La gita al fiume



Come ogni domenica d'estate, non potendo permetterci un soggiorno marino,

ci rechiamo al fiume a pochi chilometri da casa nostra.

Abbiamo preparato il cibo e le bevande, abbiamo fatto la spesa insieme nel pomeriggio di ieri e, adesso, seduti nella tua auto, ci rechiamo a quell'insenatura del fiume,

quella che abbiamo scoperto l'anno scorso. L'abbiamo trovato per caso:

scendendo verso il fiume lungo la strada maestra, ci accorgemmo di un viottolo sterrato e provammo ad addentraci, senza sapere cosa ci aspettasse.

Scoprimmo che portava ad una curva del fiume, uno scorcio molto bello di montagna e una pozza d'acqua limpida e profonda, come piace a me adoratrice dell'acqua.

Decidemmo che saremmo sempre andati nel nostro piccolo angolo di paradiso,

che non avremmo mai parlato a nessuno della nostra scoperta:

pensavamo di aver trovato un luogo sconosciuto al resto del genere umano.

Come sempre, tu metti l'acqua nella corrente perché si mantenga fresca,

ed io preparo lo spazio per chinarci al sole, su quello spicchio di sabbia che stranamente si trova in quell'angolo incontaminato di fiume di montagna.

Ci spalmiamo la crema a fattore di protezione elevato, non voglio scottarmi,

e ci sdraiamo con la radio accesa, ma a basso volume per non disturbare la natura.

Trascorre così, lenta, la giornata......

Ad un certo punto mi chiedi di aiutarti, devi prendere qualcosa nel baule della macchina:

francamente non ricordo di aver messo nulla in auto che non sia già stato scaricato,

ma ti seguo.......

Mi chiedi di chinarmi a prendere un oggetto e, mentre mi chino,

mi afferri per i fianchi, bloccandomi con un braccio e impedendomi di scappare,

premendo il tuo ventre contro i miei glutei.......Il tuo membro è già teso,

la voglia è già prepotente nei tuoi occhi......sento che mi guardi la schiena,

che stai aspettando il momento per colpire.....Sposti delicatamente gli slip del costume e inizi a toccarmi, con le dita della tua mano destra, entri dentro di me,

mi frughi per farmi bagnare e prepararmi ad essere penetrata,

senza chiedere il permesso, senza aspettare che io possa reagire.

Con l'altra mano mi tieni bloccata alla macchina: mentalmente penso che dalla strada potrebbero vederci, mi eccito ancor di più e inizio a chiederti di prendermi,

di penetrarmi e di farmi godere, lì, in piedi, sotto gli occhi dei passanti.

La tua mano continua a frugarmi: sento che monta la tensione, che il nostro respiro aumenta di ritmo, che le tue dita sono bagnate dei miei umori......

prendimi........ ora......

Mi penetri con decisione, mi scappa un grido di piacere.....

e ti chiamo per nome. Lentamente inizi a muoverti dentro di me, anche se ti chiedo di accelerare il ritmo: tu lentamente continui al tuo ritmo, mentre con le mani ti aggrappi ai miei seni....Sì....... continua, ora..........mi piace godere in questo modo, inaspettato e deciso........ e mi piace essere presa da te........

......sempre.........

e sento che anche tu stai godendo, e questo mi rende ancor più felice.......

......godi di me e con me.......