ARTICOLI
Pag.
154


 

 

         

                  

L’Accademia di Danza ai Mondiali di Nuoto

Una prima italiana assoluta per la cerimonia inaugurale in mondovisione

 

 

Sabato 18 luglio 2009

 

Stadio dei Marmi di Roma

Inaugurazione dei Mondiali di Nuoto

 

 

L’Accademia Nazionale di Danza - diretta da Margherita Parrilla e presieduta da Bruno Borghi - sarà presente alle celebrazioni per l’inaugurazione dei Mondiali di Nuoto sabato 18 luglio 2009 allo Stadio dei Marmi di Roma. Il Comitato di Missione per i 150 anni dell’Unità d’Italia, sotto l’egida della Presidenza del Consiglio, presenta il progetto Ballo Sport, in anteprima mondiale per rendere omaggio allo sport, alla sua forza, alla sua capacità di coesione, al corpo e al vigore atletico in tutte le sue manifestazioni.

 In scena ci saranno oltre 100 danzatori, di cui 16 solisti, mentre le coreografie originali saranno realizzate “in sequenza” da due grandi coreografi come l'inglese  Wayne McGregor e il brasiliano Ismael Ivo. Le scenografie virtuali sono realizzate da un video artista di fama internazionale come Fabrizio Plessi che ha pensato a un’ambientazione “liquida” che ha come tema conduttore l'acqua in tutte le sue forme: proiezioni in successione avvolgeranno di immagini le gradinate, le statue e i corpi dei danzatori. Plessi firma anche i costumi. Mentre la musica è di Fabio Frizzi ispirata alla partitura di Marenco.

 Si tratta dunque di uno spettacolo di straordinario impatto visivo e di altissima qualità coreografica ma anche rappresentativo della grande tradizione della danza italiana.

Sport - creato nel 1897 da Romualdo Marenco con la coreografia di Luigi Manzotti -completa la trilogia del “ballo grande” insieme ad Amor e al celebre Gran Ballo Excelsior. Trittico che rappresenterà il nostro paese nel mondo per i festeggiamenti dell’Unità d’Italia nel 2011.

 Sport osserva e riflette la realtà mondana del tempo fino ad arrivare a una  glorificazione delle attività sportive.  Il Ballo ebbe da subito grande popolarità. Come nel caso dell’esaltazione della fratellanza delle nazioni in Excelsior e del trionfo di Amore sull’Umanità per Amor, in Sport si può leggere un messaggio ottimista sull’abolizione delle barriere culturali e sociali. “Sport è parte della storia della tradizione italiana, un capolavoro di fine 800” - afferma Ismael Ivo durante le prove con i danzatori e aggiunge che “il collegamento fra sport e movimento è più stretto di quanto si pensi. La distanza fra l’attività fisica e l’arte è molto piccola: il ballerino diventa sempre più simile a un atleta e l’atleta sempre più simile a un artista. L’evento che stiamo creando insieme a Wayne McGregor, Fabrizio Plessi e Fabio Frizzi” - puntualizza Ismael – “è un tentativo di unire arte, sport e passione per trasmettere alle future generazioni che la nostra esistenza senza energia e passione non può andare avanti”.

 La coreografia – ispirata a quella originale di Manzotti - è affidata a due grandi personalità della danza internazionale. Wayne McGregor danzatore, coreografo e fondatore della Random Dance, è oggi considerato a livello internazionale uno dei più grandi coreografi della sua generazione come dimostrano le sue collaborazioni con le più importanti dance company internazionali fra cui il Royal Ballet, il New York City Ballet, l’English National Ballet, il Teatro alla Scala per citarne solo alcune.

 

Ismael Ivo - attualmente Direttore della Biennale Danza di Venezia – ha iniziato come danzatore per Alvin Ailey a New York arrivando in Europa nella metà degli anni ’80 dove ha iniziato le sue prestigiose collaborazioni con Johann Kresnik, con Ushhio Amagatsu, fino a stringere lo storico sodalizio con Márcia Haydé: esperienze che si sono unite alla sua radice afro-brasiliana  e che lo hanno consacrato come uno dei coreografi contemporanei più creativi ed originali.

 

 

Ufficio stampa Accademia Nazionale di Danza

Agnese De Donato tel 06 37351705    e-mail: agnesededo@fastwebnet.it

assistente Azzurra Di Meco 349 8625225  azzurradimeco@fastwebnet.it  

 


INDICE ARTICOLI


HOME