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   1° CIRCOLO DIDATTICO STATALE CASTEL VOLTURNO   

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CASTEL VOLTURNO  (Caserta)

Antica e storica città della Campania, il cui centro storico sorge sulla foce del fiume Volturno, fu fondata secondo alcuni nel 194 a.C. dai Romani, secondo altri dai Capuani.

Dista 30 Km da Napoli ed è raggiungibile attraverso una moderna rete stradale.

Questa cittadina, la cui vocazione naturale è quella turistica, ha un territorio molto esteso fino ad intersecarsi con quello di Giugliano, infatti il suo litorale, che giunge fino a Varcaturo, si estende per 27 km di costa sul Mar Tirreno, una costa caratterizzata da una suggestiva spiaggia bianca e profonda e da una vegetazione spontanea tipica della macchia mediterranea oggi molto rara nella nostra penisola.

Lo sviluppo di questa città ha subito durante il corso della Storia, alti e bassi.

Il suo Fiume protetto dal Castello fu sempre considerato un approdo sicuro per i mercanti che, risalendone il corso con piccole imbarcazioni, giungevano al ponte Casilino dove nel piccolo porticciolo provvedevano allo scambio delle loro mercanzie.

Il Castello fu usato dai romani come deposito militare e punto di avvistamento dagli sbarchi devastatori dei pirati.

Già all'inizio del 300 a.C. i Romani avevano colonizzato questa terra come avvenne per Liternum (attuale Lago Patria) e Pozzuoli, con l'invio di 300 famiglie di contadini che prosperarono l'attività agricola.

La città fiorì favorita anche dalla costruzione della strada Consolare, la Domitiana.

Ma con la caduta dell'Impero Romano, i Saraceni prima e i barbari devastatori poi, cancellarono ogni cosa e solo con l'avvento dei Longobardi si ebbe una ripresa.

E fu proprio in quel periodo che per la prima volta nelle terre cominciò l'allevamento dei bufali importati dai Longobardi.

Con un salto nel tempo arriviamo ai nostri giorni; gli anni sessanta vedono crescere il patrimonio edilizio di Castel Volturno con la realizzazione di migliaia di villette e lo svilupparsi di attività legate al turismo balneare, ma, purtroppo alcuni eventi come il terremoto dell'ottanta, la mancanza e l'attuazione di un piano turistico e paesaggistico e, quindi, l'inevitabile conseguente degrado hanno fortemente rallentato quella vocazione naturale "Il Turismo" forse l'unica fonte per un grande sviluppo economico della città.

 

 

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