RACCONTI
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LA MIA LEZIONE DI DANZA
di Ely

Oggi è il primo giorno del mio settimo anno… Preparo la mia borsa: il body blu e il  gonnellino di chiffon; le mezze punte;  le punte; i collant; gli scaldamuscoli rosa; la bustina con le forcine, le mollettine, l’elastico e la retina; la spazzola; un asciugamano (avrò dimenticato qualcosa?) e….viaaaa!!!! Per  strada penso: <Chissà chi ritroverò delle mie compagne! Anna la puffetta, Irene la timidina, Leonora l’irraggiungibile…e poi Laura, Cristina, Veronica, Chiara, Silvia, Vannina, Emanuela. > e un sorriso si irradia sul mio viso al solo ricordo.  La porta è aperta: c’è festa dentro…Corro..Ecco la segretaria Giovanna che mi accoglie con un sorriso e, circondata dalle mie amiche, la mia dolcissima maestra Jeannine che mi abbraccia festosamente.
Sono contenta di essere tornata… mi sento a casa qui. Mi guardo intorno:  le foto del saggio sulla parete, il grande pannello con l’immagine di Carla Fracci,  le poltroncine gialle dove si siedono le mamme. Apro la porta dello spogliatoio: il solito kaos imperante..ma xchè non riusciamo mai a mettere le cose in ordine? Scarpe di qua e di là, sacche sulle panche, calzini sparpagliati un po’ dovunque e un gran vociare: <Che hai fatto quest’estate? Sei stata al mare? E il tuo ragazzo? ….>
La sala ballo, le sbarre alle pareti, il parquet dorato, gli specchi che mandano bagliori, l’odore familiare delle scarpine appena indossate…sorrisi a destra e a sinistra e la mano accarezza dolcemente la sbarra, la circonda amorevolmente con le dita…Ciao amica mia, compagna delle mie fatiche!! Ti trovo bene sai! Confortevole e pronta ad accogliermi, vigile sui miei progressi…tu che non mi rimproveri mai ma anzi mi sostieni nei momenti di difficoltà dandomi forza e volontà di superarmi.  Sudo, mi sforzo, fatico, mi arrabbio, gioisco…che voglio di più? Questa è la mia lezione di danza: il vero momento della mia giornata dedicato a me stessa, ai miei sogni e a ciò che amo di più. 

16 marzo 2003


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