L’INSEGNANTE DI BALLO

Dicembre 1998

Ballare non e' difficile ed e' un’attivita' fisica e mentale che non ha eguali. Nei bambini, particolarmente preziosa per lo sviluppo psico-motorio e negli adulti un esercizio per mantenersi in buona salute (mens sana in corpore sano) e, soprattutto……sempre GIOVANI !

Il segreto per riuscire ad ottenere buoni risultati naturalmente dipende da una grande tenacia, autodisciplina, continuita' didattica, e dall’affidarsi ad un INSEGNANTE valido, direi meglio, ad un "vero Insegnante".

Purtroppo, in Italia, lo Stato e' completamente assente nell’attivita' coreutica della Nazione. Se si escludono l’Accademia Nazionale di Danza ed i Maestri di Danza Sportiva diplomati e riconosciuti dalle Associazioni Professionistiche, quello che rimane sono Maestri di Ballo improvvisati.

La cosa piu' difficile quindi e' la scelta della scuola da frequentare per non essere costretti a dover peregrinare da un "Insegnante" all’altro quando ci si rende conto che lo stesso non e' all’altezza della sua missione.

La Danza e' una delle piu' spontanee ed istintive maniere di fare RITMO, un Insegnante dovra' quindi possedere una profonda conoscenza della ritmica e metrica Musicali e Didattica dell’Insegnamento. Egli sara' molto attento alla impostazione di base della "coppia" affinche' questa non automatizzi difetti che in seguito potrebbero diventare irreversibili.

E’ un errore pensare che per cominciare andra' bene qualunque Insegnante o "aiuto Insegnante".

La serieta', l’onesta', l’etica professionale, guideranno il vero insegnante anche quando la sua opera e' indirizzata a "coppie" che chiedono di imparare qualche passo di Danza perche' invase dalla "febbre del sabato sera"; potrebbero, in seguito, appassionarsi e procedere nell’attivita' sportiva raggiungendo risultati insperati.

Il vero insegnante fara' capire subito alle sue "coppie" l’importanza dell’allenamento quotidiano; spieghera' come Musica e Danza non possono prescindere una dall’altra e spronera' i suoi allievi a rifuggire dal dilettantismo superficiale che ritiene di poter fare a meno di qualsiasi forma di consapevolezza del mondo ritmico-sonoro di sostegno alla Danza.

Le DANZE si dividono in:

DANZE STANDARD (da standardizzazione di alcuni "passi base" che ha reso, fino ad oggi, preminente in tutto il mondo lo stile Inglese) che comprendono: Valzer Inglese, Tango, Slow Foxtrot, Quick Step e Valzer Viennese.

DANZE LATINO-AMERICANE che comprendono: Cha Cha Cha, Samba, Rumba, Paso Doble e Jive.

Queste dieci danze vengono dette oggi "DANZE OLIMPICHE" perche' sono le sole che saranno presenti ai giochi olimpici.

Soltanto per quanto riguarda l’Italia, vengono organizzate particolari "competizioni" di:

LISCIO UNIFICATO che comprende: Mazurka, Polka e Valzer Brillante.

BALLO DA SALA che comprende: Valzer Lento, Tango e Fox-Trot.

Recentemente sono state inserite nel mondo delle competizioni le DANZE CARAIBICHE che comprendono: Mambo, Salsa e Merengue.

Vengono disputati tornei e gare di numerosi altri balli: Danze Jazz, Rock a terra e Rock Acrobatico, Folk Romagnolo, Liscio Piemontese, ecc. ecc.; altri balli stanno tornando in gran voga oggi a causa del "riavvicinamento" dei componenti la coppia e la stanchezza dei ritmi ossessivi ed assordanti della discoteca (vedi, per tutti, il Tango Argentino).

In futuro le GARE riguardanti tutte queste Danze saranno inquadrate sotto la dicitura:

DANZE TRADIZIONALI NAZIONALI e

DANZE INTERNAZIONALI NON OLIMPICHE.

 

Prof.ssa Elena Barbieri

Email: lodidance@tin.it

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