Occasioni

 


Che fortuna lavorare con quasi tutti uomini!!!
La mia scelta è caduta su un mio collega, perché
volevo mettere alla prova tutti i suoi
racconti. Durante una cena di lavoro lo stuzzico, mi
presento con una scollatura profonda e una gonna corta
con stivali. Mi diverto a guardarlo mentre cerca di non
farsi notare nel guardare e immaginare il mio seno
prorompente e i miei fianchi ben torniti. Con il
susseguirsi delle portate l'eccitazione cresce e lui
diventa sempre più sfrontato, ormai mi guarda quasi
continuamente e capisco che è arrivato il momento di
agire. Mi alzo per andare in bagno e maliziosamente gli
sorrido mentre mi alzo. Lui non esita e dopo pochi
minuti mi raggiunge ma io non mi lascio nemmeno
sfiorare ed esco immediatamente lasciandolo li come uno
stoccafisso con la patta evidentemente gonfia di
desiderio. Quando torna al tavolo inizio a stuzzicarlo e
con il piede riesco a sentire la sua erezione: il
desiderio aumenta fino a un livello quasi
insopportabile. Lui inizia quasi a trattarmi male .
Siamo in macchina con altri colleghi, ma la cosa non ci
frena, anzi aumenta la nostra voglia di toccarci con il
rischio di essere scoperti.
Il viaggio per fortuna è
lungo, mi fingo addormentata e mi sdraio dietro di lui
mentre lui finge di parlare con il presidente che sta
guidando e l'amministratore delegato che sta parlando
delle sue mirabolanti avventure comerciali. Sui sedili
posteriori la sua mano inizia ad accarezzarmi il
ginocchio, sempre più su, non trovando ostacoli fino ad
insinuarsi sotto il mio piccolo slip, lo sento sospirare
nello scoprire la mia eccitazione e non riesco a tenere
a freno le mie mani, voglio toccarlo!! Infilo la mano
sotto il maglione e lentamente gli slaccio i pantaloni e
scopro che non ha le mutande. Finalmente riesco a
sentire la sua virilità e inizio a toccarlo, ma non è
abbastanza , riesco a farlo girare da una parte finchè
finalmente eccolo lì, vicino alle mie labbra. la
velocità delle mia lingua e della mia bocca è come
quella della sua mano che sta andando alla scoperta
della mia intimità. Sento le sue dita fredde e dure che
mi rovistano da dietro fino a raggiungere il lago che ho
tra le gambe.
Non si ferma, bagna bene due dita e senza
esitazione me le spinge nel culetto allargando il
buchetto senza pietà: è il massimo, non ce la faccio più
dissimulo un lamento con un colpo di tosse e spero di
arrivare velocemente a casa. Finalmente arriviamo a casa, non dobbiamo neanche parlare,
salgo a casa sua e
nel giro di poco raggiungiamo un orgasmo violento che
aumenta la nostra voglia, preludio di una notte di
passione....