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LE AMBIZIONI E LE SPERANZE

di Fabio Giorgi

FIGLIA/O:  Da grande voglio fare il dottore

GENITORE: Bene! Sono fiero di te.

…Quante volte abbiamo sentito questo genere di discorso…, molte, molte volte.

Come non essere d’ accordo?

Tutti noi genitori vorremmo che nostro figlio/a facesse quello che desidera;   vicino a quello che noi vorremmo che facesse.

Ma quando un figlio/a ti dice “voglio fare la ballerina/o”  lì per lì ha un principio di svenimento, non per il lavoro in sè stesso,  ma per l’incertezza della stessa professione.

Posso dire ciò che penso …… e’ vero….!

Posso dire ciò che sento…….. vivi questa esperienza solo  per passione e serenita’ altrimenti … buona  la prima …..!

Chi vuole raggiungere il risultato come punto di arrivo, non arriva mai… chi balla, chi canta, chi recita non deve arrivare mai,  perche’ come in tutte le corse quando arrivi, hai finito, e per noi artisti “il traguardo è il percorso  non la meta”.

Leggendo questo articolo si puo’ pensare che noi viviamo di fantasia e la fantasia non e’ uno stipendio a fine mese….ed e’ vero…ma io sto parlando ora, a tutti voi  “artisti”,  e non a chi  (spero) ci battera’ le mani.

Purtroppo, anche se ci stiamo adeguando, in Italia il lavoro e’ ben poco e quello che c’e’ e’ un po’ monopolizzato, ma questo esiste in tutto il mondo del lavoro se pero’ sei un bravo ballerino/a,  cantante, attrice o attore, non perdere la speranza qualcuno si accorgera’ di te.

Ho detto se sei un ballerino, cantante, attore! Perchè?

Nelle audizioni, dove io sono il coreografo, spesso mi sento dire :  “io ho uno stile…..jazz , funky , lyrical, classico o hip-hop” ancora  “io non sono una cantante, ballo soltanto! ”

“Io non so recitare, io ballo ma posso provare! ”.

Ma se voi avete deciso di fare questo lavoro dovreste sapere che la parola artista vuole dire “chi e’ attivo nel campo dell’arte in tutte le sue forme”. Pertanto non si può studiare uno stile  e non conoscere tutte le altre “lingue” che la danza ha… che si tratti di uno stile di recitazione o canto .

Se voi ci fate caso noi in Italia non abbiamo un cantante che sappia anche ballare. (vedi nel mondo… m.jackson, janet jackson, b.spears, madonna etc),  questa è per  secondo me  limitazione artistica.

La domanda legittima da parte di qualcuno potrebbe essere : “Ma ci vogliono un sacco di soldi per studiare queste cose”

La risposta…?:

“Ma per diventare medico, avvocato etc. non si investe altrettanto? (universita’-libri–master-)”.

E’ sottinteso che la risposta e’ diretta solo a chi studia per diventare un artista professionista, che  secondo me, si diventa professionisti  quando sono gli altri a riconoscerlo e non perche’ hai un attestato che ti dice “Sei un professionista”.

A voi che volete imparare il linguaggio dell’arte studiate con tutti gli insegnanti, studiatela in tutti i suoi linguaggi…… tutto questo per non farvi trovare impreparati quando:

“ SARA’ IL VOSTRO MOMENTO ”

autore: Fabio Giorgi dir art  "Solo Arte" a Roma

www.soloarteweb.com     solo.arte@libero.it

Marzo 2005


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