La cena



Sono qui, al ristorante, seduta con te, o meglio, con Voi: marito e amante…… Che situazione strana, creatasi per gioco, ma che adesso adoro: tu alla mia destra, lui di fronte a me…… Mentre sorrido a lui, tocco il tuo ginocchio . E i sensi aumentano le percezioni, le voglie si espandono e la mia fantasia vola: noi due sul nostro letto, la nostra alcova nel verde, dove per la prima volta ci siamo amati, conosciuti e compenetrati. Ricordo tutto, come se fosse ieri, ogni minuto passato assieme è nella mia mente. Sorrido beata e mio marito ricambia, come se sorridessi a lui……. Se solo capisse, intuisse, vedesse che i miei occhi faticano a non guardarti, a non cercarti, che le mie parole non sono per lui, ma per te……. Sento che le tua mani mi sfiorano, che i tuoi occhi mi spogliano, come fanno ogni volta che siamo insieme, che la tua mente ripercorre le mie curve, le mie insenature, arriva alle mie labbra e le bacia…… Il fuoco divampa dentro di me: mi allontano per andare al bagno, non ce la faccio più….. devo sentire il tuo odore, baciare la tua pelle, e così facendo vi lascio soli, a parlare non so di cosa, ma per me è un attimo di pace in cui godere dei miei sensi, anche se tu non ci sei….. Mi tocco, non resisto…….. devo ripercorrere mentalmente quello che mi fai quando siamo insieme quando il silenzio è rotto solo dalle nostre voci, quando ci inondiamo di baci, carezze, parole a fior di labbra e voglie espresse e non più trattenute….. Non voglio, non devo…… ma la voglia è più forte, il desiderio di sentirmi toccata pervade ogni mia cellula. Le mie mani sfiorano il seno, il clitoride e i nervi reagiscono, scariche di piacere mentre ti penso, mentre sento le tue mani e non le mie……. Basta. Non posso restare in bagno un’eternità, devo pensare che ti ho lasciato solo con lui…. Rientro in sala e lui si alza per aiutarmi a sedere, ti fisso negli occhi, vorrei che tu capissi la mia voglia…… Mio marito si alza e chiede il permesso per recarsi al bagno….. Le nostre mani si toccano, ti bacio incurante della presenza dei camerieri, del padrone del locale che mi conosce, del mondo…… Ho bisogno del gusto delle tua labbra, della tua lingua che gioca con la mia, di sentirmi toccare da te….. Ti desidero come non ho mai desiderato nessun altro, come si desidera l’acqua dopo una lunga camminata, come si desidera una persona che ti è entrata nel cuore, che ha scavato radici profonde, insondabili, che riempiono ogni mio pensiero, ogni mio gesto. Mio marito rientra in sala: giusto il tempo per un bacio, ma almeno ho toccato le tue labbra e mi sento in paradiso…….