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La Danza delle Avanguardie

Al Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, una mostra racconta la nascita della danza come espressione artistica d’avanguardia, analizzando le sue relazioni con le arti visive del ‘900. La danza delle Avanguardie. Dipinti, scene e costumi da Degas a Picasso, da Matisse a Keith Haring sarà allestita al secondo piano del Mart, dal 17 dicembre 2005 al 7 maggio 2006.

Oltre mille opere tra dipinti, sculture, abiti di scena, scenografie, disegni, fotografie per raccontare i magici e straordinari intrecci tra la danza e l’arte. Un percorso che dai capolavori del primo ‘900 giunge fino alle ultime tendenze dell’arte contemporanea.

Partendo dagli artisti che hanno raccontato il teatro, come Edgar Degas e Henri Toulouse-Lautrec, la mostra presenta i lavori di Matisse, Gontcharova, Balla e Depero per i Ballets Russes di Serge Diaghilev, i progetti degli anni Venti di Giorgio de Chirico e Fernand Léger per i Ballets Suédois, e quelli che Alexandra Exter, Kasimir Malevich e El Lissizky realizzano per i teatri in Russia. Tra i punti salienti dell’esposizione, le scenografie e i costumi di Pablo Picasso, e le rivoluzionarie invenzioni delle avanguardie, come i lavori che Fernand Léger realizzò per La Création du monde.

Si giunge poi alle creazioni degli anni Trenta di Joan Miró per Serge Lifar, alle innovazioni teatrali di Isamu Noguchi per Martha Graham nei Quaranta, fino alle sperimentazioni di Robert Rauschenberg per Merce Cunningham, di Keith Haring per diverse compagnie americane, per finire con quelli di David Salle e Jeff Koons per Karole Armitage, di Giulio Paolini per Davide Bombana, di Grazia Toderi per Virgilio Sieni, e di Jan Fabre, artista e contemporaneamente coreografo. 

Le curatrici della mostra, Gabriella Belli e Elisa Guzzo Vaccarino, hanno voluto evidenziare  i grandi cambiamenti avvenuti nel teatro e nella ricerca artistica nel corso di oltre un secolo. I più importanti artisti dell’epoca si trasformano nei coreografi e scenografi più innovativi, trasferendo sul palcoscenico le nuove valenze creative.

Per il teatro, la collaborazione con le sperimentazioni delle avanguardie storiche è stata importante e feconda. Il rapporto tra le arti visive e plastiche da un lato e il balletto  dall' altro, si è svolto su un doppio binario espressivo: pittori, stilisti, architetti sono intervenuti direttamente all'interno della rappresentazione scenica.

 

Il percorso espositivo

 La mostra si apre con una sala dedicata agli artisti di fine Ottocento che dipingono il teatro e il suo mondo: Edgar Degas e Federico Zandomeneghi rappresentano i momenti più salienti della vita del palcoscenico, i dietro le quinte, le prove e la messa in scena, mostrando il volto umano e sociale del balletto “romantico”. Henri Toulouse-Lautrec e Giovanni Boldini, negli stessi anni, entrano in questo mondo, condividendo le vicende dei loro protagonisti; un coinvolgimento che anticipa l’atteggiamento delle avanguardie del ‘900. Nei primi anni del secolo scorso, infatti, gli artisti non si limitano a rappresentare il teatro ma salgono direttamente sul palcoscenico, realizzando scenografie e costumi, coinvolgendo così nella ricerca artistica d’avanguardia anche la rappresentazione teatrale. Il teatro si trasforma in un grande laboratorio nel quale sperimentare le più audaci soluzioni del linguaggio artistico. Non esiste alcun movimento d’avanguardia, entro la fine degli anni Venti del ‘900, che non contribuisca all'innovazione della scena, in sintonia con la trasformazione della visione e della teoria e pratica del balletto e della danza.

Il primo grande innovatore è Serge Diaghilev, l’impresario dei Ballets Russes. Tra il 1909 e il 1929 Diaghilev rompe con la tradizione della danza classica e invita Matisse, Picasso,  Bakst,  Gontcharova, Larionov a realizzare le scene e i costumi per la sua compagnia parigina. Chiama anche i protagonisti del Futurismo, Balla, Prampolini e Depero, che lavora con lui alla preparazione di alcuni importanti progetti, come Le Chant du Rossignol e il ben noto Parade di Picasso, per il quale Depero realizza i costumi dei managers.

Alla celebre figura di Diaghilev si affianca quella di Rolf de Maré, impresario dei rivali Ballets Suedois, attivi a Parigi tra il 1920 e il 1925, coi quali collaborano Giorgio de Chirico (La Jarre) e Fernand Léger (La création du monde).

In questi stessi anni, nel clima di straordinario rinnovamento dell’arte russa, molti artisti sperimentano la propria ricerca in ambito teatrale con esiti di grande interesse:  Exter, Lissitsky,  Malevich.

La mostra evidenzia anche il ruolo delle “pioniere” della modern dance americana, Isadora Duncan e Loïe Fuller, muse ispiratrici di disegnatori, fotografi e scultori, come prima di loro le ballerine del varietà, della danza di sala e di intrattenimento, avevano ispirato Toulouse-Lautrec, Bourdelle, Severini.

Negli anni Quaranta Isamu Noguchi lavora per  Martha Graham, la grande protagonista della nuova danza americana, realizzando quelle sculture sceniche che diventeranno parte importante per esprimere i risvolti psicanalitici delle sue creazioni.

Altri importanti sodalizi saranno documentati dalla presenza dei lavori più importanti di Joan Miró per Serge Lifar e Léonide Massine e dalle combine paintings che diventano scenografia di Robert Rauschenberg per Merce Cunningham.

La mostra prosegue la sua indagine con Fontana che interpreta il Ritratto di Don Chisciotte di Petrassi, si sofferma sugli inconfondibili segni grafici di Keith Haring, giunge fino alle più recenti esperienze di David Salle e Jeff Koons per Karole Armitage, i bozzetti di scena di Giulio Paolini per Teorema di Davide Bombana, il video di Grazia Toderi per Virgilio Sieni, e si conclude con la figura di Jan Fabre, scultore ma anche coreografo e regista delle proprie opere-performance teatrali.

La danza delle Avanguardie

Dipinti, scene e costumi da Degas a Picasso, da Matisse a Keith Haring

Mart Rovereto, 17 Dicembre 2005 – 7 maggio 2006


A cura di
: Gabriella Belli e Elisa Guzzo Vaccarino
Comitato Scientifico: Gabriella Belli, John Bowlt, Lidia Iovleva, Giovanni Lista, Nikita D. Lobanov, Nina Lobanov-Rostovsky, Geoffrey Marsh, Nicoletta Misler, Erik Näslund, Evgenia Petrova, Tomas Sharman, Elisa Guzzo Vaccarino, Giorgio Verzotti, Sarah Woodcock

Testi e contributi di: Gabriella Belli, John Bowlt, Vittoria Crespi Morbio, Gabriella Di Milia, Elena Gigli, Eujenie Iluykhina, Serge Lemoine, Giovanni Lista, Nicoletta Misler, Erik Näslund, Evgenia Petrova, Raman Schlemmer, Franca Sozzani, Elisa Guzzo Vaccarino, Giorgio Verzotti, Darrell Wilkins

In collaborazione con: DansMuseet di Stoccolma, The State Tretryakov Gallery di Mosca, The State Russian Museum di San Pietroburgo, Victoria & Albert Museum di Londra, Musée National Picasso di Parigi, Oriente Occidente.

MartRovereto

Corso Bettini, 43

38068 Rovereto (Trento)

Infoline 800 – 397760

0464 438887

www.mart.trento.it

Orari:

martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 10:00 - 18:00

venerdì 10:00 – 21:00

Chiuso il lunedì 

Ingresso:

Intero: 8 €    Ridotto:  5 €

Ridotto scolaresche: 1€ a studente 

Comunicazione: 

Mart

Responsabile : Flavia Fossa Margutti

Ufficio stampa:

Luca Melchionna    0464.454127  cell 320 4303487
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Skirà :
Lucia Crespi –  Mara Vitali Comunicazione tel 02/73950962

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