DALLA SILICON VALLEY A CAPANNORI: LA MARCIA DI RIFIUTI ZERO

Mentre in Italia la stampa e i “media” tacciono il fenomeno preferendo “magnificare” l’inceneritore di Venezia ( vedi recente articolo “spazzatura” sul “Corriere della Sera” del “cortigiano” Stella) e di Brescia (oscurando lo scandalo del “latte alla diossina”) LE CITTA’ CHE ASSUMONO LA PROSPETTIVA RIFIUTI ZERO AUMENTANO. In particolare è la California a fare la parte del leone. Cosi’ si apprende che non solo la città di FRESNO (circa 500.000 abitanti, la sesta più popolosa città di questo stato che è il più popoloso degli Stati Uniti con 36 milioni di abitanti) ha nello scorso giugno adottato all’unanimità il percorso verso rifiuti zero al 2022 dopo che lo avevano già fatto grandi città come SAN FRANCISCO (dove nel marzo scorso sono state messe al bando le “borse” di plastica), SAN JOSE (capoluogo popolosissimo della “mitica” silicon Valley), OAKLAND, PALO ALTO, SANTA CRUZ E SACRAMENTO. Ma la “notizia” è CHE LA CITTA’ DI LOS ANGELES E’ AL 62% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA (anzi: per dirla all’inglese ha 62% di “diversion” dalla discarica) ANCHE CONSIDERANDO, OLTRE AI RIFIUTI URBANI, I RIFIUTI DELLE AZIENDE E DALLE COSTRUZIONI- DEMOLIZIONI IN EDILIZIA.

Di fronte a questi dati APPAIONO OBIETTIVAMENTE MISERABILI LE DICHIARAZIONI DI COLORO CHE NEGANDO L’EVIDENZA CONTINUANO A DIRE CHE “da noi” LA RACCOLTA DIFFERENZIATA “forse” VA BENE NEI PICCOLI CENTRI MA NON NELLE AREE URBANE. Finchè non apparirà chiaro che il “declino” del nostro Paese passa anche attraverso queste affermazioni (che purtroppo “inquinano” pesantemente la pratica tutt’altro che marginale  della gestione dei rifiuti) l’ Italia affonderà sempre più. Se a Los Angeles si raggiunge il 62% di recupero di materiali, francamente non  riusciamo a capire perché NON SI POSSA GUIDARE NAPOLI FUORI DALLA COSIDETTA (impropriamente) “EMERGENZA CAMPANA”. O MEGLIO SI CAPISCE: E’PROPRIO QUESTA CLASSE POLITICA INSIEME AL CAPITALISMO ASSISTITO DELL’INDUSTRIA SPORCA ITALIANA   (FIAT, GRUPPO FALK, ANSALDO,GRUPPO MARCEGAGLIA) ED ESPRESSIONE DELL’AFFARISMO RAMPANTE NOSTRANO LEGATO ALLE “MULTIUTILITIES”(le ex municipalizzate di Hera, Acea e compagnia) CHE INCORAGGIA LA “DEREGULATION” DEI RIFIUTI ED AUSPICA “MILLE EMERGENZE” COME QUELLE DI NAPOLI PER “METTERE A SEGNO” GLI INCENERITORI TENTANDO COSI DI METTERE IL “BAVAGLIO” ALLE “BUONE PRATICHE” che tuttavia, numerosissime, si vanno diffondendo anche QUI ED ORA da “noi”.  E’ veramente insopportabile che in un Paese che non perde occasione di dimostrare il suo “americanismo”(come nel caso del “decisionismo governativo”in merito al giustamente contestato “raddoppio” della base militare di Vicenza) SI ARRIVI AD IGNORARE CIO’ CHE IN AREE IMPORTANTI DEGLI USA ( Rifiuti Zero non viene perseguito solo in California) STA AVVENENDO. Forse proprio perché anche negli USA la scelta del “percorso verso rifiuti zero” non nasce dall’illuminismo del “ceto politico” ma DA UN VASTISSIMO MOVIMENTO DEI CITTADINI COMUNI ( Grass-Roots) in Italia ignorato anche dai giornali della sinistra più radicale. Un movimento talmente importante ed articolato che ha imposto a molte “Corporations” di “adeguarsi” assumendo anche con profitto la “mission” di Rifiuti Zero. Cosi’ enormi imprese come la Toyota, la Honda, la Wal- Mart, la Xerox che notoriamente non “fanno beneficenza” hanno dichiarato di voler perseguire la strategia la  di “Scarti Zero” per “esibire” cosi’ l’efficienza delle proprie attività. Non è quindi casuale che questo MOVIMENTO DAI FORTI E INNOVATIVI CONNOTATI CULTURALI E SOCIALI (sono decine di migliaia i posti di lavoro ricavati dall’ AFFARE PULITO DEL RICICLAGGIO) cominci a far breccia anche in Europa dove per decenni nella gestione dei rifiuti (e non solo) la pratica inceneritorista della “locomotiva franco-tedesca”ha fatto da unico riferimento (il sistema “integrato”di gestione dei rifiuti).  

 

AMBIENTEFUTURO: LO “SCANDALO CAMPANO”

 

LE PROPOSTE E LE INIZIATIVE DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO PER FAR USCIRE LA CAMPANIA DALLA ATTUALE CATASTROFE ANNUNCIATA:PULIZIA NON POLIZIA!

Quello che sta avvenendo a Napoli è la prova più drammatica del “declino italiano”. Tutti sapevano che sarebbe andata a finire cosi’ ma NESSUNO DEI RESPONSABILI POLITICI REGIONALI E NAZIONALI, DI DESTRA O DI SINISTRA HA MOSSO UN DITO PER EVITARLO. La “gestione commissariale” che dura da 14 anni responsabile di dolosi sperperi di danaro pubblico E’ IL VERO SCANDALO DEL “CASO CAMPANO” più dei maleodoranti cumuli dei rifiuti che sporcano la bella città di Napoli. Essa ha scientemente puntato sui “termovalorizzatori” e sugli inutili e dannosi “impianti CDR”. Il risultato e’ sotto gli occhi di tutti: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E’ STATA CANCELLATA, LE DECISIONI VENGONO ASSUNTE “CONTRO LE POPOLAZIONI” E NONOSTANTE CIO’ NEMMENO UNO STRACCIO DI SOLUZIONE (pur negativa che fosse) E’ STATA REALIZZATA. A “BEFFARDA” E DRAMMATICA PROVA DI QUESTA INAUDITA INCAPACITA’ VI SONO LE MONTAGNE DI ECOBALLE CHE NON E’ NEMMENO POSSIBILE BRUCIARE. LA PRIMA NECESSITA’ E’ QUINDI CHE QUESTA CLASSE POLITICA TRASVERSALE (da Rastrelli a Bassolino) SE NE VADA. IL “GOVERNATORE” BASSOLINO SI DEVE IMMEDIATAMENTE DIMETTERE. LA GESTIONE COMMISSARIALE DEVE SUBITO CESSARE. Occorre partire immediatamente con una seria raccolta differenziata basata su due contenitori: uno per la frazione organica, uno per il “resto”. Ad integrazione devono essere immediatamente realizzati all’interno degli “impianti CDR” delle linee per il compostaggio ed “impianti” per la selezione automatica/manuale delle frazioni riciclabili. Il “residuo” dovrà essere conferito “stabilizzato” in discariche il meno possibile impattanti. Contestualmente dovrà essere approvato un PIANO REGIONALE “STRALCIO” che punti sulle “buone pratiche” della Riduzione, del Riuso, della Raccolta differenziata Porta a Porta e su un sistema di tariffazione incentivante i comportamenti virtuosi dei cittadini e delle Comunità. Per quanto riguarda lo smaltimento dei cumuli di rifiuti attualmente “a cielo aperto” occorre anche prevedere forme di solidarieta” da parte delle altre regioni A PATTO CHE CERTI SIANO GLI IMPEGNI PER FAR DECOLLARE DA SUBITO LE RD. Contestualmente DEVONO essere emanate ORDINANZE SINDACALI motivate da ragioni sanitarie che OLTRE A RENDERE OBBLIGATORIA (anche per i cittadini) LA RD INIBISCANO LA VENDITA (e l’acquisto di imballaggi plastici, se non strettamente necessari. Occorre anche che contestualmente decollino politiche di risanamento di un territorio inquinato da decenni di criminali traffici di rifiuti tossici e che parta un check up sanitario per verificare lo stato di salute delle popolazioni a partire da quelle a maggior rischio diossina. Per l’inceneritore di Acerra occorre attuare almeno UNA MORATORIA per fare piena luce sui perversi legami tra politica e affari (vedi il caso FIBE) che ne hanno caratterizzato la vicenda e per verificare la sua riconversione in “impianto a freddo”.  In questo quadro che richiede PULIZIA (in primo luogo politica) E NON POLIZIA , LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO HA ORGANIZZATO( in collaborazione con i movimenti, i Comitati e le Reti Campane) PER SABATO 19 GENNAIO UN ATTIVO NAZIONALE PROPRIO A NAPOLI ( a partire dal mattino: luogo e dettagli logistici saranno diffusi quanto prima) dove chiamare ATTIVISTI, COMITATI E COMUNITA’ A QUESTO SFORZO STRAORDINARIO. L’incontro servirà anche per illustrare le osservazioni alla bozza di Piano regionale Campano avanzate dalla Rete Nazionale vedi http://ambientefuturo.interfree.it e i contenuti della Delibera “rifiuti zero” recentemente approvata dal Comune di Acerra. Ricordiamo infine che il 3-4 febbraio Paul Connett SARA’ A NAPOLI per rinforzare la lotta di quanti in questi anni, in modo propositivo ma inascoltati, hanno indicato soluzioni possibili e partecipate.

  

IL TOUR ITALIANO PIU’ “ZEPPO” DI PAUL CONNETT

 

Crescono di giorno in giorno gli appuntamenti di Paul Connett che sarà in Italia dal prossimo 16 gennaio al 6 febbraio. Purtroppo Ambiente e Futuro che per conto della Rete Nazionale Rifiuti Zero organizza questi appuntamenti non ha potuto rispondere positivamente a tutte le realtà locali che hanno fatto richiesta per la presenza del professore. Tuttavia, l’impegno è a “prenotare” la “tappa” segnalataci immediatamente in in una prossima occasione. Cosi’ ad oggi sono previsti appuntamenti a ROMA (dove il 16 si terrà una importante manifestazione di fronte alla discarica (e al gassificatore) di Malagrotta, Jesi, Pesaro, Gualdo Cattaneo (PG) il 17, 18, 19. Poi Connett sarà il 21 a BIELLA, il 22 ad AOSTA, il 23 a SETTIMO TORINESE, il 24 (da confermare) a CUNEO, il 25 a MILANO, il 26 a BRESCIA. IL 28, 29, 30,31 sarà a PORDENONE e NEL FRIULI VENEZIA GIULIA, l’1 febbraio sarà a VERONA, il 2 a TARANTO, il 3-4 a NAPOLI. 

 

IL 20 GENNAIO RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO PER FAR PARTIRE LA VERTENZA “RIMBORSI” CONTRO I CIP 6-CERTIFICATI VERDI AGLI INCENERITORI.

 

Come deciso a Ferrara dall’assemblea nazionale il Gruppo di Lavoro aperto a tutti gli interessati si riunirà a Firenze presso il CIRCOLO “IL PROGRESSO” (a partire dalle ore 10) alla presenza dei legali che hanno “istruito” la vertenza per varare i passaggi operativi delle richieste di rimborso da avanzare ad ENEL E GSE relative al “famigerato” 7% della bolletta elettrica sottratto dalle tasche dei cittadini per “regalarlo” ai petrolieri e ai gestori di inceneritori. Il Circolo “il Progresso” si trova in via vittorio Emanuele 135. Per chi viene dalla Stazione di Santa Maria Novella prendere i pulmann8-14-20-28. Per info 3382866215

 

CAMPI BISENZIO : PRIMA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE TECNICA ISTITUITA DAL COMUNE PER “TESTARE” LE ALTERNATIVE ALL’INCENERITORE E LE “BUONE PRATICHE”

La Commissione formata dagli ingegneri Bonari e Lippo, nominati dal Comune e da Banchi, ercolini incaricati dal COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLA PIANA FI-PO-PT ha stilato il programma delle “visite” per “testare” le “buone pratiche” (tra le quali le “buone pratiche impiantistiche” per il trattamento del “residuo”) prevede una visita in Piemonte per prender visione dell’applicazione nei supermercati del “progetto ECOLOGO” (assunto dalla Giunta Regionale e da tre catene di grande distribuzione) e dell’esperienza di rd del Comune di NOVARA. Altre visite sono previste in Veneto presso il Consorzio Priula ( in particolare per l’applicazione virtuosa della tariffa puntuale) e all’impianto di riciclaggio di VEDELAGO. Altre visite sono previste a Bellusco in provincia di Milano dove opera una stazione di Riparazione-Riuso di beni durevoli e se possibile al Comune di Monza che applica in modo efficace la normativa sugli “acquisti verdi”. Naturalmente non mancherà la visita al vicino Comune di Capannori. Per quanto riguarda le “pratiche impiantistiche a freddo” sono stati concordati gli impianti di TUDELA in Navarra (Paesi Baschi) dove opera un impianto dotato del sistema NIR (Near Infrared Recover) per recuperare carte e plastiche oltre che della digestione anaerobica per le frazioni biodegradabili e che “denuncia” un buon tasso di sottrazione del residuo dalla discarica (di tecnologia ROS_ ROCA) e di AMIENS dove fin dal 1985 opera un impianto di digestione anaerobica della VALORGA che è certamente tra le aziende con più esperienza nella progettazione e gestione dei sistemi di trattamento anaerobico. Ad Amiens non esiste alcun inceneritore.

Come inizio appare promettente. Naturalmente questo scenario (peraltro interlocutorio) non sarebbe stato pensabile senza la vittoria politica nel referendum contro l’inceneritore del 2 dicembre scorso.

 

   

CAPANNORI NELLA WEST COAST?

 

Diciamocelo: fa un certo effetto vedere che nell’aggiornato (al luglio 07) elenco delle città che a livello mondiale hanno “dichiarato” l’obiettivo RIFIUTI ZERO AL 2020-22 stilato dalla ZERO WASTE INTERNATIONAL ALLIANCE www.zwia.org FIGURA CAPANNORI, il Comune della piana di Lucca che non solo ha introdotto (dopo aver sconfitto nel ’97 il progetto di un inceneritore) la pratica di un “porta a porta” virtuoso con una resa dell’ 83% di RD ( che verrà ulteriormente esteso proprio a partire da febbraio su altri 15000 utenze e su due Comuni : Porcari ed Altopascio) MA CHE NELLO SCORSO 24 FEBBRAIO HA AVUTO IL CORAGGIO DI INCAMMINARSI VERSO QUESTO “GOAL”(vedi filmato su http://ambientefuturo.interfree.it ). Fa un certo effetto IN POSITIVO perché segnala il carattere “illuminato” di una scelta che non a caso ci accomuna a città dai nomi spesso “mitici” e portatori di INNOVAZIONE . Questo “benefico stupore”  ci ricorda che l’Italia nonostante le lobbies dell’industria sporca NON E’ CERTO IL FANALINO DI CODA NELL’APPLICAZIONE DELLE “BUONE PRATICHE” A LIVELLO INTERNAZIONALE  SIA PER QUANTO RIGUARDA I RISULTATI ELEVATI RAGGIUNTI NELL’ORGANIZZAZIONE DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE E NELLE PREZIOSE PRATICHE DI COMPOSTAGGIO. Tutto questo fornisce ancora più forza e determinazione nell’impegno civile a favore del percorso verso rifiuti zero. Un percorso che ci AVVICINA AL FUTURO AL CONTRARIO DEGLI INCENERITORI CHE CE NE ALLONTANANO.

Allora 10-100-1000 Capannori.

  

 A CAMPI BISENZIO, DOPO LA VITTORIA DEL NO ALL’INCENERITORE IL COMUNE ISTITUISCE COMMISSIONE TECNICA PER VALUTARE LE “BUONE PRATICHE ALTERNATIVE

 

Il Presidente della Provincia di Firenze Renzi e il Presidente della Commissione Ambiente della Regione Toscana Erasmo D’Angelis ricorrendo ad una buona dose di MENZOGNE continuano a strepitare che il risultato popolare che nel referendum del 2 dicembre ha BOCCIATO l’inceneritore non servirà a nulla e che “ci vogliono i termovalorizzatori”. Ma è un FATTO che all’indomani del voto referendario (ricordiamo: voluto dall’attuale sconfitto pro-sindaco Chini) il Consiglio Comunale ha approvato la nomina di una COMMISSIONE TECNICA che avrà il compito, anche con visite sul “campo”, di prendere visione delle “migliori pratiche” non solo riferite all’impiantistica a “freddo” ma anche relative a “buone pratiche”di  Riduzione, di RD e  di tariffazione e di analisi merceologica del residuo . Il Consiglio accogliendo le proposte del COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLA PIANA ha incaricato per questo una Commissione mista formata da BEPPE BANCHI di Medicina Democratica, da ROSSANO ERCOLINI di Ambiente e Futuro e dall’ingegner Lippo, per parte del Comune.

Nessuno si illude ma questo nuovo passaggio se ben giocato darà più forza alle ragioni dell’ALTERNATIVA e alla NECESSITA’ CHE LA REGIONE TOSCANA DIA FINALMENTE CORSO A QUEL FORUM PUBBLICO DA DUE ANNI UFFICIALMENTE ED INUTILMENTE INVOCATO DAI MOVIMENTI .

 

Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi

 

 

 

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BIOBIVERSITA'
I rifiuti, siano essi industriali, urbani o chimici, riducono al biodiversità del pianeta, contaminando aria, acqua e suolo. Il mare è, di certo, il comparto più minacciato dall'aumento di rifiuti nel mondo e dalla percolazione di ceneri provenienti da inceneritori e liquami derivanti dalle discarica. L'80% delle specie marine del mondo è a rischio a causa dell'inquinamento.


AMBIENTI NATURALI
Il traffico di rifiuti, le discariche, gli inceneritori, gli sversamenti, i composti chimici e di sintesi, minacciano gli ambienti più incontaminati del pianeta e le specie più rare. Negli ultimi decenni il ritmo d'estinzione si è fatto pericoloso ed una specie su cinque è attualmente a rischio. Le foreste tropicali sono fra gli ecosistemi più stabili, e dunque più fragili del pianeta.


SICUREZZA GLOBALE
I rifiuti non riciclabili vengono lasciati in eredità ai nostri successori, riducendo la vivibilità e la salubrità della Terra.

Discariche, depositi sotterranei di rifiuti, ceneri e scarti industriali sono ciò che la società moderna sta lasciando alle future generazioni.

Un pesante fardello che potrebbe minacciare seriamente l'esistenza di milioni di persone e centinaia di migliaia di specie animali e vegetali.

Se non faremo nulla per arrestare la produzione di rifiuti, tra qualche anno ci ritroveremo sommersi dalle nefandezze prodotte da quello che noi tutti invochiamo come progresso.

E' ora di dire basta alla distruzione del pianeta.

Agisci tu stesso!

- Aumenta la raccolta differenziata

- Evita di produrre rifiuti

- Acquista prodotti con pochi imballaggi

- Ripara i vecchi beni, invece di acquistarne di nuovi

- Non acquistare prodotti che non possono essere riciclati

- Non acquistare prodotti chimici e tossici

- Invita qualcun'altro a fare lo stesso