POESIE
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di Elisa 
Come potremmo tradurre la musica, trasformare vibrazioni in movimento, se non con la danza? Ascolta il battito del tuo cuore, non è forse una musica interiore che scandisce il tempo della tua vita? Ed è proprio da lì che nasce tutto, da questa musica che, uscendo, diventa un’anima. il suo corpo sei tu, che devi tradurre ciò che lei sente. Perché questo è la danza: una traduzione della nostra anima interiore. 10 maggio 2003 |
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di Lucrezia 
Cos’ è la danza per me... ...cosa sento... cosa provo... ...oblio momentaneo... passione violenta rivolta verso ...come un ventaglio che si apre... va... una passione senza il corpo... solo i sensi... assenza totale della mia presenza... un buco nero...coinciso di cose che non ci sono per davvero... ma aleggiano momentaneamente... un uragano che assorbe e cancella...una dolcezza che arriva poi... Hai mai fatto l’amore con una donna che amavi e che avresti voluto amare... ma per davvero... per tutta la tua vita? Quella lì è la sensazione... non finisce mai... si rinnova sempre... e succede anche solo se la guardi... tu la tua donna... per me la danza... non esegui...vai... l’abbandono ed il trasporto inconciliabili nella mia vita reale... per me essere... sentita... è sofferenza vera...nella danza... con la danza... dentro... sopra un palcoscenico qualsiasi... tutto... questo può accadere liberamente... ... mi serve sempre qualcosa per mediare l’invasione di occhi che tentano di capire... non capiscono proprio niente... mai... ma rubano e si appropriano... sporcano con le proprie illazioni di decifratori... ciò che non gli è dato capire... ...lasciati andare alla bellezza... non mettere filtri razionali... fatti penetrare da qualcosa che non conosci... ascolta con il diaframma... impara con lo stomaco e poi... quando non saprai più niente... non sarai più mente... quando i sensi avranno il sopravvento e sentirai l’invasione... allora... forse... quando sarà tardi... per me... per te ci sarà sempre tempo... allora vieni a vedermi danzare... prima no... se vieni per capire non ti voglio... Lucrezia
Morra
10 maggio 2003 |
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