LA RANA E IL TUTU'
D'ORO
di Manuela
C'era una volta una piccola rana, tutta verde, cicciotta,
con tante bolle, che voleva fare la ballerina!
Spiccava dei bel salti, era molto dotata ma non riusciva ad essere molto
espressiva rispetto a tutte le altre rane dello stagno! Il suo sogno era quello
di indossare il tutù d'oro che le fatine del regno ricamavano per la rana più
brava, che si era applicata di più, e che sapeva danzare meglio. Ogni inizio di
primavera si faceva un rassegna, e tutte le rane ballerine dovevano dare un
saggio della loro preparazione...vedeste che sfilata! Ognuna aveva il suo rospo
per il brano adatto. E danzavano...danzavano...e prendevano premi su premi, ma
lei no! Non andava mai bene, il suo rospo o era zoppo, o si ammalava, o qualcuna
se lo fregava, la sua danza era sempre imprecisa.
Non che non fosse forte, ma mancava di intensità, era come se buttasse tutto,
come i craaaaaa che le uscivano di bocca ad ogni pirouettes mal riuscita.
Buttava le braccia, come i sogni non avverati, buttava le gambe come i desideri
non appagati, buttava i salti, come le speranze deluse... ma era la sua
convinzione però! In realtà aveva tanti sogni realizzati, tanti desideri
appagati...ma non voleva vederli, voleva sempre danzare una danza che non le
apparteneva. Anche quest'anno era arrivata la gara, non sapeva che fare, nè
sapeva che danzare, vedeva solo il tutù d'oro, si concentrava sempre e solo su
quello, non su ciò che era o che sentiva...l'importante era essere come le altre
rane, e indossarlo! Pensava, camminava, sospirava, continuava a domandarsi
perchè, ma io, ma sono una rana, ma salto come le altre... un gran mal testa!
Tra un passo e un pensiero, arriva vicino ad una roccia, dove una vecchia cicala
violoncellista suonava in ricordo delle glorie passate! Ad ogni nota, veniva
fuori un filo di stoffa grezza, che si attorcigliava sulla rana, fino a
diventare un tutù pesante, scuro, e anche un po' pungente.
E come si fa la sbarra con questo? si domandava, punge, pesa...però incomincia,
prova che riprova, decide di danzare...ahi! punge! pliè!, aiuto non mi rialzo
più...grand pliè...mi sbilancia...relevè...poi inizia a capire, come funziona,
allora cerca di calibrare, controllare cosa pesa meno...così non punge, e inizia
a danzare...prima un po' così, poi un po' storta, un po' piange perchè punge, ma
alla fine si lascia andare, danza se stessa, danza con le sue bolle verdi, danza
cicciotta, ma con grandi salti, danza, e filo dopo filo il tutù diventa d'oro...completamente
d'oro! Sono svuotata, pensava finita la sbarra, poi si guarda ed è nuda niente
tutù d’oro del premio...il vero tutù era la sua anima...e al diavolo il
concorso! Craaaaa!!!!