Scimpanzé     

Pan troglodytes

 

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Soggetti osservati  

Pippo : arrivato il 15 febbraio 1982, è il maschio dominante del gruppo e vive da circa 23 anni con Susy, l’unico membro del gruppo con cui pratica grooming.

Susy : arrivata il 10 agosto 1981, è la femmina dominante del gruppo,viene rispettata e riesce ad avere buoni rapporti con gli altri soggetti.

Bingo : maschio, arrivato il 26 luglio 1995 dopo essere stato sequestrato a Pescara in un night club nel quale si esibiva. E’ socievole soprattutto con Edy anche se è molto attaccato a Susy e pratica grooming con entrambe.

Edy : femmina, arrivata il 13 febbraio del 1995 dopo essere stata sequestrata dal Corpo Forestale dello Stato ad un circo di Messina che la deteneva illegalmente. E’ particolarmente legata a Bingo e Susy con i quali pratica grooming.

 

Modalità dell’osservazione

Le osservazioni si sono svolte per 4 giorni in tutto, 15 e20 giugno, 4 e 6 settembre.

La specie è stata osservata tra le 10:30 e le 17:00; quindi nelle ore più calde della giornata, la temperatura infatti era di circa 30°-35°C.

Le osservazioni sono durate in media  5 ore e mezza al giorno, intervallate ogni ora da circa 30 minuti di pausa.

 

Descrizione dell’ambiente di osservazione

Gli animali osservati si trovano in uno spazioso recinto di circa 1500 mq. L’area è circolare ricoperta solo in parte di terreno erboso proprio per abituare gradualmente gli animali al cambiamento di ambiente. Nello spazio è stata ricreata una piccola cascata di acqua corrente e una pozza d’acqua, solamente a scopo ornamentale. In tutta l’area sono presenti tronchi, corde, alberi ed altri oggetti (per esempio botti) finalizzati a intrattenere e stimolare gli animali al gioco e che hanno influito in maniera positiva sul  loro benessere. Ogni anno “l’arredamento” della gabbia viene cambiato per evitare la monotonia dell’ambiente. Inoltre è presente un rifugio coperto interno dove gli animali ricevono il cibo e passano la notte.

 

Morfologia

Abbiamo osservato che tutto il corpo, se si fa eccezione del muso, dei palmi delle mani, della pianta dei piedi e delle callosità ischiatiche, è coperto di pelame nero abbastanza folto,più lungo nella regione del dorso e sulle braccia, ma sia nei soggetti più anziani (sia in alcune sottospecie) tende al grigio scuro, specialmente sulla schiena, sulle braccia e sulle gambe. La pelle invece è generalmente di colore nero nelle parti glabre compresi i genitali (tranne nelle femmine durante il periodo dell’estro,durante il quale i genitali assumono la tipica colorazione rosa). Si è osservato che lo scimpanzè maschio quando è eretto sulle zampe posteriori misura al massimo 1,50 cm, la femmina invece arriva appena a 1,20 cm ; il maschio generalmente pesa intorno ai 40-60 kg, mentre la femmina intorno ai 32-47 kg. La testa è grande e rotondeggiante, con fronte bassa, le arcate sopraccigliari sono molto sporgenti, il muso è corto ,schiacciato e privo di vibrisse, il naso ha narici larghe e vicine fra loro; gli occhi sono piccoli,scuri, alloggiati in orbite profonde e posti in posizione frontale, vicini fra loro, in modo da permettere la visione stereoscopica; la bocca è ampia e la dentatura è molto forte, il labbro superiore e quello inferiore sono sottili. Molto sviluppate e grandi sono le orecchie. La lunghezza complessiva degli arti anteriori supera leggermente quella dei posteriori, le mani sono lunghe e strette, con dita poco più lunghe del palmo, eccetto il pollice, che è debole, breve ed opponibile, inoltre le mani sono abili nella presa di precisione; i piedi hanno alluci robusti, lunghi e molto divaricabili; le unghie sono larghe e piatte, poiché hanno la funzione di proteggere i cuscinetti sensitivi posti alle estremità delle dita. Non vi è presenza di coda.

 

Postura e locomozione

Si è potuto osservare che lo Scimpanzè adotta la locomozione detta “andatura quadrupede sulle nocche delle mani” , poggiando totalmente la pianta dei piedi e le nocche delle mani a terra; questo tipo di locomozione è utilizzata solamente per spostamenti a terra. Per muoversi sugli alberi o sulle corde invece, utilizzano prevalentemente la brachiazione che consiste nel dondolarsi sui rami o sulle corde usando esclusivamente le braccia tenendosi con le mani; a volte invece “camminano” sulle corde tenendosi con una o due mani, quando ne usano una sola (solitamente si tengono con la destra o la sinistra a seconda della direzione, ad esempio con la mano destra se vanno verso destra e viceversa) tengono la mano libera alzata sopra la testa. In alcuni casi, per giocare, si dondolano tenendosi con le dita di entrambi i piedi e una o due mani; altre volte invece si calano dall’alto con una corda scivolando con le mani. Per arrampicarsi in alto e per scendere usano tutti e quattro gli arti reggendosi sia con le dita delle mani, sia con quelle dei piedi. Si è visto che durante la maggior parte del tempo,  però, assumono la postura tipica del riposo : il tronco del corpo è in posizione quasi verticale rispetto al terreno, seduti o accovacciati con le piante dei piedi  e le natiche completamente appoggiate a terra, le gambe sono piegate verso il busto che è leggermente inclinato in avanti, le spalle sono strette attorno al collo. Una postura abbastanza simile viene assunta dagli scimpanzè per urinare e defecare, solitamente da un tronco o comunque da un luogo rialzato. Quando dormono si sdraiano su un lato o più raramente sulla schiena, ma sempre in un punto abbastanza alto, sugli alberi o su una piattaforma rialzata; solitamente tengono una mano stretta attorno a un ramo per sentirsi più sicuri.

 

Alimentazione

Abbiamo avuto modo di parlare con gli operatori del Bioparco di Roma, i quali ci hanno spiegato che gli scimpanzè del Bioparco hanno un’alimentazione molto varia, composta principalmente da vegetali, come pomodori, carote, lattuga, sedano, patate, radicchio ed altri tipi di insalata, frutta varia,come banane e uva passa; a volte mangiano piccoli animali che riescono a catturare. La loro dieta è divisa in quattro pasti al giorno : di prima mattina mangiano frutta, latte ( in tutto 2 litri al giorno), tè, orzo che bevono direttamente dal bicchiere; verso le 12:00 mangiano circa 15 Kg di verdura cruda mista; alle 14:30 i guardiani danno loro delle sezioni di canne di bambù precedentemente riempite di frullato di banana, uva passa e pane, difficili da mangiare, ma che servono a stimolare gli animali all’inventiva (le femmine riescono meglio dei maschi in questa attività,arrivando ad utilizzare perfino un bastoncino per estrarre il cibo dalla canna, mentre i maschi tentano di prendere il cibo rompendo con i denti e con le mani il bambù); la sera mangiano frutta e latte. Gli scimpanzè mangiano seduti, utilizzando solitamente solo una mano, quasi sempre su un tronco o comunque quasi mai a terra. Gli operatori passano il cibo agli animali dalle gabbie interne, chiamandoli per nome, Pippo deve essere sempre il primo poiché è il maschio α (alfa) .

Molto spesso Edy, la femmina più giovane del gruppo, riesce a catturare piccoli animali che accidentalmente entrano nel recinto, ad esempio è stato osservato l’agguato fatto ad un gabbiano: Edy riesce a catturarlo, tenendolo fermo a terra con entrambe le mani, lasciandolo andare e riprendendolo di volta in volta; quando, privo di forze, il gabbiano smette di dimenarsi, la femmina inizia a morderlo, sbattendolo a terra, poi lo porta su un tronco; continua a giocarci spostandolo, lo muove tenendolo per il collo con due dita, gli strappa le piume e “sistema” le zampe. A questo punto Edy, stanca di giocare butta il gabbiano, ormai morto, giù dall’albero; dopodichè si leva le piume dal torace e  si  siede accanto a Bingo, il maschio più giovane. In seguito, vedendo un guardiano, Edy gli porta il corpo del gabbiano, forse come dono.

C’è da dire però che la femmina non ha mangiato il gabbiano, ma è comunque un segnale positivo che l’istinto di caccia sia presente in un animale nato e cresciuto in cattività.

 

Struttura sociale, comunicazione e comportamento

Abbiamo osservato che gli scimpanzè vivono in gruppi sociali che vengono solitamente chiamati comunità; all’interno della comunità (o unità) vige una gerarchia maschile, con un maschio dominante detto maschio alfa. Nella comunità del Bioparco di Roma il maschio dominante è Pippo. Anche le femmine hanno una loro gerarchia, seppure un po’ più confusa, tant’è che Susy, la femmina più anziana del gruppo, ha una grande influenza sugli altri esemplari. Gli scimpanzè utilizzano molto il contatto con gli altri individui del gruppo al fine di mantenere buoni rapporti fra di loro; tra i tanti tipi di contatto il grooming è uno dei più noti e il più riscontrabile. Questa attività non è un vero e proprio “spulciamento” ma probabilmente il più importante comportamento sociale che serve a mantenere o migliorare le amicizie nella comunità. Gli scimpanzè maschi proclamano il proprio dominio sul territorio con spettacolari esibizioni durante le quali si lanciano per terra e si alzano in piedi battendo le mani e i piedi contro il vetro del recinto, lanciando urla e correndo su e giù dagli alberi, per poi sedersi attaccati al vetro dando le spalle ai visitatori.

 

Capacità mentali e creatività

Negli esemplari di scimpanzè del Bioparco sono state osservate grandi doti intellettive e capacità cognitive.

Gli operatori si sono accorti, ad esempio, di come gli animali scelgano i visi della gente, di come sia presente il concetto di simpatia e di antipatia anche verso i visitatori e di come vengano più apprezzati alcuni operatori rispetto ad altri a seconda della preferenza di ciascun esemplare. La particolarità degli scimpanzè è dovuta anche alla loro incredibile manualità e alla loro capacità di ricollegare un oggetto all'uso che se ne può fare; si è visto ad esempio come questi esemplari possano pitturare: scegliendo accuratamente i colori che più amano riescono ad impugnare un pennello e a scarabocchiare su un foglio. Caratteristica è anche la capacità imitativa: Susy, la femmina più grande del gruppo, spesso va alla ricerca degli stivali degli operatori per indossarli e poter camminare come l'uomo. 

 

A cura di Giulia Mei e Francesca Pugliese

Fotografie di Leonardo Ancillotto

 

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