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INTERVISTA DI LORIS ARNABOLDI
10 DOMANDE A.... RAMONA ZUNDURE

Nata a Riga (Lettonia) comincia a ballare da piccolissima e viene ammessa all'Opera Nazionale di Riga, sotto l'insegnamento di prestigiosi maestri russi, si diploma a pieni voti. A 19 anni è prima ballerina dell'Opera di Stato di Riga, interpretando  ruoli da solista nel repertorio di balletti classici. Etoile del Rigas Ballet, prende parte con grande successo a varie tournée nei Paesi dell'Est Europeo ed in Germania.
Si trasferisce in Italia dal 1995, alterna l'esibizione sul Palcoscenico all'insegnamento della danza classica sia a Milano che a Como, dirige la scuola di danza "FIT STUDIO"  a Maslianico (Como).

1- Quando hai iniziato a danzare
Fin da piccolissima mostravo predisposizione alla danza ed ho inziato
a danzare ed a prendere lezioni all'età di 5 anni

2- Perchè hai scelto la danza e non uno sport come ad esempio il volley od il basket? Quali differenze pensi ci siano, tra la danza e questi sport?
Come ti ho detto, sentivo come una "vocazione", sin da piccolissima
volevo solo imparare a danzare. A differenza dello sport, in cui contano le doti fisiche, le capacità tecniche e vi è il confronto con l'avversario, nella danza, bisogna saper coniugare grandi doti fisico-atletiche con difficili esecuzioni tecniche, per poter interpretare diversi ruoli e suscitare nel pubblico grandi emozioni.
Il ballerino deve essere un atleta e un attore, il pubblico è il tuo giudice supremo.

3-Hai frequentato delle scuole di danza  nel tuo Paese, chi è stato il tuo Maestro ?
Dopo aver frequentato dai 5 agli 8 anni una scuola privata, sono stata ammessa alla Scuola di Danza dell'Opera Nazionale di Riga e, come per la Scuola della Scala, ho seguito tutto il Corso per diventare Professionista, sino al conseguimento, a 18 anni, del Diploma. Ho avuto diversi Maestri, fra i quali grandi ballerini e coreografi russi del Teatro di Kirov.

4-E' stata dura arrivare ad essere la prima ballerina all'Opera di Riga, quali sacrifici hai dovuto sostenere ?
Dopo aver conseguito il Diploma ed essere entrata nel corpo di ballo dell'Opera di Riga, sono stata scelta per interpretare ruoli da protagonista, forse per la mia tecnica e la mia capacita' interpretativa. Da quel momento ho dovuto studiare molto di più delle mie compagne del corpo di ballo, allenarmi più intensamente, rinunciare a tante cose della vita privata. Le soddisfazioni sono state tantissime e mi hanno ripagato di tutti i sacrifici fatti.

5-Raccontaci le tue più belle esperienze di ballo in Italia ed all'estero
Non ho particolari ricordi, perchè ogni volta che vai in scena, l'emozione è sempre grandissima e il rispetto per il pubblico è sempre al massimo livello. Ho fatto tante tournée in Russia e in vari Paesi Europei, adesso ballo da diversi anni in Italia ed in ogni posto ho sempre trovato calore ed apprezzamento.

6-Quali sono i balletti che piu' interpreti con piacere?
Sembrera' strano, ma i due balletti che preferisco sono il Don Chisciotte e Giselle. Sembra strano  perche' sono  due opere agli antipodi, il Don Chisciotte molto caldo, latino, l'altro, Giselle, romantico, crepuscolare, ma in entrambi, riesco ad entrare profondamente nel personaggio.

7-Chi è il ballerino, con cui hai danzato, col quale hai avuto maggior affiatamento ?
In Russia, con diversi partners, uno in particolare, mi ricordo di ARNIS MICHAILOV, bravissimo; con lui ho ballato moltissime opere. In Italia, ho trovato un ottimo feeling con ALESSANDRO GRILLO, primo ballerino della Scala.

8-Sappiamo che attualmente, oltre a danzare, insegni e dirigi una scuola di danza a Como. Cosa cerchi di insegnare alle tue allieve? Ti danno soddisfazione ?
L'insegnamento è una tappa importante della mia vita, Cerco di dare alle mie allieve, oltre alle nozioni tecniche, una visione più ampia della danza, vista come scuola di vita e di confronto, innanzitutto con se' stessi. Cerco di far capire loro che non si è mai finito di studiare, che si deve sempre ricercare il meglio che ognuno ha dentro di se'. Da loro ho molte soddisfazioni, sia nella danza, che dal lato umano, sento molto il loro affetto che mi dimostrano in tanti modi. 

9- Cosa vuoi augurare alle tue giovani allieve ?
Auguro di vero cuore a tutte le mie allieve, innanzitutto di avere una vita serena e, se vorranno fare le danzatrici, di raccogliere sempre tanti calorosi applausi dal pubblico. E' la soddisfazione più grande, per un artista.

10- Quali progetti per il futuro ?
Sto lavorando ad un progetto che mi sta a cuore: insieme con Alessandro Grillo, sto preparando una versione del Bolero di Ravel, con la coreografia del Maestro Carlos Palacios.
Debutteremo con questo spettacolo il 13 Febbraio 2004 al Teatro Nuovo di Como. Ci tengo molto a questo lavoro che mi impegna tantissimo, si tratta di un pezzo molto difficile e di grande Pathos, sia per gli interpreti che per il pubblico che assiste.
Vi aspetto numerosi  a Teatro !!

21 novembre 2003


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