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La moria dei fenicotteri nel delta del Po*

Le foto di Emilio Nessi testimoniano la strage di fenicotteri rosa lungo le rive del Po. La causa è il saturnismo, l'avvelenamento da piombo: la caccia uccide due volte

Foto Emilio NessiDecine e decine di fenicotteri rosa morti lungo le rive del Po sasono stati recuperati nei giorni scorsi dalla Forestale nelle acque delle Valli del Delta (valle Pozzatini). Avvisati dai volontari del WWF, gli agenti hanno cominciato a rastrellare l'intera zona a piedi e a bordo di una piccola imbarcazione trovando anche alcuni animali ancora vivi ma malati. Le radiografie hanno evidenziato la presenza nel loro organismo di un altissimo numero di pallini di piombo. Si tratta quindi - hanno confermato i veterinari - di morti per avvelenamento da piombo: il saturnismo. Il WWF pubblica le foto scattate dal fotogiornalista Emilio Nessi.

Insomma, nella zona si caccia, e parecchio, e gli animali quando si cibano ingeriscono anche i pallini dispersi in zona dai cacciatori. Le autopsie sulle prime due carcasse di animali rinvenute avrebbero accertato la presenza di oltre cinquanta pallini: "Sono tanti e siamo preoccupati - spiega il Comandante regionale della Forestale Alberto Colleselli - c'e' un altissimo numero di pallini di piombo che si trova sui fondali dove i fenicotteri vanno alla ricerca di cibo". I volatili sanno filtrare alghe e molluschi. I loro becchi sono fatti per separare dal fango il plancton e i gamberetti di cui si nutrono. Ma non sanno separare il piombo che ingeriscono avvelenandnosi lentamente. 

foto Emilio NessiGrazie ai ricorsi presentati dal WWF, lo scorso 19 novembre nelle principali aree umide delle Province di Pistoia e Grosseto, cioè nel Padule di Fucecchio e nella Laguna di Orbetello, è vietato l’uso per la caccia di munizioni con pallini di piombo. Questo provvedimento fa seguito alla conferma della sospensiva decretata per la Provincia di Firenze e ripristina la norma contenuta nella Delibera Regionale 923/2006, che dettava norme minime di salvaguardia per le Zone di Protezione Speciale (cioè le aree più importanti ai fini della tutela dell’avifauna in Europa). Alcune Amministrazioni Provinciali avevano infatti deliberato per eludere il divieto che discende dall’applicazione di trattati internazionali ratificati dallo Stato italiano.  Fra queste, le Province di Firenze, Pistoia e Grosseto.

I pallini di piombo, oltre a costituire un grave fattore di inquinamento ambientale, nelle zone umide causano ogni anno la morte di centinaia di migliaia di uccelli acquatici che li assumono per ingestione quando si alimentano filtrando il sedimento (il fenomeno del "saturnismo"). Questo grave fenomeno di intossicazione ovviamente non è selettivo e colpisce anche specie protette e minacciate di estinzione. Il piombo può essere sostituito con materiali non tossici, facilmente reperibili sul mercato, come ad esempio l’acciaio. Salvo rare eccezioni, tutti i paesi europei hanno vietato l’uso dei pallini di piombo nelle aree umide; in alcuni paesi il bando del piombo è totale. In attesa delle sentenze definitive, il WWF sottolinea che nel Padule di Fucecchio, negli stagni della Piana Fiorentina e nella Laguna di Orbetello i pallini di piombo sono vietati e contravvenire a questo, lo diciamo a tutti i cacciatori, è reato. Il WWF chiede a tutte le Forze dell’Ordine di adoperarsi per far rispettare questo divieto, di fondamentale importanza per la sopravvivenza delle popolazioni di uccelli selvatici.

Saturnismo: la caccia uccide due volte*
Un dossier del WWF sul fenomeno dell'avvelenamento da piombo: migliaia di tonnellate di pallini sparsi ogni anno in Italia

Mezzo milione di anatre muoiono ogni anno in Europa per inquinamento da piombo. Il piombo dei pallini da caccia, sparati nei nostri campi e nelle nostre paludi, disciogliendosi poco nell’ambiente, è capace di determinare gravissime intossicazioni di molte specie di uccelli. Molti uccelli infatti, per agevolare la triturazione del cibo ingoiano sassolini che rimangono poi nel loro stomaco. Nelle zone con alta densità di pallini di piombo, questi vengono ingoiati. Una volta depositatisi nel loro stomaco, vengono erosi dai succhi gastrici. Il piombo passa nel sangue in gran quantità determinando gravissimi effetti tossici. Basta la presenza di 10 pallini nello stomaco per portare un uccello acquatico a morte in pochi giorni per intossicazione acuta. Numeri inferiori di pallini determinano una intossicazione cronica che può portare ugualmente, anche se più lentamente (2-3 settimane), a morte oppure può debilitare l’animale rendendolo incapace di procacciarsi il cibo e di difendersi dai predatori.

E’ stato calcolato che ogni anno più di 18.000 tonnellate di piombo sotto forma di pallini da caccia vengono disseminate sul terreno in Europa. Di queste, oltre 4.000 sono le tonnellate di piombo sparate nelle zone umide. Nella sola Toscana, nell’anno 2001, si calcola siano stati depositati nelle sole zone umide, qualcosa come 12 tonnellate, pari ad oltre 94 milioni di pallini. Le specie maggiormente interessate dai danni dell’inquinamento da piombo sono anatre e oche. Il fenomeno del saturnismo è stato però riscontrato anche in molte altre specie fra cui i rapaci, i limicoli e i fenicotteri. Alcuni studi hanno evidenziato come in media in Europa dal 6 al 20% delle anatre (a seconda della specie) risultano portatrici di pallini nello stomaco, con una mortalità pari a percentuali comprese (a seconda degli studiosi) dal 2 al 5 %della popolazione autunnale, superiore al mezzo milione di anatre all’anno. Nei soli Stati Uniti è stato calcolato che, prima della proibizione totale dell’uso del piombo nell’attività venatoria, morivano di avvelenamento da piombo da 1 a 3,5 milioni di anatre all’anno.

Di fronte all’evidenziarsi sempre più chiaro dell’entità del problema, nell’ultimo decennio numerosi Paesi hanno preso provvedimenti contro l’uso del piombo nella caccia, vietandone totalmente l’utilizzo (Canada, Danimarca, Stati Uniti, Svizzera), o limitandone l’uso (Malesia, Russia, Gran Bretagna, Ghana). La tecnologia raggiunta ha consentito di mettere sul mercato, a prezzi competitivi, cartucce a carica alternativa (in particolare di acciaio) efficienti quanto o più di molte delle cartucce a pallini di piombo in commercio. Nei Paesi dove vi è stato un ritiro graduale del piombo, ad esempio a favore dell’acciaio, si è assistito ad un rapido adattamento al nuovo materiale senza ripercussioni sull’attività venatoria.  Le proposte del WWF sono la sostituzione dei pallini di piombo con materiali non tossici, informazione ed incentivi economici ai cacciatori per alleviare i costi relativi alla sostituzione delle cartucce, bonifica dei siti maggiormente contaminati.

* fonte: www.wwf.it