minuti con tolleranza del 10%)
  3. Entrata ed uscita dalla pista (15 secondi entrata e 20 uscita senza sollevamento)
  4. Sollevamenti (Lift) - ne sono permessi 2 soli non superiori ai 15 secondi ciascuno)
  5. Cambiamenti di presa rispetto alla normale posizione delle braccia (15 secondi)
  6. Musica (registrata o eseguita da una orchestra)
  7. Abiti e accessori (adatti al tema ma senza alcun accessorio)
  8. Punteggio (2 punteggi: uno per la tecnica e uno per l'abilità artistica)
  9. Giudici (minimo di sette di cui uno rappresentante il Paese organizzatore)

Negli ultimi ottant'anni è sorta una diatriba tra gli addetti ai lavori di Musica e Danza: c'è chi sostiene che la Danza può valorizzare e a volte sublimare la Musica e chi ritiene, al contrario, che la Musica nel suo linguaggio estremamente chiaro ed inconfondibile, ha racchiuso in sé il suo messaggio.

E' comprensibile quindi come, la prima difficoltà che il Maestro di Ballo incontra già nella scelta del brano musicale sul quale impostare uno Show Dance, investe, e una cultura musicale che deve assolutamente possedere e, cosa altrettanto difficile, la capacità di realizzare una coreografia che non corra il pericolo di esprimere qualcosa che non ha alcun punto di contatto con la musica scelta.

Si possono vedere, durante le competizioni relative a questa disciplina, degli Show Dance montati su un tipo di "collage" di brani musicali che lasciano lo spettatore assolutamente sconcertato in quanto il messaggio racchiuso nei vari "pezzi" di musica, ha significati diametralmente opposti, oppure coreografie che esprimono cose completamente diverse da ciò che è racchiuso nel messaggio musicale.

Quindi il primo problema che il Maestro di Ballo si trova a dover risolvere è la scelta del brano che, dovrà essere di senso compiuto (anche per ragioni di ritmica e metrica musicale) non dovrà superare la durata di tre minuti e mezzo circa e dovrà contenere in se stesso un significato chiaro ed inequivocabile.

Soltanto a questo punto il Maestro potrà realizzare - finalmente libero da schemi e programmi vari - in modo totalmente personale e creativo, una coreografia adeguata al brano che ha scelto senza falsare il carattere della composizione musicale.

La Danza - arte del movimento - rappresenta visivamente in modo meraviglioso il messaggio racchiuso in un brano musicale, aggiungendovi l'apporto della personalità, sensibilità, creatività dell'esecutore che lo "ricrea", lo "interpreta" e lo porge al pubblico come su un piatto d'argento. Qualcuno ha detto: "....rendendo visibile l'invisibile".

Ballare significa, in ultima analisi, "interpretare" un pezzo di Musica e, quando si balla il corpo deve "parlare", deve "esprimere" ciò che la Musica ci detta, ci fa "sentire", ci fa provare emotivamente.

La Danza Sportiva si differenzia dal "Balletto" nel senso che possiamo così riassumere: nel Balletto, Musica e Danza sono tutt'uno, nascono insieme in quanto il compositore crea una Musica su una storia di lungo respiro (su un "libretto" come nell'Opera lirica) e la sua "coreografia" e, si danzeranno gli stessi passi, la stessa coreografia, ogni volta che quel Balletto verrà eseguito, come nella Musica Classica dove nulla può essere modificato.

Nella Danza Sportiva, invece, succede - come avviene nella Musica Leggera - che una stessa melodia può essere "orchestrata" e "arrangiata" in svariati modi, può per così dire "vestire abiti diversi" e quindi, sulla stessa Musica, potremo costruire coreografie diverse a seconda di ciò che essa ci suggerisce.

Questo ci consente ampia libertà ma anche il pericolo, come dicevamo, di falsare il carattere originario della composizione. Con la Danza renderemo in qualche modo visibile il messaggio musicale e lo Show Dance in modo particolare, sarà un mezzo meraviglioso per esprimere con tutti noi stessi ciò che la Musica suscita emozionalmente in noi.

Concludendo, il Maestro di Ballo non dovrà mai applicare una Musica ad una coreografia già costruita, ma creare la coreografia sul brano musicale scelto con gesti, passi, sequenze subordinate a quel ritmo e genere musicale, esprimere liberamente, in modo originale e personale quello che il brano gli suggerisce, ed infine, non utilizzare mai Musica tratta dai "balletti" in quanto, come abbiamo detto, essi nascono come un "unicum" di Musica e coreografia e perché essendo una forma di genere classico, non può essere manomessa, inoltre, lo spettatore abituato a vederla in "quel" modo non ne accetterebbe un altro e vedrebbe la cosa molto facilmente, inconsiamente, come una profanazione.

Le competizioni Internazionali, ricordiamo, sono regolamentate dalla "World Dance e Dance Sport Council" (WD e DSC) e dalla International Dance Sport Federation (I.D.S.F.)

Come abbiamo potuto leggere nei numeri precedenti della Rivista mensile "Ballo in Due" le due organizzazioni mondiali W.D. e D.S.C.(Professionisti) e I.D.S.F (Amatori) sono quelle che ratificano ed ufficializzano i risultati delle competizioni internazionali.

Gli Stati membri che fanno parte della W.D.e D.S.C. sono: America (United States), Australia, Austria, Belarus, Belgium, Canada, China, Chinese Taipei, Croatia, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, Francie, Georgia, Germany, Great Britain, Greece, Holland, Hong Kong, Hungary, Iceland, Indonesia, Ireland, Israel, Islanda, Italy, Japan, Korea (South), Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malaysia, Malta, Moldova, New Zealand, Norway, Philippines, Poland, Portugal, Russia, Scotland, Singapore, Slovakia, Slovenia, South Africa, Spain, Sweden, Switzerland, Thailand, Ukraine, Yugoslavia.

Prof.ssa Elena Barbieri

Email: lodidance@tin.it

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